Only One.

- I only see you, what do i do?

Era come se in quel momento un vaso forte all’apparenza ma fragile di materiale fosse caduto a terra, frantumandosi in tanti pezzi, troppi.
Non era da lui provare questi sentimenti, non per un ragazzo. Lui era il classico “studente modello”, quello dolce e carino che aiuta sempre tutti, quello che si impegna per un obbiettivo e ci si impunta finché non l’ha ottenuto; ma allora perché in quell’istante non gli sembrava possibile che ci fosse lui lì?
In quel preciso momento, avrebbe voluto non essere vissuto per provare un dolore così atroce che supera qualsiasi taglio o qualsiasi intervento; e per sua sfortuna nulla poteva curare quel cuore infranto, se non la persona che lo aveva distrutto.
 
La notte era passata rapidamente, troppo rapidamente. Come poteva solo pensare di dormire quando mille domande lo assillavano? E come poteva pensare solo di poter continuare a sorridere quando non ne aveva la minima intenzione?
“Perché dovrei sorridere se la persona a cui erano dedicati i miei sorrisi ora li oscura?”
Così, quella mattina suonò la sveglia, che non svegliò il maknae, già sveglio di suo.
Scese dal letto, giù per le scale, guardando il ragazzo che dormiva al piano sotto del letto a castello.
In quel momento pensò che probabilmente lui era la persona più bella che mai aveva visto, perché era l’unica persona che gli procurava così tanta gioia.. così tanto dolore.
Andò in bagno, chiudendosi all’interno. Si guardò allo specchio e chiuse il pugno in segno di forza.
- Bene, non mi devo arrendere. Se è lui che non vuole venire da me, sarò io ad andare da lui, ho deciso.
 
La mattinata iniziava con un bel rimedio contro il sonno: le prove.
Ma erano diverse dal solito, perché c’era un qualcosa di nuovo in Gong Chan, e di certo non erano i capelli, ma ben sì la volontà che metteva in ogni suo minimo gesto.
A fine prove, prese subito un asciugamano piccolo, passandolo a Shin, seguito da una bottiglia di acqua fresca.
- Hyung, sei stato davvero bravo.
Ma lui prese tutto e si allontanò dal più giovane, seguendo gli altri del gruppo.
Tirò un sospiro amaro.
Gli faceva male da impazzire che credeva non esistesse dolore possibile da superarlo.
Poi tutti entrarono dentro al van, diretti ad un fansign che sarebbe durato fino ad ora di pranzo.
Le fans erano solite a fare foto e quali migliori se non quelle in cui comparivano due membri?
A Gong Chan cadeva proprio a pennello il fatto che erano seduti vicini.
Così per tutto il tempo del fansign si avvicinava a Shin, che girava lo sguardo da un'altra parte, come ignaro che gli stessero scattando le foto; ma al dolce maknae bastava anche così.
“Passo per passo, riuscirò ad entrare nel tuo cuore”.
 
Una mano, si appoggiò con cautela sulla sua coscia. Insomma, chi poteva vederla, eh? Il tendone copriva perfettamente il tavolo, e questo giocava a loro favore.
Il rapper abbassò lo sguardo, arrossendo lievemente sulle guance e, come ogni volta che era messo in imbarazzo, lasciò andare un continuo di risate e di sorrisi che erano di per sé magnifici e che le fans potevano assistere rare volte.
- Hyung ~!
Jin sorrise in modo malizioso, facendo scivolare la mano all’interno delle gambe del più giovane, arrivando al cavallo dei pantaloni, sentendolo subito indurirsi.
Non avevano mai avuto questo tipo di contatto, ma entrambi non aspettavano altro: che uno dei due si facesse avanti.
 
