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Autore: Yuki Kiryukan    20/09/2012    9 recensioni
Seconda serie di Awakening.
Rebecca e Zach sono stati separati per due lunghi mesi. Ognuno preso ad affrontare i problemi della propria realtà.
Ma Rebecca è ottimista, poiché è viva nel suo cuore, la promessa di Zach, sul suo ritorno, di cui lei non ha mai dubiato.
Ma quando arriverà il momento di rincontrarsi, Rebecca, non ha idea quante cose siano cambiate, e si ritroverà ad affrontare da sola, i suoi incubi peggiori.
Dal capitolo 6:
"Non ci pensai nemmeno un secondo in più, che gli buttai le braccia al collo. Gli circondai le spalle, stringendolo forte contro il mio petto.
Inspirai a fondo il suo profumo virile che mi era tanto mancato. Mi venne da piangere quando sentii il suo corpo aderire perfettamente al mio. Come se fossimo stati creati appositamente per incastrarci.
Zach aveva mantenuto la sua promessa, ed era tornato da me. Io l’avevo aspettato, e adesso, non vi era cosa più giusta di me tra le sue braccia.
L’unica cosa che stonava, o meglio, che mancava, era il fatto che non fossi...ricambiata.
Quando finalmente, sentii le sue mani poggiarsi sulle mie spalle, non mi sarei mai aspettata...un rifiuto".
Genere: Mistero, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yuri
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: Contenuti forti, Triangolo
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Cursed Blood - Sangue Maledetto'
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Salve a tutti!! *----*
Ok, perdonatemi  questo micidiale ritardo...ma purtroppo, il mio "povero" computer ha deciso di non connettersi più ad internet! -.-''
I capitoli erano pronti già da tampo, ma solo oggi, grazie sempre alla mia editor Bippa, sono riuscita a postarlo usando il suo computer! :D
Grazie tesoroooooooo!! <3
Parlando del capitolo...devo rivelarvi che ultimemente mi risulta particolarmente difficile decidere il titolo di ogni capitolo...u.u Anche quello che ho scelto per questo non è che mi soddisfi...ma ero così in ansia nel voler postare il nuovo capitolo che ho scelto la prima cosa che mi è venuta in mente ^^''
Chiedo venia! xD
Ok, un grazie infinito a chi mi segue, dandomi sempre tutto il suo sostegno! :3 Spero che anche questo capitolo vi piaccia! ^---^
Con la speranza di aggiornare presto! <3
Un bacio a tutti!! :)
Yuki!

                                                Solo Vendetta




Ero preparata a tutto, ma non a quello.

Puntavo l’arma contro Zach, intenzionata a vendicarmi. Vendicare Amy.

Dovevo ucciderlo.

Qualche tempo prima, quella sola possibilità mi faceva tremare il cuore, ed ero sicura che qualunque cosa fosse successa, non avrei mai potuto scontrarmi contro di lui.

Ma arrivati a quel punto, non ne ero più così sicura.

Il cuore galoppava frenetico nella mia cassa toracica, quasi volesse uscirne.

Per quanto potesse sembrare strano, in quel momento, non provavo ne paura, ne esitazione. Dominata solo dalla rabbia e dall’odio, desideravo solo vendetta.

E Zach, di fronte a me, sembrava essere del tutto preparato a ciò che sarebbe tra breve accaduto.

Non accennava al minimo segno di sorpresa, tantomeno al rimorso.  Anzi, con un volto menefreghista e altezzoso, mi sfidava a farmi avanti. Negli occhi di tenebra brillava l’impazienza.

E io non mi sarei fatta attendere.

Mi guardai intorno, valutando ciò che mi circondava.

Lo Scudo Rosso era a dir poco sconvolto. Forse dalla morte di Amy, forse dal mio improvviso desiderio  di voler combattere da sola.

David provò a ribattere:  << Non ti autorizzo a... >>

Senza nemmeno distogliere lo sguardo da Zach, puntai spudoratamente l’arma contro di lui, intimandolo a rimanere zitto   << Me ne sbatto delle tue autorizzazioni! >> tuonai fuori di me  << Di lui mi occupo io e basta. Se qualcuno prova a fermarmi, non mi farò scrupoli a sistemarlo >>

Non mi riconoscevo più. Ma avevo perso il controllo del mio corpo.

