Il sarcofago e la bambina.
[Tiara/Catan]
“Sei triste vero? “
I tentacoli allentarono la loro presa.
“Dov’è che ti fa male?”
Un profondo gemito si alzò in risposta.
Mi portai le mani all’altezza del piccolo cuore.
“A me fa male qui”
“Come ti chiami?”
Chiesi, abbracciando la bara e sussurrando al suo inquilino.
“È un nome bellissimo. Chi te lo ha dato deve averti voluto molto bene.”
L’essere informe si contorse nel suo sarcofago.
“È lui che ti ha fatto questo?”
Un nuovo scricchiolio della lignea prigione.
“Capisco”
Sapevo che, nel tuo mondo, lui era più importante di me.
Come, allo stesso modo, percepivo che lo avresti seguito per sempre.
Ma non avevo potuto evitare di affezionarmi a qualcuno tanto simile a me.
Avrei solamente voluto essere felice… con te, Catan.
NdA: ricordo che Tiara è un angelo caduto capace di percepire la voce dell’anima dei morti. Per questo non ho inserito le risposte di Catan, perché è solo lei che riesce a percepirle, tecnicamente lui non può parlare. Mi accorgo, ogni giorno che passa, che mi faccio sempre più problemi assurdi (questo è solo un esempio..)!
Giusto, quasi mi dimenticavo mi sarebbe venuta una mezza idea di aggiungere un altro paio di capitoli a questa raccolta (vedere se riesco a raggiungere l’obbiettivo originale di cinquanta..) perché i primi quaranta li ho scritti e sono pronti ad essere pubblicati (quei tre o quattro che rimangono da pubblicare) ma mi sono accorta di non aver inserito vari personaggi (Kirie, Doviel, Camael, dove li volgiamo mettere?). Quindi forse riuscirò a scriverci un’altra decina di capitoli.. faccio per avvisare!
Lo so che ormai non ne potete più!