Il fansign finì “indolore” per tutti, e così com’erano scesi, rientrano nel veicolo.
- Hyung, hyung, hyung. Ho fame, penso che morirò di fame se passano altri minuti, salvami hyung.
La solita papera, che se fosse per lui starebbe ore a contemplare le varie bancarelle per le strade, decidendo alla fine di prendere tutto.
- D’accordo, ho capito. Mh, non ho nessun posto in particolare in cui andare, voi?
Subito Gong Chan alzò la mano, girandosi verso il leader che lo guardò sorpreso, quanto addolcito.
- Channie, dì qualunque posto tu voglia e andremo lì.
- Sushi. Ma non un qualsiasi negozietto di sushi, quello sotto al nostro dormitorio.
Tutti si soffermarono sulla sua richiesta, anche il più vecchio.
Era inconfondibile quel posto, come non conoscerlo. Di solito, finite le prove, Shin Woo prendeva tutti i membri e li portava a mangiare lì. Una volta gli altri erano troppo occupati per venire, ma fu proprio il maknae ad accontentarlo, perché non voleva cenasse da solo. Così proprio quella volta gli rivelò essere il suo “ristorante” preferito, che riusciva a calmarlo, riusciva a farlo stare meglio.
- Mh, come i vecchi tempi, giu-
- Potremo anche andare ad una pizzeria, no? Baro che ne pensi?
Una voce interruppe i pensieri del leader, che guardò confuso il suo hyung.
- Sarebbe bellissimo, ma Chan ha det-
- Non importa, io penso sia meglio la pizza, no? Il sushi è leggero, non riempie molto e abbiamo appena lavorato tanto, ci meritiamo qualcosa di meglio, no?
Come non esser d’accordo con lui, tutti nel gruppo amavano la pizza, ma anche se era così, qualcuno lì dentro avrebbe scommesso tutta la sua vita che quello era stato detto per contraddirlo.
“Per quanto continuerà così?”
- Chan, mi dispiace ma Shin ha ragione. Sarà per la prossima volta, promesso.
Baro allungò la mano, spettinando i capelli del più giovane, che accennò un sorriso.
Arrivarono quasi subito, scendendo come razzi, entrando dentro come belve affamate che non avevano toccato cibo da più di una settimana.
Presero tutti posti, e casualmente rimasero due posti liberi, uno davanti all’altro, al più grande e al più piccolo del gruppo.
Chan alzò la testa, guardandolo. Gli sembrava come se fosse passata una vita da quando gli era stato così vicino solo per osservare i tratti del suo viso e di quelle labbra che aveva avuto l’onore di toccare.
- Immagino che tutti vorranno il solito, no?
- Mh, io voglio la stessa pizza di Shin.
Eccoli, di nuovo. Tutti gli sguardi indirizzati a lui, tranne che il suo rimaneva fermo su quello del suo hyung.
L’ordine arrivò dopo un quarto d’ora, ai rispettivi clienti.
Chan guardò la sua pizza, piena di verdure che a lui non piacevano affatto.
“Magnifico, ci mancava solo questa..”
Sospirò, facendo provocare un sorriso soddisfatto al ragazzo davanti a lui.
- Ts.
Prese una fetta di pizza e l’arrotolò per bene, inserendola di contro voglia in bocca, masticandola quasi forzatamente.
“C’è qualcosa che pizzica, lo sento. Si fa sempre più forte”.
Iniziò a tossire, infastidito dal pizzicchio acuto alla gola.
Impugnò in mano il bicchiere pieno d’acqua e lo fece scorrere giù per la gola, ma questo non era sufficiente.
Inaspettatamente, nel suo campo visivo comparve una mano che reggeva un bicchiere colmo d’acqua fresca.
Era il suo bicchiere.
Lo afferrò un po’ intimidito, e l’osservò per bene.
“E’ come.. fosse un bacio indiretto, giusto?”
Deglutì, mandando giù anche quel goccio d’acqua, assaporandolo tutto come se fosse stato una bevanda privilegiata.
Lo tenne stretto tra le mani un altro po’.
Prese la bottiglia, e lo riempì nuovamente, così da potergli ricambiare il favore.
Ma la sua mano lo riportò indietro, scuotendo la testa.
- Tienitelo.
- E’ tuo, è giusto che lo abbia tu.
I due si guardarono intensamente negli occhi, come per sfida.
Ma tra i suoi pensieri, Chan si fermò, tutto d’un tratto.
Era un dolore atroce, improvviso, che poteva avvertire provenire dal basso ventre. Non era il dolore del suo cuore, e nemmeno quello che in precedenza provava. Era stato fulmineo, e lui non era abituato ad un dolore così intenso e rapido.
Lasciò la presa dell’oggetto, facendolo rovesciare sul tavolo.
- Ehy, Chan.. ma che combini?
Domandò Baro, guardandolo preoccupato, appoggiando la fetta sul piatto.
Tutto sparì, e dalla sua bocca non uscì altro che un lungo sospiro, spaesato.
- Mh? O-Oh.. la mia pizza.
L’acqua s’era inondata sulla sua pizza, inacquandola.
“Che strano.. non è passato molto tempo da quando ho preso l’antidolorifico”.
Deglutì, avvertendo un senso di paura.
I suoi occhi vagarono attorno a lui, sentendosi quasi soffocato da quel posto, dai suoi sentimenti che proprio in quel momento sentiva opprimergli i pensieri. Si alzò dal tavolo e si diresse spedito in bagno, senza accennare nemmeno ad una parola.
 
