AGGIRAMENTO DI PROBLEMI APPLICATO A ENERGIA E AL KTF
– ...E poi Zeon le ha detto di sparire, e Naomi se l'è data a gambe! – disse Zatch entusiasta mentre pranzava con Kyo.
– Ah-ha – risponse lui masticando. Zatch non cambia proprio mai.
– Kyo, quand'è che mi presenti i tuoi amici? –
– Li conosci già i miei amici, ricordi? Suzy... i miei compagni delle medie... –
– Ma io dico quelli nuovi! Quelli che ti sei fatto alle superiori! – esclamò Zatch.
– Zatch, la scuola è iniziata da meno di due mesi! Va bene, sono in buoni rapporti con dei ragazzi ma non siamo ancora amici per la pelle – sospirò Kyo.
– In due mesi non hai ancora dei buoni amici? – gridò Zatch, con una faccia a metà tra lo scandalizzato e lo stupefatto.
– Sì, Zatch, rilassati, sono molto più amichevole di un tempo se è per quello – rispose Kyo masticando.
– Però te li devi fare dei nuovi amici! –
– Sì Zatch, lasciami mangiare –
– KYOOOOO! –
– Oddio – sospirò Kyo prima di venire a dir poco travolto da una ragazza. E poi da una seconda. Zatch li guardò perplesso.
– Suzy? – la ragazza bruna si voltò.
– Z-Zatch... sei tu...? – disse con le lacrime agli occhi, prima di abbracciare il bambino.
– Ehi Suzy, anche tu mi sei mancata – rise lui. Poi guardò l'altra ragazza – Uh... Piacere, io sono Zatchbell. Tu? – la ragazza non sembrava averlo sentito. Era una biondina dall'aria svagata e gli occhi persi.
– Ah, scusa, lei è Hina e con me è socia del KTF! – spiegò Suzy.
– KTF? E che roba è? – chiese Zatch perplesso.
– Kyo Takamine Fanclub – rispose Hina parlando per la prima volta e lanciando occhiate a cuore verso Kyo ancora mezzo svenuto.
– Davvero? Kyo, dovevi dirmelo che avevi un club! – esclamò Zatch risentito.
– E tu mi devi spiegare dove sei stato tutto questo tempo! Mi sei mancato da matti! – esclamò Suzy.
– Kyo... Vuoi andare da qualche parte con me? In camera magari... – disse Hina piano.
– I-in camera con te neanche morto! – disse Kyo nel panico, dato che conosceva la ragazza e anche senza chiedere all'Answer Talker sapeva il rischio che correva.
– Guarda che cos'ho fatto prima – disse Suzy mostrando a Kyo una mela con intagliata una faccina vagamente inquietante.
– S-sì Suzy... – rispose Kyo con un sospiro.
– Scusate, cerchiamo Kyo – disse una voce conosciuta.
– Dufox! – esclamò il ragazzo decisamente sollevato. L'albino fissava la scena con aria decisamente divertita mentre Zeon seduto sulla sua spalla era abbastanza confuso dalla situazione.
– AAAAAAH! Ci sono due Zatch! – urlò Suzy fissando Zeon.
– Non sono Zatch! Sono suo fratello gemello, va bene? – esclamò l'albino scocciato.
– Volevo parlarti Kyo, ma vedo che sei occupato – disse Dufox facendo per andarsene.
– N-no, arrivo subito – rispose Kyo alzandosi in piedi.
– Scendi – disse Dufox, spingendo Zeon giù dalla sua spalla.
– Gentile come sempre – commentò acido il bambino.
– Cosa succede? – chiese Kyo lasciando Zatch a venire spupazzato da Suzy e pregando che Hina non avesse accessi di perversione nei propri confronti proprio in quel momento in cui le dava le spalle.
– Forse sono riuscito a trovare la soluzione che cercavamo per impedire al problema dell'energia di ripresentarsi – sussurrò Dufox senza farsi sentire dalle ragazze.
