Fumetti/Cartoni americani > X-men
Segui la storia  |       
Autore: thembra    04/10/2012    8 recensioni
Che dire, adoro gli x-men e adoro Rogue e Wolwerine assieme e questa sarà una sana Rogan con tanta storia dentro però.... mah, speriamo di far bene ^w^ Ciao!!!
metto spoiler perchè prenderò qualcosa da wolwerine origins U.U
Genere: Romantico, Azione, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Anna Raven/Rogue, Logan/Wolverine
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A




...ci sono, sono viiiiiva...xD
dedicato a tutti voi che leggete e,
in maniera un poco più sentita a Jac e Daffodil.
non è nulla in paragone alla magnifica sorpresa che mi avete fatto ma, beh...leggete raga, e fatemi sapere!!!
...perchè sentirsi chiamare "Thembra" da una voce vera e non solo via EFP è qualcosa che da i brividi!!!
=D grazie davvero, di cuore!!!








Non riusciva a crederlo possibile.
Gli aveva raccontato di quel sogno assurdo di loro due, di quando l’aveva trovata addormentata sul terrazzo, del suo stupido delirio che per fortuna era stato onirico altrimenti sul serio, si sarebbe scavata da sola una buca profondissima dentro cui si sarebbe nascosta per tutto il resto della sua esistenza.
Lui l’aveva smorzata dicendole con tono divertito che quel dialogo, seppur sognato lei lo aveva parlato per intero e che anzi, era stato proprio quello ad avvisarlo della sua presenza lì mentre stava per risalire le scale e tornarsene in camera altrimenti ci sarebbe morta di freddo su quella dannata terrazza.
Coprendosi il viso rossa d’imbarazzo era scoppiata a ridere e lui aveva lasciato perdere l’intera faccenda scegliendo di tornare alla questione principale.
Ovvero.
Rendere reale quel suo fantastico sogno che, sarebbe stato più corretto chiamare il loro fantastico sogno visto che erano mesi che ne faceva di simili lui stesso.
Questo però per il momento era meglio non dirlo.
 
Ansimando lei inspirò quanta più aria possibile assecondando la sua ennesima spinta, esalando un gemito che subito strozzò mordendosi il labbro.
 
“No”
 
Punendo il suo comportamento Logan diede un feroce colpo di fianchi piazzandole i palmi sulle tempie, spostandole le argentee ciocche di capelli.
Aprì gli occhi levando un poco le pupille incrociando iridi d’oro e nocciole e il cuore le sussultò nel petto perché per l’ennesima volta, solo guardandolo, se ne innamorò ancora di più.
 
“Voglio sentirti quanto gridi per me…”
“Ngh…”
“Mhn, meglio…”
 
Lei rise coprendosi gli occhi con le dita bendate.
 
“Che c’è?”
 
Dolcemente le diede un colpetto sulla fronte col naso.
 
“Penserai che sia un’affamata…non stiamo insieme da neanche una settimana e…”
“…e?”
“Non so già più tenere il conto di quante volte lo abbiamo fatto!”
 
Ridendo gli mostrò i bianchi denti,le mani ancora sopra gli occhi, la luce dell’abatjour colorava d’oro il nitido rossore delle gote di lei dovuto un po’ allo sforzo, molto all’imbarazzo.
 
“Tu lo pensi di me?”
“…nh?”
“Pensi che sia un affamato?”
Penso che la voce da sesso che hai sia sufficiente a farmi venire…ecco cosa penso…oh, si!
 
Le leccò il collo assaggiando pelle e sale e dolcezza infinita.
La sentì fremere e sciogliersi per poi abbandonarsi infine al culmine che raggiunsero insieme riuscendo a farle spostare le mani che andarono a graffiargli le scapole un una ruvida carezza di garza.
Dopo aver ripreso fiato Logan si allontanò girandosi sulla schiena, il petto sudato rabbrividì all’aria notturna della stanza ma fu presto riscaldato dalle lievi carezze di lei che andarono a torturarlo proprio nei punti più sensibili.
Pollice indice e medio rigavano il pettorale mentre la punta dell’anulare si divertiva a stuzzicare il capezzolo e tutto l’insieme di quei movimenti era delirio. Puro, fantastico, assoluto delirio.
 
“Sei molto responsivo piuttosto…  ”
 
Ridendo lei piegò la gamba destra poggiandola su quelle di lui risalendo col ginocchio fino a sentire l’inconfondibile rigidità del suo-
 
“Ahn…”
 
L’aveva morsa? Che brivido che…chinando il viso scese con lo sguardo verso la spalla sinistra trovandola ancora preda dei denti di lui che netti e affilati affondavano nella sua carne.
Anche se avrebbe dovuto non faceva per niente male…anzi.
 
