Anime & Manga > Digimon > Crossover Digimon
Segui la storia  |       
Autore: Justice Gundam    23/04/2007    3 recensioni
Tre anni dopo la distruzione di Lucemon, i Leggendari Guerrieri saranno costretti a tornare in scena: numerosi Digimon ostili stanno infatti iniziando ad apparire nel Mondo Reale, e Takuya e i suoi compagni saranno costretti a scendere di nuovo in campo... ma che cos'è quella misteriosa organizzazione, la DATS, che sta cercando di tenere i Digimon sotto controllo? Chi è che sta dietro a questa invasione? Forse qualcuno, tra le file di una delle fazioni, sta complottando qualcosa di ancora più terrificante? I Leggendari Guerrieri, assieme a nuovi alleati e ai giovani agenti della DATS Masaru, Touma e Yoshino, dovranno venire a capo del mistero, prima che sia troppo tardi per entrambi i mondi! Riusciranno nella loro impresa? Quali incredibili segreti li attendono?
Genere: Azione, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Alternate Universe (AU), Cross-over | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Record of Digital Wars-03

Digimon Frontier & Savers: Record of Digital Wars

Una fanfiction di Digimon Frontier e Digimon Savers scritta da: Justice Gundam

Ora che gli esami sono finiti, e sono arrivate le vacanze di Pasqua, finalmente posso dedicare tutto il tempo che voglio alla mia attività preferita - scrivere! E allora, perchè non cominciare dalla mia fanfiction crossover, che sembra avere un discreto successo tra i cultori di Digimon? Ci eravamo lasciati, nello scorso capitolo, in un momento decisamente concitato: due Digimon, un Sethmon e un Cockatorimon, sono apparsi nel Mondo Reale... ma ora, si trovano davanti Takuya, che sta per ricevere di nuovo il potere dei Leggendari Guerrieri, e il dinamico duo Masaru & Agumon, pronti a fermarli! Reggetevi forte, perchè ci aspetta un capitolo di pura azione!

Ah, Digimon Savers... forse la migliore serie di Digimon che sia mai venuta fuori dagli studi della Toei... Sicuramente, è riuscita a piazzarsi a pari merito con Frontier nella graduatoria delle mie preferite! Ho sentito dire che il doppiaggio americano starebbe per incominciare, il che da un lato mi fa ben sperare per un eventuale arrivo di Savers in Italia, ma dall'altro... ugh, gli americani non dovrebbero doppiare nulla! Non avete idea di che voce orribile si sia ritrovato il povero Crusadermon nel doppiaggio americano di Frontier! ^_^

Oh, beh... ma ora abbiamo una storia da portare avanti, no? E allora, spazio alle recensioni e alle dovute risposte!

 

KillKenny: Ebbene sì, il gioco ricomincia! Magari ci vorrà un pò di tempo perchè tutti i giocatori ritornino in scena, ma una volta che questo accadrà... hehehee... ti dico soltanto che se prevedi grane prevedi giusto!

Kari 89: La rissa tra Masaru e Agumon è stata presa quasi pari pari dal primo episodio della serie Savers, con qualche aggiunta personale... Beh, ecco l'aggiornamento che aspettavi! Ora si comincia a combattere sul serio!

Driger: Benvenuta a Record of Digital Wars! (Titolo che ho preso dal più famoso Record of Lodoss Wars, ma lasciamo perdere...) Rispondo ad entrambe le tue recensioni, e ti dico che mi fa piacere che anche i pairings siano di tuo gradimento! Hmmm... in realtà quella della divisa e del cognome è stata un pò una coincidenza: per la divisa ho usato semplicemente il primo 'modello' che mi veniva in mente, e per il cognome... posso dire soltanto che è un pò un cognome parlante, e non è stato scelto a caso! Ebbene sì, Takuya tornerà ad essere un Leggendario Guerriero a partire da... questo capitolo! Gli altri verranno più avanti... per adesso, goditi il ritorno di scena di Agunimon!

TopoMouse: Ci vorrà un pochino di tempo perchè la storia decolli, e il nemico si riveli... ad ogni modo, sarà una fanfiction piena di azione, questo te lo posso garantire! Mi fa piacere che, dopo un inizio un pò incerto, adesso ti abbia preso, anche perchè è la storia che conto di fare meglio!

 

Grazie infinite delle vostre recensioni! E adesso, rituffiamoci nel mondo di Digimon! Buona lettura!

 

----------

 

Capitolo 3 - Il ritorno di Agunimon

 

TAKUYA KANBARA. VUOI RICOMINCIARE IL GIOCO? SI NO

La scarica di emozione che percorse la spina dorsale del quattordicenne castano alla vista di quel messaggio fu tale da fargli temere che la forza abbandonasse i suoi muscoli e le sue mani facessero cadere il cellulare. Se aveva ancora dei dubbi, ormai questi si erano completamente dissipati: a DigiWorld stava succedendo qualcosa di davvero grosso, di cui quel Digimon appena emerso (che, nel frattempo, stava continuando a buttare all'aria il cantiere edile) non era altro che un sintomo!

"Allora era proprio vero..." riflettè Takuya, lo sguardo fisso sullo schermo del suo cellulare. "Non era una mia impressione... i Leggendari Guerrieri servono ancora... e le disfunzioni al mio telefonino erano perchè... beh, per questo! Accidenti, e chi se l'aspettava...?"

Takuya diede un'altra occhiata di sfuggita oltre la staccionata, verso il luogo di lavoro ormai devastato dalla furia di Sethmon: il gigantesco Digimon corazzato aveva stritolato un'altra carriola sotto le sue enormi zampe, i suoi muggiti furiosi riecheggiavano tutt'attorno per decine di metri, con una tale violenza da far tremare i vetri delle macchine parcheggiate lì vicino. Ormai, praticamente tutti quelli che si erano fermati a vedere avevano cambiato idea e si erano messi allontanati a distanza di sicurezza, terrorizzati dall'apparizione della bestia corazzata... ma Takuya sapeva bene che non sarebbe passato molto tempo prima che arrivasse la polizia, o altre forze dell'ordine, e Sethmon iniziasse a sfogare la sua ira su di loro! Come aveva già pensato in precedenza, non c'era possibilità che dei comuni esseri umani fermassero un Digimon, soprattutto uno dotato della forza e della furia di Sethmon. C'era un solo modo di risolvere la situazione limitando i danni al minimo...

"E va bene..." riflettè tra sè il ragazzo castano, gli angoli della bocca incurvati in un lieve sorriso. "E' il momento di tornare a fare il mio dovere... come Leggendario Guerriero del Fuoco!"

Senza porre ulteriori indugi, Takuya corse verso la strada e si infilò in un vicolo, andandosi poi a nascondere in un angolo della stradina. Prese un bel respiro e, dopo essersi guardato attorno ed essersi assicurato che nessuno potesse vederlo, rivolse di nuovo lo sguardo allo schermo, e il suo pollice si mosse quasi automaticamente verso la risposta che aveva scelto...

SI

Nell'istante in cui il ragazzo diede la conferma, un alone di luce che risplendeva di tutti i colori dell'iride avvolse il suo cellulare e illuminò anche il suo viso vivace. Takuya osservò incantato il piccolo congegno che cambiava lentamente di forma e assumeva quel colore rosso fiammeggiante che gli era tanto mancato. Lo schermo del cellulare rimpicciolì e si spostò verso l'angolo... e l'antenna si ridusse di dimensioni fino a diventare poco più che una sporgenza sul lato superiore. In meno di cinque secondi, il cellulare di Takuya si era trasformato nuovamente nel D-Tector che lui usava tre anni prima, durante la sua avventura a DigiWorld, per chiamare a sè il potere dei Digi-Spirits! Il piccolo schermo iniziò a luccicare, e il cuore di Takuya mancò di un battito per la nostalgia quando in esso apparve quel familiare volto dagli occhi azzurri, protetto da un elmo scarlatto con tanto di corna, e incorniciato da quei lunghi, selvaggi capelli biondi...

No, non stava sognando: il volto di Agunimon, Human Spirit del Fuoco, era lì, sullo schermo del suo ritrovato D-Tector, e sembrava quasi gli stesse sorridendo per dargli il bentornato nella loro avventura!

"Bentornato anche a te, amico mio..." disse Takuya, e ricambiò il sorriso dello spirito del fuoco. "Ne abbiamo passate tante insieme, e adesso... beh, ho come l'impressione che ne passeremo ancora!"

Detto questo, Takuya alzò un braccio e aprì la mano come era stato abituato a fare in passato... e attorno al suo palmo apparve un anello splendente di codice digitale bianco, che il ragazzo castano non perse tempo a far entrare in contatto con il D-Tector! Un'abbagliante luce bianca scaturì dal congegno elettronico e avvolse il giovane Digiprescelto, mentre una familiare energia riprendeva a scorrergli nelle vene...

"EXECUTE! SPIRIT EVOLUTION!"

Takuya finì di inserire il Digi-Code nel suo Digivice, e la luce del Digivice lo avvolse completamente, trasformando il suo corpo in dati! I suoi vestiti scomparvero, e a coprire il suo corpo apparve una tuta completamente nera che lasciava scoperta solo la sua testa... poi, i dati fuoriusciti dal suo D-Tector si condensarono attorno alla sua testa, al busto e agli arti... e si solidificarono in una scintillante armatura rossa dalle bordature dorate e frastagliate, che in numerosi punti ricordavano molto delle fiamme! Il torace era protetto da un solido corpetto rosso con una parte bianca sullo sterno, e completo di due spalliere rotonde da cui fuoriuscivano dei grossi spuntoni neri. Gli avambracci erano protetti da manicotti di acciaio cremisi con delle lastre bianche sul polso e sul dorso delle mani, dai cui tre fori uscivano sibilando delle fiamme rosse, mentre sulle gambe portava schinieri e scarpe di metallo anch'essi rossi, con un paio di artigli bianchi sui piedi. L'elmo copriva quasi tutta la testa, tranne gli occhi azzurro cielo e la bocca, ed era ornato da un paio di corna ricurve bianche con delle linee rosse sulla base, mentre i suoi capelli biondi e spettinati scendevano lungo la schiena, accrescendo ulteriormente il suo aspetto da guerriero!

Finalmente, completata la trasformazione, il Leggendario Guerriero del Fuoco atterrò, si mise su un ginocchio per poi rialzarsi subito, e sferrando un pugno nell'aria scagliò una fiammata rossa davanti a sè, prima di declamare il proprio nome!

"AGUNIMON!"

 

ANALIZZATORE DIGIMON

Nome: Agunimon

Tipo: Guerriero

Attributo: Variabile (assume quello dell'avversario)

Livello: Hybrid, Human Spirit

Attacchi: Pyro Darts, Pyro Punch, Pyro Tornado

Lo Human Spirit creato da AncientGreymon del Fuoco! Forte e agile, a suo agio in qualsiasi ambiente, può attaccare i suoi nemici con dardi di fuoco scarlatto proiettati dalle mani, o con un vortice di fiamme emanato dal suo corpo. E' stato il primo Digi-Spirit a rivelarsi al gruppo di Takuya.

 

Quando la traformazione fu ultimata, Takuya, ora trasformato nuovamente nello Human Spirit del Fuoco, restò fermo un momento ad ammirare l'armatura che gli proteggeva le braccia, e sentì le proprie labbra incurvarsi in un sorriso come se si stessero muovendo da sole. Si sentiva nuovamente pervaso da una forza incredibile... come una fiamma che gli scorreva nelle vene e premeva per uscire! L'energia gli faceva formicolare le punte delle dita, attorno alle quali danzava qualche scintilla scarlatta... era una sensazione così familiare, e allo stesso tempo gli era mancata così tanto...

Ma ora... ora la leggenda era tornata! Agunimon, il Digi-Spirit leggendario appartenente al Fuoco, era tornato a combattere! Takuya si sentiva forte... più forte di quanto non fosse mai stato in vita sua! Non ricordava che la trasformazione fosse un momento così emozionante... Quella forza... quel potere... sì, Takuya era pronto ad usarli di nuovo, per il bene dell'umanità e del Mondo Digitale!

