Tradimento.
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- Giovanni Auditore, voi e i vostri complici siete stati accusati di tradimento, avete delle prove da presentare a vostra discolpa?! –
- Si! I documenti che vi sono stati consegnati la notte scorsa! – urlò Giovanni.
- Ehm! Temo di non sapere nulla di tali documenti! – concluse il gonfaloniere.
- Sta mentendo!!- urlò un ragazzo incappucciato accanto a me. Il ragazzo cominciò a spingere per riuscire ad arrivare vicino al patibolo, invano.
- Hey! Sta attento! – urlai.
- In assenza di qualunque prova contraria alle accuse, mi vedo costretto a dichiararvi colpevole. Voi e i vostri collaboratori verrete per tanto condannati a morte! -
A queste parole sbiancai. Appena riuscii a essere più vicina, intravidi il viso del piccolo Pietruccio in lacrime, e Federico assente pronto ad accettare il suo destino.
Appena ripreso colore in viso, cominciai a spintonare gli spettatori del massacro.
-Sei tu il traditore Uberto! Sei uno di loro! Oggi potrai anche toglierci la vita ma avremo la tua in cambio! Lo giuro noi ti…- Giovanni non riuscì a concludere la frase che cadde nel buoi della morte.
Federico rivolse lo sguardo verso di me, pochi secondi prima di sprofondare nel buio.
- No…- sussurrai fermandomi in prossimità del patibolo. Una lacrima mi tagliò la guancia. Portai le mani alla bocca trattenendo il pianto.
- Padre! – urlò ancora il ragazzo incappucciato. Ezio Auditore.
Il mio sguardo si rivolse verso di lui.
- Laggiù! Pretendete il ragazzo. È uno di loro!- urlò il gonfaloniere.
Il ragazzo fu fermato da due guardie. – Ti ucciderò per ciò che hai fatto! – giurò il ragazzo.
-Guardie Arrestatelo! -
Il ragazzo riuscì a liberarsi e sguainò la spada, ma le guardie erano numerose e molto più equipaggiate di lui.
Corsi verso il ragazzo, quando fui abbastanza vicino a lui per riuscire a parlargli, mi nascosi vicino al patibolo.
- Auditore! Scappa svelto! –
Il ragazzo mi guardò, con uno sguardo assente e spaventato, come il mio.
Vidi l’ombra del ragazzo sparire sui tetti, mi allontanai dal patibolo, i corpi ancora appesi, la piazza gremita di gente … Addio Federico.
Arrivata alla Rosa Colta non feci altro che salire le scale celando gli occhi ricolmi di lacrime e i singhiozzi.
MAD NOTE: Breve capitolo! :D tra poco lo aggiorno !