“Lo sei anche tu a quanto vedo”
 
Un gesto di lui e il fiato le mancò d’improvviso.
Ma quand’è che le aveva messo la mano li sotto?
 
Inspirò a denti stretti allargando le cosce per permetterli miglior accesso, le dita che giocavano in lei sembravano mimare le sue che a spasmi gli chiudeva sul petto.
 
Non era possibile…di nuovo?
Non finì nemmeno di pensare quelle parole che già le era entrato dentro, che già stava spingendo e baciando e…
 
“Nhg…”
 
La ruvida guancia di lui le solleticò l’incavo del collo, il suo erratico fiato caldo e fresco al tempo stesso le sorrise all’orecchio un’ultima frase.
 
“Dovresti farne più spesso di sogni così…”
 
Finirono li tutte le chiacchiere.
 
 
……………………….
 
 
 
 
 
Che fastidiosissimi prurito.
Spostando la mano chiuse le unghie sulla parte infastidita grattandosela ma il dannato pizzicore non diminuiva era..
 
-idio…-
 
Snervato provò con entrambe le mani ma il risultato lo stesso rimaneva anzi, sembrava che il pizzicore per fargli dispetto s’intensificasse anziché diminuire.
 
“Gwah!”
 
In un singulto di rabbia due occhi cremisi  s’aprirono nella penombra di quella stanza.
 
“Va tutto bene…stai tranquil- No! Rimettiti giù, ti si riapriranno le ferite ecco…bravo stai calmo, così…bravo…va tutto bene…”
 
Che diavolo?
Appena il fresco e morbido cuscino gli accolse la testa sembrò ricordare.
L’attacco di Victor, le sue minacce la sua patetica fuga e…
 
“M’rie?”
“Sta bene non preoccuparti…grazie a te…”
 
Una tiepida mano gli rinfrescò la fronte tamponandola con una pezza intrisa d’acqua fresca.
Lentamente levò un braccio e stavolta l’arto sembrò obbedire al suo comando cingendo tale mano, trovandola piccola piccola all’interno della sua debole stretta.
 
“Ti è salita la febbre e hai perso i sensi…Moira dice che probabilmente l’arma con cui Victor ti ha ferito era intrisa di una qualche sostanza strana se non addirittura veleno. ”
Le sue unghie vorrai dire…
“Com …sap’te qste cse?”
 
Udiva la sua stessa voce a scatti, esalata come in un rantolo stanco e atono, si sentiva sfinito.
 
“Me l’hai detto tu, ho assistito Moira mentre ti ricuciva la seconda volta, sembra che nel tempo che lei ha impiegato a medicare Marie dopo essersi occupata di te che eri messo davvero male, tu ti sia agitato e i punti si siano strappati, io e Logan siamo arrivati proprio mentre la dottoressa stava tornando a visitarti, eri sveglio e in un lampo di  lucidità ci hai raccontato cosa vi era successo…”
“Nhn…”
“Probabilmente non eri poi così lucido ma fidati se ti dico che sei al sicuro qui…”
 
La fresca carezza di quella morbida mano tornò ad alleviargli il bruciore alle tempie, la voce poi era dolce e tranquilla e melodica.
 
“Starai bene…”
“M’rie…”
“Sta bene…”
 
Gli occhi gli si chiusero ma la sua mente stava gridando e gridando che Marie…che Marie.
Se ci fosse stato almeno un  telepate nei dintorni costui avrebbe sentito lo struggente messaggio che la torbida mente di Gambit stava proiettando al mondo intero.
 
-Marie è il loro obiettivo, dovete tenerla al sicuro..Magneto vuole…-
 
Scivolò nel limbo dell’incoscienza dove nemmeno i pensieri propri venivano più presi in considerazione.
 
…se solo ci fosse stato un dannato telepate…
 
Sorridendo Ororo rinfrescò il panno nella tinozza d’acqua fresca riposandolo sulla fradicia e bollente fronte del nuovo arrivato.
Il suo improvviso risveglio l’aveva un po’ scossa ma probabilmente era normale che nel bel mezzo di una crisi di febbre ci fossero sprazzi di lucidità, o così Hank e Moira le avevano più volte spiegato.
 
Cornee nere e iridi rosse, occhi in grado di impressionare chiunque.
Nonostante l’inconsueto colore però erano sinceri.
Dopo avergli sistemato il lenzuolo controllò che i valori dei monitor non fossero sballati prima di rannicchiarsi nuovamente sul piccolo comodino per cercare di riposare.
Moira aveva anche gli altri piccoli pazienti da seguire quindi aveva la precedenza sul riposo ed Hank come d’accordo era rimasto all’istituto fino all’indomani quando Jubilee Bobby e Kitty con l’aiuto di Colosso avrebbero tenuto a bada i ragazzi senza alcuna difficoltà.
E poi c’erano anche Logan e Marie che per la nuova alba sarebbe stata in ottima forma, o così Moira credeva.
 
