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Autore: PerfectRainbow_    23/09/2012    1 recensioni
You and me on a summer night
Park the car, dancing in the headlights
You and I, late night drivers
Your hand in mine and all your time
I don't need money in my pocket
Diamonds on my neck
The time I spend with you
I know I'll never forget
You and me is more than enough
'Cause you make me feel like a million bucks.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Joe Jonas, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Wanna live my dream.



“Si, ho visitato la loro astronave e ho scoperto che vogliono distruggere il mondo, tocca a noi salvarlo.” dissi fingendomi seria e preoccupata. Evidentemente finsi bene,dal momento che Erica non riuscì a trattenere la risata.
“Beh,allora conta sul mio aiuto.” disse continuando a ridere,contagiando anche me.
Adoro ridere con lei.

La nostra cena fu tranquilla, la passammo a parlare del più e del meno.
Evitai di parlare di chi avevo “incontrato” per le scale, per il semplice motivo che non mi interessava così tanto, gliel' avrei raccontato in un secondo momento.
Finì di bere la mia Coca-Cola,posai il bicchiere e le chiesi “ che ne dici di andare a Manhattan,stasera? In fondo non possiamo sprecare tempo e aspettare qualche giorno. Quindici giorni passano in fretta...” “Avevo già progettato di farlo,sai?” “Oh perfetto.” sorrisi.
Amo quando ha le mie stesse idee.

Erano le 22.00 quando finimmo di cenare e ci fiondammo in camera. Mentre aspettavo Erica che finisse la doccia uscì fuori al balcone a fare qualche telefonata mentre fissavo i grattacieli illuminati che si stagliavano alti nel cielo. Non so perchè ma a quella vista mi venivano i brividi.
Chiamai prima i miei, poi la mia migliore amica e a seguire altre mie care amiche. Raccontai le stesse cose tre o quattro volte ma non mi stancavo mai,anzi, la voglia di raccontare ciò che stavo vivendo cresceva sempre di più ogni volta che lo facevo.
Appena attaccai Erica comparse dietro di me già vestita e truccata.
“Ho finito vai pure” mi disse.
La abbracciai, e lei fece lo stesso. Non per un motivo preciso,forse semplicemente perchè era là con me.
Entrai dentro e mi diressi con i miei vestiti verso il bagno, ora toccava a lei godersi qualche attimo di tranquillità.

La doccia è sempre stato uno dei momenti in cui mi abbandono ai miei pensieri.
Pensai all'accaduto sulle scale e a come il mio cuore aveva iniziato a battere velocemente quando avevo riconosciuto la sagoma. Ma perchè? In fondo non lo conoscevo neanche. Eppure c'era una parte di me che quella sera sperava di incontrarlo, non so per quale contorto motivo ma era così.
Mi infilai leggins neri e canotta verde acqua immersa negli stessi pensieri, per poi mettermi un filo di matita dello stesso colore della canotta e mascara.
Uscì dal bagno e misi al volo in borsa cellulare,macchina fotografica e soldi.
Nel frattempo Eri entrò in camera e mi sentì in dovere di dirglielo: “Lo sai che mentre scendevo giù al ristorante ho intravisto...Joe..?” “Woooww” mi sorrise. “Già, ma la cosa strana è che...quando l'ho visto...il mio cuore ha accelerato...” “Perfetto!” Mi mise un braccio intorno alle spallle.
“Ehm...'perfetto'?” la apostrofai, inarcando le sopracciglia. Ma lei sembrò non sentirmi. “ E dimmi...era da solo..?” “ Nick non c'era, se ti può interessare.” “Nono, non volevo mica sapere se c'era lui,era...una curiosità!” La guardai di sottecchi mentre entravamo nell'ascensore con altre tre o quattro persone. Decisi di non continuare e finirla lì.