Ma l'urgenza del problema lo distrasse immediatamente dalle sue riflessioni - non poteva starsene là a ripensare al passato e a quanto fosse bello trasformarsi in un Leggendario Guerriero, aveva un Digimon senza controllo da fermare, prima che scatenasse la sua ira su tutta Shibuya! Così, dopo aver annuito tra sè, Agunimon strinse il pugno destro davanti a sè, e dalle nocche della sua mano scaturirono delle lingue di fuoco rossastre... poi, con un unico, enorme balzo, salì sul tetto di una delle palazzine tra le quali si trovava e fece scorrere rapidamente il suo sguardo tutt'attorno, alla ricerca del luogo da dove l'allarme Digimon era partito. Non gli fu difficile ritrovarlo, grazie alla confusione che il feroce Sethmon stava facendo, e in men che non si dice Agunimon iniziò a balzare da un tetto all'altro con un'agilità impensabile per un essere umano, con il vento nei biondi capelli. In pochi secondi, raggiunse il tetto del palazzetto in costruzione e atterrò con lo stile e l'eleganza di un vero ninja sul tetto, sul quale erano sparsi mattoni ed attrezzi da cantiere... poi guardò giù per sincerarsi dei danni che il colosso aveva già fatto, e vide che molti veicoli ed utensili erano già stati fatti a pezzi dalla sua furia! Sentì il ruggito fragoroso della bestia mentre questa calpestava una malcapitata carriola fino a trasformarla in un ammasso di metallo accartocciato... poi Sethmon, ancora inconsapevole della presenza di Agunimon sul tetto, rivolse la sua attenzione all'edificio in costruzione, e il Guerriero del Fuoco fu sicuro di aver visto una luce omicida brillare nei suoi occhi seminascosti dall'armatura! Doveva bloccarlo adesso, prima che i danni aumentassero ulteriormente!

Sethmon gettò indietro la testa e lanciò un altro, pauroso muggito, abbastanza potente da far tremare il terreno! Poi, sempre emettendo una sequela senza fine di ringhii, la terrificante bestia abbassò il capo, la cui corazza luccicò per un istante al sole di primavera... e caricò a tutta velocità contro la palazzina in costruzione, con l'impeto di un rinoceronte infuriato! Ormai soltanto qualche metro separava il mostruoso Digimon dal suo bersaglio...

"Pyro Darts!"

Improvvisamente, il terreno davanti a Sethmon venne colpito da una raffica velocissima di shuriken rossi fatti di fuoco puro, che esplosero a pochi passi dal suo muso e lo inondarono di calore e fango smosso! Colto di sorpresa, l'enorme mostro ruggì ancora una volta e frenò la sua folle corsa, le zampe che scivolavano sul terreno instabile mentre cercava di recuperare l'equilibrio. Per sua sfortuna, non riuscì nell'impresa, e finì con il muso nel fango davanti alla costruzione, sollevando due 'baffi' di terra umida mentre si fermava. Si rialzò rapidamente, scrollandosi di dosso il fango, e alzò i suoi occhi ferini verso il tetto della palazzina, da dove era provenuto l'attacco che lo aveva fermato... Ad incontrare il suo sguardo, fu una figura che il predatore corazzato non si aspettava certo di vedere...

Con il pugno ancora esteso verso il suo avversario, Agunimon si stagliava contro il giallo sole d'autunno, sul bordo del tetto dell'edificio in costruzione. Per un istante, il guerriero e il mostro corazzato restarono a guardarsi negli occhi in un gesto di silenziosa sfida... poi, Agunimon balzò giù dal tetto e atterò senza problemi a pochi metri dal feroce Digimon, mettendosi su un ginocchio e appoggiando una mano a terra in perfetto stile da supereroe!

"Okay, bestione..." dichiarò Agunimon mentre si rialzava lentamente e con compostezza. Alzò entrambe le braccia e fece scontrare le nocche dei pugni chiusi davanti a sè, un bagliore di fierezza nei suoi occhi azzurri!

"La ricreazione è finita!"

 

----------

 

"Capitano Satsuma! Nuovo rilevamento nel settore 300, presso il cantiere edile!" esclamò l'operatrice dai capelli nero-violetti, Kurosaki. "E come se non bastasse, si tratta di un Digimon la cui struttura non registra precedenti nelle emersioni finora avvenute!"

"Un nuovo rilevamento... e un nuovo tipo di Digimon?" chiese conferma il direttore della DATS giapponese, per poi inserire qualche comando sul terminale davanti a lui. In breve tempo, i dati apparvero sullo schermo, e Satsuma annuì con una a malapena percettibile preoccupazione dopo che i suoi occhi acuti li ebbero esaminati a dovere... in effetti quello che diceva Kurosaki era vero, i dati raccolti dalle loro telecamere nascoste non corrispondevano a quelli di nessun Digimon presente negli archivi computerizzati della DATS... era un tipo Anti-Virus, ma il livello non era stato determinato... e dopo una breve ricerca in memoria, il computer aveva comunicato di non avere il nome del Digimon appena apparso! E come se non bastasse, gli strumenti avevano rilevato che il nuovo Digimon era apparso dal nulla, anzichè usare un Digital Gate come tutti gli altri. C'era di che preoccuparsi? Molto probabilmente sì, ma prudente com'era, Satsuma non voleva rischiare di esprimere un giudizio senza avere tutti gli elementi necessari... notò comunque che l'espressione di Kudamon, il piccolo Digimon donnola che gli stava accoccolato sulla spalla, si era fatta più attenta, come se sapesse qualcosa di più degli altri sull'apparizione di questo nuovo Digimon.

"Satsuma, credo di avere qualche idea di cosa possa trattarsi." affermò infatti, senza mai staccare lo sguardo dal terminale del suo partner. "Un'idea che spiegherebbe anche come mai questo Digimon non ha avuto bisogno di un Digital Gate per emergere."

"Un'idea?" ripetè il capitano, incuriosito dalle parole del suo Digimon, ma sempre con quel tono serio e professionale. "E quindi, di che tipo di Digimon si tratterebbe?"

Kudamon strinse gli occhi. "Di nient'altri che di coloro che hanno fermato quel Digimon simile ad un drago, Lucemon Satan Mode, tre anni fa. Sto parlando dei Leggendari Guerrieri."

Alcuni operatori della DATS che si trovavano nelle vicinanze rimasero in stupefatto silenzio a quella rivelazione: nientemeno che i Leggendari Guerrieri? Quei dieci Digimon corrispondenti agli elementi della natura di cui avevano sentito parlare? Era una notizia incredibile... e anche un pò preoccupante, considerando che di essi poco si sapeva. La DATS avrebbe dovuto vedersela anche con loro? Sarebbero stati ostili come quasi tutti i Digimon emersi fino a quel momento?

Satsuma, tuttavia, non era un uomo che si lasciava spaventare facilmente, e non appena sentì che alcuni lavoratori cominciavano a vociare tra loro, battè le mani un paio di volte per richiamare alla calma.

"Controllatevi, signori!" esclamò. "Farci prendere dal panico è proprio l'ultima cosa di cui abbiamo bisogno in questo momento! Tornando al discorso di prima, Kudamon, quello che dici è interessante, ma come spiega il fatto che si sono manifestati senza l'ausilio di un Digital Gate?"

"Ci stavo appunto arrivando. I Leggendari Guerrieri non sono Digimon come tutti gli altri..." spiegò il Digimon ermellino. "Innanzitutto, non rientrano in nessuna categoria di classificazione a noi conosciuta, nè hanno gli stessi livelli evolutivi dei Digimon comuni. Inoltre, essi esistono soltanto come essenze spirituali, prive di corpo, e sono in grado di manifestarsi soltanto tramite un Digimon o un essere umano che faccia da tramite temporaneo, e a cui viene concesso di usare il loro enorme potere per un intervallo di tempo limitato. Nell'ultimo caso, se a fare da tramite è un essere umano, la fusione tra il Leggendario Guerriero e il suo detentore avviene tramite uno strumento chiamato D-Tector, che il soggetto attiva per evocare lo Spirit. Per questo, i Leggendari Guerrieri non hanno bisogno di usare un Digital Gate per emergere. Si trovano già all'interno del D-Tector, e possono essere richiamati in ogni momento."

"Capisco..." rispose Satsuma, annuendo lentamente. Tutte informazioni molto utili, e se davvero si trattava dei Leggendari Guerrieri, forse non avevano di che temere da loro... in fondo erano pure coloro che avevano sconfitto Lucemon. Ad ogni modo, era sempre meglio tenerli d'occhio...

"Shirokawa, Kurosaki!" esclamò Satsuma, rivolto alle due operatrici. "Riuscite a stabilire un contatto visivo con il settore 300?"

"Affermativo, capitano Satsuma! Stiamo già procedendo alla connessione... ecco, ci siamo!" rispose Shirokawa, la ragazza bionda dall'aspetto più vivace. Immediatamente, sullo schermo che dominava la sala principale del quartier generale giapponese della DATS apparve un'inquadratura del cantiere edile dove Sethmon era apparso... e tutti i presenti poterono vedere la piccola figura, alta come un uomo normale, dai lunghi capelli biondi e coperta da un'armatura rossa fiammeggiante, che si parava coraggiosamente davanti a Sethmon!

"Contatto stabilito. I due Digimon emersi sono sullo schermo... e sembrano reciprocamente ostili!" fece rapporto Kurosaki non appena le immagini cominciarono a scorrere sullo schermo. Sethmon ed Agunimon stavano camminando in circolo l'uno attorno all'altro, squadrandosi ferocemente. Il Digimon più grande, di tanto in tanto, faceva qualche finta con le zampe anteriori e le zanne, nel tentativo di intimidire il Guerriero del Fuoco...

Kudamon serrò gli occhi. "Quel Digimon con l'armatura rossa... è quello non presente nei nostri registri! Sì, non ci sono dubbi! Satsuma, quello è proprio uno dei Leggendari Guerrieri. E' Agunimon, lo Human Spirit del Fuoco." disse, sempre con quella voce pacata che strideva leggermente con il suo corpo snello e scattante.

Satsuma annuì. "Molto bene. Cercate di mantenere monitorati entrambi i settori, ed inviate una squadra di inibitori mnemonici al settore 300. Molte persone avranno visto quei Digimon, e non possiamo permettere che la notizia si diffonda. Le reazioni di panico della popolazione potrebbero provocare ingenti danni a cose e persone."

"Ricevuto." rispose Shirokawa, tornata a premere pulsanti sulla sua console. "La squadra di inibitori numero 8 è già in movimento verso il settore 300, e dovrebbero arrivare lì in non più di dieci minuti."

"Ottimo lavoro." rispose il capitano, per poi tornare al computer al quale stava lavorando e aprire i database di conservazione dei file sui Digimon per aggiornarli come era prassi regolare. Pur non dandolo a vedere, il comandante della DATS era rimasto piuttosto sorpreso dalla raffica di eventi straordinari che si erano succeduti nell'arco di una sola giornata. La fuga del Raptor One, quel ragazzo di nome Masaru Daimon che riusciva a combattere con i Digimon, poi un doppio attacco di Digimon selvatici, e ora l'apparizione di uno dei Leggendari Guerrieri...

Satsuma era un tipo razionale, che non credeva alle sensazioni... e se non lo fosse stato sarebbe già morto almeno una dozzina di volte... ma in quel frangente non riusciva a togliersi dalla testa il presentimento che stava per accadere qualcosa di molto serio. E in qualche modo, sentiva che anche il suo piccolo amico Kudamon provava una sensazione molto simile...

"I Leggendari Guerrieri..." pensò Kudamon. "...appaiono soltanto in caso di gravissimo pericolo per entrambi i mondi. Temo che ci stiamo avviando verso un periodo di crisi quale non abbiamo mai visto finora..."

 

----------

 

Nello stesso momento, nell'altro settore sotto attacco, un ascensore aveva raggiunto il piano terreno di una palazzina, e le porte si erano aperte facendo un dinamico duo di nuovi amici - un ragazzo dai lunghi capelli castano-rossicci e un piccolo tirannosauro dalle squame arancioni, impazienti di iniziare la battaglia con il gigantesco Digimon che aveva attaccato il quartiere. Appena fuori dall'edificio si sentiva il rumore assordante delle strida di Cockatorimon, talmente acute da far tremare i vetri...

