Salve
a tutte! Questo capitolo è un po’ più lungo, perché avevo bisogno di dare al
racconto una svolta e per questo mi servivano alcune spiegazioni. Penso che
questo sarà il penultimo o al massimo il terzultimo capitolo della storia,
perché dopo il chiarimento secondo me la storia deve arrivare ad una fine,
almeno per quello che mi riguarda.
Ringrazio
ancora una volta tutte le ragazze che pazientemente hanno e stanno seguendo
questa storia, ed è anche grazie a loro che questa fiction potrà avere una fine
degna(spero!) della mia coppia preferita di Gilmore Girls.
Bene,
come al solito parlo troppo!;9 Vi lascio al capitolo!
Bacioni
e abbracci
Alice
Cap.7
“Molto bene Rory. Mi
dispiace farti dormire qui in soggiorno ma proprio non saprei dove altro farti
stare.”
“non preoccuparti Sasha, il
soggiorno è perfetto. È già tanto che tu mi possa ospitare qui a casa tua.
Grazie ancora, veramente. Comunque penso che fra qualche giorno me ne tornerò a
casa.” disse Rory tutto d’un fiato, non guardando Sasha in faccia, ma
concentrando assurdamente la sua attenzione su una piega del cuscino che non
voleva sistemarsi.
Sasha le rivolse un grande
sorriso.
“Lo
sapevo.”
Rory questa volta alzò lo
sguardo. “Sapevi cosa?”
“Che era Jess la persona
che stavi cercando.”
Rory strabuzzò gli occhi.
No, non era possibile. Questa volta c’era qualcosa che on andava. Lei
aveva una memoria di ferro, perciò si ricordava esattamente che non aveva detto
il nome di Stars Hollow. Ne era assolutamente certa. Quindi non era proprio
possibile che Sasha sapesse che lei stava cercando proprio Jess. No, non era
assolutamente possibile.
“Come puoi dire di averlo
saputo? Io non ti ho dato nessuna informazione utile per scoprirlo.” Disse Rory
ormai quasi scettica di quella sicurezza così poco gentile ormai della sua
benefattrice. Cavolo, dopotutto che cosa ne poteva sapere lei della sua vita? Di
quello che provava? Non si limitava ad altro che a sparare delle supposizioni
che per pura fortuna erano esatte. Ma stavolta non voleva dargliela
vinta.
Sasha però non avvertì
questa nota d’avvertimento nella voce della ragazza. Quando si rivolse a lei il
suo tono era molto calmo e pacato.
“ecco…lo sapevo. Anzi, ti
dirò di più, ne ero assolutamente certa.”
“ma davvero? E come mai?”
ora Rory ne aveva abbastanza.
“perché io ti avevo già
vista.”
Rory questa volta dovette
decisamente sedersi. Tuttavia rimase in silenzio, esortando Sasha con un
assordante silenzio a continuare.
Sasha, come sempre, sembrò
capirla al volo.
“Ho visto una tua foto un
po’ di tempo fa. A dire la verità l’ho solo intravista..lui me l’ha subito
strappata dalle mani…ma è sempre stato così intrattabile o è solo in questi
ultimi tempi che si è inasprito? Sembra un limone pronto a schizzare acido
solforico!!” si ritrovò a dire la compagna di Jimmy Mariano, quasi più a sé
stessa che a Rory, con un lieve sorriso sulle labbra. Ma Rory capì che,
nonostante le parole quasi dure, Sasha voleva davvero bene a quel ragazzo, che
era entrato così prepotentemente nella loro vita.
“Una…mia
foto?”
“Certo.” Continuò Sasha
“una bella foto anche. Tu non stai guardando l’obiettivo, te la devono avere
fatta senza avvertirti prima.”
Quando poteva avergliela
fatta? E poi, Jess? Fare una cosa simile? Non lo credeva assolutamente
possibile. Da quando era a Stars Hollow Rory gli aveva sempre visto in mano
libri, cd, piatti pieni di cose buone da mangiare, sigarette, le sue stesse
mani, ma MAI una macchina fotografica.
Sasha sembrò non accorgersi
del suo dubbio e continuò imperterrita nel suo racconto.
“In ogni caso ti conoscevo
già. Poi oggi ti ho visto e mi sono incuriosita. Ho pensato che fossi una
ragazza che Jess aveva conosciuto qui a Los Angeles e volevo sapere che tipo di
ragazza gli poteva piacere. Ma poi mi hai detto tutto quello che ti è successo.