Avvertivo le occhiate dei presenti puntate addosso. Ero sicura che avessero capito che non stavo affatto scherzando.

Zach scoccò le ossa del collo, e sorrise sgarbatamente  << Perché no? >>  sogghignò  << Vediamocela io e te >>  si guardò intorno  << Da soli >> concluse, riferendosi ai suoi compagni.

La risata odiosa di Dean tornò a farsi sentire   << Dateci dentro! >> esclamò, come fosse allo stadio.

Si zittì, senza ritirare il sorriso, solo quando tre pistole e due archi puntarono alla sua testa.

Al contrario di lui, la ragazza dai capelli lunghi e scuri gli si avvicinò seria in volto, con aria indispettita  << Zach >> lo chiamò spazientita  << Non dimenticare che il piano consiste nel... >>

  << Taci Elizabeth >> la zittì, senza  nemmeno guardarla.  I suoi occhi erano puntati su di me  << Ho tutto sotto controllo >> aggiunse impassibile.

La così detta Elizabeth si fece scura in volto, ma nonostante avesse certamente qualcosa da ridire, preferì tacere e farsi da parte, mentre Zach avanzò teatralmente verso di me.

Alzò la spada, sporca del sangue rosso di Amy, e me la mise sotto il naso  << Cominciamo? >>

Non me lo feci ripetere.

Ferendomi un dito, e facendo scorrere il sangue sulla lama della spada, mi avventai verso di lui.

Zach incassò il colpo, e sentii le lame della nostre armi cozzare, quando vennero a contatto in modo così violento. Ci stavo mettendo tutta la forza che avevo in corpo, e gli striduli che emettevano mi faceva quasi temere che a momenti si sarebbero spezzate.

Vuoi davvero ucciderlo, Rebecca?Mi ritrovai a pensare.

Certo che devi farlo. La morte di Amelia non conta nulla per te?

Quella frase, detta con così tanto scherno, mi infuse maggior determinazione, e intensificai il mio attacco.

Ma Zach sembrava non si trovasse minimamente in difficoltà. Anzi, cominciai a sentire una leggera pressione spingermi indietro, quando le nostre spade si contendevano il dominio.

  << Sei troppo debole! >> mi schernì, e con una spinta decisa, mi scaraventò all’indietro.

Sbattei violentemente la schiena al pavimento di metallo. Un dolore  così acuto  che mi fece mancare il fiato. Rafforzai la presa sull’arma, ed ignorando le fitte, mordendomi con forza il labbro fino a farlo sanguinare, cercai di rimettermi in piedi.

Il mio sguardo andò per caso a fermarsi su Ryan, e sgranai gli occhi.

Vidi il biondo chino sul corpo straziato della mia amica. Le raccolse le braccia in grembo, e mettendole una mano sotto le ginocchia, e un’altra sulle spalle, la prese in braccio, avvicinandola al suo petto con una dolcezza quasi disarmante.

La rabbia dentro di me si ampliò ancor di più.

Come osava?! Con quale diritto aveva il coraggio di stringerla a se come un amante premuroso dopo averla lasciata morire in modo così orribile?!

Fu quello che mi diede la forza di rimettermi in piedi.

  << Non la toccare!! >> urlai puntando la spada contro di lui.

Ryan spostò lo sguardo azzurro verso di me, e mi scrutò a lungo, come se mi stesse perlustrando l’anima.   << Lei è il nostro bottino di vittoria >> disse freddo, per poi darmi le spalle, e scomparire dietro le file dei Chimeri che ci avevano attaccato.

<< Lasciala subito!! >> urlai disperata, correndo nella sua direzione.

Non potevano toglierci anche il suo corpo. Non era giusto. Che se ne facevano loro?

Fui costretta a bloccarmi, perché  Zach mi si parò davanti. Il suo sguardo mi derideva  << Noi non abbaiamo finito >> mi ricordò.

Cercai di attaccarlo ancora, ma una nuova fitta alla schiena, mi fece piegare sulle ginocchia dal dolore.

Boccheggiai, cercando di riprendermi.

Sentì una presenza farmisi vicina, e riconobbi che si trattava di Kyle.  Mi aveva preso le braccia, per farmi rialzare  << Rebecca, combattiamo insieme. Da sola non hai... >>

Me lo scrollai malamente di dosso con un brusco strattone, alzandomi da sola.   << È la mia battaglia! >> ringhiai inferocita, e non solo a lui.

