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Autore: EmaEspo96    07/10/2012    1 recensioni
Elizabeth è come una sorella per Elijah. Da tanti anni, ormai, non ha fatto altro che prendersi cura di lei. Eppure lei pare aver dimenticato tutto, tutto quello che aveva vissuto nei suoi precedenti anni, tutto quello che aveva provato. Ha dimenticato ciò che è. La riporta a Mystic Falls per far in modo che qualche ricordo ritorni a galla ma ciò non farà altro che portare nuovi problemi in quella cittadina...
Genere: Fluff, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Damon Salvatore, Elijah, Nuovo personaggio, Stefan Salvatore
Note: Lime, Movieverse, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
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"Quella esile figura coperta da vestiti nobiliari risalenti all'Alto Medioevo si avvicinava con passi lenti ed eleganti alla figura dell'uomo, un signore di quelle terre. Era una giovane donna. Anzi no, era ancora una ragazza. Suo padre l'attendeva al fianco dell'uomo che la guardava con occhi sognanti, catturati dalla bellezza di quella ragazza.
<< Vostro padre me l'aveva raccontato, ma non immaginavo possedeste così tanta bellezza. >> disse l'uomo che si lasciò scappare un leggero inchino nei confronti della ragazza.
Lei si sistemò meglio quella sorta di scialle sulle spalle e poi sorrise dolcemente sia all'uomo che al padre.
<< Il vostro nome è Tristano Lancaster, giusto? >> domandò lei, con tono educato.
<< Non sbagliate, signorina. >> rispose elegantemente, guardandola fissa negli occhi.
<< Il mio nome è Elisabetta di Borbone. >> si presentò << Posso chiedervi di accompagnarmi a fare una passeggiata sul mio cavallo? >> domandò lei ulteriormente, cercando uno sguardo complice nel volto del padre.
Tristano annuì ed allungò una mano verso la ragazza ammirandone l'eleganza di ogni passo e l'accuratezza con la quale erano stati sistemati quei capelli rossi. La accompagnò fino all'esterno di quella dimora cogliendo gli sguardi sorpresi, felici, di ammirazione che ogni singola persona donava alla ragazza lì presente. Era l'idolo di tutto il feudo, era l'opera d'arte della sua famiglia. L'aiutò a salire sul cavallo bianco che apparteneva alla sua stessa famiglia facendo in modo che lei non si facesse del male e la sorreggeva mentre guidava il cavallo ad avanzare con passi lenti. Si allontanarono dai posti affollati per attraversare quelle terre libere ma pulite che sarebbero, presto o tardi, diventate parte integrante del feudo. La ragazza dai capelli rossi teneva lo sguardo alto e fiero mantenendo un sorriso radioso stampato su quelle sottili labbra. Tutti avrebbero potuto innamorarsi di lei, dei suoi occhi, dei suoi movimenti, della sua voce. Perfino Tristano se ne era innamorato, sino al punto da impazzire."
I ricordi scorrevano nella sua testa come un fiume in piena, erano violenti. Le immagini passavano velocemente, le parole erano sfocate eppure perfettamente comprensibili. Tutto stava tornando, ogni singolo istante della sua vita stava ritornando, ogni emozione, ogni sentimento, perfino il dolore.
"Richiuse le catene intorno ai suoi polsi mentre la guardava con occhi pazzi.
<< Perché lo state facendo!? >> domandò lei incredula e spaventata.
Aveva paura, era ferita. Volevano ucciderla. Il vestito era logoro, sporco, la sua pelle pallida era macchiata di sangue e lividi sempre più frequenti mentre gli occhi erano gonfi di lacrime e di rabbia. Sentiva dolore in tutto il corpo, non riusciva nemmeno a muoversi. Tristano la guardava sorridendo, era un sorriso insano quello che le regalava. Si accovacciò davanti a lei e le carezzo il viso freddo, tremante.
<< Perché io vi amo, Elisabetta. E vi amerò per sempre. >> sussurrò, baciandole la fronte."