"Heh. Questo Digimon ama le entrate in scena in grande stile, vedo..." scherzò Masaru mentre varcava la porta scorrevole che dava sulla strada. Lui ed Agumon si voltarono verso Cockatorimon che, in piedi in mezzo alla strada, teneva le ali aperte e la coda sollevata e aperta a ventaglio in una sorta di posa trionfante. Si era lasciato dietro una scia di distruzione non indifferente, tra auto capovolte e alberi sradicati... ma, chiamatelo coraggio o stupidità, quella dimostrazione di potenza non aveva in alcun modo intimorito i due nuovi amici, che si fecero avanti per affrontare il Digimon dallo sguardo pietrificante!

"Okay, Agumon... allora stasera si mangia un bel piatto di Kentucky Fried Chicken, cotto al punto giusto! Ti va l'idea?" chiese il giovane street fighter facendo rumore con le nocche. Al suo fianco, Agumon sfoderò un ghigno sicuro che rispecchiava quello dipinto sul volto del ragazzo...

"Se me lo permetti, capo, vorrei farla io la prima mossa! Pepper Breath!" esclamò Agumon. Si riempì d'aria le narici, poi alzò la testa verso quella di Cockatorimon e sputò una palla di fuoco grande come un pallone da basket, che andò a colpire il gigantesco gallo proprio sotto l'occhio! Cockatorimon stridette per l'improvviso dolore e arretrò di un passo, poi abbassò lo sguardo verso il luogo da cui era provenuto l'attacco per trovarsi di fronte Masaru ed Agumon, già in posizione di guardia! I suoi occhi feroci si strinsero minacciosamente, mentre osservava quelle che dal suo punto di vista erano delle ridicole bestioline indegne della sua attenzione...

"Notizia flash, galletto! Questo è il nostro quartiere, e se vuoi venire qui per fare casino, prima dovrai risponderne al grande Masaru Daimon-sama e al suo seguace Agumon! Yaaaaah!" esclamò Masaru, per poi scattare a tutta velocità verso il gigantesco Digimon piumato, il pugno sollevato e pronto a colpire, ed Agumon che lo seguiva a ruota! Come un sol uomo, il ragazzo e il piccolo Digimon si scagliarono contro il Digimon invasore, che a sua volta prese la mira e sparò un raggio di luce bianca dai suoi occhi contro i due. Per loro fortuna, Masaru e Agumon si aspettavano la risposta di Cockatorimon e balzarono di lato, uno da una parte uno dall'altra, e riuscirono a schivare il raggio pietrificante, che colpì l'asfalto sul quale si trovavano fino a una frazione di secondo prima. Poi, Masaru accelerò la sua corsa e balzò addosso al gallo gigantesco, afferrandosi saldamente al folto piumaggio che copriva il suo petto! Con uno strillo indignato, Cockatorimon iniziò a contorcersi nel tentativo di scrollarsi di dosso quell'irritante essere umano, ma Agumon, dal quale il Digimon più grande si era distratto, lo bersagliò con una raffica di Pepper Breath scagliati con rapidità e precisione, e gli impedì di farlo!

"Grande, Agumon! Grazie dell'aiuto! Ed ora, pollastro, veniamo a noi!" esclamò Masaru. Afferrate strette le piume di Cockatorimon, il ragazzo iniziò ad arrampicarsi letteralmente sul suo corpo, guadagnando un metro dopo l'altro con ampi movimenti delle braccia. Per quanto il colossale Digimon cercasse di toglierselo di dosso, il ragazzo non mollava... anzi, proseguiva con ancora maggiore decisione! In men che non si dica, era salito sulla schiena di Cockatorimon e ne aveva raggiunto la nuca, dove iniziò a colpire con dei poderosi pugni che fecero barcollare il feroce uccellaccio! Arrabbiata, la bestia stridette di nuovo, un suono penetrante che fece provare una fitta di dolore alle orecchie di Masaru e lo costrinse ad interrompere l'attacco... poi scosse la testa con ancora più violenza, e per un attimo Masaru temette di essere sbalzato giù dal dorso della bestia verso un poco piacevole atterraggio sull'asfalto. Stringendo i denti, fece ancora più forza nel tentativo di reggersi alla sua poco collaborativa cavalcatura. In quel momento, si sentiva come un cowboy ad un rodeo...

"Capo! Resisti, ci penso io!" gracchiò Agumon vedendo il ragazzo in difficoltà. Il piccolo dinosauro prese un respiro ancora più profondo... e questa volta, quando aprì la bocca, da essa uscirono non una, ma ben quattro palle di fuoco!

"Pepper Flame!"

L'attacco di Agumon, sferrato con una potenza che difficilmente un Digimon di livello Rookie avrebbe potuto avere, centrò Cockatorimon al torace e al collo, dove apparvero delle dolorose bruciature nere. Cockatorimon barcollò, e in questo modo diede a Masaru un momento di respiro per mettersi in una posizione più stabile... ma il gallo gigante si rimise quasi subito, assetato di vendetta verso quell'irritante creaturina che gli stava dando tanto fastidio! Si abbassò leggermente sul terreno, e la sua grande coda si aprì a ventaglio in maniera spettacolare e minacciosa al tempo stesso... Masaru sussultò, riconoscendo il preludio ad un altro attacco!

"Attento, Agumon! Sta per attaccare!" cercò di avvertire il suo amico digitale...

Troppo tardi! L'avvertimento non aveva fatto neanche in tempo ad uscire dalla bocca di Masaru, che la coda di Cockatorimon si illuminò della stessa abbagliante luce bianca che il ragazzo aveva visto poco prima nei suoi occhi! Poi, l'enorme gallo aprì il becco... e da esso scaturì un enorme raggio di energia luminosa che colpì la strada e fece volare in aria dei grossi pezzi di asfalto semisciolto! Agumon sussultò allarmato, ma non ebbe il tempo di mettersi al riparo, in quanto, con un rapido movimento laterale della testa, Cockatorimon spazzò il terreno davanti a sè con il raggio emesso dalla bocca e lo colpì in pieno! Il piccolo Digimon dinosauro lanciò un acuto strillo di dolore e venne brutalmente sollevato in aria dalla potenza del colpo... poi, sotto gli occhi di Masaru, atterrò pesantemente sulla strada. Esausto, Agumon cercò di tirarsi su con le esigue forze che gli erano rimaste... ma non ce la fece, e scivolò al suolo, quasi privo di sensi.

"AGUMON!" esclamò Masaru. Con un ringhio infuriato, il ragazzo si staccò da Cockatorimon, non prima di aver stordito il gallo gigantesco con un pugno dietro la nuca, e scese agilmente giù, piegandosi su un ginocchio quando toccò l'asfalto. Corse da Agumon, nel tentativo di sincerarsi delle sue condizioni, gli mise una mano dietro la nuca, e lo scosse per vedere se rispondeva.

"Agumon! Hey, Agumon, tutto bene? Come ti senti?" esclamò il giovane street fighter mentre continuava a fare animo al suo amico digitale. Il piccolo corpo di Agumon era segnato da alcune bruciature nere e da diversi lividi, e il suo respiro era affannoso. Aveva chiaramente subito un duro colpo, ma riuscì ad alzare la testa e a rispondere alla domanda.

"Ugh..." gemette, con un colpo di tosse. "S-scusami... capo... N-non sono stato... abbastanza forte..."

Poi, reclinò la testa da un lato e perse i sensi...

"Agumon!" esclamò di nuovo Masaru. A malapena si accorse che le porte automatiche della palazzina da cui erano usciti prima si erano aperte di nuovo, e ne erano finalmente uscite le trafelate Yoshino e Raramon. La ragazza dai capelli rossi teneva in mano il suo Digivice-Ic, pronta al combattimento... ma si fermò di botto e trattenne il fiato quando vide Agumon a terra!

"No! Siamo arrivate troppo tardi..." esclamò Raramon.

Per diversi secondi che a lui sembrarono interminabili, Masaru rimase là in mezzo alla strada, ad osservare il corpo privo di conoscenza di Agumon che giaceva tra le sue braccia, il torace che si alzava e si abbassava a dare un debole segno che era ancora vivo. Poi, il giovane street fighter serrò i denti, sentendosi pervadere da una bruciante sensazione di rabbia. Dopo aver adagiato Agumon sull'asfalto, cercando di sistemarlo come meglio poteva, il ragazzo si alzò lentamente in piedi e si girò verso Cockatorimon... e quando si fu completamente voltato, l'espressione di rabbia determinata che si vedeva sul suo volto fece fare un passo indietro a Yoshino! Quello... quello era il volto di una persona che, una volta che aveva deciso di fare qualcosa, sarebbe stata in grado di smuovere anche le montagne pur di riuscire!

"Come hai osato..." sibilò furiosamente, gli occhi ambrati che risplendevano di una luce terribile a vedersi. "Come hai osato fare del male al mio seguace, pennuto bastardo? Questa ME LA PAGHERAI! YAAAAAAH!"

Senza pensare oltre, senza badare neanche per un istante alla propria incolumità, Masaru scattò di nuovo verso Cockatorimon, che sembrò rimanere a sua volta allibito dinnanzi a quella dimostrazione di spericolatezza! Yoshino, allarmata, cercò di fermare Masaru alzando un braccio e chiamandolo, per ricordargli che senza il suo Digimon non poteva fare niente contro quell'invasore... ma nel tempo che ci mise per aprire la bocca, Masaru aveva già coperto metà della distanza che lo separava da Cockatorimon, con delle lunghe falcate che facevano bene intuire la sua abilità atletica. Con un altro stridio di rabbia, Cockatorimon cercò di tenerlo a distanza sparando contro di lui altri raggi pietrificanti dai suoi occhi da rapace, ma aveva a che fare con un bersaglio troppo piccolo e sfuggente. Senza mai rallentare la sua corsa, Masaru schivò tre colpi prima di trovarsi a ridosso del gallo gigante... poi, sotto gli occhi di Yoshino e Raramon, troppo stupite per intervenire, il ragazzo piegò le gambe... e spiccò un salto altissimo che lo portò proprio davanti al muso feroce di Cockatorimon! Il Digimon spalancò le fauci, incredulo... poi venne raggiunto proprio in mezzo agli occhi da un poderoso destro che l'infuriato Masaru aveva sferrato incanalandoci tutta la sua rabbia! Ancora una volta, Cockatorimon stridette di dolore, poi arretrò rapidamente e le sue zampe artigliate cedettero, mandandolo a sedersi sull'asfalto, mentre Masaru rimbalzava via da lui e atterrava sull'asfalto guardandolo con un ghigno quasi feroce. Senza farsi prendere la mano dal vantaggio che si era preso, Masaru alzò di nuovo la guardia, deciso ad attaccare di nuovo quando Cockatorimon si fosse rialzato...

...e fu solo in quel momento che il ragazzo si accorse degli strani quadratini di luce arancione che danzavano attorno al suo pugno destro, creando degli irreali giochi di luce sulla sua pelle. Dimentico per un istante della sua rabbia, Masaru abbassò lo sguardo verso il suo pugno serrato ed osservò incuriosito lo strano fenomeno. Di che cosa si trattava? Cos'erano quelle lucette? Nel corso dell'anno si era ficcato in diverse risse, ma non si ricordava che gli fosse mai accaduta una cosa del genere...

"Cosa? E... e questo che diavolo..." si chiese, fissando lo strano spettacolo.

"Il capitano Satsuma aveva ragione... Quella è la reazione della Digi-Soul!" esclamò Yoshino, ormai familiare con quel fenomeno. "Daimon-kun! Tramite la tua Digi-Soul, sei in grado di far evolvere Agumon e fargli raggiungere un livello evolutivo superiore... o meglio, lo saresti, se solo tu avessi un Digivice-Ic..." aggiunse poi, storcendo il naso. Decisamente, quell'attacco di Cockatorimon non sarebbe potuto avvenire in un momento peggiore... neanche il tempo di dare a Masaru un Digivice-Ic!

Masaru serrò i denti. Che razza di bufala era quella? Aveva il potere di salvare Agumon e non poteva usarlo? Stava per aprire bocca e protestare, quando una terza voce, appartenente ad una persona un pò in là con gli anni e proveniente dalle sue spalle, si intromise, proprio nel momento in cui il gigantesco Cockatorimon si riprendeva dallo stordimento...

