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Autore: eian    25/09/2012    3 recensioni
Un virus che colpisce i telepati, mortale per i vulcaniani, si sta diffondendo sul pianeta Cetacea e rischia di propagarsi per l'intero quadrante, con effetti devastanti. L'Enterprise del capitano Kirk deve indagare sulla possibile origine sintetica del virus e il suo legame con una sperduta località su Vulcano.
Genere: Avventura, Azione, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: James T. Kirk, Leonard H. Bones McCoy, Nuovo Personaggio, Spock | Coppie: Kirk/Spock
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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Uhmm, secondo capitolo. Vorrei che fosse realistico come un film e pieno di aspettattive, ma è dura...


"- Jim, stai lasciando che il nostro rapporto personale influenzi la tua capacità di giudizio -

- Questo non è vero, e lo sai – rispose cercando di trattenere la rabbia - Per quanto insopportabile mi sia l’idea di perderti. Il mio dovere di capitano è innanzitutto proteggere la vita di ogni membro della mia astronave..."
 

2.  Riunione operativa

Spock rimase in silenzio, rispettando l’evidente necessità di Kirk di raccogliere le idee e preparare una strategia.
Era molto incuriosito dalla rotta inserita, anche se non l’avrebbe mai ammesso: l’unico pianeta di classe M del sistema Lambda Aurigae era Cetacea e alla riunione era stata convocata anche il tenente Layrys; ne dedusse logicamente che l’emergenza riguardasse il pianeta del tenente e che fosse anche piuttosto grave, data la massima velocità di curvatura. Stava procedendo a valutare e scartare i possibili scenari quando il turbo ascensore li scaricò a destinazione, 2.3 secondi dopo.
Uscirono nel corridoio e rientrarono nella sala riunioni.
Spock rimase in piedi mentre il capitano si accostava all’oblò, osservando l’esterno per altri lunghi istanti.
Infine Kirk si volse.
- Spock – disse – abbiamo un problema –
- Su Cetacea, immagino. Un’emergenza dalle origini sospette? –
Kirk rimase come sempre allibito dalle capacità deduttive del suo primo ufficiale.
- Centro. Un virus letale per i telepati. Ecco, leggi –
Attivò il touch screen inserito in una delle postazioni e digitò i codici di sicurezza.
Il vulcaniano si sedette e impiegò esattamente 25 secondi a leggere il rapporto, poi aprì gli allegati; tre minuti dopo aveva assimilato ogni informazione fornita.
Alzò gli occhi e incontrò quelli di Kirk.
- Jim… questo è… allarmante –
- Lo credo anche io –
In quella entrò McCoy, in anticipo di dieci minuti; doveva essere rimasto in attesa in infermeria fin da quando Kirk aveva ricevuto il messaggio, per poi precipitarsi in sala riunioni appena ricevuta la convocazione; strano anzi che non fosse piombato direttamente sul ponte a curiosare, come suo solito.
- Jim, Spock… che succede? Che voleva Komak? Perché è stata convocata anche T’Mar? – chiese ansioso.
Il dottore e il tenente T’Mar Layrys, esobiologa, una mescolanza di razze risiana, cetaciana e vulcaniana, avevano una relazione iniziata qualche settimana prima durante una burrascosa licenza su Risa assieme al capitano e al primo ufficiale.
- Un’emergenza medica? Una crisi su Risa? No, avreste chiamato anche il guardiamarina Qube… Massima velocità, piuttosto lontano… Cetacea? Sì, deve essere un’emergenza medica su Cetacea – dichiarò alla fine.
- Bones, sono impressionato. Sei sicuro di non essere in collegamento con Spock e di non aver attinto ai suoi ragionamenti? -
Spock lo stava guardando con entrambe le sopracciglia inarcate.
- Affascinante, dottore –
- Mi state prendendo in giro?  Non sarò un vulcaniano ma sono un medico! La deduzione è il mio mestiere! Allora, cosa… -
Fu interrotto dall’ingresso di alcuni ufficiali, che salutarono e presero posto.
In pochi minuti arrivarono tutti i convocati alla riunione, con due minuti di anticipo.
In pratica si trattava di tutti gli ufficiali superiori della nave, escluso solo Sulu, che non aveva potuto lasciare sguarnito il ponte da almeno un ufficiale superiore e che avrebbe seguito la riunione dalla sua postazione sulla poltrona di comando.