 
Elena aveva afferrato il corpo di Elizabeth giacente al suolo, la sorreggeva da sotto le ascelle ed usufruiva di tutta la sua forza per trascinarla lontana da quel campo di battaglia. Elijah fronteggiava con incontrollabile rabbia Tristano puntando direttamente alla sua morte mentre Damon non esitava a strappare il cuore dal petto a qualsiasi vampiro gli si parasse dinnanzi. Si era scatenato il finimondo. Matt ed Alaric, armati fino al midollo, facevano in modo che nessun vampiro si avvicinasse ad Elena che portava il cadavere di Elizabeth in salvo, per così dire. Perfino Klaus e Rebekah erano presenti ed affrontavano a testa alta Lapo che sembrava immensamente più forte di loro. Stefan scaricava tutta la rabbia accumulata in quel periodo su coloro che si avvicinavano, Tyler azzannava ferocemente chiunque gli si parasse davanti mentre Caroline gli copriva le spalle. Bonnie ed Abby usavano i loro poteri per bruciare i vampiri che osavano affrontarle. Tutti erano occupati contro quei cento vampiri che sembravano non terminare mai. Alcuni preferirono scappare davanti ad un simile abominio, altri erano tanto impazziti da combattere fino alla morte per poter avere anche solo una goccia di quel sangue che scorreva nel corpo morto di Elizabeth.
<< Vi ucciderò! >> urlò Elijah verso Tristano con gli occhi pieni di rabbia.
<< Dovresti essermi grato, Elijah. Ti ho restituito la tua Elizabeth! >> rispose Tristano contrastando ogni attacco da parte dell'Originario.
<< L'hai uccisa! >> rispose Elijah, riuscendo a colpire con un pugno in pieno viso il suo avversario.
Tristano indietreggiò raccogliendo con la lingua il sangue che gli colò dal naso e dalla bocca mentre Elijah sfogava la sua rabbia con ringhi incessanti e furiosi. Lui lo guardò e gli sorrise.
<< Non è la prima volta. >> rispose alle parole di Elijah. Adorava vederlo furibondo, arrabbiato fino a quel punto << Non è stata la prima volta che ho ucciso Elisabetta. >> aggiunse ed Elijah caricò immediatamente un altro colpo che andò a segno.
Damon era frustrato, si liberò dell'ultima vampira uccidendola senza ritegno, poi si voltò verso Elena che aveva raggiunto l'auto con cui era arrivata lì appoggiando dolcemente al suolo il corpo di Elizabeth guardando quel paletto che ancora aveva conficcato nel petto, non avendo avuto il coraggio di estrarlo. Si voltò per aprire il bagagliaio sicura che Matt ed Alaric fossero in grado di continuare a proteggerle. La mano pallida di Elizabeth si mosse con scatti frenetici, le dita si scuotevano come se stessero iniziando a prendere vita mentre le labbra si inumidirono man mano che venivano mosse. Le palpebre tremavano ma erano movimenti quasi impercettibili, almeno fino a quando si aprirono. Gli occhi erano iniettati di sangue, quelle venature le davano un'aria terrificante. E quando Elena ebbe aperto il bagagliaio si voltò, sgranando gli occhi davanti a quella scena: Elizabeth si era svegliata. Vide la sua mano sollevarsi ed afferrare il paletto che estrasse bruscamente dal petto, gemendo dolorosamente. La doppelganger era sconvolta.
<< Elizabeth... >> sussurrò con un fil di voce.
La ragazza dai capelli rossi la guardò confusa. Dove si trovava? Un attimo prima era nel 1864 e poi si ritrovò in un'epoca del tutto diversa. Iniziò ad alzarsi lentamente ansimando. Aveva fame, aveva troppa fame. Guardava Elena con uno sguardo famelico e la Gilbert indietreggiò sino a sentire l'apertura del bagagliaio dietro di sé. Riconobbe quel viso, quei particolari, Elizabeth era una vampira. Scuoteva il capo come a negare il proprio sangue ad Elizabeth che si riportò in piedi in maniera scomposta, era debole. Si guardava intorno, sentiva ogni sensazione moltiplicata centomila volte. Riuscì addirittura a riconoscere alcuni volti prima di accorgersi di qualcuno che si avvicinava minacciosamente: un vampiro famelico era riuscito a fiutare l'odore di un'umana, l'odore di Elena, e puntava a lei correndo come un animale. Elena riuscì a stento a trattenere un urlo che attirò l'attenzione di Matt nello stesso momento in cui Elizabeth corse in maniera disumana imprigionando il vampiro da dietro. La punta del paletto mirava direttamente al suo petto, il vampiro si paralizzò.
