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Autore: Yuki Kiryukan    24/09/2012    3 recensioni
Seconda serie di Awakening.
Rebecca e Zach sono stati separati per due lunghi mesi. Ognuno preso ad affrontare i problemi della propria realtà.
Ma Rebecca è ottimista, poiché è viva nel suo cuore, la promessa di Zach, sul suo ritorno, di cui lei non ha mai dubiato.
Ma quando arriverà il momento di rincontrarsi, Rebecca, non ha idea quante cose siano cambiate, e si ritroverà ad affrontare da sola, i suoi incubi peggiori.
Dal capitolo 6:
"Non ci pensai nemmeno un secondo in più, che gli buttai le braccia al collo. Gli circondai le spalle, stringendolo forte contro il mio petto.
Inspirai a fondo il suo profumo virile che mi era tanto mancato. Mi venne da piangere quando sentii il suo corpo aderire perfettamente al mio. Come se fossimo stati creati appositamente per incastrarci.
Zach aveva mantenuto la sua promessa, ed era tornato da me. Io l’avevo aspettato, e adesso, non vi era cosa più giusta di me tra le sue braccia.
L’unica cosa che stonava, o meglio, che mancava, era il fatto che non fossi...ricambiata.
Quando finalmente, sentii le sue mani poggiarsi sulle mie spalle, non mi sarei mai aspettata...un rifiuto".
Genere: Mistero, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yuri
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: Contenuti forti, Triangolo
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Cursed Blood - Sangue Maledetto'
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Saaaaalve a tutti carissimiiiii!!  :)
Prima di iniziare, ho una sola parola da dirvi: Scusateeeee!! 
Scusate, scusate!
Mi dispiace molto per il riardo nel postare i capitoli, e soprattutto, nel fatto che non sia nemmeno riuscita a rispondere a tutte le vostre bellissime recensioni! >.<’’ 
Sono imperdonabile lo so, ma cercate di capirmi, che senza internet sono in mano a Cristo ^^’’ , e  quelle poche volte che riesco a connettermi è quando vado a casa di amici, ma il tempo è sempre poco! :(
Sappiate però che sto continuando a scrivere, e che i vostri commenti li leggo tutti, e mi fanno infinitamente piacere!
Grazie mille per il sostegnooooo!! :’D
Dunque, questo è l’ultimo capitolo in cui si parla di questa prima battaglia! Perché, si cari miei, ce ne saranno altre! xD  Muahahah!
Poi...beh, questa parte del libro non è la più allegra...prima Zach, poi Amy...adesso il colpo di scena di Misa...e le sorprese non sono finite, quindi, mi raccomando, seguitemi! xP
Un’ultima cosa, prima di lasciarvi alla lettura: oggi, cercherò di postare ben due capitoli, dato che sono già belli e pronti! xD  
Spero vivamente di riuscirci!  >.<  In caso contrario, spero di potermi riconnettere domani!
Detto questo, spero che anche questo capitolo vi piaccia!!
Un bacione a tuttiii!! <3
Yuki!
 
 

                                                                          Basta Così 
 

 

Mi sarei aspettata di tutto, davvero, ma quello mai. 

Un intervento repertino di Kyle, qualche pallottola  tempestiva di Kim, magari un salvataggio improvvisato di Richard o David. Avevo sperato persino in un ripensamento di Zach, che riscopriva i propri sentimenti sepolti.

Ma non quello.

Non avrei mai immaginato che nella  mia vita, sarebbe venuto il momento in cui Misa Albam avrebbe preso le mie difese.

Colei che aveva ucciso Mark.

Quella che più di tutti, per quei mesi orrendi che aveva passato, avrebbe dovuto odiarci.

Odiarmi. 

La guardavo allibita.  Come diavolo aveva fatto ad evadere dalla sua cella? Era impossibile che ci fosse riuscita da sola. Qualcun altro doveva averla agevolata nell’impresa. 

