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Autore: Snafu    13/09/2012    1 recensioni
AAA Fashion stylist cerca amore della sua vita. Astenersi se il sesso non è fantastico. Si accettano anche look discutibili.
AAA Musicista oscuro cerca padrona di un gatto con il nome della sua ex-moglie. Se è fotogenica è meglio.
AAA Cantante affermato cerca anima gemella pratica con le mazze.
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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„ We should have had a better plan. “


Sixx:A.M.- ‘Live forever.


Il bollettino di guerra aggiornato alle 23, ora in cui il film finì, era il seguente: Ashba aveva dato il meglio (o il peggio, a seconda dei punti di vista) di sé. James aveva tentato di appoggiare il braccio intorno alle spalle di Danielle che lo aveva prontamente tolto. A quel punto il cantante aveva capito che non sarebbe stata una conquista facile. Così da metà film in poi aveva cercato di essere solo gentile, educato e rispettoso... Il cambio di strategia non aveva portato ai risultati sperati, ma solo a più tristezza negli occhi di James. Nikki aveva appoggiato una mano sul ginocchio di Anita, che aveva iniziato a borbottare di dolore ed era poi scoppiata a piangere sul finale, risultando a lui inconsolabile.
Restava da decidere come concludere la serata, ma nessuno aveva idee, quindi la prima proposta fu accolta. Avrebbero dovuto avere un piano migliore e non lasciare tutto nelle mani, anzi, nelle fauci, del cantante.
«Andiamo al McDonald’s. Io ho fame.» esordì James.
«James, ma... tu hai sempre fame? Hai mangiato una scatola di pop-corn da sei chili da solo!» constatò il chitarrista con gli occhi di ghiaccio.
«È che sto cercando di smettere di fumare, quindi ho più fame...» tentò di giustificarsi il cantante.
«Come no!» rise Nikki «Questa è buona! Come quella volta che Ashba se ne uscì che aveva smesso di farsi le s... le sigarette a mano.» si riprese sul finale. Non che dire la parola seghe ad alta voce di fronte a delle pulzelle lo turbasse, ma non poteva permettersi di perdere la scommessa, e Anita in quel momento sembrava tutto tranne che attratta da parole che richiamassero ad oggetti con i denti o peggio ancora ad Ashba.
Allora andarono tutti quanti al McDonald’s, con la promessa che le ragazze avrebbero lasciato pagare i ragazzi. Il locale era naturalmente deserto e fu un miracolo che il ragazzino addetto al servizio non gli chiuse la saracinesca in faccia. Era semplicemente un fan del gruppo e quindi fece uno strappo alla regola.
Così, prima di ordinare, il tipo si fece fare una foto con i tre e Nikki affidò il prezioso compito ad Anita.
«L’esperta sei tu.»
Lei lo guardò perplessa, prese il telefono e scattò. Poi ordinarono e andarono a sedere al tavolo fuori, cosicché il ragazzino potesse andarsene a casa o dove gli pareva.
«Si può sapere per quale diavolo di motivo cammini come se ti avessero sodomizzato?» domandò Ashba ad Anita mentre si dirigevano al tavolo. Danielle lo guardò con due occhi sgranati e Nikki gli tirò una botta, rischiando quasi di fargli cadere la birra.
«Una bambina l’ha colpita con una mazza e lei non è ancora andata a farsi visitare.» gli spiegò Love. Ashba cercò di riuscire a far conciliare l’idea di mazza e bambina, quando la parola bambina, essendo di sesso femminile, si associava naturalmente con la parola figa.
«Sei stata pestata da una marmocchia?» domandò Nikki a metà tra lo shockato e il divertito, poi lanciò un’occhiata preoccupata al chitarrista che fissava il suo vassoio con aria spaesata e rise, immaginandosi il caos che l’affermazione precedente doveva aver scatenato nella sua mente.
«Non mi stupirei se fosse stata tua figlia!» rise James, che aveva già mezzo panino in bocca. Al bassista risultò quasi incomprensibile comprendere che cosa avesse detto, visto che aveva la bocca piena, ma quando lo capì, lo fulminò:
«Mia figlia non è una piccola teppista, razza di idiota.»
«È solo un’insegnante di golf, non è stata picchiata da nessuno. James, la tua sorte sarà piuttosto diversa se non la smetti di biascicare in questa maniera e di toccarmi i capelli con le mani unte.» puntualizzò Danielle, che non sapeva più dove fuggire.
«Uomo avvisato, mezzo salvato.» concluse Love.
Il cantante scoppiò a ridere, lasciando tutto il tavolo perplesso.
«Davvero sei un’insegnante di golf? Io gioco a golf!» raccontò, ingoiando l’ultimo boccone del suo primo panino.
«Giusto!» confermò Ashba «James ama giocare a golf... per motivi sconosciuti, visto che è una schiappa anche in quello! Bene, gentile pubblico, che facciamo adesso? Un festino a casa mia?» propose, sperando che la serata prendesse una piega diversa anche per gli amici.
«Aspetta che ci penso... NO!» rispose prontamente Danielle.
«Come no?!» intervenne Love «Preferisci rimanere dell’altro qui con questo puzzo di fritto sotto il naso?»
«No, ho semplicemente detto che non voglio andare a casa del tuo amico ma non ho neanche detto che rimarrò qui: torno a casa.» concluse la mora.
«Bene, vengo anch’io!» rispose Anita, che stava facendo scongelare i cubetti di ghiaccio della sua acqua naturale sul ginocchio.
Il panico si diffuse velocemente tra i componenti della band che si spremevano le meningi per cercare una qualunque scusa pur di trattenere le ragazze.
«Vi possiamo accompagnare!» esordì James finito il suo quarto e ultimo panino.
«Ti ringrazio veramente molto per la proposta allettante ma sono in grado di guidare da sola...» lo rimbeccò Danielle.
«Ma di notte le strade sono molto pericolose per delle belle ragazze come voi!» si ostinava Nikki.
«No grazie!» dissero in coro Anita e Danielle.
«Love tu che fai? Resterai ancora un po’ con me vero?» chiese sommessamente DJ con occhioni dolci.
«Ma certo!» rispose radiosa l’altra.
«Bene. Se c’è qualcosa e hai bisogno chiama pure, Love.» disse Anita all’amica.
«Mica siamo dei maniaci!» controbatté Nikki.
«Forse tu no, anche se ho dei dubbi, ma il tuo amico non mi sembra un tipo raccomandabile. Devo per caso ricordarti quello che è successo al cinema?» replicò Anita.
«Esagerata...» cercò di giustificarsi DJ.
«Ok allora ciao ragazzi, grazie per la bella serata. Love, ci sentiamo!». E detto questo le due amiche salirono in auto e scomparirono alla vista del piccolo gruppetto.
   
 
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