Anime & Manga > Inuyasha
Segui la storia  |       
Autore: Maria Nakamura    30/09/2012    4 recensioni
"Mmm... c'è qualcosa di strano, va bene che non sono entrata molte volte nel tempietto del pozzo dietro casa, ma sono assolutamente sicura che NON ci fossero alberi li dentro!"
che dire... recensite in tanti!
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Rin, Sesshoumaru
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
INUYASHA: ANOTHER STORY

Mi avvio verso il paese decisa a non pensare a Sesshomaru, almeno per cinque minuti.                                                                                                              
Sembra che oggi ci sia una fiera così, con il borsello alla mano mi aggiro per le bancarelle, ci sono molti articoli carini.
Una bancarella in particolare attira la mia attenzione, è piena di Kimono colorati, ne prendo alcuni e li guardo, intenzionata a prenderne uno per me ed uno per Rin.
Ad un tratto noto una stoffa tra le altre: è azzurra chiara e nera, la afferro ed il venditore mi lancia uno strano sguardo, lo ignoro e tiro su la stoffa.
è decisamente corto, è azzurro con sopra disegnati dei fiori di pesco neri, come i bordi del collo, delle maniche e l'orlo.
Lo compro, mi serve un abito di scorta e poi, se ci tengo sotto una tuta come quelle degli sterminatori di demoni, posso sfilarlo velocemente e combattere.
Per Rin non trovo niente se non un fermaglio nuovo e, nello stesso posto compro un fermaglio anche per me, mi lego i capelli con l'elastico che avevo al polso e lo metto.
è un pettinino nero con sopra disegnato un giglio rosa, contenta dei miei acquisti riesco a non pensare a Sesshomaru troppo spesso, mi dirigo verso un ristorante per mangiare.
-Oh quindi è cosi? benissimo me ne vado allora!- dal locale che avevo puntato esce una donna dall'aria arrabbiata, nonostante l'espressione corrucciata devo dire che è davvero bella, il viso è splendidamente truccato, il rossetto fa risaltare le labbra e le due righe blu che partono dagli occhi fino alla guancia in qualche modo le donano.
Mi incuriosisce il fatto che sulla sinistra porta una spada mentre a destra il kimono è ripiegato, probabilmente, per facilitare i movimenti in battaglia.
I capelli, raccolti in una pettinatura davvero strana, mi sorpassa e così noto anche il fermaglio: una specie di sfera che sembra fatta di giada.
Si dirige a passo di marcia verso la fine del villaggio e, mentre cammina, noto che perde il fremacapelli.
Mi sbrigo a raccoglierlo e, prima di affrettarmi a raggiungerla mi volto verso la locanda,  vedo un ragazzo dalla lunga treccia appena sulla porta, è vestito di bianco, i pantaloni sono simili a quelli di Sesshomaru e sul petto ha una specie di armatura con disegnate delle piume (?) blu ed una cintura arancione in vita.
Sul volto ha un espressione mista tra l'arrabbiato e il... non so come definirlo, ma sembra che  si sta dando dell'idiota da solo. 
-signorina! Signorina aspetti, il fermaglio!- corro tra la gente, incurante delle occhiate dei passanti a cui pesto i piedi o tiro gomitate.
Oramai con il fiatone mi fermo per riposare, tanto ormai l'ho già persa di vista.
Lentamente mi dirigo fuori dal villaggio, imboccando la strada che mi avrebbe riportato alla casa ma mi fermo sentendo un lieve, anzi, lievissimo singhiozzo.
Mi dirigo in quella direzione, attenta a non fare rumore ma, ovviamente, non ci riesco e pesto un rametto secco.
La figura, che riconosco come la donna di prima, si intravede dalle foglie si gira ed io, per istinto, mi immobilizzo, comincia ad avanzare piano verso di me, asciugandosi le lacrime con la manica del kimono e portando la mano ad estrarre la spada.
Oh cazzo. Non avevo pensato che, siccome porta una spada affianco, potrebbe essere pericolosa, non mi è nemmeno passato per la testa!
Mi dò mentalmente dell'idiota per poi portare la mano all'arma che ho al fianco, mi metto in posizione e attendo che arrivi.
Ora siamo una di fronte all'altra ma non osiamo muoverci, l'altra abbassa leggermente il busto così che intravedo dentro la scollatura del kimono.
Spalanco la bocca scioccata e punto la spada verso il mo avversario -Ma tu sei un uomo!- dapprima sembra non capire il mio stupore poi si sbatte sonoramente la mano sulla fronte -certo, cosa pensavi che fossi, un orso?-
scoppio a ridere, smorzando l'atmosfera tesa di prima -mi... mi dispiace- gli dico, senza smettere di ridere e lui mi segue a ruota.
Si siede su una roccia e mi invita a fare altrettanto così mi posiziono accanto a lui, mia nonna mi ha detto fin da piccola che mi fidavo troppo delle persone...
 In ogni caso, siccome non percepisco nessuna aura demoniaca sono piuttosto tranquilla -sono Yuki, piacere- gli porgo la mano -Jakotsu- mi dice lui stringendola
 -ah! a proposito! Volevo ridarti questa- frugo un pò nella tasca e ne tiro fuori il fermaglio per capelli, porgendoglielo.
Lo prende dalle mie mani e lo guarda con dolcezza -presumo che sia importante- si gira verso di me -già, me lo ha regalato Bankotsu...-
-è il ragazzo che era con te alla locanda?- annuisce -voi, voi due siete... si insomma...- gli dico arrossendo -ti crea qualche problema?- arrossisco ancora di più, mi sento molto Hinata di Naruto, in questo momento -no no affatto!- mi sorride.
-Prima stavate litigando, come mai?- la sua espressione si rabbuia ed io mi pento di avere fatto questa domanda ma ormai è troppo tardi -Sai, io e la mia squadra siamo inseguendo un gruppetto di persone- lo ascolto in silenzio senza guardarlo -oggi stavamo pianificando un attacco e, di punto in bianco ha cominciato a dirmi che sono inutile, che sono l'unico che non ha provato ad attaccarli, che sono un peso...- una lacrima scende dai suoi occhi, una sola perchè le altre le ricaccia dentro -così mi sono arrabbiato ed è finita come hai visto- mi dice sospirando.
Sorrido -sono sicura che chiarirete- segue un lungo periodo di silenzio, da seduta la spada mi da fastidio così me la sposto affianco -che bella spada, è un regalo?- sorrido annuendo -me la ha regalata...- già, chi me la regalata? cosa sono io per Sesshomaru, la sua donna? una semplice ragazza con cui avere delle sveltine ogni tanto? un amica? o gli sono indifferente? Non lo so, non lo so davvero.
Non lascio trasparire questo mio turbamento, così rispondo semplicemente -me la ha regalata lui...-
 