L'atrio pullulava di genitori indaffarati a tenere a bada i proprio bambini, gruppi di amici che se la spassavano sui divanetti e sulle poltroncine, e adulti indaffarati ad entrare e uscire dall'atrio.
Ci incamminammo verso l'uscita quando sentimmo qualcuno fischiare alle nostre spalle. Abituata alla mia città in cui ragazzi sconosciuti ti fischiano per strada cercando di rimorchiare con frasi penose, continuai a camminare facendo finta di niente.
Erica però si girò e un secondo dopo mi costrinse a fermarmi tenendomi per il polso,mi voltai e mi trovai ciò che non mi sarei mai aspettata di trovare.
Kevin Jonas era a qualche passo dietro di noi, con quel solito sorriso spavaldo stampato in faccia, era mano nella mano con una ragazza. Capelli castani mossi, occhi color cioccolato,naso all'insù.
“Keeevin!” urlammo all'unisono andandogli incontro. “che ci fai qua?”
“Io? Beh, nell'albergo alloggia uno dei membri del nostro team e lo veniamo spesso a trovare.”

“Woow!” fingemmo di non averlo mai visto lì.
“Ah lei è Danielle, mia moglie” bastarono poche parole per fargli spuntare nuovamente quel meraviglioso sorriso in viso.
La ragazza dagli occhi color cioccolato allungò la mano destra per presentarsi.
“Dove andate?” chi chiese Kevin. “Pensavamo di andare a fare un giro a Times Square...” “ Oh, ma allora vi serviamo noi, vi faremo da guida, per non farvi perdere” “ Ok perfetto,allora andiamo..” “ Aspettiamo Joe e Nick, stanno per scendere.”
Al sentir pronunciare quel nome avvertii un tuffo al cuore, ma tentai di non farci caso e distarmi. Non riuscii nell'intento.
“Oh, ottimo.” esclamò Erica guardandomi con un enorme sorriso. La guardai di rimando, solo che il mio sguardo a differenza del suo era innocente. Insomma, cercavo solo di non intendere quello che lei invece intendeva. Si beh,avete capito.
L'ascensore si aprì e insieme ad un' altro po' di persone spuntò Nick che si avvicinò a noi e ci salutò con un gesto della mano.
“Vanno a Times Square, e non possono andare senza noi, vero fratellino?” gli chiese Kevin .“Assolutamente no!” rispose quello, e per un secondo mi sembrava che avesse guardato Erica senza che lei se ne accorgesse.

Passarono 5 minuti, poi 10. E noi aspettavamo ancora Joe.
Fissavo l'ascensore nella speranza che si aprisse. Non so perchè, ma lo volevo vedere.
Poi lo vidi che si avvicinava a noi. Aveva preso le scale proprio come prima di cena, quel disgraziato. Era vestito esattamente come un'ora prima.
Arrivato da noi Kevin disse a lui le stesse cose che aveva detto a Nick e ci dirigemmo verso l'uscita , di conseguenza verso la metro che ci avrebbe portati in una Times Square dei miei sogni.
Cercai di stare il più possibile vicino ad Erica durante il viaggio, lei conversava amabilmente con Nick, il quale era in imbarazzo e lo si vedeva lontano un miglio, Kevin e Danielle si tenevano costantemente per mano, e Joe era si teneva a distanza mentre armeggiava silenziosamente con il suo iphone.
Viziato,mi dava l'idea di un ragazzo viziato.
Io parlavo con Danielle ,che è la persona più dolce al mondo, di come lei e Kevin si fossero conosciuti su una spiaggia delle Bahamas: Lui l'aveva vista passeggiare da sola in spiaggia e si era avvicinata a lei tenendole compagnia. Credo che sia quello che si chiama “amore a prima vista”.

Arrivammo a Times Square dopo venticinque minuti circa . Lo spettacolo che mi aspettava fuori dalla metropolitana era uguale a quello che si vede in tv, anzi...era meglio!
La famosa piazza di New York era illuminata da mille neon e grattacieli, le pubblicità sugli edifici cambiavano alla velocità di un battito di ciglia e per un momento la testa mi girò. Poi un sorriso comparve immediatamente sulle mie labbra. Strinsi forte la mano di Eri, e lei ricambiò la stretta. Sapevo che provava esattamente quello che provavo io.
La serata che passammo in centro della Grande Mela si può definire tranquilla, un giro completo della piazza che sembrava infinita con tanto di guida ( per gli amici Joe Jonas) che finalmente si era staccata dall' iphone e che raccontava ogni sua singola avventura in quel luogo, come se fosse nato e cresciuto proprio lì in mezzo alla piazza, a partire dal punto preciso in cui aveva fatto lo sgambetto a Nick quando aveva solo 12 anni ( il quale al ricordo di quell'avvenimento storse le labbra in una smorfia) fino ad arrivare a dove glie era caduto il gelato qualche settimana prima. Un giro turistico a dir poco interessante.