"Ragazzo, vuoi veramente usare quella Digi-Soul per salvare il tuo Digimon?"

Gli sguardi di Masaru, Yoshino e Raramon puntarono immediatamente verso il luogo da cui era provenuta la voce... e là, a pochi metri dal giovane street fihter, videro uno strano vecchietto dall'aria simpatica, con addosso dei vestiti da pescatore un pò consunti, consistenti di una camicia verde chiaro, una giacca senza maniche con diverse tasche, un paio di pantaloni lunghi scuri, e un paio di sandali, che portava in testa un cappello di paglia e portava una canna da pesca a tracolla. I suoi occhi grigi, ancora vispi nonostante l'età avanzata, erano fissi su Masaru e lo osservavano da dietro le lenti dei suoi occhiali da vista con vivo interesse, e i baffetti anch'essi grigi accennavano al sorriso appena abbozzato che nascondevano. Per finire, il vecchietto aveva i capelli grigio piombo, un pò lunghi e disordinati... ma nonostante ciò non dava assolutamente l'impressione di un tipo trasandato, anzi, quella tranquilla aria da nonno che irradiava dalla sua figura lo rendeva rassicurante, e comunicava a tutti che era un tipo metodico, di cui ci si poteva fidare.

Tuttavia, quello che attirò subito l'attenzione di Masaru, Yoshino e Raramon fu il fatto che, un attimo dopo, il vecchietto misterioso infilò la mano libera in una delle tante tasche della sua giacca... e ne estrasse lo stesso piccolo marchingegno simile ad un telefonino che Masaru aveva visto in mano a Yoshino! Con l'unica differenza che questo era di colore arancione... per il resto era assolutamente identico, con schermo a cristalli liquidi e simbolo della DATS stampato sotto di esso! Con un gesto sicuro del braccio, il vecchio pescatore lanciò il Digivice-Ic a Masaru che, pur ancora un pò stupito, lo afferrò al volo.

Yoshino serrò gli occhi. Per qualche motivo, le sembrava di averlo già visto, quello strano vecchietto... ma dove?

"Questo Digivice-Ic ti permetterà di usare la tua Digi-Soul, cioè l'energia che tu stai emanando in questo momento, per far evolvere il tuo Digimon e permettergli di combattere ad armi pari con quel Cockatorimon." spiegò il vecchietto, sempre con quell'espressione serena. "Ti consiglierei di usarlo adesso, se vuoi salvare Agumon..."

Lo sguardo di Masaru si spostò dal nuovo arrivato al Digivice-Ic che aveva appena ricevuto. Sentì, per un attimo, il suo cuore che accelerava... quel piccolo strumento elettronico, davvero era capace di fare una cosa del genere? Ma si riscosse dai suoi pensieri, rendendosi conto che non c'era tempo per stare tanto a rimuginare... Cockatorimon aveva ripreso ad avanzare, e minacciava di calpestare il povero Agumon, che era ancora disteso a terra privo di sensi!

"Usare la mia Digi-Soul, eh?" disse tra sè Masaru. Annuendo energicamente, il ragazzo strinse il pugno destro, ancora brillante di energia, e fece un passo in avanti verso Cockatorimon, pronto a fare quello che doveva per salvare il suo seguace!

"E va bene... vediamo un pò come te la cavi contro questo, gallinaccio troppo cresciuto!"

 

----------

 

Sethmon ed Agunimon continuavano a girare in cerchio l'uno attorno all'altro, ognuno non aspettando altro che l'avversario abbassasse la guardia per una frazione di secondo... il predatore corazzato continuava a sferrare delle finte con le sue zanne seghettate, e produceva di quando in quando un ringhio sommesso, simile a quello di un leone. Al di là della sua portata, Agunimon aspettava, fremente di iniziare la battaglia ma deciso a non lasciare a Sethmon il vantaggio di colpirlo mentre si era scoperto...

Finalmente, il Guerriero del Fuoco percepì che la bestia non si aspettava un attacco... e i suoi paramano d'acciaio emisero delle lunghe fiammate scarlatte allorchè Agunimon si lanciava in avanti per attaccare! Colto di sorpresa, Sethmon fece due passi indietro ed agitò le sue letali zanne nel tentativo di tenere a bada il suo agile avversario... ma Agunimon, veloce come una donnola, evitò il fendente saltando di lato e, approfittando dell'istante in cui la guardia di Sethmon era venuta meno, balzò in aria e si mise a girare su sè stesso, creando un turbine di fiamme rosse e gialle che volò a tutta velocità contro il fianco del Digimon Armour!

"Pyro Tornado!" gridò Agunimon, e giunto a ridosso di Sethmon riapparve dal turbine di fuoco in cui si era avvolto, e sferrò un poderoso calcio circolare in un punto scoperto del fianco dell'avversario, la gamba circondata da una rossa aura infuocata! Si sentì uno schianto quasi assordante quando il colpo andò a segno, e la bocca di Sethmon si aprì e fece uscire dalla gola un lungo ruggito mentre la bestia si accasciava nel fango per l'impeto del colpo subito! Agunimon balzò via, fece una spettacolare capriola a mezz'aria e atterrò elegantemente a qualche metro di distanza dall'avversario atterrato, il corpo ancora circondato da qualche guizzo di fiamme cremisi.

L'attacco andato a segno portò un sorrisetto sulle labbra di Agunimon, che constatò con piacere che, nonostante tre anni di inattività, la sua abilità in combattimento non si era in alcun modo deteriorata! La sua forza... la sua agilità... la sua quasi inumana prontezza di pensiero... e soprattutto quel sentimento inspiegabile e allo stesso tempo così forte... il ragazzo trasformato in Digimon sentiva, PERCEPIVA, la natura attorno a sè... la potenza del suo elemento... come accadeva a DigiWorld! Era una sensazione strana, difficile da rendere a parole... ma riempiva il giovane guerriero di fiducia!

Ringhiando ancora più crudelmente, Sethmon si rialzò in piedi, fango e brandelli di terra che schizzavano in tutte le direzioni mentre lui si dibatteva, e fronteggiò nuovamente Agunimon, che era atterrato dalla sua mossa e aveva alzato di nuovo i pugni per mettersi in guardia e prendere le misure del colossale animale. Gli occhi azzurri, puri come il cielo, del Guerriero del Fuoco osservavano anche il più piccolo movimento che la bestia faceva, e Sethmon a sua volta si teneva lontano dalla sua portata, cercando un'altra occasione per impalarlo sulle zanne... di nuovo, i due combattenti si erano bloccati in una guerra di nervi che avrebbe dato la vittoria al più paziente e al più acuto...

Uno sparuto raggio di sole colpì le terribili armi naturali del mostro e le fece luccicare sinistramente... e Agunimon strinse i denti al pensiero che quelle punte non attendevano altro che trapassare la sua armatura. Doveva evitarle a tutti i costi, o sarebbero stati dolori... Sethmon si accucciò, con i denti che digrignavano mentre pregustava la sua vittima, e il Guerriero del Fuoco indietreggiò di un passo, pronto a riceverlo quando avesse attaccato...

Ma Sethmon reagì in un modo che il giovane non si aspettava: anzichè caricare a testa bassa, il Digimon corazzato aprì le fauci, tra le quali apparve una sfera energetica rossa che sprigionava lampi scarlatti in ogni direzione... poi, senza alcun preavviso, la scagliò verso l'alto! Spiazzato, Agunimon restò ad osservare la sfera che si allontanava dal campo di battaglia, fino a raggiungere un'altezza di qualche metro da terra... e poi, di punto in bianco, si scindeva in una miriade di altre sfere più piccole che ripiombarono addosso a lui, in un feroce bombardamento a tappeto! Il Guerriero del Fuoco, grazie ai suoi riflessi pronti, riuscì a schivare una prima bordata, ma i colpi erano troppo piccoli e veloci, e cadevano troppo fittamente sul terreno perchè fosse possibile evitarli tutti! Alla fine, Agunimon venne raggiunto al petto, alle spalle e alle braccia da una scarica di proiettili energetici, e fu scagliato violentemente a terra con un breve gemito. Il suo corpo percorse qualche metro, finendo poi con la schiena addosso al muro del palazzo in costruzione, ma il giovane guerriero riuscì a rialzarsi in poco tempo... anche se questa volta aveva il fiato un pò corto. Si rimise in piedi e alzò ancora una volta la guardia, mentre Sethmon si accucciava per terra come se si stesse preparando al balzo finale. Dalla gola del Digimon Armour si levò una secca scarica di ruggiti a mezza voce, che suonavano quasi come una roca risata...

Agunimon gettò qualche rapido sguardo attorno a sè, senza al contempo perdere di vista l'avversario che non aspettava altro che una sua disattenzione. Dall'esterno del cantiere sentì provenire delle voci concitate che si stavano intensificando. Sapeva che molto presto sarebbero arrivate le forze dell'ordine, e ci sarebbero state delle inopportune complicazioni... inoltre, sapeva che il gioco del gatto col topo che stava giocando con Sethmon, e nel quale le parti si erano invertite rapidamente nel giro di pochi minuti, non poteva durare per sempre - uno dei due prima o poi si sarebbe stancato e avrebbe ceduto, e Agunimon aveva intenzione di fare sì che quel qualcuno fosse Sethmon!

Il Digimon animalesco, in parte spazientito dalla durata del combattimento, in parte esaltato per il colpo andato a segno poco prima, stava girando attorno ad Agunimon, e sferrava di tanto in tanto qualche colpetto con le zampe anteriori. Agunimon si staccò dal muro addosso al quale era finito, ed eseguì una rapida serie di finte che raggiunsero lo scopo di far allontanare Sethmon di qualche passo. Il Digimon ringhiò e riprese ad osservare attentamente il suo bersaglio, per cercare quella falla nelle sue difese che sicuramente avrebbe trovato, se Agunimon non si fosse sbrigato a sferrare l'attacco decisivo... ma gli attacchi a distanza non sarebbero stati sufficienti, decise il Guerriero del Fuoco. Doveva sferrare un colpo possente in un punto particolarmente vulnerabile della bestia...

"D'accordo... adesso vediamo quanto sei furbo, bestione..." mormorò tra sè Agunimon. Un istante dopo, alzò la guardia, tirò indietro il pugno sinistro, e caricò con un urlo da guerra! Sethmon, che evidentemente non si aspettava un attacco diretto, indietreggiò ancora... ma improvvisamente Agunimon incespicò e, con un ringhio di dolore, si accasciò a terra afferrandosi la gamba destra e contorcendo il volto in una smorfia. Poi, iniziò a strisciare indietro, fingendo di essere ferito...

Sethmon abbassò la testa, e i suoi occhi inumani brillarono crudelmente, mentre la mostruosa bocca si sollevava in un maniacale ghigno di trionfo. Per quanto il predatore corazzato fosse molto più intelligente di un animale comune, non vedeva motivo per non credere che la sua preda fosse davvero ferita, e credette alla recita del Leggendario Guerriero. Ruggì di nuovo, poi iniziò ad avanzare verso di lui sempre più rapidamente, nel tentativo di impalarlo sulle sue zanne...

Agunimon continuò la sua sceneggiata e saltellò indietro sulla gamba sinistra, mentre Sethmon si avvicinava sempre di più. Ormai, quello che era iniziato come un prudente approccio si era trasformato in una carica sfrenata che scuoteva il terreno sotto i piedi di Agunimon, e il rimbombo dei passi del mostro riecheggiava tutt'attorno come un tuono lontano...

Il Guerriero del Fuoco rimase ad attendere ancora un pò... mentre Sethmon si avvicinava con rapidità sempre più allarmante... ormai soltanto pochi metri separavano le sue zanne dal cuore di Agunimon, e la corazza non sarebbe certo stata sufficiente a proteggere l'organo vitale... sembrava che il destino del Guerriero del Fuoco fosse ormai segnato...

...quando improvvisamente Agunimon abbandonò ogni parvenza di essere in difficoltà e si gettò a terra di scatto, la caduta appena attutita dal sottile strato di fango che ricopriva il punto in cui si era gettato! La bestia non riuscì a frenare il suo furioso impeto, e le sue zanne sibilarono a pochi centimetri dalla testa di Agunimon, che si ritrovò così in mezzo alle sue zampe, e con davanti agli occhi il ventre dell'animale feroce, completamente scoperto!