FLASHBACK
Mi guardo intorno, il paesaggio è roccioso e quasi privo di erba, davanti a noi c'è una grotta nella quale scorgo un focolare.
Sesshomaru mi ha detto che saremmo andati da un fabbro amico di suo padre per la mia spada, un certo Totosai, ad accoglierci arriva un vecchietto dagli occhi enormi seduto su un bue a con tre occhi.
-Sesshomaru! Vedo che hai ricevuto Tenseiga! Comunque, cosa ti porta qui?- entrano nella grotta e si mettono a discutere mentre io rimango fuori a giocare con l'animale, per quanto sipossa giocare con una mucca/toro con il terzo occhio...
Dopo circa una mezz'oretta escono entrambi -la spada sarà pronta domani, fino ad allora staremo qui- mi dice il demone cane per poi andarsi a sedere al'interno.
-Sono Yuki- dico al fabbro che, intanto, ha cominciato a fondere il materiale per la spada - Totosai -mi risponde lui -cosa ti porta a viaggiare con Sesshomaru?- osservo attenta i movimenti, quasi meccanici, dell'uomo -diciamo che sono successe un sacco di cose- gli rispondo, per poi andarmi a sedere affianco al demone e cominciare a parlargli fitto fitto, come solo una ragazza sa fare, non so nemmeno se mi capisce in realtà...
Poco più in là, con la coda dell'occhio, vedo Totosai sorridere ma non capisco perchè.
 