- Signori – esordì il capitano – abbiamo un’emergenza –
Riassunse brevemente la situazione dell’epidemia su Cetacea, senza nominare i sospetti dell’ammiraglio Komak su Tepam.
- Troverete i dettagli nel rapporto che vi sarà fornito a breve nei terminali dei vostri alloggiamenti – concluse – Tenente Layrys, per cortesia, verifichi le informazioni sul pianeta disponibili nel database; so che non sono molte e se ritiene di avere qualcosa di utile da aggiungere la prego di redigere una relazione e di metterla a disposizione. Signori, avete circa quattro giorni e mezzo per analizzare il materiale che possediamo e quello che continuerà a pervenire regolarmente dalle ricerche sul pianeta. Una volta arrivati sul posto potrete interfacciarvi con gli altri scienziati dei gruppi di studio. Spero che potremo essere d’aiuto, sono in gioco molte vite di questo quadrante. Siete congedati. Spock, Bones, Uhura, tenente Layrys, Chekov, trattenetevi per favore –
I nominati tornarono a sedere mentre gli altri uscivano alla spicciolata.
- Spock, li ragguagli sul resto della missione per cortesia – chiese, alzandosi e dirigendosi verso la finestra panoramica.
- Certo. Innanzitutto, quello che sto per dirvi è classificato, codice Alpha-Omicron. –
Kirk sentì distintamente trattenere il respiro dal gruppo al livello di segretezza richiesto.
- L’ammiraglio Komak ha motivo di ritenere – e io personalmente concordo con lui – che il virus sia di origine sintetica, data la sua mancata corrispondenza con qualunque altro ceppo esistente. Normalmente, i nuovi virus che appaiono hanno sempre delle strutture simili ad altri già manifesti, mentre questo è assolutamente nuovo. Inoltre, non si tratta nemmeno di un vero e proprio virus, ma di qualcosa di molto più piccolo; lo hanno isolato –
Il proiettore olografico tridimensionale al centro del tavolo rimandò l’immagine di una molecola sconosciuta, simile all’anello benzenico degli idrocarburi aromatici, ma in cui gli elettroni dislocati creavano dei minuscoli circuiti elettrici.
- Queste molecole di base si uniscono in serie, formando una specie di avvolgimento a spirale che genera un campo elettromagnetico in grado di interferire con i percorsi sinaptici delle menti telepatiche –
Alla molecola che girava pigramente al centro del tavolo se ne aggiunsero altre, collegandosi di seguito a formare un cilindro a sezione ottagonale; la simulazione raffigurava lo scorrimento della corrente e riportava l’intensità di campo prodotta.
- L’ intensità del campo elettromagnetico B generato è sufficiente ad interferire con le funzioni neuro elettriche di talamo, amigdala e nuclei del putamen – commentò T’Mar – questo vuol dire che può interferire con i centri emozionali di quasi tutti gli esseri pensanti evoluti di tipo umanoide –
McCoy la stava guardando, bianco come un fantasma.
- Questo significa che potrebbe avere effetti anche sulla psiche di tutti gli altri esseri intelligenti –
- Esatto, dottore – la voce di Spock suonava calma come sempre, stridente con la situazione e tuttavia rassicurante.
- Un attimo, signori. State dicendo che questo virus potrebbe contagiare anche gli esseri non telepatici? – chiese Kirk.
- Teoricamente sì –
- E che effetti avrebbe? –
- Paragonabili a quelli delle specie telepatiche: perdita di controllo sui centri emozionali del pensiero e di altre funzioni secondarie –
- Perché i non-telepati sembrano essere immuni, allora?- chiese McCoy – i dati dicono chiaramente che nessuno di loro è stato contagiato, nemmeno nelle zone di massima diffusione del virus –
- Non lo so dottore, ma deve essere qualcosa di legato alle capacità telepatiche. Ho bisogno di ulteriori dati. Quando sarò sul posto potrò esaminare… -
- Lei non scenderà sul pianeta, Spock - lo interruppe duramente Kirk - Ne’ lei, né il tenente Layrys –
- Ma capitano… - esclamarono contemporaneamente il primo ufficiale e l’esobiologa.
