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Autore: Bcnlife    05/10/2012    1 recensioni
Una DECISIONE che non poteva certo non avere conseguenze su di LEI o sulla sua vita, una scelta dettata in primo luogo dall'indole generosa che possedeva e che la spingeva ad ospitare ed ad aiutare chiunque ne avesse bisogno. LUI non era certo il tipo di persona che si facesse trasportare dai sentimenti che definva appunto "idiozie terrestri". Comunque, pur volendo, non aveva alternative, così si era dovuto abituare a vivere con degli "inferiori" e con quella Donna che da lì a qualche anno lo avrebbe reso diverso; stava appunto al tempo definire questo CAMBIAMENTO positivo o meno.
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Bulma/Vegeta
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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Arrivò in fretta il grande giorno. Già, perché il giorno in cui il Saiyan più burbero mai avvistato nell’intero Universo si fosse sottomesso, mettendosi in ghingheri per una stupida festa terrestre, non poteva che essere un GRANDE giorno, soprattutto per una persona che non avrebbe mai creduto di riuscire a convincerlo a fare tutto ciò, Bulma.
Ce ne aveva messo di tempo e molti erano stati i compromessi proposti a Vegeta perché accettasse.
Poteva definirsi la “donna più determinata al mondo”.
Sicuramente avere a che fare con quel Saiyan valeva da ottimo allenamento, nessuno sul pianeta Terra avrebbe avuto più  coraggio di Bulma, c’era di che andare fieri.
In quanto a testardaggine i due si equivalevano.
Ma la donna aveva qualche arma in più, sì perché era lei la custode di tutto ciò a cui lui tenesse di più; senza i mezzi da lei concessi, infatti, lui non avrebbe avuto gli stessi risultati sbalorditivi che era riuscito ad ottenere fino ad allora negli allenamenti, grazie, quindi, alla GR e agli altri marchingegni creati dalla CC.
 
Fu così che in quella mattinata estiva la famiglia Brief TUTTA partì per la casa della famiglia Son.
Arrivati, tutti iniziarono a salutarsi e a chiacchierare del lungo lasso di tempo in cui i “compagni d’avventura ” non si erano visti.
Di cose ne erano accadute davvero tante, la piccola ma pur sempre vistosa pancia di Bulma lo confermava. I suoi amici lo notarono subito, sapevano della rottura con Yamcha; dire che rimasero interdetti è riduttivo.
Bulma fece un respiro profondo prima di iniziare a raccontare tutta la storia, evitando ovviamente d’inserire dettagli che non potevano essere apertamente raccontati.
Le reazioni furono tra le più disparate, l’unico a non esserne stupito era appunto Goku, che già in anticipo aveva appreso la notizia di quell’arrivo.
L’unico ovviamente rimasto in disparte senza rivolgere parola ad anima viva fu Vegeta; il Saiyan, infatti, si soffermò a guardare il cielo che quel giorno era particolarmente azzurro.
 
Nella sua mente vagava un’unica domanda:
«Come diamine ci sono arrivato fin qua? Ero l’erede al trono di un’importante stirpe; stirpe il cui nome non verrà mai dimenticato per la spregevole brutalità mostrata in secoli di razzie.».
 
Ad un certo punto gli si avvicinò forse l’unico essere vivente di cui Vegeta non era ormai più sicuro di essere superiore, Goku.
 
«Ehi Vegeta, cosa fai qui tutto solo?? La festa è di là!! Lo so che non è il genere di cose che tu gradisci, ma ci sarà da divertirsi!».
 
«Kakarot, cosa vuoi sapere di ciò che io gradisco o meno!».
 
«Vuoi dire allora che sei un tipo festaiolo??».
 
«Tsk.».
 
«Dai non farti pregare! Dopo magari ci scappa anche uno scontro tra noi, che ne dici? Così ci alleniamo anche un po’!».
 
A quelle parole Vegeta non seppe rifiutare e lo accontentò.
 
Poco distante da lì, Bulma guardava i due “amici-nemici” parlare.
 
