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Autore: the princess    27/03/2007    2 recensioni
...Come sarebbe conoscere i Simple Plan, ed essere ignari di tutto? E successivamente incontrarli?
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Mamma ti prego ce la vuoi dire questa sorpresa

-Mamma ti prego ce la vuoi dire questa sorpresa??- Marta insieme alle sue 3 migliori amiche stava scendendo la roba sulla piaggia.

-No… poi la vedrei…- rispose la mamma tranquilla.

-Dai Sara!!!- al lamento si aggiunsero anche le tre ragazze.

-Se non la smettete non lo saprete mai!- finì lei, senza rivolgere loro lo sguardo.

Le quattro anzi cinque, anche Simona era curiosissima, annuirono in silenzio.

Arrivarono le dieci.

-Mamma noi andiamo di là… senti ti dispiace se invitiamo quei cinque?- domandò Marta.

-Certo che no… quella cosa riguarda anche loro…- rispose, Marta inarcò un sopracciglio.

-Ok… però per favore non sparite…- disse Mary allontanandosi.

-Allora Marta io e Kekka vorremmo dirti una cosa…- iniziò Mary nuovamente con tono serio.

-Sei incinta? Hai messo su un po’ di chili ma…- rise Marta per sdrammatizzare.

-Smettila dai…- la fermò Kekka.

-Potrei partecipare anche io a questo scambio di opinioni?- si intromise Chiara.

-Fammi finire… ieri quando sei andata in bagno, una persona…- iniziò.

-Chi?- chiese Marta.

-Tralasciamo i nomi…-.

-Tu dimmi cosa ha fatto poi lo decido io se voglio o no sapere il nome…- precisò la ragazza.

-Vebbè, comunque questo ha letto un messaggio sul tuo cell…-

-Cosa??? Chi è stato??-.

-Aspetta… non è questo il punto, chi è Giovanni??? Questo è il punto!- finì  tutto d’un fiato.

Marta guardò l’amica stranita, il fatto della privacy le era passato completamente di mente, adesso doveva spiegare tutto alle sue amiche. Del suo vecchio fidanzato Giovanni, che le aveva fatto perdere ore di corso… facendole lasciare anche alcune materie, che poi l’aveva tradita con una persona che lei credeva amica…

-Se vi dico tutto mi promettete di non aprire più questa orribile parentesi?- chiese con le lacrime agli occhi.

Chiara le si sedette accanto e le passò un braccio intorno alle spalle.

-Allora, dovete sapere che…-

 

*

-Ma quando arrivano?- chiese David insistente camminando in torno.

-Dave, mi ha fatto venire il mal di mare… ti prego siediti…- lo supplicava Jeff.

-Sembri una di quelle paperelle dei luna park, che devi colpire per vincere un orsacchiotto…- rise Pierre prendendo una scarpa e prendendo la mira.

-Se mi prendi… te lo faccio vedere io l’orsacchiotto…- disse minaccioso David agitando il pugno a mezz’aria, movimento che fece cambiare idea a Pierre.

-Però è strano di solito sono qui alle dieci… sono le dieci e mezza…- precisò Chuck guardando il display del cellulare.

-Non credo che gli si sia successo qualcosa di brutto vero?- domandò Seb.

-Dai… ragazzi siete paranoici…- li derise Pierre.

-Hai ragione… dai staranno arrivando…- David si era seduto.

-Dave, ma fra te e Francesca…?- domandò Seb.

-Cosa…? Niente, non c’è niente è carina ma niente di che... niente…- rispose.

-Solo io ho notato che nella tua frase ci sono circa 14 niente, che significano tutto?- rise Chuck.

-E comunque se è “niente” che ci faceva la tua mano sul suo sedere?- domandò Pierre.

-Errore…!- diede risposta lui sorridendo.

-Se se… Dave non credi che ti conosciamo da troppo tempo per essere presi in giro?- si impuntò il cantante.

-Pat mi avrebbe creduto…-.

-Ma Pat è scemo… e comunque non è qui!- disse Chuck.

-Ok, Ok mi piace!- sospirò infine.

-Ci voleva tanto! Mamma estorcerti qualcosa è un’impresa…- finì Pierre.

Dave sorrise –Si, ma non sono l’unico anche la nostra “faccetta lunga” si è preso una cotta…- disse.

-Chi…? Io?- domandò Chuck.

-No, mia sorella… dai muoviti Comeau!-

-Io… beh io penso che Mary sia carina…!- disse calmo.

-Vedi Dave… due parole senza tanti girotondi…- pronunciò Pierre.

-Beh caro, a te non lo chiedo neanche, il tuo corpo…- iniziò il bassista indicando con lo sguardo le “parti basse” del cantante –parla già da se…-.

-Beh è vero…- concluse Pierre con una smorfia.

-Eccole finalmente!- disse Jeff agitando la mano.

-Buon-jour!- esclamò Mary alzando la mano.

-Siamo diventate internazionali…- rise Chuck.

-Che ti pare…- disse lei sedendosi accanto.

-Marta cos’hai?- domandò Pierre vedendo gli occhi lucidi della ragazza.