Quindi, l’attacco dei Chimeri non si limitava ad averci intrappolati li. 

Sentii il crescente vocio dei “nostri”:

  << Che diavolo ci fa lei qui?! >>

  << È impossibile evadere dalla prigione! >>

  << Perché ha difeso Rebecca?! >> 

  << Non possiamo fidarci! >>

Voci del genere mi otturavano le orecchie, ma io non ascoltavo. Fissavo solo Misa davanti a me.

Lei voltò leggermente la testa verso di me, forse per accertarsi che stessei realmente bene. Incrociò i miei occhi per qualche secondo, e poi tornò a concentrarsi su Zach.  << Non farlo >> disse, con la sua vocetta, che però suonava carica di determinazione.

  << Misa! >> Era la voce di Lilith. La scorsi tra la fila dei Chimeri. Aveva un’aria che indugiava la felicità e la confusione.

Zach continuava a fissarla impassibile, ma nei suoi occhi, vi era una strana luce, impossibile da decifrare.
 
  << Misa, cosa diavolo stai facendo?! >> tuonò la voce di Adam. Sembrava essere diventata ancor più fastidiosa di come la ricordassi. 

Misa scosse leggermente la testa   << Le brave ragazze...Non tradiscono >> disse, lasciando la presa sul polso di Zach, e nascondendomi più che poteva col suo corpo esile.

  << Siamo noi quelli che non devi tradire! >> la rimproverò Elizabeth, visibilmente fuori di sé.  << Siamo noi i tuoi compagni! >>

Lei inizialmente  sembrò indugiare, poi riacquistò sicurezza   << C’è differenza...tra compagni e amici >>

  << Lei?! >> tuonò di nuovo Adam, additandomi con odio puro   << Lei per te è un’amica?! >>

Misa inizialmente non rispose  << Io so cos’è la riconoscenza >> disse infine, lanciandomi uno sguardo incerto  << Non vi permetto di farle del male >>

Tutti restarono basiti.

  << Tu...tu ci stai tradendo! >> sibilò Lilith sconcertata  << Stai tradendo noi! Per quelli come loro! >> 

  << Tzè! >> sbottò Alyssa scocciata  << Quelli le hanno fatto il lavaggio del cervello! Che infinita perdita di tempo! >> 

Ray scoccò la lingua   << Inaudito >> sbottò, sputando a terra.

Persino Dean aveva dipinta sul volto un’espressione sbigottita. E, per quanto poco lo conoscessi, avevo capito che per farlo rimanere senza parole, ci voleva davvero molto.

D’altro canto, nemmeno io riuscivo a dare un senso al comportamento illogico della Chimera.  Anteponeva la mia salvezza, alla fedeltà verso i suoi simili? Mi considerava un’amica? Io?! 

  << Zach fai qualcosa! >> urlò Elizabeth  << Non possiamo permettere che il piano vada a puttane! >>

Guardai terrorizzata Zach. Cambiato com’era, avevo paura di quale conseguenza avrebbe adottato contro Misa. 

Eppure, lui era dominato da una calma impressionante.  Fece qualche passo avanti, senza perdere compostezza  << Misa >> la chiamò, guardandola negli occhi  << Spostati >> le ordinò con severità.

Lei non si mosse   << Proprio tu parli in questo modo, Zach? >> gli rispose, con stizza e delusione nella voce   << Io non mi muovo >>

Deglutii, mordendomi il labbro inferiore.  Quella era una pazzia bella e buona. Zach non si sarebbe fatto scrupoli a dare una lezione anche a lei.

Ed io non volevo vedere più nessuno...morire.

Nemmeno lei.
Studiai gli occhi di Zach con timore, e constatai che erano diversi: Più accesi...la loro luce di era fatta più intensa.

Nonostante le sue labbra fossero immobili, sembrava stesse ridendo con gli occhi. Aveva tutta l’aria di essere pienamente...soddisfatto.