- Non voglio sentire obiezioni – disse Kirk, poggiando i palmi sulla scrivania e piegandosi verso di loro – Non vi esporrò al rischio di contagio. Lavorerete da qui e non metterete piede sul pianeta. Ci penseranno McCoy e chiunque riterrà opportuno del suo staff non-telepate. Io, Uhura e Chekov ci occuperemo del resto della missione. Spock, finisca il rapporto per cortesia –
- Sì, capitano – rispose con voce controllata il primo ufficiale, procedendo all’esposizione del resto della vicenda.
- Uhura – chiese Kirk alla fine – crede di essere in grado di decrittare il messaggio di Tepam e localizzarne con precisione la destinazione?-
- Devo avere accesso al sistema  da cui è stato spedito, capitano, ma penso di sì. Mi preoccupano di più eventuali sistemi di sicurezza del computer: ho una qualifica di terzo livello, ma i vulcaniani sono maestri di queste cose –
- Capitano...-
Kirk alzò una mano a bloccare il primo ufficiale.
- Signor Chekov, se non sbaglio lei ha una qualifica di quarto livello –
- Sì signore, dovremmo riuscire a spacchettare la protezione –
- Perfetto –
- Capitano…-
- Sì Spock, so che lei ha una qualifica di sesto livello, ma non scenderà lo stesso sul pianeta. Ci fornirà assistenza da qui. E questo è un ordine –
Si chiese quante altre navi avessero così tanti esperti di violazione di sistemi protetti: sembravano più una corsara orioniana ben addestrata che una ammiraglia della Flotta Stellare! Probabilmente gli anni di esperienze a dir poco “inconsuete” avevano spinto i suoi ufficiali a specializzarsi in settori poco ortodossi, ma certamente utili.
- Signori, in libertà –
Uhura e Chekov si ritirarono; il tenente Layrys tentennò leggermente, Spock e McCoy non si alzarono neppure.
- T’Mar, faremo tutto il possibile, mi creda – disse Kirk, gentilmente.
- Lo so , capitano. Grazie. Conti su di me –
Con un cenno del capo e uno sguardo a McCoy se ne andò.
I tre rimasero in silenzio per qualche minuto, dopo tutti quegli anni non sempre c’era bisogno di parole.
- Se quel virus trova il modo di trasmettersi anche verso i non telepati…- commentò cupo MCCoy ad un certo punto, dando voce alla principale preoccupazione di tutti.
- Capitano, dovrei scendere sul pianeta, sono la persona più logica per questa missione - insistette il vulcaniano - Le mie capacità informatiche e mentali... –
- Spock, l’argomento non è in discussione. Ci penseremo io e Bones con gli altri. D’altronde il medico è lui, no? Sappiamo bene quanti altri casi simili ha risolto brillantemente –
- Il dottore in questa circostanza non è sufficientemente qualificato -
- Sì, certo, dannato superman dalle orecchie a punta… sappiamo che lei sa fare tutto meglio di tutti, ma è a rischio di contagio di una malattia mortale, e da morto non potrebbe più fare i suoi calcoli. Si dovrà accontentare delle mie non-sufficienti qualifiche – Sbottò seccato McCoy, alzandosi – Vado a preparare il mio calderone e i denti di drago da bollire – e uscì.
- Spock, l’hai offeso… era necessario? – chiese Kirk quando la porta scorrevole si fu richiusa.
- Mi spiace – rispose l’amico – Non era mia intenzione. Forse la scelta di parole può aver urtato la delicata suscettibilità del dottore, ma resta la veridicità della mia affermazione: sono la persona più qualificata per la missione –
- Spock, non ti  manderò laggiù a morire –
- Jim, stai lasciando che il nostro rapporto personale influenzi la tua capacità di giudizio -
- Questo non è vero, e lo sai – rispose cercando di trattenere la rabbia - Per quanto insopportabile mi sia l’idea di perderti. Il mio dovere di capitano è innanzitutto proteggere la vita di ogni membro della mia astronave. Non sempre ci sono riuscito, in tutti questi anni, ma Dio solo sa se non ci ho provato – una nota amara si inserì nella voce, per tutti i caduti di cui si sarebbe per sempre sentito responsabile - Se per questo non manderò nemmeno T’Mar, che sarebbe un elemento utilissimo, forse anche più di te in questo caso. Non prima di aver esaurito ogni alternativa – aggiunse, indurendo i lineamenti.


 

  
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