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Autore: eli the_dreamer    03/10/2012    1 recensioni
Neal e Peter sono alla prese con un nuovo caso. Un'affascinante e abile ladra è la principale indiziata, ma Neal non sembra convinto...
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Neal Caffrey, Nuovo Personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Robin entrò nell'appartamento trascinando il suo elegante trolley. Si fermò al centro della stanza, poco distante dal tavolo in legno. I tacchi a spillo slanciavano maggiormente la sua figura longilinea, in penombra alla vista di Neal.

Ti sei sistemato bene, vedo” disse dopo aver osservato l'attico dove abitava Neal, ospite di June.

Un sorriso soddisfatto e sornione si fece largo sulle lebbra sottili di Neal e Robin rise “Dio mio Caffrey, non fai altro che sorridere? Ci sono altri mille modi per conquistare una donna” disse fintamente esasperata dall'atteggiamento del giovane truffatore.

Quello era l'ennesimo colpo che Robin gli afflisse e che Neal dovette incassare. “Dormirai nel divano” disse Neal lapidario.

La ragazza si umettò le labbra e a passi lenti si avvicinò a Neal. Si piazzò davanti a lui, braccia conserte e aria di sfida stampata nel bel volto leggermente ambrato “Non sai accettare una sconfitta, Caffrey?” chiese, col chiaro intento di provocarlo.

Caffrey rise nervosamente. Non era di certo abituato ad essere messo al tappeto, specialmente da una donna “L'universo non gira intorno a te, Knight” rispose saccato, sibilando il cognome della ragazza, evitando accuratamente di chiamarla Robin. Robin a quel punto scosse la testa incredula “Io questo lo so, Caffrey. Forse sei tu che ancora non hai capito che l'universo non gira intorno a te” rispose a tono.

Entrambi rimasero spiazzati dal loro comportamento infantile. Si stavano inoltrando in uno stupido battibecco che non avrebbe portato a niente. Neal si avvicinò a passo lento, un'espressione di scuse non propriamente sincere stampata sul volto. Si fermò a pochi centimetri dalla ragazza, come se volesse scrutare anche il più piccolo particolare di quel bel viso “Se ti bacio adesso risulta banale, vero?” disse in tono quasi lascivo.

La ragazza sogghignò, avvicinandosi ancora, tanto da sfiorare le labbra del criminale con le sue. Rimase in silenzio per secondi che parvero interminabili. “Decisamente” disse infine, allontanandosi da lui. Si tolse le scarpe, rivelando così la sua vera altezza. Era poco più bassa di Neal.

Lui la osservava come se nei suoi gesti volesse vedere qualcosa di più di quella ragazza che lo aveva colpito. La trovava interessante e il fatto che per certi versi fosse così simile a lui, lo intrigava ma lo metteva anche in soggezione.

Gli porse un cuscino e una coperta “Come già detto, dormirai nel divano” disse sforzandosi di non sorridere in alcun modo.

La ragazza, leggermente divertita, afferrò cuscino e coperta e li sistemò sul divano.







Robin si svegliò in piena notte. L'aver parlato di Gale aveva fatto tornare prepotentemente a galla alcuni ricordi che le facevano male. Si mise a sedere sul divano, massaggiandosi le tempie per alcuni istanti per poi alzarsi e dirigersi nella spaziosa terrazza.

Osservare le stelle le piaceva, era una cosa che la rilassava e c'era solo una persona al mondo a saperlo: Gale Holland.
Non riesci a dormire?” La voce alle sue spalle non la face sobbalzare, si aspettava che Neal la seguisse, aveva notato che era ancora sveglio.

Non sono l'unica a quanto pare. Ti preoccupa la presenza di una sospetta ladra nel tuo lussuoso appartamento?” disse con sarcasmo.

Non si voltò, non avrebbe mai permesso che Neal Caffrey la vedesse con gli occhi lucidi.

non le rispose. L'affiancò, senza voltarsi a guardarla. Gli occhi chiari scrutavano il manto stellato della notte, proprio come quelli di Robin.

Ho mentito” disse improvvisamente la ragazza, dopo svariati minuti di silenzio. Fu allora che Neal si voltò verso di lei, di scatto e senza dubbio sorpreso da quella affermazione “Che cosa?” disse in tono di rimprovero.

Robin sospirò. Le sue dita affusolate erano strette attorno alla ringhiera della balconata “Non ho propriamente mentito. La storia di Haider...Gale...è tutto vero. Haider mi vuole morta, pensa che abbia ucciso Gale e sono stata l'ultima a vederlo vivo. E si, Gale sapeva qualcosa su di me che nessun altro sapeva. O meglio, eravamo venuti a conoscenza di qualcosa che ci riguardava fin troppo da vicino” disse.

Sembrava che la calma l'avesse avvolta come se fosse una pesante coperta. Il tono di voce, seppur sottile, era pacato e non tremante. A tremare erano le sue palpebre. Alcune lacrime traballarono sulle sue ciglia scure per poi cadere sulle sue dita, bagnandole.

Stava cedendo e non se lo sarebbe mai perdonata. Non davanti a Neal Caffrey.

Lui non chiese nulla. Doveva essere una scelta di Robin quella di parlare o meno.

Imbarazzata come non lo era da tempo, Robin si asciugò e lacrime col dorso della mano. Si voltò a guardare Neal,stringendosi nelle spalle “Gale era...

La voce fioca di Robin venne interrotta da un insistente bussare alla porta. Neal andò ad aprire ritrovandosi di fronte Mozzie.
Aveva gli occhi sgranati.

Da quando in qua bussi per entrare nel mio appartamento?” domandò Neal sarcastico. “Per inciso, l'appartamento non è tuo, ma di June” disse il piccoletto sistemandosi gli occhiali sul naso “I Federali stanno arrivando, vogliono arrestarla” disse indicando la ragazza.

Robin poté sentire il sangue gelarsi nelle vene “Avevi detto che non mi avrebbero arrestata” disse infuriata contro Neal.
Ma le colpe non erano di certo di Neal. Non rispose a Robin, non era di certo l'ora di mettersi a litigare “Mozzie, portala via, io me la vedrò con Peter” disse.

Perfetto, tanto non avevo alcuna intenzione di parlare con i federali” rispose Mozzie, porgendo a Robin gli abiti per andare via.

Furono pronti in pochi secondi. Mozzie e Robin lasciarono l'appartamento. La ragazza non aveva aperto bocca dopo la sua piccola sfuriata.

Neal, intanto, tornato a letto si preparava a mentire a Peter, iniziando una recita improvvisata.
   
 
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