Abbassò la spada, riponendola nel fodero, e si guardò intorno, come se stesse valutando la situazione.

Infine, sospirò e disse:  << Andiamocene >>

Lo stupore fu generale. 

  << Scherzi fratello?! >> ribatté Dean, sgranando gli occhi grigi  << Li abbiamo in pugno! >>

Zach lo fulminò con lo sguardo  << Dean. A te ci manca poco che fanno saltare il cervello >> gli ricordò, riferendosi a tutte le armi che aveva puntate contro. 

  << Non possiamo lasciare Misa qui! >>  riprovò Lilith.

   << Non sappiamo nemmeno dov’è Eleanor! >> era la voce di un ragazzo nelle loro file di cui non conoscevo  il nome.

Zach scrutò tutti i presenti << Eleanor sa cavarsela >> sentenziò, poi si concentrò sulla mia salvatrice   << E Misa ha scelto da che parte stare >> continuò, senza sembrarne particolarmente addolorato    << Non ha senso rimanere qui >> 

  << E lei?! >> sbottò Elizabeth, indicandomi.

Lui mi squadrò con gli occhi neri, senza mostrare emozione  << C’è ancora tempo. Oggi abbiamo dato la dimostrazione pratica della nostra superiorità. Quando saremo in superiorità numerica, adempiremo al piano >> concluse, guardando circospetto gli agenti armati che accerchiavano il loro schieramento. 

Dean sbuffò sonoramente, e in un battito di ciglia, apparve al fianco di Ray. 

  << Non crediate che possiate fare quello che vi pare, piccoli bastardi! >> ruggì Richard. 

  << Avete avuto la sfacciataggine di introdurvi qui >> aggiunse David con un’impassibilità spaventosa  << Non crediate che possiate evaderne con altrettanta facilità! >>

Ray fece qualche passo avanti, con aria arrogante  << Provate a fermarci >>

E detto questo, lanciò un gas fumogeno che inondò lo spazio di un denso fumo grigio.  Fui colpita da un violento attacco di tosse, ma resistetti all’impulso di chiudere gli occhi.

Ignorai il crescente bruciore, per poter guardare la figura di Zach fino all’ultimo. Non volevo perdermi nemmeno un tratto del suo volto, seppur offuscato dal fumo.

L’unica cosa che riuscii a scorgere con chiarezza in quel gas scuro, furono gli occhi neri e intensi di lui, che sembrava stesse, come me, richiamando tutte le sue energie per guardarmi in volto.

Alla fine, anche i suoi pozzi scuri scomparvero, e mi ritrovai costretta a serrare gli occhi, ormai diventati lucidi.

Dei colpi di pistola cominciarono a levarsi in aria alla, ma quando il denso fumo cominciò a diradarsi, le figure dei Chimeri erano già scomparse.

Alcuni agenti erano a terra feriti, altri in piedi, ma in tutti i volti si poteva leggere la sconfitta e la disperazione.

Susan singhiozzava raggomitolata in un angolo, e Derek aveva lo sguardo basso. Lasciò cadere la pistola, con aria esausta ed arrendevole   << Quanti altri compagni dovremmo perdere ancora? >> lo sentii bisbigliare, con gli occhi lucidi.

Kyle era immobile, ma i suo occhi non avevano bisogno di parole. Evan aveva abbassato l’arco, e non sembrava preoccupato di asciugare le lacrime che gli bagnavano le guance.

Kim scaraventò a terra il mitra con rabbia, imprecando sonoramente  << Maledizione! Maledizione!! >> continuava a ripetere.

Richard non era da meno. Nonostante fosse ferito, e gli colasse del sangue dal naso, cominciò a scagliare una violenta raffica di pugni al muro   << Porca puttana! >> imprecò rabbioso  << Ce l’hanno fatta ancora, quei disgraziati! >>

David sembrava impassibile, ma il suo volto era visibilmente provato. Si massaggiò le palpebre con l’indice e il pollice della mano destra, e serrò la mascella. 

