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Autore: hexleviosa    16/09/2012    1 recensioni
Ma ciaoooooooo, sono tornata a rompervi un pochino le scatole =)
Prima di farvi leggere questa one-shot voglio premettere che riguarda la mia ff “Per la Vita che Verrà”, questo sarebbe il capitolo che avevo scritto ma che poi ho cambiato con “Narcisa e Confidenze”.
L'ho cambiato perché mi sembrava eccessivo dedicare un intero capitolo ai problemi di Hermione con i genitori e non andare avanti con la trama principale.
Questo capitolo sarà Pov Hermione invece che in terza persona, così riuscite a capire meglio i suoi sentimenti. Buona Lettura =)
Genere: Fluff, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Potter | Coppie: Draco/Hermione
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
- Questa storia fa parte della serie 'Per la Vita che Verrà'
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** SPAZIO AUTRICE **

Ma ciaoooooooo, sono tornata a rompervi un pochino le scatole =)

Prima di farvi leggere questa one-shot voglio premettere che riguarda la mia ff “Per la Vita che Verrà”, questo sarebbe il capitolo che avevo scritto ma che poi ho cambiato con “Narcisa e Confidenze”.

L'ho cambiato perché mi sembrava eccessivo dedicare un intero capitolo ai problemi di Hermione con i genitori e non andare avanti con la trama principale.

Questo capitolo sarà Pov Hermione invece che in terza persona, così riuscite a capire meglio i suoi sentimenti.

Ok, ho già parlato troppo, vi lascio alla storia, buona lettura e recensite ;)

 

 

 

 

 

PER LA VITA CHE VERRÀ

9. CONFIDENZE

 

Ci smaterializzammo nel bel mezzo della foresta. Tra poco l'inverno se ne sarebbe andato per lasciare posto alla primavera e in alcuni punti la neve si era già sciolta permettendo così all'erba di crescere. Pensavo sarebbe stata una bella idea portarli qui, ma mi sbagliavo. Mille ricordi sui miei genitori mi invadono la mente, non riesco a pensare ad altro. Rivedo me bambina quando, ancora ignara che la mia vita avrebbe di lì a poco preso una svolta inaspettata, correvo spensierata tra questi alberi.

-Mi piace questo posto !- esclama Harry tutto contento.

Io gli sorrido di rimando. Riesce sempre a vedere il lato positivo nelle cose, è lui che mi da la forza per continuare questa pazza ricerca, è grazie a lui che ho deciso di combattere una guerra che, tutto sommato, non è la mia.

Draco al contrario mi ha sempre messa al corrente di quanto consideri insensate e masochiste le mie scelte. Ma alla fine anche lui mi sta appoggiando.

Non ha aperto bocca ma sento che è dietro di me. Chiamatelo sesto senso, chiamatelo intuito femminile o come volete, ma tutte le volte che mi guarda me ne accorgo subito. È come se ci fossero veramente delle farfalle nel mio stomaco.

Mi giro verso di lui e noto che mi guarda con un cipiglio severo. Gli sorrido, o almeno è quello che cerco di fare, ma non penso di riuscirci visto che la sua espressione non cambia di una virgola. Continua ad fissarmi negli occhi come se... come se volesse leggermi dentro, e intendo nel vero senso della parola. Con non poca difficoltà interrompo il contatto visivo con lui, voltando la testa.

-È meglio che inizi a fare qualche incantesimo di protezione. - sussurro io come scusa. So che ha sentito quello che ho detto, come so che ha capito che questa era solo una scusa perché lo sento sospirare quando mi allontano, ma per il momento non mi interessa. Draco ha già troppi problemi e non voglio essergli di peso.

 

Harry sta giocherellando con quel suo maledetto boccino. Quando l'ha preso in mano speravo si aprisse, perché i boccini hanno una memoria tattile, ma non è successo niente. Mi fa innervosire il fatto di non avere in mano la situazione: sono Hermione Granger, io so sempre cosa fare !

Continuo a sfogliare questo maledetto libricino di favole, l'avrò letto come minimo già cinquanta volte ma non riesco a capire cosa abbia voluto dirmi Silente quando me l'ha lasciato nel testamento. Oh cielo, come può una cosa così stupida essere allo stesso tempo così complicata da capire ?! Poi c'è sempre quello stramaledettissimo simbolo, che è sicuramente stato disegnato a mano, ma nessuno dei miei libri è capace di dirmi cosa significa.

In questo momento vorrei solo mandare tutti a quel paese e addormentarmi... sì vorrei addormentarmi e non svegliarmi più !

Esasperata appoggio la fronte sulle mie ginocchia abbracciandomele. Ma proprio in quel momento sento dei passi dietro di me. Non ho bisogno di voltarmi per capire a chi appartengono: il suo portamento da principino è inconfondibile.

