Anime & Manga > Alice Academy/Gakuen Alice
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Autore: Laxity    12/09/2012    0 recensioni
Il solito polverone si alza dalla strada per vagare in giro..
La fantasia delle persone da forme strane alle nuvole..
La vita sembra procedere normalmente, ma non è così.
Un'accademia. Dei ragazzini speciali.
Non quelli speciali intesi come Alice. Ma quelli speciali intesi come VERAMENTE speciali. Quelli di cui parleremo qui. In questa profezia. La ragazzina dall'alice della scrittura, e il ragazzino che può assorbire energia altrui. Insieme a loro anche gli amici.
Qualcuno di oscuro avvolge il mondo in un Manto Invisibile. Nessuno se ne accorge.
Tranne loro. I nostri unici ragazzini del mito. Con la spada che solo loro potevano estrarre dalla loro roccia, strapperanno il manto invisibile.
Salveranno il mondo. L'oscurità perderà. La luce vincerà. Ancora una volta. E dopo di loro, la generazione di questi due avranno a che fare con fatti importanti. Fatti che potrebbero avere alti livelli d'importanza, fatti che potrebbero averne un livello minore. Ma comunque fatti importanti. Chi passerà si rivolgerà ai due ragazzini con grande rispetto. Anzi, esagerato rispetto. Ma loro lo rifiuteranno, continuando ad essere ancora meno egoisti di una madre con i propri figli.
Loro avvereranno la profezia. Loro lo faranno. Perché salveranno il pianeta.
Genere: Fantasy, Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo, Violenza
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La Baka sbuffò.
Saito: Guarda che il compito puoi farlo da sola! Io vengo a scuola solo per far contenta mia nonna Fumiko, che è l'unica persona a cui tengo!
Nemmeno il tempo di finire e il professore parlò.
Prof. Nakito: Saito, se non eseguirai i compiti che vengono lasciati lo dirò tua nonna.
Allora fui costretto ad organizzarmi con Aiko a casa mia per comporre una ricerca.
Lo dissi a mia nonna.
Nonna: Nuove amicizie? :)
Saito: Assolutamente no! È insopportabile.
Mia nonna intanto ridacchiava, chissa come mai?
Saito: Ed ora cos'è questa risatina?
Nonna: Oh, niente.. *Pensa che prima o poi diventeranno ALMENO amici*

Aiko bussò alla porta e andai ad aprire.
Indossava una minigonna a scacchi rossa e nera, una maglietta bianca e un gilet nero.
Le proposi di salire sopra, nella stanza che chiamavo 'mini-studio' perché era compresa di computer con cui potevo fare ricerche, fogli sulla quale scrivere, penne, carta millimetrata e quant'altro. Aiko accettò e salimmo.

Aiko: Ehi, ho visto solo tua nonna. I tuoi genitori lavorano molto? Non li ho visti :)
Avevo gli occhi lucidi ma riuscii a controllare la mia voce in modo da non farglielo capire, ma era meglio se non allungavo troppo il discorso perché prima o poi avrei perso il controllo.
Saito: Baka! Secondo te..
Mi interruppe.
Aiko: NON CHIAMARMI COSì! TI HO SOLO FATTO UNA DOMANDA; BEOTA!
Saito: Allora sei davvero Baka!! Fammi finire! Secondo te perché ho detto che mia nonna è l'unica persona a cui voglio bene??
Arrivato all'ultima parola avevo perso il controllo della mia voce per colpa delle lacrime. Infatti avevo 'singhiozzato' mentre pronunciavo quella parola e mi cadde una lacrima.
Aiko: Oh scusa.. Non pensavo che.. Aspetta un secondo! Non ci credo! Tu che piangi?! Oh cielo scusami tanto!!
Scossi la testa (lo ribadisco, ero un po' orgoglioso, quindi non volevo farmi beccare anche quando era ovvio) per togliermi le lacrime.
Saito: NON È VERO! COSA TE LO FA PENSARE?
Aiko: Forse il fatto che stavi lacrimando? .. Va beh, non ci pensiamo più. Facciamo i compiti.
Saito: Già.

*Aiko
Ora avevo capito perché era così cupo.
Aveva sicuramente perso tutta la gioia di vivere quando erano morti i suoi genitori. Ma doveva esserci stato per forza qualcos'altro.. A meno che in fondo non abbia veramente un cuore più dolce di molte altre persone, ma al contempo molto fragile. E non pensavo proprio.

Aiko: Senti.. Scusa la mia sfacciataggine.. Ma cosa c'è che non va? Insomma.. Hai sempre un'aria così triste e abbattuta.. E anche così scontrosa.
Saito: Baka. Te l'ho detto poco fa cosa.
Aiko: Mi riferivo a qualcosa di altro.
Saito: Allora, prima il fatto che i miei amici mi hanno preso in giro, mi hanno sfruttato e usato ai loro scopi e poi mi hanno fatto soffrire dicendo a tutti che era meglio stare lontani da me perché sono meschino, poi a 7 anni il fatto dei miei genitori, a 10 anni mio nonno ha avuto un infarto e ora invece, mia sorella, che era in Francia, dove doveva rimanere per una settimana, non è ancora tornata. Contenta?!
Aiko: Mi dispiace..
Mi scappò di abbracciarlo. Ora potevo aspettarmi una brutta reazione da parte di Saito, e invece no. Rimase fermo, le braccia e le mani al proprio posto, senza ricambiare l'abbraccio.
Ma almeno aveva accettato il fatto che stavo provando a consolarlo.
Aiko: Senti, Saito..
Saito: Che c'è?
Aiko: Io vorrei essere tua amica. E non dire che sono demente, come hai detto quando te l'ho chiesto per la prima volta! In questi pochi minuti ho avuto modo di capire che in fondo anche tu hai cuore.
Saito: Io non ho cuore.
Aiko: Pensala come vuoi, intanto rispondi.
Saito: Bah, va bene.
Vidi un album fotografico e la mia sfacciataggine mi suggerì di prenderlo e guardarlo.
Saito: NON PRENDERE QUELL'ALBUM!
E me lo strappò di mano aprendolo e avvicinandolo di più a sé come se volesse sentirlo nel cuore.
Quel gesto mi fece capire ancora di più che era una persona dolcissima, in fondo.
Anche se molto scorbutica!!
Saito: Beh, dato che dobbiamo essere amici, penso che puoi guardarlo. Ma non dirlo a nessuno e non ridere!
Aprii l'album e..
  
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