"Dopo trecentosettant'anni, mentre l'Europa veniva smembrata e coperta di sangue dalla più grande e tremenda guerra che i miei occhi avessero mai visto, il mio cuore le era ancora consacrato, come lo era ogni singolo brandello del mio corpo e del mio spirito.
Dentro di me, non avevo mai cessato d'invocare il suo nome come la più sacra delle odi.
È la sua, la storia che vi racconterò, evadendo dall'omertoso silenzio che l'avvolge dietro un'oscura e fitta nebba di inutili numeri e date: la storia di come Feliks Łukasiewicz risorse dalle proprie ceneri."