<< Ti prego...non farmi del male. Io...Io non le avrei fatto niente. >> sussurrò il vampiro, spaventato. Il paletto avrebbe potuto ucciderlo, eppure Elizabeth non accennò ad infilzarlo.
Annusò la sua pelle e poi spalancò la bocca mostrando quei pallidi canini aguzzi. Azzannò il vampiro con gusto, ne sentì le urla strazianti mentre lo prosciugava di ogni singola goccia del suo sangue sino a svuotarlo definitivamente, infilzando quel paletto nel suo petto. Lo lasciò cadere al suolo, ai propri piedi e guardò Elena terrorizzata che si teneva a debita distanza. Si era appena nutrita di un vampiro? Non riusciva a spiegarselo, nemmeno Matt ed Alaric, entrambi sconvolti, riuscivano a spiegarselo. Gocce di sangue cadevano dai denti e dalla bocca di Elizabeth mentre il suo olfatto quasi impazziva a sentire così tanto sangue in quel luogo. Damon restò senza parole vedendo Elizabeth di nuovo in piedi, si liberò di un altro vampiro e poi corse verso di lei come solo i vampiri sanno fare.
<< Elizabeth! >> gridò, prendendola per le spalle.
Vide la sua bocca sporca di sangue ed istintivamente guardò Elena, ma Elena non era ferita. Si accorse di quel vampiro e sgranò gli occhi, gli bastò quello per capire che lei si era appena nutrita di sangue di vampiro. Si sentì improvvisamente in pericolo, tanto che avrebbe voluto allontanare le mani da Elizabeth, ma lei non glielo permise. Gli prese i polsi e lo guardava con aria disperata mentre intorno a loro la lotta continuava, fino all'ultimo vampiro.
<< ...Ho fame... >> sussurrò lei, abbassando lo sguardo verso il collo di Damon.
Era così invitante, la provocava, emanava un profumo che la inebriava ancor prima di poterne vedere il sangue che sentiva scorrere nelle sue vene. Avanzò col viso come per afferrarlo, lo faceva lentamente mostrando la lotta che stava affrontando dentro di sé. Nel frattempo Tristano afferrò prepotentemente Elijah scaraventandolo via e correndo verso Elizabeth e Damon. Afferrò il Salvatore allontanandolo dalla ragazza, lo lanciò proprio verso l'auto. Poi si dedicò a lei guardandola con un sorriso contento.
<< Eccoti finalmente, Elisabetta! >> gridò Tristano, attirando l'attenzione di Lapo che si liberò di Klaus e Rebekah in un solo colpo.
Elizabeth sgranò gli occhi pian piano prima di mutare la sua espressione e regalargli un volto aggressivo.
<< TRISTANO!! >> urlò lei ringhiando.
Lo afferrò con tutta la propria forza, una forza che aveva dormito per anni, e lo scaraventò via sotto gli occhi di tutti. Mostrava i canini sporchi di sangue senza alcun ritegno, gli occhi iniettati di sangue guardarono il corpo di Tristano atterrare poco più in là dolorosamente prima che si riportasse in piedi velocemente, continuando a sorriderle.
<< Oh, amore mio. >> aggiunse Tristano verso di lei, allargando le braccia.
<< TI UCCIDERO'! >> urlò, correndo verso Tristano.
Lapo intervenne afferrando Elizabeth e spingendola indietro con forza, mostrandole i suoi canini. Poi guardò Tristano che continuava a sorridere in maniera insana prima che entrambi corressero via, scappando e sparendo dalla vista di tutti i presenti. Stefan corse verso Elizabeth afferrandola al volo, prima che potesse impattare al suolo, accompagnandola delicatamente e rimettendola in piedi. Sentiva le prese di Elizabeth forti su di sé, sentiva il modo in cui ansimava e guardava il vuoto alla ricerca di Tristano e Lapo. E quando lei si accorse di Stefan lo guardò per lunghi istanti, poi lo spinse via. Aveva fame, ma allora perché non voleva nutrirsi di Stefan? Tutti quanti volsero verso di lei lo sguardo mentre Elijah si sollevò dolorosamente dal suolo e corse verso di lei.