Lei se li strofinò velocemente per poi sorridere.

-Niente Pierre…- rispose, le sue amiche la fissarono.

Chiara le fece notare che accanto a lei c’era un posto libero, che Marta immediatamente occupò.

-Oggi siete in ritardo…- disse Pierre, leggermente dispiaciuto del fatto che Marta non gli fosse seduta accanto, o addosso, come al solito.

-Si abbiamo avuto alcuni contrattempi…- rispose Kekka, che invece si era appostata accanto a Dave.

-Niente di che però…-precisò Marta.

-Allora ieri con Tom?- chiese Jeff a Chiara.

-Tutto bene, mi sono davvero divertita a stare con lui ieri…- iniziò ma bloccandosi sentendo un lieve singhiozzo da parte di Marta.

-Hai già finito? Di solito le ragazze adorano parlare per ore dei propri ragazzi…- constatò David.

-Si, ma oggi non sono in vena…- diede risposta Chiara dando una leggera gomitata all’amica.

-Marta… ma ci sei?? Sei troppo zitta per i miei gusti…-fece notare Pierre.

-Sto benissimo… non preoccuparti…- rispose con un nuovo, falso sorriso.

-Che ne dite se andiamo prima a mangiare?- chiese Kekka.

-Si, si… così tua mamma ci dice quella cosa…- rispose Mary alzandosi.

-E ci lasciate qui?-chiese imbronciato Chuck prendendo la mano di Mary.

-No, venite anche voi!- disse quella, facendo sorridere il ragazzo.

Tutto il gruppetto si alzò.

Jeff e Seb per divertirsi iniziarono a tempestare Chiara di domande sul suo appuntamento, il resto dei ragazzi si divise, Marta con Pierre, Francesca con Dave e Mary con  Chuck.

-Oggi ti senti molto acculturata…- disse il batterista scherzando.

-Devi sapere che io sono il cervello nel nostro gruppo…- stette lei al gioco.

-Wow, comunque mi devo complimentare… hai salutato con un perfetto accento da francesina…-.

-Merci!- ringraziò arrossendo.

-Sei davvero bravissima…-.

-Adesso non esageriamo… ho fatto francese per tre anni… alle medie…- finì sorridendo.

-A quanto pare, però ti è rimasto impresso… è una bella lingua vero?- domandò lui fiero.

-Abbastanza… cioè non per qualcosa ma io lo studiavo maggiormente perchè quella stronza della mia prof. Interrogava tutti i giorni…- rispose.

Chuck ritirò anche se di poco il suo sorriso.

-Ma è una lingua davvero dolcissima… carina…- si corresse lei.

-Si, un po’ come te…- rise lui.

Intanto anche Kekka e David avevano iniziato una nuova discussione.

-Allora, vediamo se riesco a convincere te…- iniziò lui.

-A fare cosa…?- domandò lei curiosa.

-Mi dici perché vi chiamate in quel modo?- chiese con gli occhi di un bimbo che chiede alla mamma di andare al parco giochi.

-No, e non insistere…- taglio corto Francesca.

-Dai, neanche al tuo preferito…?- continuò lui inarcando un sopracciglio.

-No, e giù quel sopracciglio!- rispose lei.

-Perché?-.

-Perché mi fai morire, quando lo alzi… e potrei anche cedere e quelle due poi mi uccidono, ed io non potrò più adorarti… e tutto questo avrà delle conseguenze disastrose per tutto il genere umano…- concluse per poi prendere fiato.

David la guardò stranito.

-Ok… certo che però sei melodrammatica eh?!- sorrise.

-Si, adesso andiamo “mio preferito”-. 

Nel frattempo Marta e Pierre camminavano in silenzio.

-Tu oggi sei strana… troppo strana…- diceva lui senza ricevere risposta.

-Ma ci sei? O parlo solo come i pazzi?- domandò.

-Cosa ti devo dire… non sto un gran che, ma non ne voglio parlare…- pronunciò Marta.

-Dai… non ti dico di dirmi i tuoi problemi, perché ci conosciamo da troppo poco, ma sei brutta quando sei triste!- rise mettendole una mano sulle spalle.

-Grazie, così mi tiri proprio su…!- disse sarcastica.

-Dai che scherzo, per me sei sempre bella, solo che quando sei triste sei… meno bella…- concluse strappandole un sorriso.

-Mamma quanti complimenti… sbaglio o sei troppo dolce… stai facendo crescere il mio ego a dismisura…- disse lei.

-Sai cos’è… quando vedo la gente normale… mi sento come in dovere di aiutarla, sai io grande super star!- scherzò passandosi una mano tra i capelli.

-Ma smettila…!- lei lo spinse. –Super star dei miei stivali andiamo, che quelli ci lasciano a digiuno se non ci muoviamo!- finì iniziando a correre

 

-Di già qui?- domandò il padre di Marta vedendo la comitiva avvicinarsi.

-Che bello un padre che si secca di vedere la propria figlia…- si lamentò sarcasticamente Marta.

-Invece è felice di vedere noi, vero Peppe?- chiese Chiara.