Alzo la testa continuando però a fissare davanti a me. Mentre prego Merlino che non voglia parlare con me: non ne avrei la forza.

-Herm, possiamo parlare ?- mi chiede con voce suadente.

Merlino perché mi vuoi così male ? Posso dire che ho da fare, mi invento qualcosa. Pensa, pensa, pensa... oh santo Godric, così mi sento Winnie the Poo.

-Io... - inizio a dire.

-Va pure con lui, sto io qua. - esclama Harry sbucando da fuori la tenda.

Merlino, non poteva restarsene dentro a giocare col suo boccino. Ma no, non c'è niente da fare con lui, fa tutto al contrario: quando deve parlare, sta zitto; quando deve stare zitto, parla. Gli farò un bel discorsetto dopo !

Vedo Draco davanti a me che mi allunga la mano, io allora la afferro e in questo modo lui mi tira su facendomi andare addosso a lui.

Sento le guance andarmi a fuoco: non solo per il contatto con la sua pelle, ma anche perché Harry ci sta guardando. Cioè dovete capirmi: le uniche volte in cui io e Draco ci parlavano civilmente o avevamo contatti a scuola eravamo soli soletti nella stanza delle necessità, o nella camera di Draco, o talvolta anche nella mia. Per questo per me è un po' una novità vederlo comportarsi così anche davanti ad Harry.

Mi stacco un po' da lui senza lasciare però la sua mano, e così ci allontaniamo dietro qualche albero.

-Ma non vi allontanate troppo !- sento Harry che ci urla dietro.

 

Mentre camminiamo in religioso silenzio e alzo lo sguardo verso l'alto non posso fare a meno di pensare ai miei genitori e un velo di tristezza mi copre gli occhi. Vorrei che fossero con me, ma sarei stata un'egoista se non li avessi lasciati andare. In questo momento sento la paura attanagliarmi lo stomaco. Paura di non vedere più la mia famiglia, paura di non vedere più i miei amici e paura di non vedere più Draco... mi volto verso di lui, al mio fianco, che però prosegue dritto guardando davanti a se.

Se dovesse succedere qualcosa di brutto alle persone che amo di più, non so se avrei la forza di andare avanti. Sempre ammesso che non sia io a morire. In questo caso sarei più felice: preferirei morire piuttosto che passare una vita nel dolore e nella solitudine.

 

Pochi minuti dopo Draco si stacca da me per appoggiarsi al tronco di un grosso albero secolare. Poi trasfigura una sigaretta, l'accende e inizia a fumare.

Se vuole farmi uscire di testa è sulla strada giusta ! Cos'è, aveva bisogno di un'accompagnatrice per andare a fumare ?! Sento che tra un po' lo mando a farsi fottere.

-Allora ?- mi chiede fissandomi.

-“Allora” cosa, Draco ?- sbotto irritata. Cioè non so se comprendete la gravità della situazione: dice di dovermi parlare, mi trascina nel bosco, resta muto come un pesce, poi si ferma, accende una sigaretta e mi chiede “Allora ?”. Ve lo dico io: qua stanno diventando tutti scemi. Prima Harry che non si fa i fatti suoi, poi Draco. Mah.

-Sei tu che volevi parlare mica io. - gli ricordo.

Eh sapete lui come mi risponde ? Non dicendo niente, rimanendo zitto. Sta lì a fumarsi la sua adorata sigaretta. Sembra si sia fumato erba da quanto è scemo.

Morgana, quanto puzza sta roba ! Prendetemi pure per pazza ma mi da il voltastomaco il fumo delle sigarette.

-Ma tu non avevi smesso di fumare ?- gli chiedo notando che lui non dice niente.

-Sì, me l'avevi chiesto tu, non ti ricordi ?- mi risponde.

E come dimenticarselo ?! L'ho praticamente minacciato di non rivolgergli più la parola se non smetteva. Non gli ho parlato per appena quattro giorni, e lui è tornato da me urlando che non potevo fare così, che dovevo almeno insultarlo o dirgli qualsiasi cosa perché la mia indifferenza era crudele. E dopo tutta quella sceneggiata a ri-iniziato.

-Perchè hai ri-iniziato ? E da quanto ?- chiedo io.

-Perchè mi stai facendo ammattire. E da adesso. - oh, questo è il colmo, ragazzi !

-Io ti starei facendo ammattire ?-

-... - Draco rimase impassibile a fissarmi tra una tirata e l'altra.

-Spegnila. - gli ordino.

-Io la spengo se tu mi dici a cosa pensavi prima. - questo è un ricatto. Che essere spregevole, che... che... che serpe ! Aspetta un attimo, forse ho capito.