– Parla – rispose Kyo.
– Allora? – chiese Sherry impaziente – Siamo qua al fiume per un motivo o solo per guardarci negli occhi a vicenda? –
– Sì, ecco... – fece per iniziare Kyo distogliendo la sua attenzione da Ragel e Brago che si lanciavano sguardi assassini.
– Abbiamo una soluzione per l'energia. E no, niente unghie stavolta – rispose Dufox. Tutti drizzarono le orecchie.
– Quale? – chiese Tia.
– Zeon, vieni qua – disse Dufox.
– Prima dimmi “per favore” e soprattutto perché devo farlo e poi vengo –
– Zeon, vieni qua ora e piantala di rompere le palle – Zeon andò dal suo umano borbottando qualcosa di poco gentile.
– Ebbene? –
– Dimostrazione pratica. Zeon, punta verso il fiume, così. Zaker! – il fulmine azzurro si levò dalla mano del mamodo e colpì l'acqua.
– Hai incantesimi del fulmine, affascinante ma se tu ci spiegassi qualcosa sarebbe meglio – disse Sherry irritata.
– Con calma. Come avete visto, quello era un incantesimo fatto nella maniera normale, prendendo il libro, urlando l'incantesimo e consumando energia. Ora, Zeon continua a puntare al fiume. Zaker! – l'incantesimo ripartì, solo che stavolta Dufox aveva lasciato che il libro gli cadesse di mano pochi istanti prima di pronunciarlo. Il libro aveva continuato a brillare anche dopo aver toccato terra.
– Come hai fatto? – chiese Megumi.
– Ora vi spiego. È complicato in effetti. Il libro è come un contenitore degli incantesimi di un mamodo, come ben sa Ragel – il mamodo andò a deprimersi in un angolo – Ma in un certo senso anche per l'energia dell'umano. Nel momento in cui si usa l'incantesimo, c'è una sorta di collegamento tra umano e mamodo e l'energia fluisce col potere. Tuttavia come avrete notato è un legame a senso unico. Tutto va verso il mamodo e via dall'umano. Però se ci si concentra nella maniera giusta quando l'energia dell'umano passa, una parte di quella del mamodo va all'umano –
– Io non ho capito, quando tu hai usato quell'incantesimo un po' della mia energia è finita a te? – chiese Zeon.
– Più o meno. Il potere che c'è nei libri è energia pura, e quindi un pochino di quell'energia è fluita a me compensando la mia perdita. Non c'è tuttavia rischio che quella del libro si esaurisca, dato che si “rigenera” automaticamente. Cosa che però succede solo se mamodo e libri sono nello stesso mondo – le linee blu scuro, già numerose, si moltiplicarono sulla nuca di Ragel.
– E come facciamo ad avere questo stato mentale? – chiese Sherry.
– Non è facile. Bisogna concentrarsi a lungo per riuscirci. All'inizio è meglio non toccare il libro mentre si usa l'incantesimo, perché così sarebbe inevitabile l'assorbimento di energia a senso unico. Ci vogliono molti tentativi, e comunque finchè non si prende pratica si possono usare solo incantesimi deboli. Comunque se io stimolassi le vostre menti premendo alcuni punti sul vostro cranio la cosa sarebbe più semplice – Tia e Zatch iniziarono a fischiettare con aria innocente mentre Brago faceva discretamente in modo che la propria nuca non fosse a portata di mano di quell'umano. Tutti e tre se la ricordavano bene l'ultima volta che avevano permesso a Dufox di stimolare loro dei punti sul loro cranio.
– Schiappe – sbuffò Eivy. Nessuno capì a cosa si riferisse, e nessuno glielo chiese per motivi decisamente importanti.
Salve gente! Scusate il ritardo, ma la scuola impegna e stressa. Probabilmente è per quello che mi è venuta questa boiata del KTF. Potrei suicidarmi dalla vergogna. Meglio che sparisco subito prima che mi penta troppo di aver pubblicato ciò. Bye!