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Autore: luna1991    02/10/2012    2 recensioni
Questa raccolta vuole mostrare al mondo come delle persone possano innamorarsi di alcuni oggetti, vuole farvi capire i loro sentimenti, le loro emozioni...insomma...il loro amore.
"L’indice della sua mano destra si posò sul tasto ON/OFF.
Sentiva le forme sinuose contro le sue dita, i bordi tondeggianti sfiorare i suoi polpastrelli, la morbidezza e il calore sulla sua pelle.
Premette delicatamente la sporgenza rotonda sotto di sé e lo schermo del proiettore si accese, l’energia iniziò a scorrere nei suoi cavi e luce e calore furono irradiati come raggi del sole."
Divertitevi a leggere queste pazze storie!
-Luna1991-
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing
Note: Nonsense, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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SEI UNA PARTE DI ME

 

Eccomi con un'altra shot di questa raccolta!
Devo dire che l’ispirazione per questo genere di cose non mi manca…e non sono sicura che sia una cosa positiva…ma dopotutto, che volete farci?
È risaputo che ogni donna (?) ha un vestito che ama particolarmente (e da quando?), e alcune invece indossano sempre lo stesso per settimane…già, proprio così…l’ispirazione mi è venuta a causa di una professoressa che viene in università sempre (dai, su…QUASI sempre) con lo stesso vestito verde.
Allora ho pensato: che ne sia innamorata? Ed ecco che nasce questa shot!
Enjoy! ^^
-Luna1991-

 
*DRIN DRIN…DRIN DRIN…DRIN DRIN…*
Il fastidioso suono della sveglia riportò la sua mente nel mondo reale, strappandola dal sogno in cui si era rifugiata da alcune ore.
Le sue palpebre erano pesanti ed appiccicaticce e si rifiutavano di alzarsi.
Ma lei non poteva restare tutta la giornata a letto, doveva andare a lavorare e prima di questo doveva alzarsi e vestirsi.
Fu proprio quest’ultimo pensiero a darle la forza di uscire da sotto le coperte e gettarsi in quella fredda mattinata di metà gennaio.
Il pensiero di vestirsi, indossando ancora una volta quel vestito verde che amava così tanto, quel vestito verde che ormai era diventato una parte di sé.
Scese lentamente dal letto e si diresse in bagno, trascinando i piedi ancora assonnata.
Lì completò la sua routine quotidiana e quando uscì si sentiva rinfrescata e finalmente sveglia, pronta ad assaporare pienamente la giornata.
Tornò in camera sua e si avvicinò all’armadio.
Era arrivato il momento che tanto attendeva e che le aveva dato la forza di alzarsi.
Era arrivato il momento di vestirsi.
Appoggiò la mano all’armadio, e le sue dita si avvolsero alla maniglia di legno scuro che sporgeva dall’anta più chiara.
Spostò lentamente il legno e lo vide: davanti a lei, splendido e maestoso come sempre, si stagliava un abito di un magnifico verde smeraldo,  scollato ma non troppo, con maniche molto corte e una gonna lunga fino al ginocchio.
Allungò le mani verso l’abito, e con dolcezza lo prese e lo portò fuori dall’armadio.
Lo osservò per un attimo, poi sorrise leggermente e lo avvicinò a sé.
Affondò il viso fra le sue pieghe ed inspirò.
Sentì un inconfondibile profumo farsi strada nelle sue narici fino a raggiungere i suoi polmoni.
Era l’odore di sé, quell’odore di vissuto che nessuno poteva apprezzare, ma che lei non poteva che amare perché rappresentava la prova inconfutabile che lei e quella che ormai era la sua seconda pelle non si erano separate per più di due settimane, per sedici indimenticabili giorni.
Ricordi di lunghe ore passate insieme iniziarono a farsi strada nella sua mente, mentre con una lentezza quasi esasperante indossò l’abito verde.
Sentiva la stoffa scivolare sul suo corpo e accarezzarle la pelle come nessun uomo avrebbe saputo fare, stringendola in un abbraccio che non aveva eguali.
La sentiva aderire perfettamente al suo corpo, soffice e leggera.
Si voltò verso lo specchio appeso alla parete ed osservò la sua immagine riflessa.
Vide una donna di mezza età, bionda e un po’ rotonda, con indosso un abito unico ed elegante, le cui forme la avvolgevano perfettamente e la cui stoffa colorava di un magnifico verde l’intera immagine.
Quel colore era per lei come il verde del vischio natalizio, sotto al quale coppie di amanti si uniscono in un sensuale abbraccio per festeggiare la Natività.
Essere avvolta in quella tonalità allegra e passionale al tempo stesso le dava una sensazione di piacere ed appagamento impareggiabile.
La faceva sentire sicura e protetta.
La faceva sentire amata.
Ma non era solo il colore a rendere quell’abito il migliore che avesse.
C’era qualcosa in più fra le pieghe della stoffa, qualcosa che lo rendeva veramente unico e speciale.
Si avvicinò di un passo alla superficie vetrosa dello specchio, e finalmente riuscì a vedere.
Le chiazze gialle, gli aloni lasciati dal suo sudore del giorno prima.
Molti li avrebbero odiati, avrebbero preso quel vestito con le pinze e l’avrebbero portato subito a lavare e poi a disinfettare.
Ma lei no.
Per lei quelle macchie e quegli odori erano estasianti.
Per lei non erano altro che un ulteriore segno a riprova del fatto che il loro rapporto era genuino e autentico.
La dimostrazione che amava davvero quel vestito, lo voleva, lo desiderava dal profondo del cuore.
Per lei non era un semplice oggetto e voleva che tutto il mondo lo sapesse.
Finalmente era pronta e si preparò ad uscire.
Aprì nuovamente l’armadio e prese dal suo interno una giacca beige.
Il pensiero di dover coprire l’abito, anche solo parzialmente, la tormentava, ma non aveva altra scelta.
Infondo, era gennaio e faceva molto freddo.
Troppo, per poter uscire senza coprirsi a sufficienza.
Indossò la giacca e le scarpe, prese la borsa e uscì.
Una nuova giornata stava per iniziare.
Una giornata in cui l’abito verde che tanto amava l’avrebbe accompagnata.
Non sapeva cosa sarebbe accaduto da lì a sera, ma sapeva che sarebbe stata in qualche modo felice.
Lo sapeva perché era in compagnia del suo più grande amore, e questo era sufficiente a rendere ogni giornata una giornata speciale.
  
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