Tutti lo guardarono confusi, quanto preoccupati.
- Lo raggiun-
- No, vado io.
 
Si intrufolò nel bagno e rapidamente aprì l’acqua del rubinetto, buttandosi addosso al viso un po’ d’acqua.
- Stupido, stupido, stupido. Sono uno-
- Stupido, sì lo sei.
Quella voce. No, non poteva proprio essere lui.
Si girò sperando che fosse lui, ma a suo sfavore il ragazzo che ora giaceva in piedi davanti a lui, sembrava uno sconosciuto ai suoi occhi.
 
Ma questo “sconosciuto” prese dei pezzi di carta dal recipiente e iniziò ad asciugarli con molta premura il viso bagnato.
- Ah, caro Chan. Se non ci fossi io a pensare a te, cosa faresti?
Lo guardò più intensamente, e per poco non gli venne un colpo.
- Non dirmi.. Baek Ho?
Il ragazzo con il particolare ciuffo rialzato e la rasatura ai lati molto evidente, annuì, sorridendo dolcemente.
 
Ma c’era qualcuno che in quel momento non stava sorridendo, anzi stava quasi “ringhiando”. Li guardò, stringendo la mano in un pugno stretto, rabbioso.
Anzi, geloso.
 
- Non ci posso credere. Tu sei.. Jung Jin Young?
Baro si voltò per vedere la ragazza, sbuffando lievemente.
- Ehm, noi ora staremo pranzando, se non ti dispiace.
Ma lei non era una “semplice fans”.
Jin Young finì di masticare e mandare giù il pezzo di pizza, poi alzò lo sguardo e per lui fu come se il tempo si fermò.
Si alzò di scatto in piedi, procurando un fastidioso rumore con le gambe della sedia. Lasciò la forchetta cadere a terra e guardò la ragazza, immobile come se l’averla vista l’avesse congelato sul posto.
- Su Min..
Sandeul, che stava guardando il tutto come se fosse la scena di un film, si avvicinò a Baro.
- Chi è? Qualcuno che conosco anch’io?
 
La ragazza e Baro si girarono verso Sandeul.
- Sono la sua ragazza.
- La sua ex-ragazza.
Dissero in sincronia, tanto che i loro occhi si infiammarono a vicenda.
Jin Young scosse la testa, ritornando alla “realtà”.
- Tu sei Baro, giusto?
La ragazza propose la mano verso il rapper, che la guardò, assottigliando lo sguardo, senza una minima voglia di stringerle la mano.
- Su Min, lui non è semplicemente “Baro”, lui è.. il mio ragazzo.
 
Forse perché era la prima volta che lo diceva, o anche solo perché l’aveva detto a lei, provò un’immensa soddisfazione nel pronunciare quelle parole che ardivano il suo cuore di passione, che provava per lui, soltanto per lui.


Note: Hi ~ eccomi ritornata con un nuovo capitolo, dove Gong Chan ha iniziato a "conquistare" a modo suo il cuore del suo cavaliere Shin - awn. - Prima di tutto parlerò di "lui", quel ragazzo che voi avete sicuramente detto " Chi è? "
Bhè, "lui" esiste ed è il migliore amico di Gong Chan della scuola superiore; lo potete vedere nel video della carimonia del maknae, dove si vede questo ragazzo che gli gira sempre attorno - se sapessi il nome ci farei un pairing.♥ -.
Ora invece è imo dovere parlare di "lei". Premetto che l'ho inserita in un primo momento per fare ammettere a Jin - ancora mezzo confuso - che Baro è il suo ragazzo e questo vuol dire dirlo ad una parsona che va fuori dal gruppo.
Poi però ovviamente la userò a mio piacimento.♥ Ho messo questi due nuovi personaggi per rendere il capitolo meno monotono con "solo" B1A4 e, visto che mi dava fastidio il fatto di mettere qualche altro idol - ho la mania di mettere Joon, lol. - ho messo persone che realmente conoscono, solo con nomi diversi. 
Questo capitolo è stato scritto con MOLTA pazienza. L'ho cancellato quattro volte perchè non mi piaceva, ma alla fine l'idea dei due personaggi nuovi mi è piaciuta, e ho tenuto questo capitolo.
Non ho altro da aggiungere, spero vi sia piaciuto.~

- Stay tuned.