«E bravo Goku hai usato l’arma giusta!!» gli fece da lontano un’occhiolino.
 
La festa proseguì per svariate ore.
Il tramonto era giunto anche lì, su quelle colline che facevano da sfondo a quella fantastica rimpatriata.
Vegeta era ormai arcistufo di quella situazione, non aveva fatto altro che stare seduto, mangiare dell’ottimo cibo (doveva riconoscerlo, in quello i terrestri erano i migliori) ed ascoltare delle insulse conversazioni su quale fosse il negozio più in voga della città o sull’ultimo modello di automobile acquistata da Crilin; era stato davvero fin troppo paziente per i suoi standard.
 
«Quel bugiardo di Kakarot non ha nemmeno sfiorato l’idea di venire qui ad allenarsi! Cosa ci si può aspettare da un infime suddito come lui.».
 
A questo pensiero il Principe dei Saiyan fece per avvicinarsi a Bulma.
 
«Donna, io non ne posso più delle vostre insulse maniere, vado via!».
 
«Hai davvero deciso di avvertirmi prima di andare via? Ma fai passi da gigante Vegeta, a dirla tutta credevo te ne fossi già andato!».
 
Il sayan pensò tra sé: «E no, questo è troppo! Ora passo anche inosservato quando qui sono l’unico ad avere una rilevante importanza, non posso crederci!».
 
Goku nel frattempo, che dall’inizio della festa non aveva smesso per un minuto di ingurgitare tutto ciò che la sua Chichi aveva abilmente preparato per lui e per i suoi ospiti, si accorse che il malumore di Vegeta era più accentuato del solito.
Decise per cui di interrompere il suo infinito pasto che ormai non era più chiaro se fosse un pranzo o una cena ed andò verso Vegeta.
 
«Ehi Vegeta, se vuoi sono pronto, possiamo combattere un po’!».
 
«Tsk, Alla buon ora Kakaroth, me ne stavo andando se non l’avessi notato!».
 
«E dai per un po’ di ritardo, che vuoi che sia..».

«Un po’ di ritardo?! Ma dico, mi prendi in giro??».
 
«Allora che fai ti ritiri??».


«Questa poi è bella, il principe dei Saiyan non si arrende mai!».
 
I due si accordarono sul luogo dove si sarebbe dovuto svolgere l’allenamento, così da non interrompere la festa degli altri.
Lo scontro tra loro fu talmente assiduo che parve tutto meno che un allenamento.
Decisero di terminare la lotta solo quando ormai entrambi erano allo stremo delle proprie forze.
Tornarono nel luogo della festa più malconci che mai, ma sui visi di entrambi vi era soddisfazione; non capitava tutti i giorni di fare allenamenti del genere, erano gli unici due in grado di equivalersi in duello.
 
La strigliata di Chichi nei confronti di Goku non fu di certo mite: «Zoticone che non sei altro, ti sembra il modo di presentarti il giorno del tuo compleanno, davanti ai tuoi ospiti per lo più??».
 
«Ma Chichi, figurati se è la prima volta che mi vedono in queste condizioni!».
 
Tutti scoppiarono a ridere, le liti tra quei due erano a dir poco comiche.


Vegeta pensò tra sé: «Che donna petulante, sembra una papera starnazzante ma come fa Kakaroth a sopportarla?» e proseguì: «Menomale che Bulma non è così..»
 
In un minuto si ridestò: «Ma cosa diamine vado pensando?! Non c’è niente da fare, i terrestri mi stanno rammollendo!».
 
Quella sera, non lo affermò ad alta voce, ma si era divertito, come tutti gli altri d’altronde.


Bulma lo sapeva e forse non era l’unica, un CAMBIAMENTO stava prendendo forma in lui.
 
 
 
Ebbene sììì.. ho aggiornato.. INCREDIBILE!! Il ritardo è stato ampio, il tempo a disposizione non molto, ma soprattutto, l’ispirazione poca!!  
Grazie di cuore a chi legge, recensisce, segue o ricorda!!
Un saluto.
Bcnlife :)
  
  
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