Poi, quando alzò lo sguardo, lo puntò su Misa, ancora in piedi di fronte a me.  << Immobilizzatela >> ordinò serio.

Subito, alcuni agenti dietro di lui si mossero, e buttandola a terra, le incatenarono i polsi. 

  << Ah...! >> sobbalzai, sorpresa per la loro violenza verso il suo corpo così esile e delicato, che sembrava sul punto di rompersi alla minima pressione.

Lei non oppose resistenza. Sembrava rassegnata. Dopotutto, aveva scelto di proteggermi, che equivaleva dire rimanere nello Scudo Rosso. 

Rimanere imprigionata. 

Incrociai il suo sguardo verde cristallino, visibilmente stanco e provato.

Per quanto mi sforzassi, non riuscivo a dare un senso al suo comportamento:   << Per...perché...? >> mi sforzai di chiedere.

Lei non mi rispose subito. Quando lo fece, la sua voce era estremamente debole  << Le brave ragazze...sono riconoscenti >> mi ripeté  << Tu mi hai aiutata...ed io non potevo non fare altrettanto >>

Mi incupii. Non poteva trattarsi solo ed esclusivamente di riconoscenza.

  << Questa tua riconoscenza ti costerà caro >> le disse sprezzante Kyle, avvicinandosi  << Sappi che non basta questo improvviso atto di altruismo per impietosirci >>

Gli rivolsi un’occhiataccia, e lui si zittì, guardandomi seccato e visibilmente contrariato.

Misa non rispose alla sua provocazione. Si limitò a sorridere in tono amaro, rimanendo in silenzio. 

  << David! >> era la voce roca di Richard  << Autorizzaci ad inseguirli! Non possono essere andati troppo lontani! >>

David scosse la testa, la mascella contratta << No, non servirebbe. Siamo già stati umiliati abbastanza per oggi >>

  << È proprio per questo! >> sbottò ancora lui << Non posso sopportare che la facciano franca! >>  Sferrò altri pugni alla parete metallica, con fare impaziente.

  << Vedi di darti una calmata >> lo riprese Kim, con gli occhi rossi  << Oppure oltre al naso, vuoi romperti anche una mano? >>

  << Sta zitta! >> le rispose sprezzante lui  << Non riesco a sopportare il fatto che abbiano tagliato tutti la corda... >>

  << Non tutti, veramente >>

L’improvvisa voce di Gwen irruppe nella scena. Mi voltai in sua direzione, e notai che aveva il fiatone.  I capelli biondi erano scompigliati, probabilmente reduce di una lunga corsa.

  << Siamo riusciti a catturare una Chimero che si aggirava per i nostri corridoi >> annunciò, con aria stranamente  fiera   << L’abbiamo già portata in laboratorio e adesso... >> 

Studiò le nostre espressioni distrutte, e si interruppe, facendosi scura in volto.   << Cosa...? >>

Con lo sguardo color nocciola, passò in rassegna di tutti noi, ed infine sobbalzò.

Sicuramente si era accorta della mancanza di Amy all’appello.  Le sue labbra cominciarono a tremare, e non servirono delle spiegazioni.  Il suo pianto si unì al nostro, non appena seppe della sua morte.

Io cominciai ad allontanarmi dalla realtà.

Basta. Non ne potevo più di udire disperazione ovunque.

Prima Zach...poi Amy.

Era davvero, davvero troppo. Non ce l’avrei fatta. 

Di colpo, ciò che mi circondava si fece scuro, e su di me scese la più oscura delle notti. Persi l’equilibrio, e sentii qualcosa di forte sorreggermi, poi tante voci si mischiarono le une alla altre.

Smisi di sforzarmi, e mi lasciai andare alle profonde tenebre, dalle quali desideravo non riemergere mai più.
  
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