<< Elizabeth. >> le sussurrò.
Lei lo guardò, aveva un'espressione disperata mentre si piegava su sé stessa premendo le dita ai lati della propria testa. Gemeva, si sentiva impazzire. Tutte quelle sensazioni, tutti quei ricordi che ritornavano, sentiva tutto più forte. E poi c'era la fame, una fame che aveva messo da parte per 145 anni.
<< Calmati, Elizabeth. >> disse Elijah.
<< Non...Non ci riesco! >> rispose lei.
Stefan guardava incredulo tutta la scena, poi guardò Elijah come se cercasse spiegazioni. Elizabeth s'inginocchiò al suolo prima che Elijah la prendesse, cercando di trasmetterle sicurezza. Avrebbe dovuto immaginarlo che prima o poi sarebbe successo, ma in quel momento non sapeva minimamente come aiutarla.
<< Bevi il mio sangue. >> le disse Elijah, scoprendosi un polso.
Riusciva a capire che era quello il desiderio di Elizabeth, in quel momento, o comunque era la prima cosa da fare ora che aveva recuperato tutto, perfino la sua morte.
<< No...No, non voglio... >> piagnucolò Elizabeth.
Tutti si guardavano tra loro, c'era addirittura chi si accertava che non vi fossero altri vampiri e Klaus e Rebekah sparirono quando ormai si erano accertati che Elijah ed Elizabeth erano in salvo, Si, erano lì per questo, erano lì perché sentivano che il loro fratello aveva bisogno d'aiuto. Elizabeth scostò il polso di Elijah mentre cercava di riportarsi in piedi. Stava rivivendo tutto, stava rivivendo la sua fame, stava rivivendo la sua morte. Sentiva ancora il dolore provocato dalle torture di Tristano sulla sua pelle e questo le strappava continue lacrime.
<< Ti fermerai Elizabeth, io so che ti fermerai. >> continuò Elijah.
<< Non...non lo farò. Non...voglio farlo. >> rispose lei ancora una volta.
Elena si avvicinò a Stefan, lo guardò seria. Tanto seria da far comprendere immediatamente le sue intenzioni al Salvatore. Stefan abbassò lo sguardo su Elizabeth restandole al fianco, poi si scoprì prepotentemente un polso e si ferì tramite i suoi canini. Fu il breve istante in cui gli occhi di Elizabeth si iniettarono di nuovo di sangue, sentendo il profumo di quello di Stefan. Lo guardava come fosse ipnotizzata. Lui non le lasciò la possibilità di scegliere, avvicinò il polso ferito alla bocca di Elizabeth e la costrinse ad incontrare quella ferita. Inizialmente si dimenò ma quando sentì il sapore del sangue di Stefan espandersi dentro la propria bocca, non poté fare a meno di nutrirsi, stringendo il suo braccio e guardando Stefan con le lacrime agli occhi. Quello...era davvero Stefan.
 
Erano di nuovo tutti riuniti lì, di nuovo tutti nella dimora dei Salvatore. Durante tutto il tragitto erano rimasti in silenzio eppure tutti volevano risposte, risposte su tutto ciò che riguardasse Elizabeth. Lei si accomodò sul divano al fianco di Elijah, ne strinse debolmente una mano. Aveva l'espressione stanca nonostante avesse quasi bevuto tutto il sangue di Stefan. Jeremy li aveva aspettati lì ed alla fine tutti presero posizione. Elijah li guardava uno ad uno, riusciva a leggere nei loro volti il sospetto che lui avesse conosciuto ogni risposta sin dall'inizio.
<< Tu lo sapevi. >> disse Bonnie verso l'Originario che la guardava impassibile.
Tutti guardarono Bonnie e poi ritornarono a guardare Elijah.
<< Si, lo sapevo. O almeno, ero a conoscenza di qualcosa. >> rispose per niente dispiaciuto.
<< E perché non l'hai detto prima? Hai rischiato che Damon ed Elizabeth morissero! >> intervenne Alaric.
Quando si accorse che Elizabeth aveva portato lo sguardo su di lui si rese conto di aver sbagliato a formulare la frase, dopotutto Elizabeth era morta.