Mi sveglio, non ricordo nemmeno quando mi sono addormentata ieri, mi accorgo di essere appoggiata a qualcosa, stropiccio gli occhi e accorgo di essere appoggiata alla spalla di Sesshomaru -sei sveglia- mi dice senza scostarsi -Buongiorno- gli rispondo io biascicando.
-la spada è pronta!- mi dice porgendomi la katana, io mi alzo e la afferro -quindi... cosa ha di diverso da quella che avevo prima?- dico rigirandomela nelle mani.
Sesshomaru mi fulmina con lo sguardo alzandosi mentre Totosai ride leggermente -questa è una spada demoniaca, Sesshomaru è convinto che tu possa usarla senza problemi- una spada demoniaca eh... -ma non è pericoloso? intendo, non rischio che mi corrompa e cazzate varie?- il fabbro sembra pensieroso -Non ci resta che fidarci della parola di Sesshomaru, in ogni caso il fodero servirà a controllare il suo potere oscuro- annuisco -Come ci chiama?- Sesshomaru si gira e comincia ad avviarsi verso l'uscita -si chiama Yami- dice, si chiama oscurità eh...  osservo ancora un po' la nuova arma poi faccio un inchino a Totosai e mi avvio.
Di nuovo, con la coda dell'occhio, lo vedo ridacchiare -sei cambiato davvero molto, mio caro "principe glaciale"-
-è una spada molto preziosa, non romperla-  mi dice ad un tratto -quanto ti è costata? Dovrei ridarti i soldi...- gli dico io -lascia perdere- mi risponde affrettando il passo sorridendo soddisfatta e stringendo tra le mani la mia nuova spada.
FINE FLASHBACK
-Yuki! sei sveglia??- scuoto un pò la testa e vedo la mano di Jakostu che sventola la sua mano di fronte al mio viso -scusa, scusa, dicevi?- dico "cadendo dalle nuvole".
sospira, scuotendo a testa io scoppio a ridere per la sua reazione, mi ricorda molto quella delle mie amiche.
-Vuoi parlare di questo "lui"?- mi chiede, è quasi un'affermazione più che una domanda -credo mi sarebbe utile...- il ragazzo accavalla le gambe e si mette comodo,preparandosi psicologicamente ad ascoltare il mio sproloquio e le mie paturnie.
dopo una buona mezz'ora mi sento più leggera ma, nonostante ciò, continuo a blaterare su dettagli inutili, giungendo, finalmente, al termine del mio racconto: -e così non ce l'ho fatta a rimanere lì con lui- dico abbassando lo sguardo.
Mi passa una mano sulla schiena come conforto -è normale, nessuno riesce a vedere la persona che ama in quello stato- dice dolcemente.
Sento le lacrime pizzicarmi gli occhi, non ho mai avuto paura di piangere di fronte agli altri ma, da che sono qui, l'ho fatto troppo spesso, così mi trattengo.
Ora mai è quasi sera, il vento mi scompiglia i capelli mentre, dalle fronde degli alberi intravedo il rossore del tramonto.
-sarei dovuta rimanere lì, con lui- mi sorride -puoi andare ora- mi alzo di scatto, come se mi fossi risvegliata di soprassalto -devo andare- sussurro -devo andare!!- ripeto, quasi urlando.
-ci vediamo!- mi urla dietro Jakotsu, ben consapevole anche lui che sicuramente ci saremmo rincontrati, se da amici o da nemici però, ancora non posso dirlo.
Si alza anche lui, ben deciso a farsi fare delle scuse dal suo fidanzato e, soprattutto, a perdonarlo il più presto possibile.
 
