Capitolo 3 – Sei mesi dopo
"Non mi hai ancora detto dove si trova Asgard"
Sotto di lei Loki si irrigidì e lei lo sentì. Lo imbarazzava
sempre parlare di lui, del suo passato, della sua casa, della sua famiglia, ma
Lilith voleva sapere, doveva sapere. Voleva far parte della vita di Loki come
Loki faceva parte della sua.
Ormai erano quasi sette mesi che stavano insieme e tranne
che per l'orario di lavoro non c'era un solo momento che non passassero
separati.
Loki aveva acquistato un appartamento che affacciava su
central Park, e ora Lilith lavorava come centralinista in un ospedale per
bambini. Il suo lavoro le piaceva molto, ma c'erano ancora tanti misteri: Da
dove prendeva Loki tutti quei soldi? Cosa faceva quando lei lavorava? A Loki
piaceva vivere nel lusso, Lilith lo aveva appena erano andati a vivere insieme.
Era abituato non solo ad essere circondato dalla ricchezza, ma era abituato ad
essere obbedito , qualsiasi ordine egli desse. Le persone facevano tutto quello
che voleva lui.
Questo a Lilith non dispiaceva, finchè rimanevano insieme.
Lei lo amava. Lo amava da morire, lo amava da impazzire, lo amava più della sua
stessa vita, più della sua stessa anima, della sua stessa esistenza, e ogni
qualvolta erano costretti a separararsi per Lilith era come se mancasse l'aria,
come se mancasse l'ossigeno, l'acqua, come se una parte del suo corpo venisse
strappata da lei, una parte senza la quale non poteva sopravvivere.
Quando si rivedevano facevano l'amore per ore ed ore, ed
ore, ed ore ed ore, fino a quando Lilith non aveva più la forza neanche di
muovere un piede. Lui era freddo al letto come fuori, ma a lei non importava.
Spesso, molto spesso lui la trattava male, ma neanche questo le importava. Pur
di stare con lui era disposta a farsi trattare male quanto voleva. Loki era la
sua vita, era la sua anima, senza di lui si sentiva come un guscio vuoto, un
ammasso di carne senza importanza e senza significato. la sua vita era Loki,
dipendeva da Loki, esisteva solo grazie a Loki.
Erano ancora distesi sotto un albero quando lei gli si mise
a cavalcioni sopra di lui e lo guardò negli occhi "Voglio sapere tutto di
te. In questi mesi non mi hai mai raccontato niente di te, e io voglio sapere
tutto, perchè ti amo e voglio passare il resto della mia vita insieme a te"
Loki la guardò con quegli occhi freddi senza espressione non
sapendo fino a che punto spingersi. "La mia storia non è una bella storia
da sentire"
"Non mi importa, voglio saperla"
"E va bene" Si mise seduto, e lei gli circondò la
vita con le gambe "E se ti dicessi che mi sto nascondendo?"
"Nascondendo da cosa?"
"Da mio fratello. Vuole uccidermi"
Lilith rimase senza parole. Non sapeva nè che Loki avesse un
fratello, nè che questo fratello volesse ucciderlo
"Perchè tuo fratello vuole ucciderti?"
"Perchè sono il legittimo erede al trono di
Asgard"
"Asgard? Il paese da dove vieni? ma questo
significa...che tu sei...un principe?"
Loki sorrise con quel sorriso enigmatico che ormai Lilith
conosceva così bene "Non sono un principe, sono Re. Il legittimo erede al
trono di Asgard, ma questo a mio fratello non va giù e quindi vuole
uccidermi"
"Dove si trova Asgard?"
"Non ha importanza, non è sulle mappe, è ad anni luce
da qui. Lì io era un re, ma mio fratello mi ha tradito. Mi ha tolto il trono e
ora è lui che comanda"
Qualcuno voleva uccidere l'amore della sua vita. Loki era
tutto per lei e qualcuno voleva ucciderlo. Non ebbe bisogno di riflettere
neanche un secondo per sapere che lei non l'avrebbe mai permesso.
"Per anni nostro padre ha sempre preferito Thor a me,
lo ha cresciuto come il legittimo erede, mentre invece quel trono DOVEVA ESSERE
MIO!"
Lilith non aveva mai visto Loki in quello stato. Era
spaventoso a guardarlo. Il viso era indurito e gli occhi lanciavano veleno.
Lilith si sentiva spaventata, ma anche affascinata. Si rese conto che Loki
possedeva una grande forza, non solo fisica, ma anche interiore, e sentì che lo
amava ancora di più. Gli era stato fatto un grande torto, e ora lei lo avrebbe
aiutato a vendicarsi. Gli sarebbe rimasto accanto, nel bene e nel male e non lo
avrebbe mai abbandonato.
Ora sapeva qual' era il suo scopo. Sapeva qual' era lo scopo
del suo grande potere. Aiutare Loki a riconquistare il suo regno, e se per
farlo bisognava uccidere qualcuno, allora lei lo avrebbe fatto. Avrebbe fatto
qualsiasi cosa, anche sacrificare se stessa per renderlo felice. e lo avrebbe
fatto.
"Io ti aiuterò"
Loki la guardò sorpreso "Davvero lo farai?"
"Si. farò tutto ciò che vorrai"
"Non sarà per niente facile"
"Lo so"
Loki le prese il viso tra le mani avvicinandolo al suo
"Lui non è solo"
"Con chi è?"
"Con un gruppo di assassini spietati che si fanno
chiamare I Vendicatori. Loro si proteggono e si aiutano tra di loro"
Lilith avvicinò le sue labbra a quelle di Loki, parlando a
pochi millimetri di distanza "Allora vorrà dire io ti aiuterò ad uccidere
non solo tuo fratello, ma anche questi "Vendicatori"", dopodichè
lo baciò con tutta la forza che aveva