5 capitolo


Passarono altri 3 giorni e le cose andavano come prima, cominciavo a pensare seriamente che mi ero sognata tutto!
“Christine,mi stai ascoltando?!” mi chiese Philippe mentre io pensavo all’accaduto con Billie Joe ,anche se forse non era proprio un accaduto.
Mentre ero seduta ripensavo a quello che mi era successo in passato a quando stavo male e avevo il cuore in mille pezzi però ero sempre sorridente. Pensavo a com’ero stata forte. Molte persone si autolesionano ,io ci avevo provato una volta,ma ne ero subito pentita. Mi sono sempre detta che se qualcosa accade accade per una ragione e come dicono i Green Day – è IMPREVEDIBILE MA ALLA FINE è GIUSTO COSì!- Si è stato giusto così. Grazie agl’insulti di mia madre sono diventata forte e menefreghista così che quello che mi dicono gl’altri non mi abbatte. Grazie alle persone false non mi fido più di tanto di nessuno così che non abbia delusioni. Grazie a un fidanzato di merda ho imparato che l’amore non mi deve abbattere e non piangere per nessuno! Grazie a tutte le cose brutte che mi sono capitate ho imparato una lezione importante.

SORRIDERE E FREGARMENE DI TUTTO.


Si però ora vorrei qualcosa di bello,ad un certo punto quando ti capitano solo cose orribbili ci deve essere qualcosa di bello che ti permetta di andare avanti e io speravo con tutto il cuore che qualcosa di bello fosse il padre che ho sempre sognato.
“Signorina Cristina ci sono visite per lei” disse quella che mi sta sul cazzo aprendo la parte.
Io mi alzai senza dire niente sperando che fosse lui. Segui quella caca cazzo nella stanza dove vidi niente di meno,la luce dei miei occhi,Billie.
“Pensavo che mi avessi sognato tutto..” dissi io sedendomi.
“Beh in questi giorni ho parlato con i tuoi genitori per l’affidamento e non vogliono.”disse lui abbassando la testa.
“Forse vorrebbero che mi conoscessi meglio. Se per ora li convincessi di portarmi via da qui sarebbe gia fantastico e potresti conoscermi visto che io gia ti conosco..però..”
“Però cosa?”
“Però qui ho incontrato qualcuno di importante.” Dissi pesando a Philippe,non volevo lasciarlo.
“Troveremo un modo per far uscire anche lui. Ora vado per parlare con i tuoi genitori,ci vediamo domani!” disse per poi abbracciarmi.
Billie Joe Armstrong era mio padre,mi aveva abbracciato. Dio,sembrava un sogno.
Tornai nella stanza di prima dove c’era Philippe e gli raccontai l’accaduto,senza dirgli chi era mio padre.
“Chri,io mi annoio,ho bisogno di musica,ho bisogno della mia chitarra. So che qui c’è una stanza per la musica!” disse lui con gl’occhi a cuoricino.
“Si ,ma non penso ci siano una batteria e una chitarra elettrica.” Dissi io ribattendo.
“Vuol dire che canteremo canzoni da depressi tali siamo!” disse lui con una faccia tipo la faccina ù.ù non so se mi spiego ahah.

Feci cenno di si con la testa per poi andare furtuitamente in quella stanza,per fortuna era ora di pranzo e non c’era nessuno nei corridoi. Arrivati nella stanza c’era n piano forte e una chitarra acustica.

“Che canzone cantiamo?” propose lui.

“ Time of your life” dissi io.
Non so perchè quella canzone mi rassicura quando sto male,quando sento quel vuoto dentro di me.
E così mentre cantavo le lacrime scorrevano ricordando quei ricordi così dolorosi che avevano lasciato delle grandi cicatrici.
In momenti come questi c’è un’altra canzone che ho voglia di ascoltare ed è Crazy dei Simple Plan.
“Stanno impazzendo tutti? Verrà qualcuno a salvarmi? Ditemi cosa sta accadendo,ditemi cosa sta accadendo! Se aprite i vostri occhi vedrete qualcosa di sbagliato””Non ci sono più normali famiglie e i genitori fanno sentire i figli peggio di come gia stanno” questa canzone parla della società che sta uccidendo i giovani,e una di quei giovani sono proprio io.
 
LA SOCIETà STA ROVINANDO QUESTO MONDO.
 
Eccomi in mega ritardo ma sono impegnata con la scuola ultimamente e ho poco tempo e non posso scrivere molto,il prossimo capitolo prometto sarà più lungo :3