-Non ci posso credere: tu stai fumando perché sai che io non sopporto il fumo e speravi così di ricattarmi !- che ragionamenti contorti, che fanno i ragazzi per ottenere ciò che vogliono.

-Allora è vero quello che si dice in giro: che sei la strega più brillante del secolo. - sghignazza lui. Ora giuro che gli tiro un altro pugno sul naso come al quarto anno... no, forse era al terzo anno. Oh be' non importa.

Metto da parte i miei pensieri omicidi e prendo la bacchetta facendo evanescere la sigaretta dalle sue labbra. Draco mi guarda con un sorriso diabolico.

-Bene. Se tu hai usato la magia per arrivare a ciò che volevi posso farlo anch'io. - sghignazza.

-E come sentiamo ?!-

-Hai mai sentito parlare della maledizione “imperium”?!-

-Non ne saresti capace. - lo prendo in giro. Ma sappiamo entrambi che non è vero: non userebbe mai una maledizione senza perdono su di me.

-Sicura ? Se vuoi possiamo sempre provare. - ok, forse non userebbe mai la cruciatus e l'avada kedavra ma l'imperium dopo tutto non è paragonabile alle altre.

Sbuffo prima di lasciarmi cadere lungo il pino. Una volta seduta sul terriccio umido alzo la testa e noto che lui mi osserva serio più che mai.

Non so se sono pronta a parlare dei miei genitori con qualcuno: è passato già qualche mese ma la ferita è ancora sanguinante. Ma so che Draco mi capirebbe. E poi, ora come ora è l'unica persona su cui posso contare, oltre ad Harry ovviamente. Non voglio rovinare il rapporto con lui per questo: se non glielo dico penserà che non mi fido di lui e non è affatto vero.

-Pensavo ai miei genitori. Venivo qua con loro a fare picnic ogni pasquetta, sai è un usanza babbana. Tutto qui, mi è venuta un po' di nostalgia. - soffio tutto d'un fiato. Mi sento già le lacrime pizzicare per uscire e non voglio piangere. Giro la testa dall'altra parte cercando con tutta me stessa di non far mostrare a Draco questa mia debolezza.

-Herm... io... - so benissimo che in questo momento sta pensando alle parole giuste da dirmi e questo mi fa venire voglia di piangere ancora di più.

Si abbassa alla mia altezza guardandomi attentamente di profilo. Alcune goccioline salate stanno scappando dai miei occhi nonostante il mio tentativo di trattenerle.

-Non è solo questo, vero ?- mi sussurra dolcemente.

Vorrei non dirgli nient'altro ma mentirgli in questo momento mi risulta ancora più difficile di quanto credessi in realtà. Mi sono rimaste poche persone vicine e non voglio perdere anche quelle.

-Li ho obliviati. - dico velocemente.

-Cosa... ? Perché ?- il suo tono non era accusatorio, semplicemente... stupito. Sa quanto io tenga ai miei genitori, lo stesso affetto che provo verso di loro, lui lo prova verso sua madre. Per suo padre non farebbe niente, ma per sua madre sarebbe capace di andare in capo al mondo. Per questo Voldemort, quando gli ha ordinato di uccidere Silente, ha minacciato di punirlo attraverso Narcisa.

-Volevo... volevo proteggerli. - a questa mia frase il suo sguardo si addolcisce. Io sto proteggendo i miei genitori adesso, esattamente come lui ha fatto con sua madre l'anno scorso.

-Ma non so se riuscirò a restituirli la memoria. - affermo guardandolo negli occhi. Sento che sta capendo la mia sofferenza, lo percepisco dal suo sguardo.

-Sempre che io sopravviva. - sussurro più rivolta a me stessa che a lui. Spero che non abbia capito quello che ho detto.

-Non azzardarti a dire una cosa del genere. - come non detto.

-Ma... - stavo per dire che questa è una guerra: ci saranno sicuramente delle perdite ! Ma non continuo la frase perché lo vedo scuotere convulsamente il capo.

-Ascoltami, Herm. Ti prometto che non ti accadrà nulla di brutto finchè ci sarò io. - so che non è vero: la guerra è guerra per quanto ne sappiamo io potrei anche morire domani. Ma io suoi occhi mi dissuadono dal replicare. In questo momento siamo entrambi fragili e se lui vuole che io creda quello che ha detto allora lo farò.

-... E quando tutto sarà finito ti aiuterò a cercare i tuoi genitori e a restituirli la memoria. Ok ?- questa è la cosa più bella che mi potesse dire in questo momento. Annuisco sorridendo lievemente prima di abbracciarlo e posare le mie labbra sulle sue in un dolce bacio. Da oggi sarò più forte, non piangerò più. Devo essere forte... per i miei genitori, per Harry, per i Weasley, per tutti quelli dell'Ordine e per Draco... soprattutto per Draco.

   
 
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