-No, ormai siete anche voi tre delle figlie… quindi rimpi-balle…- rise lui.

-Voi invece siete ben’accetti…!- disse Simona rivolta ai cinque.

-Grazie!- rispose con un gran sorriso Seb.

-Specialmente tu… comunque sorellina non ti ho mai detto di volerti tanto bene?- chiese fissando il chitarrista.

-Ma smettila, che Seb si spaventa se continui a guardarlo così…- rise.

-Ma ti sei vista come fissi Pierre? Sembri un segugio che fissa una costoletta… quindi zitta!- la rimproverò la sorellina facendola arrossire.

-Lo sai che adesso io ti devo uccidere vero?- domandò alzando il pugno.

-Si, ma è troppo bello metterti in imbarazzo…- rispose l’altra iniziando a correre.

-Corri corri, tanto non mi puoi sfuggire!!- urlò Marta rincorrendola.

-Beh certo che quelle due si assomigliano…- fece notare Jeff.

-Si, speriamo che ritornino sane e salve…- disse assente la madre.

-Altrimenti una in meno cibo in più!- esultò Chiara facendo ridere i ragazzi.

-Guarda che ti ho sentita!!!- urlò Marta riavvicinandosi.

-Già di ritorno, niente torture cinesi questa volta?- domandò Mary.

-No, ma adesso Simona sta facendo compagnia ai pesci…- rispose ricevendo occhiatacce da tutti.

-Non l’ho ucciso, non vi preoccupate, l’ho solo affogata…- li calmò.

Intanto alle sue spalle Simona si avvicinava tutta bagnata strisciando i piedi.

-Mamma!!!-chiamava a gran voce.

-Senti hai inziato tu, non iniziare a rompere…- la fermò la sorella.

La madre non si scompose e prese una borsa e tossicchiò leggermente.

Tutti si girarono verso di lei.

-La volete vedere quella cosa?- chiese sorridendo.

-Certo!- risposero le ragazze in coro.

-Cosa?- domandò Pierre.

-Un album di fotografie…- rispose Sara tirandolo fuori dalla borsa

-Un album di fotografie…?- chiese Marta accigliata.

-Si, ieri sera, mentre tu facevi quel bagno rilassante, ho cercato le fotografie di quella fatidica estate…!-.

-E le hai trovate?- chiese il padre.

-Si, eccole!- rispose mostrando l’album al gruppo.

Marte se n’appropriò immediatamente ed aprì la prima pagina.

-Ma come ero carina!!- disse.

-Miss. Modestia fa vedere…- disse Kekka prendendoglielo dalle mani.

-Dai, non sei uscita tanto male…- constatò.

-Si, sei davvero bellina!- sorrise Jeff.

-Ehi pelatuzzo  moderiamo i termini…- lo fermò il padre, ricevendo una linguaccia da Marta.

-Se vai a qualche pagina dopo… vedrai voi tre insieme…- disse la madre.

Marta lo sfogliò e finalmente trovò una foto.

-Chuck ci siamo io e te!- esultò, mentre il batterista si avvicinava.

La fotografia rappresentava due bambini con paletta in mano che salutavano l’obbiettivo.

-Ma che eravate dolci…- disse Chiara ricevendo un pugno da Mary.

-Guarda questa dopo, Pierre ci sei tu che dai botte a Chuck!- rise Kekka.

-È vero… mamma che stronzo anche da bambino…- disse David.

Quest’altra rappresentava Pierre che rideva mentre Chuck, con il braccio rosso piangeva disperato.

-Scusa, come si fa a capire che sono stato io a picchiarlo, può essere anche caduto da solo…- si difese il cantante.

-Si certo…- disse Chuck.

-Oddio è questa…?- domandò Mary ridendo.

Nella foto in questione c’erano due bambini, Marta e Pierre che, in lacrime si tenevano la testa.

-Mamma che c’era successo?- chiese Marta.

La madre prese l’album per guardare la foto ed iniziare a ridere.

-Si, qui era quando avevate litigato per chi aveva la testa più dura…- disse.

-Scusa fammi capire… ci siamo tirati una testata per vedere chi avesse la testa più dura?- domandò Marta ridendo. Anche gli altri si unirono all’ilarità quando videro Sara annuire.

-Che scemi che eravate…- disse Chiara.

-Eravate… sto passato non mi suona tanto…!- precisò Chuck ricevendo un’occhiataccia dai due.

-Comunque è vero… eravamo proprio scemi…- disse Pierre.

-Infatti… e poi si sa che la testa più dura è la mia…- constatò Marta.

-Come…? Io ricordo il contrario…- ribatté Pierre.

-Non è vero…- disse lei.

-Si che è vero!-.

-Vuoi vedere?- Marta si preparò per riiniziare la sfida aperta 10 anni prima.

-Ok…!-.

-Ragazzi smettetela!- disse Seb ridendo.

I due abbandonarono il confronto guardandosi però ancora in cagnesco.

-Ma potevi lasciarli fare… forse gli si aggiustava qualcosa…- rise Mary.

    

 

  
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