Tutti dovevano capirlo.
 
 
 
                                                                                             *************************************
 
 
 
 
I passi frettolosi di Eleanor rimbombavano per i corridoi deserti, mentre si malediceva per aver perso di vista quella sconsiderata.

Ci mancava solo per qualche suo capriccio il piano andasse a monte.

Elizabeth l’avrebbe uccisa senza pensarci due volte, poiché l’unico suo compito era di tenere sott’occhio Misa. Quella piccola canaglia aveva sicuramente raggiunto il terzo piano, quindi anche lei doveva fare lo stesso.

Velocizzò il passo, ma quando fece per svoltare l’angolo, andò a sbattere contro qualcosa.

O qualcuno.

Una ragazza dai lungi capelli biondi colpì il suo petto, e di rimbalzo, cadde a terra, battendo il sedere. Era talmente concentrata nel raggiungere il piano in cui la battaglia era iniziata, da non aver nemmeno sentito il rumore di altri passi oltre ai suoi.

Dopo l’iniziale stordimento, lei la squadrò con gli occhi nocciola.

Ed Eleanor fece altrettanto. La prima cosa che pensò, fu che doveva essere un medico. E a confermarlo, fu il camice bianco che la ragazza indossava.

Era molto giovane, probabilmente la sua età, o quella di Misa. Valutò che nel complesso era carina.

Si sforzò di leggere il nome nel cartellino che portava appeso all’altezza del petto.

Gwen Ofman” lesse. Bel nome.

  << Andiamo di fretta, Gwen? >> ironizzò, pur restando all’erta, mentre la ragazza si rimetteva in piedi.

L’altra le rivolse uno sguardo diffidente  << Non muoverti >> ordinò.

Eleanor fece spallucce  << Non offenderti se te lo dico tesoro, ma non fai molta paura >>

Gwen le rivolse uno sguardo duro   << Ti consiglio di non sottovalutarmi >>

L’altra rise, divertita. Per un qualche strano motivo, si era quasi dimenticata che era lei quella che andava di fretta, e continuò a stuzzicarla:  << Perché, sennò che mi fai? La punturina? >>

La vide frugare nella tasca del camicie, e cacciare lesta come una lepre...proprio una siringa!

Gwen le sorrise di gusto  << Indovinato >>  In un lampo, le si avvicinò, fino a esserle distante solo pochi centimetri, e le piantò l’ago nel collo.

L’ultima cosa che Eleanor sentì, fu il suo odore dolce alla vaniglia che le otturò piacevolmente le narici.

Poi, si lasciò andare al piacevole torpore, che le fece gradatamente perdere il controllo sul suo corpo. Non riusciva a credere di essere stata fregata. O meglio, si era lasciata allegramente fregare come una stupida, incapace ed inesperta.

Avrebbe facilmente potuto svicolarle di fianco, toglierle la siringa di mano e tramortirla con un colpo ben assestato.

Ma la verità, era che per un momento, era rimasta abbagliata da quel sorriso. Un sorriso limpido e genuino, che dietro nascondeva la giusta dose di astuzia e malizia.

Inaspettatamente, si ritrovò a sorridere. Elizabeth l’avrebbe uccisa e come.

Beh,  tanto ormai è troppo tardi...pensò, prima di chiudere gli occhi.

 
 
 
                                                                                                          ********************************
 
 
 
 
  << Ormai è troppo tardi! >> la voce di Zach continuò a schernirmi, e le sue parole scavavano nella mia anima, ferendola come lame taglienti.   << Sia per lei... >> continuò, riferendosi ad Amy  << ...Sia per te >>
 
<< È tutto da vedere! >> tuonai, tornando all’attacco.

Riuscii ad anticiparlo, ed alzando la spada, lo colpii,  alla guancia sinistra, procurandogli un taglio  orizzontale, netto e profondo.

Strizzò gli occhi, forse per il dolore, o forse per la sorpresa, ed indietreggiò di qualche passo. Mi ero già preparata a vedere la sua guancia gonfiarsi e farsi violacea, ma non accadde nulla del genere.

Perche il  mio sangue non funzionava?  Lo guardai esterrefatta pulirsi col pollice il sangue che colava dalla ferita, e rivolgermi uno sguardo che indugiava tra la rabbia e lo scherno.