Tutto accadde in una frazione di secondo. Una fiammata rossa avvolse il pugno destro di Agunimon, che sferrò un potente colpo davanti a sè, indirizzato proprio allo stomaco di Sethmon!

"Pyro Punch!" ringhiò Agunimon, e il pugno fiammeggiante colpì in pieno il ventre della bestia, con una forza spaventosa che costrinse Sethmon ad espellere l'aria dai polmoni! Gli occhi del Digimon corazzato si spalancarono per l'improvviso, lancinante dolore, e la sua bocca si aprì in un mostruoso ruggito che sembrava non avere mai fine, mentre il colpo di Agunimon faceva rientrare i muscoli del suo addome! Dopo qualche istante, Agunimon spezzò il contatto e rotolò sul proprio fianco, togliendosi da sotto il corpo di Sethmon un istante prima che le zampe della bestia cedessero, e questa crollasse prona esattamente sul punto in cui il suo avversario si trovava un istante prima! Poi, Agunimon si rialzò con un agile colpo di reni e si voltò verso Sethmon, sperando di avergli sferrato un colpo decisivo...

E proprio in quel momento, il corpo di Sethmon perse colore, diventando di un cupo grigio piombo intervallato da alcune zone nere, e uno scintillante anello di codice digitale bianco uscì dal Digimon e cominciò ad orbitargli attorno, segno inconfondibile che il mostro era stato sconfitto! Ricordando bene quello che faceva a DigiWorld, Agunimon estrasse il suo D-Tector e lo tenne davanti a sè, puntandone lo schermo verso Sethmon.

"Sarai assorbito, spirito malvagio! Il fuoco ti purificherà!" esclamò Agunimon. "DIGI-CODE SCAN!"

Il Guerriero del Fuoco tracciò un arco in aria con il suo Digivice, e il Digi-Code di Sethmon volò via dal corpo della bestia, ed entrò nel piccolo congegno, mentre il Digimon corazzato spariva lasciando al proprio posto soltanto un uovo rosso con qualche striatura gialla. Un istante dopo, Agunimon guardò con soddisfazione l'immagine di Sethmon apparsa sul display del suo D-Tector, mentre attorno a lui i rumori della battaglia si quietavano e immergevano la scena del combattimento in un silenzio quasi inquietante...

...silenzio che comunque durò appena il tempo di fargli tirare un sospiro di sollievo, in quanto le inconfondibili sirene delle auto della polizia - o almeno, questo sembravano ad Agunimon - provvidero a spezzarlo un istante dopo. Rendendosi conto di non potersi attardare ulteriormente, il padrone del fuoco si appese il D-Tector alla cintura e si allontanò spiccando un balzo di diversi metri d'altezza che lo portò oltre la recinzione del cantiere edile e sul tetto di una delle costruzioni più basse che si trovavano nei paraggi. Da lì, sotto lo sguardo incredulo di alcuni passanti che vedevano soltanto una scia rossa e dorata talmente veloce da sembrare niente più che un fugace effetto di luce, Agunimon si dileguò saltando da un tetto all'altro, proprio mentre le automobili della 'polizia' si fermavano vicino alla folla riunita attorno al cantiere. Agunimon diede un'occhiata dietro di sè per assicurarsi di non aver tralasciato nulla...

E si sbattè un pugno sulla mano quando si ricordò di un particolare importante che nella foga del momento aveva dimenticato!

"Oh, no! Maledizione, mi sono scordato il Digi-Tama!" esclamò. Abituato com'era al fatto che i Digi-Tama dei Digimon che sconfiggeva tornassero ad un Primary Village, non si era preso la briga di andarlo a raccogliere. Ora chissà che polverone sarebbe saltato fuori, quando le autorità lo avessero esaminato...

"Hmph... Al diavolo, ora non posso andare a recuperarlo!" brontolò tra sè, prima di riprendere la sua fuga per i tetti. "Se tutta quella gente mi vedesse, si scatenerebbe un polverone ancora peggiore... E poi, al momento, ci sono cose più importanti a cui devo pensare!"

Mentre continuava a saltare sui tetti delle abitazioni, dirigendosi verso zone meno popolose dove avrebbe potuto scogliere la trasformazione senza attirare sguardi indiscreti, Takuya si ripromise di contattare Kouji e gli altri il prima possibile. Forse anche a loro era successa la stessa cosa... forse anche loro avevano di nuovo ricevuto i Digi-Spirits... in ogni caso, c'erano dei grossi problemi all'orizzonte, ed era loro dovere venirne a capo il prima possibile!

Finalmente, il Guerriero del Fuoco raggiunse il fiume che attraversava Shibuya e, dopo aver trovato un'area isolata, sciolse la trasformazione. Delle matasse di codice digitale apparvero attorno al suo corpo e scintillarono per qualche breve istante prima di essere riassorbite nel D-Tector, lasciando al proprio posto il semplice ragazzino di quattordici anni che deteneva gli Spirits del Fuoco. A sua volta, il D-Tector cambiò forma e si trasformò nuovamente in un telefono cellulare perfettamente funzionante, con la batteria completamente carica. Davanti allo sguardo perplesso di Takuya, apparve un messaggio che spiegava questa improvvisa metamorfosi, e il ragazzino iniziò a farlo scorrere, leggendolo attentamente.

NUOVA FUNZIONE: IL D-TECTOR PER L'EVOCAZIONE DEI DIGI-SPIRIT PUO' ORA ESSERE RICHIAMATO IN QUALSIASI MOMENTO. IN CONDIZIONI NORMALI, ASSUMERA' DI NUOVO L'ASPETTO DI UN CELLULARE.

"Oh, beh... se non altro è una cosa in meno da nascondere..." commentò Takuya tirando il fiato. "Uff... e questa è fatta, ma ora devo chiamare i ragazzi e avvertirli di cosa è successo. Dobbiamo incontrarci il prima possibile e cercare di capire qual è il problema. Accidenti, ma ora cosa starà succedendo a DigiWorld?"

Il ragazzino alzò gli occhi verso il sole che cominciava a scendere verso l'orizzonte, e scosse la testa. Di qualunque cosa si trattasse, gli aveva organizzato qualcosa di più del fine settimana...

"Una cosa è certa: si ritorna al lavoro..."

 

----------

 

Dalle 'auto della polizia' ferme davanti al cantiere uscirono con ordine e celerità al tempo stesso alcuni agenti che indossavano uniformi blu con stivali bianchi, e portavano con sè dei piccoli oggetti simili a penne grigie con una lucetta montata ad un capo. Il caposquadra, costretto a scendere tra una compatta e rumoreggiante folla di operai e semplici passanti, alzò le mani per invitare tutti alla calma, visto che qualcuno stava già dando segno di panico.

"Per favore, state calmi!" esclamò, mostrando un distintivo che recava inciso l'inconfondibile simbolo della DATS. "Siamo il reparto speciale della polizia di Shibuya! Che sta succedendo qui?"

"Un... un mostro è saltato fuori dal nulla! Lì, proprio in mezzo al cantiere!" rispose un operaio terrorizzato, mentre indicava l'ingresso del luogo con un dito tremante. "E'... ci è apparso davanti! Stava per sbranarci! Adesso è ancora lì, e starà buttando tutto all'aria... Huh? Un momento... com'è che tutto è diventato così calmo?" aggiunse poi, notando che dal luogo di lavoro non si levava più alcun ruggito, e il frastuono si era arrestato con la stessa rapidità con cui era iniziato...

"Okay... okay, state calmi, tutti quanti! Una pattuglia vada a controllare il cantiere!" esclamò il caposquadra, e subito quattro o cinque agenti, con degli aggeggi simili a cellulari tra le mani, si diressero verso il punto che gli era stato indicato. "Tutti gli altri restino qui e si preparino a fare da rinforzo nel caso ci siano problemi!"

"Ma le giuriamo che si tratta della verità!" esclamò un altro operaio, non meno sconvolto del precedente. "So che lei non ci crede... e in effetti è una storia pazzesca... ma il mostro c'era davvero! Lo abbiamo visto tutti! Era... era gigantesco! Sconfinato! Una montagna! Con delle zanne da elefante e delle lame sulla corazza che avrebbero potuto tagliarci in due! Agente, glielo giuriamo! Era una cosa mostruosa, stava per sbranarci tutti!"

Il caposquadra iniziò a spazientirsi. "Ma... ma guardi che noi vi crediamo! State... state tranquilli, adesso i miei uomini stanno... oh, ecco, qualcuno sta già tornando!" rispose, guardando verso l'uscita del cantiere, dove era apparso un agente con tra le mani l'uovo rosso e giallo che Sethmon si era lasciato dietro dopo essere stato sconfitto da Agunimon. Appena oltre l'entrata, gli altri agenti stavano eseguendo dei rilevamenti...

Proprio in quel momento, il comandante fece un cenno agli agenti della DATS rimasti con lui, e tutti premettero un pulsante situato sui lati di quelle strane penne grigie che si portavano dietro. Poi, rapidamente, puntarono le penne verso la folla... e gli strani oggetti emisero un rapido, accecante flash che colpì gli occhi degli operai e del resto della folla - in tutto, non più di una trentina di persone - e li lasciò abbacinati per un istante. Un attimo dopo, si erano già ripresi... ma il panico e l'ansia di qualche istante prima erano svaniti nel nulla, assieme a qualcos'altro...

"Huh? Ma... ma che sta succedendo?" chiese un lavoratore. "Come mai sono qui? Non dovremmo essere al lavoro, ragazzi?"

Una giovane donna con un cagnolino al guinzaglio si guardò attorno spaesata. "Hmmm? Ma... io cosa ci faccio qui? Dovevo andare ad unappuntamento, e invece mi sono fermata qui... per cosa?" si chiese perplessa.

Il comandante della DATS sorrise tra sè. Quegli inibitori mnemonici erano davvero utili - opportunamente tarati, riuscivano a cancellare i ricordi dei Digimon dalla mente delle persone senza intaccare il resto della memoria. Non si poteva chiedere di meglio, per tenere segreta l'esistenza dei Digimon, soprattutto considerando che potevano avere effetto su più persone contemporaneamente, nel caso un'emersione fosse avvenuta in una zona affollata... Nel frattempo, gli agenti che erano entrati nel cantiere stavano tornando, e portavano con sè il Digi-Tama che, fino a qualche minuto prima, era stato Sethmon.

"Va tutto bene. Niente paura, tutto sotto controllo!" il caposquadra rassicurò i presenti. "Stiamo eseguendo i rilevamenti, ma posso già dirvi che si è trattato di un falso allarme! Voi state pure tranquilli, e tornate al vostro lavoro, non ci sono rischi!"

 

----------

 

Nell'altro settore sotto attacco, Masaru si era avvicinato ad Agumon, che stava dando qualche cenno di ripresa ed era riuscito a sollevarsi sui gomiti. Il ragazzo teneva saldo in una mano il Digivice-Ic che il misterioso vecchio pescatore gli aveva consegnato, e teneva sollevata la mano destra, attorno alla quale continuava a brillare la reazione della Digi-Soul. Una volta giunto vicino al suo amico digitale, il ragazzo si chinò verso di lui per accertarsi che stesse bene.

"Hey, Agumon! Come va?" gli chiese. "Ce la fai ad alzarti?"

Il piccolo dinosauro alzò debolmente la testa e, nonostante fosse chiaramente indebolito, riuscì ad annuire. "Ugh... non... non ti preoccupare, capo! Uff... uff... io sono sempre pronto... fai quello che devi!" ansimò.

Masaru annuì, deciso. "E va bene... non preoccuparti, adesso ci penso io a ricaricarti!" esclamò, per poi tenere il Digivice-Ic dritto davanti a sè... e piazzarci sopra la mano destra scintillante! Lo schermo del Digivice si accese, e su di esso apparve inequivocabile la scritta: EVOLUTION!

"DIGI-SOUL CHARGE!" esclamò Masaru, per poi puntare il congegno elettronico verso Agumon... e inviare verso di lui un impulso di energia dallo schermo a cristalli liquidi! Yoshino e Raramon, che assistevano dal marciapiede a tutta la scena, spalancarono gli occhi quando l'energia venne assorbita dal piccolo corpo di Agumon, che iniziò ad aumentare di dimensioni...