*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_*_+_*_*_*_*
 
Corro più veloce che posso, fermandomi poco prima di schiantarmi contro l'albero che sta di fronte alla "famosa" casa.
Per la verità non so' nemmeno io come ci sono arrivata fino a qui, è come se avessi usato il teletasporto e, improvvisamente, da un posto mi fossi ritrovato in un altro.
Le mie riflessioni vengono fermate dalla vecchietta ferma a guardarmi sull'uscio della porta -giusto in tempo Yuki-san, abbiamo appena dato la medicina al demone- nella fretta credo di aver dimenticato di dirle il nome di Sesshomaru e, conoscendo quest'ultimo, non credo che abbia fatto molti sforzi per socializzare.
Scosto la tenda ed entro, mi avvicino al demone e mi siedo accanto a lui, lentamente.
Il suo volto, ora, è placidamente addormentato.
Lo osservo, come se lo vedessi per la prima volta: gli occhi gialli sono chiusi: sta dormendo profondamente, così tanto che per qualche istante mi viene da pensare che sia morto.
Scaccio velocemente quel pensiero dalla mia mente e distolgo lo sguardo, perdendomi a fissare un punto vuoto.
-Yuki-san, lo porto fuori, ha bisogno d'aria- il "gigante" mi invita a seguirlo, credo di essermi dimenticata il suo nome o forse non lo ho mai nemmeno saputo...
Mi siedo comodamente contro l'albero e dico al "gigante" di appoggiare Sesshomaru in mezzo alle mie gambe.
Il mezzo-demone rientra, così rimaniamo soli.
Se Sesshomaru ora fosse cosciente credo che non resisterebbe all'umiliazione di essere accudito come un bambino, sorrido al pensiero del suo smisurato orgoglio e prendo ad accarezzare i suoi lunghi capelli.
-Se non si sveglia entro l'alba, significa che la medicina non ha fatto effetto- dice la vecchia affacciandosi alla porta, poi si rintana di nuovo nella piccola costruzione e noi rimaniamo di nuovo soli.
Nel sonno si muove leggermente, io, ad occhi chiusi, posso sentire chiaramente il respiro leggero e rilassato e il battito lento, troppo lento, del suo cuore.
Pensavo che non avrei dormito ed invece, come se fosse passato meno di un secondo da quando mi sono seduta qui, sento i primi raggi del sole sulla faccia, non ho il coraggio di aprire gli occhi.
Porto le mani sulla pancia, accorgendomi che non c'è più nessuno appoggiato a me.
Mi alzo di scatto aprendo gli occhi, lo vedo, in tutta la sua altezza, mentre sta raccogliendo la sua armatura da terra, girato di spalle.
Smetto di pensare, gli corro incontro abbracciandolo da dietro, sussulta, forse non si era accorto di me... i suoi sensi devono essere ancora deboli.
Nascondo il viso nella sua schiena, bagnandogli il Kimono con le lacrime.
-Non farlo mai più...- sussurro -Non spaventarmi mai più così- sento le sue mani calde posarsi sulle mie.
 Sorride, forse.

_________________________angolino mio___________________


Ho aggiornato con due capitoli di seguito, il 14 è daaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaavvero corto...
Comunque, spero che questo capitolo vi piaccia, a me sembra carino...

Spero che recensiretevin tanti!!

P.S

A tal proposito, la mia corissima amica Rumyantsev mi ha dedicato una storia, vorrei farlo anche io ma mi vergogno, non sono sicura di scrivere molto bene...
Ma voglio dirti comunque: se questo capitolo ti piace, puoi considerarlo dedicato a te.
So che non è perfetto, grammaticalmente e sintatticamente, forse non è nemmeno il migliore che ho scritto ma... ci tenevo a ricambiare il pensiero ecco...

baci Mary
  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Inuyasha / Vai alla pagina dell'autore: Maria Nakamura