Infine, Zach piegò gli angoli della bocca in un sorriso crudele   << Non stai dimenticando qualcosa? >> mi chiese, abbassando gli occhi sulla mia spada.

Lo imitai, e mi accorsi che  non c’era più sangue sulla lama.

Mordendomi il labbro con forza, feci per ferirmi nuovamente il dito, ma lui anticipò qualsiasi mia tentata azione. Con uno scatto fulmineo che feci fatica a seguire, scivolo dietro di me e  prendendomi le braccia, le strinse dietro la schiena. 

Cercai di divincolarmi, ma lui era troppo forte.

Mi piegò le articolazioni all’indietro togliendomi il respiro, e facendomi cadere la spada di mano. Non riuscii a resistere all’ intenso dolore, mentre serravo gli occhi.

Mi vennero le lacrime agli occhi. Perché ero così dannatamente debole? Dopo due dannati mesi non era cambiato davvero niente?

Non potevo davvero arrendermi all’idea che i Chimeri erano più forti degli umani e basta.

Io ero l’arma. Ero la loro distruzione!

Eppure eccomi, a piangere impotente nella sua stretta.

Sentii il viso di Zach avvicinarsi al mio  << Stai cominciando a renderti conto di quanto tu sia inutile? >> mi soffiò in un orecchio, e le sue labbra mi solleticarono i capelli.  << Dovrai impegnarti molto più di così se vuoi davvero farmela pagare... >> continuò.

Poi, con l’elsa della spada, per infliggermi l’ennesima umiliazione, mi colpì senza riguardo la scapola sinistra.

La sofferenza fu micidiale.

Sentii fin troppo chiaramente le mie ossa rompersi con alcuni rumorosi crock, e caddi in avanti, sbattendo il viso a terra.

La spalla rotta pulsava, e strinsi i denti per impedirmi di urlare.

Ma le fitte  si intensificarono quando avvertii che le articolazioni cominciavano a rimettersi al loro posto.

Chi considerava le mie capacità rigenerative una cosa formidabile, avrebbe prima dovuto assaporare il dolore agghiacciante che esse mi procuravano, e poi esprimere un giudizio.

Feci forza sui gomiti, e cercai di tirarmi su, ma avvertivo ancora troppo male.

Ma fu abbastanza per vedere Zach di fronte a me, con la spada alzata. Incrociai i suoi occhi neri, che mi fissavano con intensità.

Voleva infliggermi il colpo di grazia?

Poi, sentii molte voci, mischiarsi le une alle altre in un groviglio indefinito e confuso.

  << Zach! >> lo richiamò Elizabeth  << Cosa diavolo fai?! Attieniti al piano! >>

La risata di Dean:  << Adesso la fa secca! >>

  << Avrà quello che si merita >> borbottò Adam.

Le urla esaltatorie degli altri Chimeri, e lo spavento nelle voci dello Scudo Rosso.

  << Interveniamo! Ora!! >>  gridò David con voce grave.

Il mio nome urlato da Kyle, Susan Derek e Evan.

  << Rebecca! Alzati! >> mi incitò Kim con un urlo agonizzato.

  << Mirate! >> la voce di Richard.

Io vedevo solo lui di fronte a me. Difficile dire cosa provasse in quel momento. Quando lo vidi alzare la spada pronto a trafiggermi, chiusi gli occhi e mi preparai alla fine.

Ormai dovevo accettarlo. Zach, quello che conoscevo io, non c’era più, e il ragazzo che avevo davanti, era solo uno sconosciuto che stava per porre fine alla mia vita.

Nonostante tutto, una lacrime sfuggì al mio controllo, e mi rigò ribelle la guancia.

Aspettai, ma il dolore non arrivò.

Ci misi un po’ prima di decidermi ad aprire gli occhi. Intorno a me sentivo un brusio di voci che si faceva via via sempre più intenso. Quando riattivai la vista, davanti a me vi era un’esile figura. Inizialmente non la riconobbi.

Notai che la mano del mio salvatore imprigionava fermamente il polso di Zach, immobilizzandolo, e tenendo la pericolosa arma ben lontana da me.

Quando studiai con più precisione i dettagli della persona che mi era davanti, ci misi meno di un secondo nel riconoscerla.

E nel momento stesso in cui sgranai gli occhi incredula, Zach parlò:  << È bello rivederti... Misa >>
  
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