"Chi l'avrebbe mai immaginato? Quel ragazzo... sta facendo evolvere il Raptor One!" esclamò Yoshino, mentre Agumon iniziava la sua Digievoluzione...

"Agumon shinka..."

Il corpo di Agumon si trasformò in energia e continuò a crescere e a cambiare forma, fino a raggiungere un'altezza di almeno sei metri, mentre lampi di luce arancione schizzavano da tutte le parti e illuminavano una vasta area attorno alla zona dello scontro. Cockatorimon stridette, e fece un altro paio di passi indietro, mentre Masaru, lui stesso incredulo di quanto stava accadendo, alzava lo sguardo verso la testa del suo compagno, che ora lo sovrastava di diversi metri.

"Questa... questa sarebbe una Digievoluzione?" mormorò tra sè. "Pazzesco... se non lo vedessi non ci crederei!"

Quando la luce che aveva consumato il corpo di Agumon si diradò, la sua nuova forma apparve in tutta la sua maestà: era un tirannosauro corazzato, tutto coperto di squame arancioni e con un elmetto dotato di tre corna a proteggergli la testa, la cui struttura corporea ricordava parecchio quella di un Greymon... ma anche un osservatore distratto si sarebbe accorto delle differenze: a parte il fatto che il suo corpo, pur essendo più piccolo, era più snello e muscoloso, e non aveva la classica 'pancetta da impiegato' che caratterizzava la sua usuale forma Champion, erano visibili, sulle sporgenze ossee del suo 'casco', sulle corna e sugli occhi, delle decorazioni rosse che rendevano più feroce il suo aspetto; inoltre, dalla mascella inferiore e dalle spalle fuoriuscivano un paio di spuntoni acuminati. Per il resto, la forma Champion dell'Agumon di Masaru era assolutamente uguale ad un Greymon comune, comprese le strisce azzurre che decoravano collo, zampe e coda... e le mani e i piedi a tre dita artigliate. Il 'nuovo Greymon' ruggì fragorosamente, e un getto di fiamme arancioni proruppe dalle sue fauci spalancate!

"...GEOGREYMON!"

 

ANALIZZATORE DIGIMON

Nome: GeoGreymon

Tipo: Dinosauro

Attributo: Anti-Virus

Livello: Champion

Attacchi: Mega Burst, Horn Impulse

Una nuova forma evolutiva di Agumon, scoperta solo di recente. Di conseguenza, si sa molto poco di essa. E' comunque considerata più forte di un Greymon normale, e le fiamme che emette sono abbastanza roventi da fondere la pietra.

 

Per qualche istante, tutti i presenti restarono a guardare senza fiato il gigantesco Digimon che, terminata la Digievoluzione, si parò di fronte a Cockatorimon e grugnì in tono di sfida. Una delle sue possenti zampe posteriori si abbattè sull'asfalto, aprendovi delle crepe. Con un fremito eccitato, provando una sensazione di forza e potenza mai sentite fino ad allora, GeoGreymon si guardò un artiglio e lo flesse... poi rivolse lo sguardo a Masaru, e gli angoli della sua bocca si sollevarono in un ghigno di intesa, lasciando intravedere le sue affilate zanne!

"Ce l'hai fatta, capo... mi hai fatto Digievolvere!" ruggì GeoGreymon. "Lo dicevo io che eri tu il migliore!"

Masaru ricambiò il sorriso, serrando gli occhi con aria un pò sfacciata, e gli fece il segno dell'okay. "Così... questa sarebbe una Digievoluzione, eh? Niente male, se posso dire la mia!" commentò.

"Hey, voi due!" cinguettò la vocetta acuta di Raramon dal marciapiede. La Digimon simile ad un fiorellino galleggiante stava indicando con una delle sue corte braccia Cockatorimon, che aveva ripreso ad avanzare verso le sue vittime, per niente intimorito da quella inaspettata evoluzione. "Non vorrei rovinare il vostro scambio di convenevoli, ma avete un Digimon a cui pensare!"

L'espressione convinta di Masaru non sbiadì. "Heh. Guarda che ce ne ricordavamo! Non vi preoccupate, questa sarà una passeggiata! GeoGreymon, fagliela vedere! Mostra a quel polletto di che pasta siamo fatti!" esclamò.

"Con piacere, capo! YAAAAAH!" Con un ruggito fragoroso, che fece quasi tremare la terra, GeoGreymon abbassò la testa e si scagliò con tutta la sua furia contro Cockatorimon, che non ebbe il tempo di fare nulla per difendersi! Il colpo di testa del dinosauro lo colpì in pieno petto e lo fece nuovamente cadere a terra con uno stridio infuriato... poi, GeoGreymon lo mantenne sotto pressione con una raffica di colpi sferrati con le zampe anteriori e gli impedì di alzarsi! Cockatorimon, sempre più arrabbiato, cercò di difendersi sbattendo le corte ali davanti a sè, usandole per frustare il viso dell'avversario, e riuscì a distrarlo il tempo sufficiente a rimettersi in piedi e a spiegare nuovamente la coda...

GeoGreymon riconobbe immediatamente il preludio dell'attacco che lo aveva messo KO quando era nello stadio evolutivo precedente, e subito si chiuse in difesa quando il gallo gigante aprì il becco. Le sue precauzioni s rivelarono fondate, in quanto un istante dopo si vide arrivare addosso lo stesso raggio di distruttiva energia bianca di pochi minuti prima! Questa volta, però, il colpo non ebbe lo stesso effetto devastante, in quanto GeoGreymon sollevò le zampe anteriori davanti a sè e parò l'attacco energetico, puntando i piedi a terra e flettendo ogni muscolo del corpo per meglio rimanere ancorato al terreno. Anche così, la pressione dell'attacco si rivelò tremenda, e il dinosauro dovette iniziare a spingere con le zampe posteriori per resistere. Per qualche secondo, i due rimasero in posizione di stallo davanti agli occhi ansiosi di Yoshino e Raramon, e quelli incoraggianti di Masaru... poi, GeoGreymon iniziò a retrocedere di qualche centimetro, e gli artigli dei suoi piedi affondarono nell'asfalto e vi scavarono delle piccole trincee mentre il loro proprietario veniva spinto...

Ma proprio quando sembrava che GeoGreymon dovesse cedere, la forza di volontà del dinosauro corazzato si fece sentire di nuovo, spronandolo a resistere! Il suo capo aveva fiducia in lui, e lui era tutto ciò che si interponeva tra Masaru e Cockatorimon! Doveva resistere... ne aveva il DOVERE nei confronti del suo capo, che pure lo aveva aiutato già più volte nel corso di quella giornata!

"No... tu... non mi batterai, Cockatorimon! Non mi batterai, hai capito?" ringhiò GeoGreymon. Dalla sua bocca cominciarono a scaturire dei raggi di energia arancione, provenienti da una piccola sfera luminosa che si stava formando tra le sue fauci...

Con un grugnito, GeoGreymon fece un passo in avanti, opponendosi alla tremenda pressione dell'attacco di Cockatorimon... e iniziò a respingerlo!

"Sì, perfetto!" esclamò Masaru, vedendo il suo compagno che iniziava a prendersi il vantaggio. "Forza, GeoGreymon! E' il momento giusto, colpisci!"

Ancora per qualche istante, il contrasto tra GeoGreymon e Cockatorimon andò avanti, e il dinosauro riuscì a muovere ancora qualche passo verso il suo avversario, che spalancò gli occhi incredulo... finalmente, dopo aver accumulato abbastanza energia, GeoGreymon alzò la testa e spalancò le fauci, liberando una enorme scarica di energia arancione!

"Mega Burst!" ringhiò GeoGreymon. Con un boato simile ad un colpo di cannone, l'energia esplose verso Cockatorimon sotto forma di un violento raggio di luce arancione che penetrò l'attacco di Cockatorimon e ne disperse l'energia come fumo al vento! Il gallo gigante stridente ancora, questa volta per la paura, mentre la calda luce dell'attacco avvolgeva lui e i suoi dintorni... e il raggio sparato da GeoGreymon lo colpì in pieno e lo inghiottì in un'esplosione impressionante! Masaru, Yoshino e Raramon si schermarono gli occhi finchè il bagliore obnubilante non si fu calmato... e quando li riaprirono, videro Cockatorimon paralizzato in un'espressione di panico e dolore, il corpo privo di colore, e un anello di codice digitale sospeso attorno al suo corpo. GeoGreymon, appena davanti a lui, riprendeva fiato, osservando con orgoglio il risultato della sua vittoria.

Con un ghigno, Masaru strinse un pugno davanti a sè. Avevano vinto! Erano riusciti a sconfiggere un Digimon della forza di Cockatorimon... alla loro prima battaglia!

"Ce... ce l'ho fatta! Hai visto, capo? Hanf... Hanf... Ce l'ho fatta!" ringhiò il dinosauro. "Ora tocca a te! Devi prendere il codice di quel Digimon per trasformarlo di nuovo in un Digi-Tama!"

"Subito!" esclamò Masaru con tono convinto, e produsse di nuovo il suo Digivice-Ic...

...solo per ricordarsi che non aveva la più pallida idea di come si faceva a prendere il codice di un Digimon!

"Ehm... a questo proposito..." iniziò, mentre scuoteva il marchingegno arancione davanti a sè come se questo dovesse farlo funzionare. "Qualcuno mi spiega come diavolo si fa? Non hanno un libretto di istruzioni, questi cosi?"

"Devi puntarlo verso il Digimon, e dire: 'Digi-Code Scan!'. Così, gli sottrarrai il codice e lo trasformerai di nuovo in un Digi-Tama che potremo rispedire a DigiWorld!" venne in suo soccorso Yoshino. Masaru accolse la spiegazione con un cenno affermativo della testa, poi puntò lo schermo del Digivice-Ic verso il corpo inerte di Cockatorimon, ripetendo esattamente le stesse parole.

"E va bene... allora... DIGI-CODE SCAN!"

Proprio come aveva detto la giovane dai capelli rossi, lo scintillante Digi-Code di Cockatorimon volò via dal suo corpo e verso il Digivice-Ic di Masaru, per poi venire assorbito dallo schermo a cristalli liquidi, dove scomparve con un fugace pulsare di luce bianca. In breve tempo, tutto quello che rimase di Cockatorimon fu un Digi-Tama grande come un pallone da basket che cadde impotente sull'asfalto, seguito solo da un istante di silenzio che suonava come un sospiro di sollievo dopo tutta quella concitazione.

L'emergenza era rientrata. Masaru e GeoGreymon erano riusciti a sconfiggere Cockatorimon.

Il giovane street fighter, inorgoglito dalla vittoria sua e del suo compagno, guardò con soddisfazione lo schermo del suo Digivice-Ic, sul quale era apparsa l'immagine del volto di Cockatorimon, poi alzò lo sguardo verso GeoGreymon, e si congratulò con lui.

"Uff... e questa è fatta! Sei stato grande, GeoGreymon! Un lavoro fantastico!" commentò, strappando un sogghigno al suo compagno prima di voltarsi alle proprie spalle. "Oh, e ovviamente grazie anche a te, vecchietto! Sei stato..."

Ma quando Masaru e gli altri si voltarono per dargli il giusto riconoscimento, videro con grande sorpresa che il vecchio pescatore era sparito senza lasciare traccia. Stupefatto, Masaru sbattè gli occhi un paio di volte, mentre Yoshino e Raramon scendevano dal marciapiede e si dirigevano lentamente verso il Digi-Tama di Cockatorimon, gettando anche loro delle occhiate verso il punto dove si trovava il misterioso vecchietto.

"Yoshino... hai idea di chi potesse essere quello strano signore?" chiese Raramon dopo qualche istante. "Sembrava sapere molto dei Digimon, e dei Digivice in dotazione a noi della DATS..."

La ragazza scosse la testa, mentre si chinava a raccogliere il Digi-Tama caduto. "Sono sicura di averlo già visto, Raramon, ma non riuscirei a dirti dove neanche se ne dipendesse la mia vita..."

 

----------

 

"Signore! Il segnale di Sethmon è scomparso... oh, e anche quello di Cockatorimon!"

"Cosa? Ne siete sicuri? Controllate meglio quegli strumenti!"