Col sorriso sulle labbra si sopì.
 
 
 
……………………………….
 
 
 
“Non puoi andare è troppo presto!”
“Puttanate!! quella troia me la pagherà cara…”
“Ma Erik dice che”
“Non me ne fotte un CAZZO!”
“Vik ti prego!”
 
 
L’illusione di un amicizia che non c’era mai stata la spinse  a pararsi dinnanzi all’unica porta d’uscita sfidando l’ira di un comunquepericolososeppurtraballante Victor Creed.
Nelle sue memorie loro erano amici, si volevano bene e si rispettavano molto e c’era persino il ricordo di un quasi bacio quella sera alla partita cui lui l’aveva portata.
Lei da buona bostoniana  impazziva per i Red Socks e com’era già successo più di una volta Victor l’aveva accompagnata alle partite casalinghe al Fenway Park  offrendole birra e Hot dog e quella magica sera  era riuscito persino a farla sedere nella mitica  Ted William’s seat al settore 42, fila 37 posto 21.
L’aveva guardato con le lacrime agli occhi durante tutta la partita l’aveva guardato ridendo di gioia finchè ad un certo punto s’erano ritrovati talmente vicini che sarebbe stato sufficiente respirare per sfiorarsi le labbra a vicenda, chissà cos’era stato a impedire quel contatto…ah si, ottavo inning, Sweet Caroline, la tradizione…
Ancora si commuoveva nel pensarci.
 
“Spostai cazzo!”
 
Tornò alla realtà, gli occhi lucidi di rabbia e commozione.
 
“No!!”
 
Premendogli le mani sul torso lo rimandò indietro facendo ricorso alla sua forza sovrumana.
Non sopportava di vederlo così,lui non meritava di essere trattato così.
 
“Carol cazzo!”
“Ci vado io…”
“Eh?”
“Ormai ti conosce, non si farà prendere alla sprovvista. Per quanto mi riguarda non mi ha mai vista quindi sarà più facile per me avvicinarmi. So volare quindi saprò essere svelta e una volta presa te la porterò qui quella dannata stronza, fidati.”
“Eric non sarà d’ac-”
“Come dici tu…non me ne fotte un cazzo!
 
Con gli occhi sgranati e un senso d’ignoto nell’animo Victor Creed rimase spiazzato di fronte al comportamento di quella donna che a malapena conosceva.
La guardò levarsi in volo e sparire nella gelida brezza notturna fondendosi ai colori del cielo e del mare.
Da che era arrivata alla base infatti Magneto gli aveva ordinato espressamente di parlarle il meno possibile e di evitare di trovarsi solo con lei, il perché non lo aveva né capito né chiesto ma non si era fatto problemi a sottostare a quelle semplici richieste anche perché ora come ora il suo interesse principale era quello di ribeccare Jimmy e con lui tornare ad essere la coppia più letale mai vista nella storia. Già fremeva all’idea di quel che sarebbe stato e non avrebbe mai permesso a donna alcuna di ostacolare il suo cammino, SilverFox ne sapeva qualcosa, Carol non sembrava costituire nessun problema mentre quella sgualdrina dal tocco fatale gliel’avrebbe pagata molto cara. Oh si.
Girandosi tornò verso il divano tuffandocisi sopra in attesa che la nuova marionetta di Magneto adempisse alla sua allettante promessa.
Senza stare a preoccuparsi ulteriormente si mise comodo incominciando a pensare ad ogni genere di cattiveria e tortura che le avrebbe inferto prima di farla secca preoccupandosi di fare in modo che in nessuna di queste modalità rientrasse il tocco diretto…un momento…Carol sapeva della mutazione di quella ragazzina, vero?
Per un attimo gli sorse un dubbio e si accigliò fissando lo sfocato e intricato intreccio di stoffa del copri divano poi pensò che essendo lei stata assoldata direttamente da Magneto era ovvio che sapesse del pericolo,  no?
Distendendo fronte e labbra tornò a rilassarsi.
Una fitta improvvisa gli trafisse l’addome nell’esatto punto dove Gambit l’aveva silurato.
 
Sistemerò i conti anche con te galletto..aspetta e vedrrrronz…
 
Con la vendetta nel cuore Creed si addormentò.
 
 
 
…………………………….
 
 
Sorgeva un nuovo sole.
Nasceva un nuovo giorno.
Il destino accadeva. 
  
Leggi le 8 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni americani > X-men / Vai alla pagina dell'autore: thembra