Alla fine, quando hai detto che venivi dal Connecticut, mi sono convinta che
dovevi essere la sua ragazza a Stars Hollow…perché vieni da Stars Hollow vero?”
chiese Sasha con un mezzo sorrisetto.
Rory annuì
impercettibilmente, ancora sconvolta da quella
rivelazione.
“Vedi? Ci ho preso!”
ridacchiò fra sé e sé Sash.
“Quindi…mi hai aiutato solo
perché sapevi chi ero?” Rory aveva incredibilmente ritrovato la capacità
verbale.
Sasha si sorprese molto da
quella domanda.
“Stai scherzando?
Ovviamente no! Ti avrei aiutata in ogni caso ma sapendo che sei la ragazza di
Jess mi sono anche divertita, pensando al comportamento di Jess al tuo
arrivo.”
“Ero.”
“Cosa?” chiese Sasha
sorpresa.
“Ero la ragazza di Jess.
Ora non lo sono più.”
“Oh andiamo, mi hai detto
tu stessa che non lo sai chi sei per lui ormai…secondo me dovresti
chiederglielo.”
Rory rimase zitta e si mise
a fissare il pavimento.
“Bè, pensaci…dopotutto hai
fatto tutta questa strada per lui, no?” e detto questo si allontanò, andando a
preparare il letto per lei e il suo compagno.
Ma certo, la faceva facile
lei!! Non poteva certo andare da Jess e dirgli- ehilà, Jess! Ti ricordi di me?
Sono la ragazza che hai piantato senza nemmeno dire una parola!”- non poteva
certo esordire così!!
Bè, in realtà poteva anche
farlo. Dopotutto tra i due chi era dalla parte del torto era lui e lei voleva
delle spiegazioni. Altroché se le voleva. Non aveva certo intenzione di
tornarsene a casa senza nemmeno una misera traccia di risposta da parte sua! Lui
l’aveva ferita, l’aveva abbandonata, l’aveva lasciata sola ad affrontare decine
di persone che non facevano altro che ripeterle –oh, povera bambina!- e sua
madre che la guardava come se da un momento all’altro dovesse rompersi…e lui
cosa aveva fatto? Di fronte ai suoi problemi se n’era andato, aveva girato le
spalle a tutto e tutti ed era scappato.
Troppo facile, Jess.
Troppo, troppo facile. Ma questa volta non puoi scappare, perché io ti ho
raggiunto, e ti seguirò ovunque tu vada, se non avrò una risposta. Perché…perché
io sono io, e non dovevi farmi questo. Non dovevi trattarmi così…non dovevi
permetterti di creare uno squarcio così grande nel mio cuore. Chi mi ripagherà
di tutto il dolore che ho provato?
Con gli occhi lucidi, Rory
si alzò dal letto. Andiamo Rory, non è certo questo il momento di
piangere. Con passo deciso si diresse verso la camera da letto di Jess. La
porta era aperta. Subito nel suo campo visivo si materializzò un’enorme libreria
che arrivava fino al soffitto, stracolma di libri. Di sicuro neanche la metà
erano suoi, ma era assolutamente certa che lui li avesse già letti tutti.
Spostando il suo sguardo verso destra si accorse di due enormi occhi azzurri che
la stavano fissando. Gli occhi di Jess.
Era seduto sul letto, le
gambe stirate in avanti ma leggermente piegate, l’immancabile libro tra le mani.
Il suo sguardo ora si era spostato dal viso di Rory di nuovo al libro,come se
quella figura davanti alla porta non fosse reale.
Rory si sentì divorata
dalla rabbia.
“Jess. Ti dispiacerebbe
uscire un pò con me?” il suo tono di voce era freddo,
imperturbabile.
“Mi dispiace Rory, ma è
tardi. Sono le undici di sera e domani io lavoro.” Disse con tono pacato, ma
serio, Jess. Magari sperava che quel tono apparentemente disinteressato la
potesse far desistere. Non sapeva quanto si sbagliava.
“Vedo che di tempo per
leggere un libro ne hai. Avanti, non vuoi rivivere i vecchi tempi?” l’ultima
frase era stata pronunciata con un tono decisamente ironico nella
voce.
Jess decise di assecondarla
e, poggiato il libro sul letto, aperto alla pagina dov’era arrivato, si alzò e
la raggiunse sulla porta.
Rory, per tutta risposta,
si girò e, dirigendosi verso la porta d’ingresso gli
disse:
“Andiamo al mare, ti va? Di
notte è molto bello. Ah, un consiglio: se vuoi essere credibile, la prossima
volta il libro reggilo dal lato giusto.” E, roteando gli occhi al cielo, Jess la
seguì fuori casa, diretti alla spiaggia.