"Abbiamo... abbiamo già fatto tutti i dovuti controlli, signore, e non ci sono errori! Questo può voler dire soltanto che i nostri guerrieri sono stati sconfitti!"

"Hmmm... e così gli esseri umani sono dotati di armi così potenti da respingere i nostri guerrieri? Pensavo non ne avessero più, dopo la storia di tre anni fa..."

"Dobbiamo mandare degli altri Digimon nel Mondo Reale, signore?"

"No, lasciate perdere... per adesso! Questa spedizione serviva soltanto a prendere le misure dei nostri avversari, in modo da essere preparati quando fosse venuto il momento giusto per invadere il loro mondo! Salvate tutti i dati e inviateli al nostro signore! Credo che li troverà molto interessanti!"

"Abbiamo sentito e obbediamo!"

"Ottimo..." tuonò la voce rombante di un gigantesco Digimon, la cui sagoma ricordava quella di un drago demoniaco il cui corpo era stato modificato con impianti cibernetici. "Quando avete finito, passate in rassegna tutti i salvataggi. C'è la possibilità che abbiamo a che fare con i Leggendari Guerrieri, e in questo caso dovremo prendere le necessarie contromisure."

"Certamente. Sarà fatto." risposero quasi all'unisono i Digimon operatori, dei grossi insetti meccanici simili a scarabei dalle lunghe antenne...

 

----------

 

Di ritorno dalla loro passeggiata, le famiglie Minamoto e Kimura si stavano dando gli ultimi saluti, ferme all'angolo di un incrocio della periferia di Shibuya. Mentre i signori Minamoto e la signora Kimura discutevano ancora un pò prima di salutarsi, i due gemelli ne avevano approfittato per appartarsi un pò e parlare dei loro progetti per il weekend. Non era tutti i giorni che avevano la possibilità di stare assieme così a lungo, complici gli impegni di entrambi e delle loro famiglie, e volevano sfruttare il più possibile il tempo a loro disposizione...

"Allora, Kouichi, se vuoi venire ad assistere alle prove del mio gruppo... noi suoneremo domani nel pomeriggio, verso le tre, e credo che i ragazzi non avranno nulla da obiettare se ci sarà un pò di pubblico. Che ne dici?" stava chiedendo Kouji al gemello.

L'ex-detentore degli Spirits delle Tenebre fece un deciso gesto di assenso, e rispose con il suo sorriso pacato. "Sì, mi farebbe molto piacere venirti a vedere. Per curiosità, che cosa suonerete?"

"Si tratta di un pezzo che ho scritto da poco. Si intitola..." iniziò a rispondere Kouji...

BEEEP! BEEEP! BEEEP!

Il ragazzo dai capelli lunghi venne interrotto dal suono del suo cellulare che, nella tasca dei suoi pantaloni, si mise a vibrare furiosamente quasi volesse attirare la sua attenzione. Con sorpresa, i due gemelli abbassarono lo sguardo verso il telefonino, che poi Kouji ripescò dalla tasca e al quale rispose dopo aver fatto cenno ai suoi genitori (che, avendo sentito anche loro il suono, si erano voltati incuriositi verso di lui) che tutto andava bene. Kouji diede uno sguardo allo schermo del cellulare per vedere di che numero si trattava, e vide che la chiamata veniva dal cellulare di Takuya...

"Ah, è solo Takuya..." commentò Kouji, premendo il tasto di risposta. "Magari vorrà organizzare un'uscita tra amici... Sì? Takuya-kun, sei tu? Sì... ciao anche a te... dimmi, che cosa... hm, hm... ... ..."

Dopo qualche secondo di silenzio da parte di Kouji, Kouichi notò che qualcosa era cambiato nell'espressione del fratello gemello. Non un gran cambiamento, certo, anche perchè il Prescelto degli Spirits della Luce non era tipo da palesare i propri sentimenti con facilità... eppure, Kouichi fu sicuro di aver visto una strana luce accendersi in quegli occhi color del petrolio. E ormai, conosceva il fratello gemello troppo bene per non rendersi conto di ciò che provava... sapeva bene che, quando Kouji aveva quella strana luce appena percettibile nello sguardo, voleva dire che c'era qualcosa che non andava... Takuya gli aveva dato una notizia che lo inquietava, ne era sicuro...

E ciò che Kouji rispose subito dopo non fece che avvalorare questo suo sentore.

"Come?" mormorò il ragazzo dai capelli lunghi, non riuscendo a nascondere una punta di apprensione. "E... dove è successo?... Hmmm... sì... sì, certamente! Kouichi è qui con me, e ora pensiamo noi ad avvertire gli altri! Sì... sì, certo, stai tranquillo. Ci si sente."

Finalmente la chiamata si interruppe, e Kouji premette il pulsante di fine per poi infilarsi di nuovo il cellulare in tasca. Prese un profondo respiro, e poi esalò l'aria quasi con rabbia. Il suo umore aveva appena fatto una caduta verticale, e quella che era iniziata come una innocente passeggiata per Tokyo con la famiglia si era trasformata forse nel preludio di qualche grosso problema... di qualche problema MOLTO grosso...

"K-Kouji?" chiese timidamente Kouichi. "C'è... qualche problema, vero?"

Inutile cercare di nascondere la cosa... Kouji annuì lentamente, e le parole che uscirono dalla sua bocca fecero scorrere un brivido lungo la schiena di Kouichi.

"Domani mattina, Kouichi. Riunione al parco. Un Digimon è apparso nel Mondo Reale!"

 

----------

 

"E quindi, se moltiplico i valori dei due lati per il coseno dell'angolo opposto, ottengo la misura del lato che mi manca!" disse Kaoru con un certo entusiasmo, mentre indicava il testo dell'ultimo esercizio che lei e il suo tutore per quel giorno, Junpei Shibayama, avevano risolto. "Grandioso! Ora sì che ho capito! Grazie mille, Shibayama-san, sei stato un ottimo insegnante!"

"Oh, beh, non è stato niente di che..." rispose Junpei con modestia, dopo aver fatto un'allegra risata. "Dopotutto, la matematica è sempre stata una materia in cui sono andato bene... comunque, sono contento di esserti stato d'aiuto! Pensi di aver capito ora, queste operazioni sui triangoli?"

Kaoru annuì, poi diede un'occhiata al suo orologio. "Sì, penso di sì, Shibayama-san... comunque, ora temo di doverti lasciare. Vedi, i miei genitori vogliono che torni a casa presto... e sono già quasi le sei..."

Junpei ebbe come la sensazione che il tono della ragazza dai capelli bluetti si fosse leggermente incupito nel pronunciare l'ultima parte, ma pensò che si fosse trattato solo di una sua sensazione, e non ci fece caso. "Hmm. Capisco. Beh, visto che abiti non troppo lontano da casa mia, ti va di fare un pò di strada assieme? Così, giusto per tenerci un pò compagnia..."

Kaoru sembrò innervosirsi per un istante... poi il suo viso si rasserenò, e gli sorrise, apprezzando la premura. "Beh... a me farebbe molto piacere, certo... però... ne sei sicuro, Shibayama-san? Non vorrei darti disturbo." rispose, giocherellando un pò con gli indici delle mani.

"Heheheheee... non ti preoccupare, fare un giro un pò lungo mi aiuterà a calare un pochino!" rispose il ragazzo, scherzando sul suo sovrappeso. "E poi, mi fa sempre piacere stare in compagnia!"

La ragazzina si mise una mano davanti alla bocca. "In tal caso... sì, mi piacerebbe molto! Grazie ancora..."

Un deciso bip bip proveniente dal cellulare di Junpei attirò l'attenzione di entrambi, oltre che di alri studenti presenti nella biblioteca, che rivolsero uno sguardo di disapprovazione verso il duo. Junpei fece una smorfia, rimproverandosi di essersi dimenticato di spegnere il suo telefonino, poi lo tolse di tasca e fece un inchino di scuse, prima di disattivare l'audio e dare un'occhiata allo schermo a cristalli liquidi.

"Ehm... chiedo scusa, Umino-san, ma mi è arrivato un messaggio..." spiegò Junpei notando l'espressione incuriosita di Kaoru. "Ci dò un'occhiata e sono subito da te..."

Kaoru annuì e tornò al tavolo al quale avevano studiato per raccogliere le sue cose, mentre Junpei iniziava a leggere il messaggio. Dal numero, vide che veniva da parte di Kouji. Cosa un pò insolita, riflettè tra sè. Kouji non era tipo da inviare messaggini, a meno che non ci fosse un motivo serio... Di qualunque cosa si trattasse, molto probabilmente era il caso di darci un'occhiata immediatamente...

"Hmmm... vediamo un pò cosa ci dice l'amico Kouji..." riflettè, prima di premere il pulsante di visualizzazione... e rimanere congelato!

 

DOMANI MATTINA. ORE 9:30, PARCO DI SHIBUYA. DIGIMON NEL MONDO REALE. TAKUYA HA RICEVUTO DI NUOVO AGUNIMON. DOBBIAMO DISCUTERE DELLA SITUAZIONE. NON MANCARE.

 

----------

 

Ad un bar di Shibuya, il gruppo di Izumi Orimoto, finito il pomeriggio di 'shopping selvaggio', si era seduto ad un grande tavolo circolare per mangiare un gelato in compagnia... e proprio in quel momento, la Digiprescelta dai lunghi capelli biondi sentì vibrare il suo cellulare. Dopo aver fatto cenno a Chiaki e alle altre sue amiche di scusarla un istante, e aver ricevuto i loro assensi, Izumi attivò il suo cellulare e se lo portò all'orecchio, non prima di aver notato che il numero che l'aveva chiamata era quello di Kouichi.

"Pronto?" rispose Izumi, con il suo classico tono gioviale e un pò frivolo. "Sì, sei tu, Kouichi-san? Ciao! A che devo il piacere di questa chiamata?"

Le altre ragazze sentirono un mormorio indistinto provenire dall'altro capo del cellulare, e videro la loro amica bionda annuire lentamente... poi, la frase successiva la lasciò di sasso, facendole spalancare gli occhi e cascare leggermente la mascella. Chiaki, che era la più vicina, fu sicura di leggere un sospetto di paura negli occhi fieri della mezza-italiana, e di vederla impallidire leggermente... e la cosa la fece preoccupare non poco!

"C-Come?" mormorò Izumi, poi scosse la testa e recuperò la compostezza. "Okay, allora ci sarò! Sì, contate pure su di me! Ciao... ci vediamo domani! Grazie, anche a te!"

Izumi sospirò, quasi a voler buttare fuori la tensione, quando la chiamata finì e il telefonino le restituì il segnale di chiamata interrotta... la notizia che aveva ricevuto aveva dell'incredibile, e avrebbe sicuramente voluto dire guai per tutti...

"I-... Izumi-chan?" chiese Chiaki, arrischiandosi a farle una domanda dopo aver visto la sua faccia sconvolta e le espressioni preoccupate delle altre ragazze. "Tutto... tutto bene? Hai una faccia... che si direbbe quasi che sia successo qualcosa di grave? C'è... stato qualche problema?"

La mezza-italiana si schiarì la voce, cercando di apparire il più tranquilla possibile mentre metteva via il cellulare e rispondeva alle sue amiche. "Ehm... no, no, nessun problema... scusate, ma mi è arrivata una notizia un pò sorprendente..." rispose, muovendo una mano davanti a sè. "Ma non è nulla, sul serio! E' stato solo... una piccola sorpresa, tutto qui! Niente di che!"

Izumi, mentre diceva tutto questo, non potè impedirsi di sentire uno sgradevole brivido lungo la spina dorsale. Altro che piccola sorpresa! Lì c'era in ballo il futuro della Terra e di DigiWorld... per non parlare delle reazioni che ci sarebbero state alla notizia dell'esistenza dei Digimon!

"Accidenti..." pensò tra sè la ragazza bionda. "Questa... questa proprio non ci voleva! Ho come idea che, se davvero ci sarà bisogno di nuovo dei Leggendari Guerrieri, il nostro compito questa volta sarà molto più duro!"

 

----------

 

Al parco di Shibuya, nel frattempo, il piccolo Tomoki aveva a sua volta ricevuto una telefonata da parte di Takuya, e aveva interrotto la pattinata che stava facendo con Katsuharu e Teppei per rispondere. Dopo essersi appoggiato alla ringhiera della pista di roller-blading, il ragazzino dai capelli castani attivò il cellulare e rispose alla chiamata, salutando il suo amico con gioia.

