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Autore: minestrina3    10/09/2012    5 recensioni
[Skrillex]Eva si sollevò di scatto: aveva detto AMICA? Si erano visti due volte e lei era già un’amica? Non aveva mai avuto veri amici da quando faceva la prostituta, temeva di non ricordarsi più le regole dell’amicizia.
Nell’amicizia non c’è sesso; nella sua vita, invece, era la cosa più importante.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing
Note: Lime | Avvertimenti: Contenuti forti, Incompiuta
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Il ragazzo cominciò a toccare i suoi soprammobili: li alzava, se li rigirava tra le mani e li rimetteva al proprio posto. Ad Eva questa cosa dava leggermente fastidio; erano le sue cose e nessuno doveva toccarle, nemmeno lui.
- Questo chi è?- chiese. Teneva in mano una foto che ritraeva lei e B.
- Un amico. Dai, lascia stare..- urlò, cacciandosi di nuovo sotto al letto. Doveva assolutamente riordinare quel buco, non era possibile perdere un iPhone. Eppure era convinta di averlo preso con se prima di uscire.
- Guarda che è qua!- le disse il ragazzo. Eva sbucò da fuori e vide il suo telefono al sicuro sul comodino.
- Oh… allora possiamo tornare al ristorante!-
 La ragazza si rimise la giacca ed uscì.
- Certo, intanto abbiamo perso il tavolo!- la inseguì Sonny.
- Pazienza! Andiamo in pizzeria!- rispose, infilandosi in un taxi.
- Possibile che tu sia così… scollegata?-
- Scollegata?-
- Sì! Abbiamo cercato il telefono per un’ora… ed era sul comodino!-
Io ho cercato! Smettila di lamentarti!-
Arrivati in pizzeria si sedettero ed ordinarono.
- Insomma per una volta che avevo prenotato in un ristorante carino… perché finiamo sempre in posti squallidi io e te?- continuò a lamentarsi lui. Eva gli fece il verso e sorrise.
- perché nei posti carini dovresti portarci Ellie! La tua morosa!- lo rimproverò. Sonny corrugò la fronte.
- Eh, in effetti non l’ho mai portata fuori come si deve, ecco…-
- Dovresti farlo invece!-
- Hai mai pensato di smettere?-
- Smettere cosa?-
- Di fare la… di lavorare.-
- Sonny, cambiamo argomento.-
Quella sera non fu diversa dalle altre: uscirono dalla pizzeria a fatica, reggendosi l’un l’altra.
- E’ proprio vero che gli amici si vedono nel momento del vomito e delle lacrime!- esclamò il ragazzo sghignazzando.
- E questo è sicuramente un momento del vomito!- replicò lei in una smorfia.
Doveva smetterla, essere più responsabile; il giorno dopo sarebbe dovuta partire e non poteva tardare.
Raggiunsero l’appartamento miracolosamente indenni; lei si buttò sul letto completamente vestita e il ragazzo le si sedette accanto.
Cominciò a percorrere il contorno della sua spina dorsale con un dito.
- Hai una bella schiena…-
Eva entrò nel panico: non doveva finire come a Ibiza, tanto più che lui questa volta era fidanzato.
- Sonny…-
A quanto pare lui interpretò il suo mugolio come una richiesta di andare avanti, dal momento che le sollevò la maglia e cominciò a lasciarle dei piccoli baci sulla pelle. Non che a lei dispiacesse, ma non poteva tradire Ellie così.
- Sonny ti prego..-
Il ragazzo sembrava non volersi fermare; anzi, dalla schiena passò al collo con un abile gesto. Eva si girò per contrastarlo, ma non fece altro che aprirgli la strada verso le sue labbra. Lei cercava la sua bocca, avida dei suoi baci, e lui glieli concedeva mentre le accarezzava dolcemente il corpo.
- Sonny… Ellie…-
- Non lo verrà mai a sapere…-
 Quelle labbra sul suo corpo la mandavano in estasi; Sonny era così delicato, sembrava un angelo. Lo voleva, lo desiderava e al diavolo la sua morosa: per quella notte era suo. Ad un certo punto il ragazzo si fermò, quasi volesse chiedergli il permesso di proseguire.
- Continua…- sospirò lei.
E in un attimo fu come essere tornati su quel divano ad Ibiza.

***

La luce del Sole inondò la stanza. Eva aprì gli occhi e si trovò davanti il viso beato del ragazzo. Sfiorò leggermente le  sue labbra e si alzò; la testa le girava da far paura mentre nella sua mente si mescolavano le immagini della notte passata. Andò in bagno, si rivestì ed infine guardò il cellulare: 9.40.
- Porca puttana!- esclamò terrorizzata. Scattò sul letto e scosse Sonny con una mano mentre con l’altra afferrava delle creme sul comodino.
- Cazzo Sonny, svegliati!-
Il ragazzo si agitò, si stropicciò gli occhi e si girò dall’altra parte perseverando nel suo dormire.
- Coraggio!- imprecò buttandolo giù dal letto.
- Cosa c’è?- protestò.
- Ho perso l’aereo! Quelli mi fanno fuori! Muoviti!- gridò.
- Subito! Chiamo Nick così prepara il jet!-
Eva intanto correva per l’appartamento sbattendo vestiti alla rinfusa in valigia. Pochi minuti dopo erano su un taxi, diretti al aeroporto militare.
- Eva… ieri notte..-
- Ero ubriaca, non mi ricordo nulla…- disse lei, intuendo che la cosa dovesse rimanere segreta per non compromettere i rapporti del ragazzo con Ellie.
Sonny mimò un grazie con le labbra e lei salì sul jet.
 
  
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