Andava tutto per il meglio: Erica e Nick continuavano a parlare, Kevin e la sua meravigliosa moglie facevano lo stesso, Joe aveva appena finito di raccontarci le sue entusiasmanti esperienze in quel luogo,eravamo tutti seduti su di una panchina, io ero affianco ad Erica e Joe stava per sedersi proprio affianco a me, quando passò un gruppetto di 3 ragazze che lo chiamarono. Lui si diresse verso di loro e ci annunciò che ci saremmo incontrati dopo.
Lo vidi allontanarsi con quelle tre che indossavano gonne e vestiti abbastanza corti.
Per un secondo fui invasa da una strana sensazione che non riuscì a riconoscere, dal momento che la scacciai immediatamente.

In effetti non ci avevo pensato. Lui era una star. Avrà avuto dietro un trilione di ragazze, conosceva il mondo intero considerato che in due ore lui e i suoi fratelli avevano salutato e si erano fermati a chiacchierare con circa quindici persone e una decina di fans.
Cercai di concentrarmi sul mio viaggio, su ciò che avevo davanti, perchè quello non sarebbe più tornato indietro. Una volta tornata in Italia mi sarebbero rimaste solo immagini di tutto ciò, e non sarebbe stata assolutamente la stessa cosa. Assolutamente no.
Così senza pensarci cacciai dalla borsa la macchina fotografica e immortalai un enorme neon pubblicitario che in quel momento mostrava il logo della “Apple”, un secondo dopo, quando avevo già scattato,comparve la foto di un iphone.
Continuai a guardare il neon pensando a come una foto di un iphone potesse nascondere tanto fascino, o forse no. Forse ero solo io a vederlo.
“Beh, ce la facciamo qualche foto?” Erica interruppe i miei pensieri ponendosi davanti a me e coprendomi la visuale del neon che nel frattempo aveva cambiato immagine.
“Certo che si!”
Passammo il resto della notte a farci foto cercando di goderci ogni singolo attimo di quella nostra avventura lì, insieme.
Erano le due di notte ormai ma Times Square non accennava ad addormentasi, mi avevano detto che non lo faceva mai.
Prendemmo l'ultimo treno per tornare a casa. Il viaggio di ritorno fu senza Joe.
Arrivati alla nostra fermata i ragazzi e Danielle ci accompagnarono al nostro albergo. Fu proprio lì davanti che il cellulare di Kevin squillò.
“Era Joe.” disse esasperato non appena riattaccò.” Vuole che ritorniamo lì con la macchina e gli teniamo compagnia, non ho capito con chi è ma ho capito che è a piedi e cerca un passaggio per il ritorno...”
“No!” esclamò i Nick alzando le mani“ io non vengo, ne ho abbastanza. Ogni volta è la stessa storia! E poi sono stanchissimo,ho bisogno di dormire.”
“Vado io Nick, lì ci sono un paio di amici...ah ragazze!” si rivolse a noi “Scusatelo è..è fatto così.”
“Ma figurati.” risposi.” Noi ora andiamo a dormire.”
Li salutammo e li guardammo allontanarsi in due direzioni opposte.


 

_________

Buonsalve! Eccomi qui con il nuovo capitolo. Scusate se ci ho messo tanto ma ora che è iniziata la scuola non ho per niente tempo e purtroppo sarà così per tutto l'inverno, mi dispiace.
Spero vi piaccia questo capitolo, dato che sto arrivando sempre di più al succo della storia.
Un bacio.


 

  
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