<< Non sapevo sarebbe accaduto tutto questo. Non avrei dovuto forzarla a ricordare. >> continuò a rispondere Elijah, guardando i suoi interlocutori.
Avevano tutto il diritto di essere arrabbiati, infastiditi. Ma lei non aveva voglia di ascoltarli, si alzò dal divano ed avanzò verso le scale che portavano al piano di sopra sotto gli occhi di tutti. Caroline la guardò ed avrebbe voluto seguirla ma Tyler la bloccò scuotendo il capo. Damon si mosse seguendola e congedandosi dalla scena, non gli importava più nulla di quello che avrebbero potuto dire, avrebbero sicuramente continuato a colpevolizzare Elijah fino allo sfinimento. Elizabeth s'intrufolò nella prima stanza che trovò ma non fece nemmeno in tempo a richiudersi la porta alle spalle che Damon la bloccò, facendola voltare.
<< Damon, non voglio parlare. >> sussurrò lei.
Lui scosse leggermente il capo intrufolandosi nella stanza e richiudendo la porta, fuori era l'alba.
<< No, non ti farò parlare. Permetti almeno a me di parlare. >> disse lui con un fil di voce.
Lei lo guardava, abbassò lo sguardo e s'arrese. Lui le prese una mano e la strinse sentendola sussultare. Aveva chiesto di parlare ma non sapeva nemmeno che cosa dire, si limitava a fissarla intensamente. Lei si sentì improvvisamente imbarazzata, sembrava addirittura voler ritrarre la mano da quella presa ma lui non glielo permetteva.
<< Sappi che non è colpa tua. >> iniziò a dire Damon, attirando immediatamente l'attenzione della ragazza.
<< Come può non esserlo? >> domandò subito lei, stringendo le labbra.
<< Non lo è. >> insistette lui, sorridendole.
Lei non sembrava convinta, si sentiva in colpa nei confronti di Damon e non riusciva nemmeno a toglierselo dalla testa. Le tremarono le labbra, gli occhi si gonfiarono di lacrime.
<< E se ti avessero ucciso... >> singhiozzò, avrebbe voluto piangere.
<< Non l'avrebbero fatto. >> aggiunse Damon, sembrava infinitamente buono.
Poi le raccolse il viso con entrambe le mani, scrutava gli occhi di lei lucidi.
<< E' tutto più forte... >> sussurrò lei.
<< E' questo che significa essere vampiro. >> rispose Damon.
<< Dovrei saperlo, sono così da tantissimo tempo. >> piagnucolò Elizabeth.
<< Ma l'avevi dimenticato. >> rispose prontamente Damon, continuando a fissarla.
<< Non riesco a perdonarmi, Damon. E' come se sentissi di averti ucciso. E' come se sentissi di aver abbandonato Elijah, adesso che è di sotto. E...la rabbia, la paura, la tristezza...è tutto amplificato. Il dolore... >> aggiunse confusa.
Aveva perso tutto questo per lunghi anni ed ora tutto stava ritornando così forte ed amplificato da impedirle di ragionare.
<< Avrebbero potuto ucciderti, avrebbero potuto uccidervi tutti e...non ce la faccio Damon, non riesco. >> continuò lei.
Sentì il calore delle lacrime rigarle le guance, le sentì venire raccolte dalle dita di Damon e poi sentì le sue braccia stringersi intorno a quel corpo minuto. Sibilava invogliandola a non parlare, spinse il suo viso contro quel petto scolpito mentre Elizabeth singhiozzava sempre più forte tra le sue braccia. L'abbracciò carezzando quei capelli rossi, passava le sue dita tra di essi ed appoggiò il volto contro la sua testa. Aveva un buon profumo, non poté non notarlo.

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Ehilà, eccovi il sesto capitolo!
Sto scrivendo più veloce di quanto avrei mai potuto pensare.
Di solito sono molto lenta ad elaborare le mie idee. xD
Coomunque, questo capitolo serviva a spiegare un po' di cose,
pertanto spero vi sia piaciuto. :)
Mi farebbe piacere leggere qualche recensione ma soprattutto
sappiate che non è finita qui, il tempo di elaborare meglio
le mie idee e scriverò prestissimo anche il settimo capitolo!
Grazie a tutti quelli che stanno seguendo la storia :3
   
 
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