"Ehilà, Takuya-san! Non mi aspettavo di sentirti adesso!" esclamò Tomoki. "Ero qui al parco con Katsu e Teppei che facevo un giro in pattini... Allora, come vanno le cose dalle tue parti? Tutto okay? ... Hmm, hmm... Certo, ma... perchè me lo chiedi? Vuoi... che ci incontriamo domani mattina qui al parco? Beh, a me fa piacere, ma... dimmi, Takuya-san, c'è qualche problema?"

Tomoki annuì mentre Takuya iniziava a dare la sua risposta... poi, quando sentì cosa era successo al leader del suo gruppetto, anche l'ex-possessore degli Spirits del Ghiaccio trasalì e rimase senza parole!

"D-Digimon?" mormorò il ragazzino, tenendo la voce più bassa possibile per non farsi sentire da chi si trovava lì vicino. "Qui? Nel Mondo Reale? Stai... stai scherzando, vero? Vuoi dire che... hai ricevuto di nuovo gli Spirits e... okay... okay, ho capito, ci sarò senz'altro! Ciao, Takuya, a domani! Ciao!"

Con queste parole, Tomoki interruppe la chiamata, e restò qualche secondo a guardare lo schermo del telefonino, quasi non volendo credere a quello che aveva appena sentito dalla bocca del suo amico. Digimon nel Mondo Reale... era un fatto sconvolgente, e sicuramente domani sarebbe stato su tutti i giornali! E poi... e poi cosa sarebbe successo? Ci sarebbero state altre apparizioni? Cosa avrebbe fatto la gente? Si sarebbe fatta prendere dal panico? Avrebbe cercato di raggiungere DigiWorld?

Tomoki scosse la testa, mentre osservava Katsuharu e Teppei che si avvicinavano a bordo pista e rallentavano per controllarsi i roller-blades. C'erano troppe domande nella sua testa, e non poteva certo sperare di avere delle risposte senza alcun elemento su cui ragionare...

 

----------

 

Nel frattempo, nel settore che era stato attaccato da Cockatorimon, Yoshino e Raramon avevano appena recuperato il Digi-Tama nel quale il gallo gigantesco si era trasformato dopo essere stato sconfitto da GeoGreymon. Masaru e l'appena de-evoluto Agumon, poco più in là, osservavano con interesse l'operazione. Tutto attorno a loro, si vedevano grosse crepe nell'asfalto, causate dalla foga del combattimento appena concluso, alcuni alberelli erano stati abbattuti o trasformati in pietra, e diverse automobili erano state stritolate... tuttavia, si rendevano conto i presenti, il danno avrebbe potuto essere molto peggiore, ed era stata una fortuna che Masaru e il suo nuovo amico fossero intervenuti al momento giusto...

"Oookay, signorina..." chiese ad un certo punto Masaru, riavviandosi i capelli con un gesto noncurante della mano. "Adesso che il galletto è stato trasformato in quello strano uovo... voi che cosa ne farete? E' un pò grandicello per essere nascosto..."

Yoshino si rialzò, tenendo l'uovo di Digimon tra le braccia, e rispose alla domanda. "E' tutto molto semplice, in realtà... Ora che è in stato di Digi-Tama, questo Digimon verrà inviato nuovamente nel Mondo Digitale tramite i macchinari a disposizione della DATS. Una volta lì... beh, non so i dettagli per filo e per segno, ma so per certo che potrà dischiudersi e far nascere un nuovo Digimon... sperabilmente meno aggressivo del precedente!" spiegò. "Comunque, vi devo fare le mie congratulazioni! Siete stati fantastici contro quel Cockatorimon, dico davvero! Non è da tutti riuscire a far reagire la propria Digi-Soul e far evolvere un Digimon così presto dopo averlo incontrato, dico sul serio!"

"Aaaah, non è stato poi questo granchè!" rispose Masaru con un ghigno, alzando la cresta quel tanto che bastava. "E' stata un'impresa facile! E poi, i complimenti vanno ad Agumon! E' stato lui a combattere, dopotutto!". Il piccolo Digimon dinosauro sorrise, e si mise entrambe le zampette artigliate dietro la nuca.

"Ad ogni modo, siete stati davvero molto bravi..." proseguì Raramon. "E sono convinta che come nuovi agenti della DATS, voi due farete un ottimo lavoro. Avete dimostrato di possedere molte delle qualità necessarie, anche se ovviamente vi manca un pò di esperienza..."

Yoshino alzò gli occhi al cielo, ridendo tra sè. Aveva capito che Raramon cercava di essere diplomatica, per certi versi... "E anche un pò di disciplina, se è per quello..." riflettè la giovane dai capelli rossi.

Masaru storse il naso, senza mai abbandonare quel ghigno sicuro, e rispose a tono. "Eh? Hey, hey, un momento! Chi ha mai detto che abbiamo accettato di unirci alla vostra organizzazione, sindacato, o qualunque altra cosa sia?" chiese retoricamente.

Colta di sorpresa, Yoshino sobbalzò e sbattè gli occhi un paio di volte. "Huh? Un... un momento... come sarebbe a dire che non volete arruolarvi nella DATS? Non... non avete combattuto contro Cockatorimon proprio per..."

"Noi abbiamo combattuto quel Cockatorimon... o comunque si chiamasse... perchè ci sembrava un avversario forte contro cui valeva la pena di misurarsi, e perchè così Agumon sarebbe potuto rimanere nel Mondo Reale! Mica abbiamo detto che volevamo diventare delle specie di sbirri!" spiegò Masaru, come se niente fosse.

Agumon sembrava perfettamente d'accordo, ed espresse questa sua opinione con un deciso cenno della testa. "Giusto! Io e il mio capo non stiamo agli ordini di nessuno! Facciamo quello che ci pare quando ci pare, e nessuno può darci delle regole! Ho ragione, capo?"

Masaru ghignò e gli fece il segno dell'okay. "Io stesso non l'avrei saputo dire meglio, Agumon! Sono orgoglioso del mio seguace!" esclamò. Poi, davanti agli occhi sbalorditi di Yoshino e Raramon, il giovane street fighter e il Digimon fecero scontrare i loro pugni come due vecchi amici, in segno di intesa... e iniziarono ad allontanarsi baldanzosamente, ignorando del tutto le due agenti!

Raramon sbattè gli occhi, ancora stupefatta... e Yoshino sorrise nervosamente, si mise una mano sulla fronte, e commentò la paradossale situazione con la sua frase preferita.

"Peggio che mai..."

 

----------

 

Un silenzio innaturale era caduto su quella che, fino a pochi minuti prima, era stata una radura nel bel mezzo di una lussureggiante giungla di DigiWorld, e della quale ora rimaneva poco più che una distesa fumante di erba bruciata, intervallata da alcuni alberi abbattuti, che si estendeva per diversi metri quadrati. Un pestilenziale odore di legno ed erba carbonizzati si levava dal terreno, circondando due cose che, a prima vista, sarebbero potute sembrare fuori posto in quel panorama di distruzione. Al centro della macchia carbonizzata, infatti, svettavano un puntino giallo e uno violetto, il secondo dei quali respirava affannosamente per la fatica. Un bastone d'osso, violentemente spezzato in due, giaceva a terra vicino all'oggetto giallo...

"Ce... ce l'ho fatta...? Sono... sopravvissuto... di ... nuovo...?" mormorò Dorimon con le ultime forze rimaste nel suo piccolo corpo esausto, gli occhi puntati sul Digi-Tama giallo che fino a pochi istanti prima era stato il suo avversario, Apemon. "Perchè... non ricordo... più... sono così... stanco... uuuunngh..."

La stanchezza ebbe il sopravvento sui sensi del piccolo Digimon, che si inclinò su un lato e si accasciò al suolo privo di conoscenza. Nel momento in cui Dorimon svenne, il silenzio più cupo e spettrale scese sulla zona dove si era svolto il combattimento tra lui ed Apemon, e un soffio di vento gelido soffiò desolato, spazzando via alcune nuvole residue di denso, puzzolente fumo nero. Non un altro suono. Non un altro cenno di vita. Molto probabilmente, tutti i Digimon che si trovavano nei paraggi avevano deciso di allontanarsi per non rimanere coinvolti nella lotta...

...ed ora, il piccolo Dorimon giaceva abbandonato nel bel mezzo del cratere, apparentemente dimenticato dal resto di DigiWorld...

Alcuni minuti passarono, senza che Dorimon desse più segno di vita.

E altri.

E altri ancora...

Improvvisamente, un leggero sibilo annunciò l'arrivo di due piccole figure, che scivolarono con la furtività di un paio di ninja accanto al Digimon privo di sensi, apparendo quasi dal nulla. Due misteriose figure, una delle quali era sicuramente un Digimon dalla forma di un piccolo rapace dalle corte ali...

Ma l'altra... l'altra avrebbe lasciato perplesso chiunque l'avesse vista in quel momento. Avvolta in un vestito simile a quello di un nativo americano, con i capelli arruffati e un grosso boomerang a falce di luna ben stretto in una mano, dava tutta l'impressione di un bambino umano, di non più di dieci o undici anni. Le due figure rimasero per qualche secondo ad osservare Dorimon, come se si stessero chiedendo che cosa avrebbero dovuto farne.

Poi, il Digimon simile ad un falchetto parlò, con una vocetta acuta, quasi melodiosa.

"Allora era vero... quella confusione che abbiamo visto era stata provocata proprio da lui..." commentò pensieroso. "Senti, Ikuto... che cosa pensi sia meglio fare di questo Digimon?"

Il bambino di nome Ikuto non si mosse per qualche istante... poi, lentamente, si chinò e prese in braccio Dorimon, stando bene attento a non svegliarlo. Quando rispose al Digimon uccello, la sua voce suonava chiara e decisa, anche se parlava in maniera un pò sgrammaticata.

"Noi portare questo Digimon a Mercurimon-sama. Lui sapere cosa fare." rispose, ricevendo un cenno d'assenso dal suo amico digitale...

 

CONTINUA...

 

Note dell'autore: E allora? Piaciuto? Due combattimenti al prezzo di un solo capitolo! Devo ammettere che mi è piaciuto molto scrivere il primo combattimento di Agunimon in questa storia, e reinterpretare lo scontro tra Masaru e Cockatorimon a cui si assiste nel primo episodio di Savers! E poi, ci sono già un pò di misteri che hanno fatto capolino all'orizzonte... chi era il misterioso vechietto che ha consegnato il Digivice-Ic a Masaru? E cosa ci fa un bambino a DigiWorld, visto che in teoria i due mondi avrebbero dovuto restare scollegati? Questa è solo la punta dell'iceberg... prevedo che tra tutte le mie storie - tranne il crossover finale - questa sarà la più sconvolgente, in fatto di segreti svelati e colpi di scena!

I modificatori mnemonici non sono una mia invenzione. La DATS li usa davvero, in Digimon Savers, per non far circolare la notizia dell'esistenza dei Digimon. In pratica, essi cancellano dalla mente delle persone ogni ricordo collegato ai Digimon. Comodi, non vi sembra?

A proposito, questa è la prima fanfiction della mia saga in cui i personaggi useranno, di quando in quando, delle parole volgari. Non che mi piaccia usarle, ma nell'anime Masaru parla così, in maniera slang e piuttosto sboccata... usarle è un pò una necessità per mantenermi fedele al personaggio!

Oh, un'ultima notizia bomba: pare che la serie di Digimon Savers stia per essere tradotta in inglese negli Stati Uniti d'America, con il nome di 'Digimon Data SQuad'! Sapete cosa significa questo? Esatto, che forse ci sarà la possibilità di vederla anche in Italia! WOW! Non ne siete entusiasti? Una delle migliori serie di Digimon mai viste... sui nostri schermi tv! Purtroppo, questo significa anche che sarà tagliata e censurata, visto che è più adulta delle altre serie...

Comunque, per questo capitolo è tutto! Restate in attesa del prossimo chappy di 'Invasion', sul quale inizierò a lavorare già domani sera! Grazie, ragazzi, arrivederci!

 

Justice Gundam

 

  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Digimon > Crossover Digimon / Vai alla pagina dell'autore: Justice Gundam