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Autore: Bens_S    14/10/2012    2 recensioni
dal capitolo 2:
-Gli esseri umani desideravano il potere delle creature di polvere, il potere di spezzare anime e di tormentarle fino a farle desiderare la morte, il loro animo poco a poco si corrose e la pazzia prese il sopravvento su di loro. Decisero di rapire un ragazzo che aveva stretto un patto con una creatura di polvere, lo torturarono per diversi giorni, volevano sapere il segreto per essere scelti dagli spiriti. La creatura, non potendosi piu` sottrarre ai doveri del patto divoro` le loro anime, ma la loro pazzia corrose anche lei.
Impazzita, inzio` a legarsi a qualunque anima a lei vicina, ma appena le sfiorava la follia le spezzava, cosi` ha vagato per secoli: alla ricerca di qualcuno con una volonta` abbastanza forte da poter reggere il peso della sua pazzia.-
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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CAPITOLO 1

 

Il dottor Folerman si diresse verso i parenti della paziente con passo deciso, appena li raggiunse si fermo`  e sospirando disse < la signora  Graisis non e` piu` in pericolo di vita, ma per sicurezza l’abbiamo trasferita nel reparto di terapia intensiva> , il medico fece una breve pausa per lasciare che il marito e la figlia della malata recepissero la notizia, poi continuo` < vorrei parlarvi della natura delle ferite in questione, partendo dalla gola e dalle scapole percorrono quasi tutto il torace per fermarsi all’altezza della vita. Il punto  piu` curioso e` che all’interno delle lesioni sembrano essere presenti numerose bruciature, e la carne e`  fusa in alcuni punti. In piu` e` interessante la quantita` di sangue perso, per delle ferite del genere mi aspetterei di dover fare almeno una trasfusione, invece qui` non si e` rivelato necessario. >.

Il dottore si sfilo` gli occhiali e si asciugo` il sudore dalla fronte con un fazzolettino che teneva in tasca, poi guardo` il signor Graisis negli occhi, aveva un’aria sconvolta e soprattutto stanca.

Pronuncio` le parole con molta cautela < Detto questo vorrei domandarle di che malattia soffre sua moglie> l’uomo aveva l’aria davvero confusa, a quel punto il medico penso` che non ne volesse parlare davanti alla figlia della malattia mentale di cui soffriva ovviamente la moglie.

Sposto` l’attenzione sulla ragazza seduta al fianco dell’uomo, teneva la testa fra le mani e sussurrava, diceva che lui doveva andarsene.

Il signor Graisis si accorse su cosa si era focalizzata l’attenzione dell’uomo e disse, quasi per scusarsi, < ha visto l’incidente di mia moglie e credo ne sia rimasta sconvolta, prima non si era mai comportata cosi`… > a quelle parole il medico rimase scosso, si domando` cosa potesse averle causato uno shock del genere, si accovaccio` davanti alla ragazza per diversi minuti senza ottenere reazioni, poi tento` di parlare ma non ottenne nessun risultato, a quel punto il padre si intromise timidamente < piu` va avanti e piu` peggiora, due ore fa parlava ancora, poi ha smesso ma almeno faceva quel che le dicevo di fare, quindi insomma capiva bene, ma da mezzora a questa parte non reagisce piu`… mi chiedo cosa possa aver visto, povera piccina…>.

Il dottore si stupi` di quel comportamento, aveva visto molti casi di shock, ma non aveva mai visto conseguenze del genere. Se non gli avessero detto nulla sarebbe stato sicuro che si trattasse di malattia mentale.

Fece un lungo sospiro per la seconda volta in quella complicata conversazione e poi indicando la ragazza disse , il signor Graisis fece un piccolo cenno di assenso con la testa senza aggiungere altro, segno che la conversazione era finita.

Mentre osservava il medico andarsene scoppio` a piangere, come era possibile che avesse perso tutto in poche ore?

 

~-~

 

Hannie fissava il muro spoglio davanti a lei, voleva concentrarsi su di esso e dimenticare tutto il resto. Ormai era diventato difficile persino concentrarsi sui propri pensieri, la sua mente era al limite. La presenza di lui era tanto forte da non permetterle di pensare ad altro, provava in tutti i modi a concentrarsi sul muro ma era quasi impossibile. Desiderava  con tutta se stessa che la pazzia che la circondava la lasciasse in pace anche solo per un minuto, le bastava soltanto un secondo, non importava, voleva ricordarsi com’era il mondo prima che lui la aggredisse.

La cosa che piu` odiava era che a volte pensava semplicemente di abbandonarsi a lui, di lasciare che quella follia la divorasse,  e per giorni si lasciava cullare dall’idea di smettere di soffrire, ma poi in un attimo di lucidita` sentiva di nuovo la vera natura di quella creatura e lottava di nuovo perche` la liberasse.

Continuava a combattere, ma non serviva a nulla, non sapeva cosa le stesse accadendo intorno, la sua attenzione era sempre diretta a lui ed ogni suo sforzo era mirato a non fargli abbattere le sue difese mentali, a volte, quando riusciva a tenerlo a bada, provava a concentrarsi su cio` che la circondava, proprio come stava accadendo ora.

Si ricordava di una volta in cui aveva visto suo padre piangere davanti a lei, avrebbe voluto consolarlo e dirgli che stava bene e di non preoccuparsi ma quell’essere aveva preso ancora una volta il sopravvento.

Senti` la creatura agitarsi, qualcosa aveva sviato la sua attenzione quel tanto che bastava  da lasciarla libera di pensare, afferro` il coltello davanti a lei che avevano lasciato sul vassoio del pranzo, probabilmente l’infermiera si era assentata per andare in bagno o qualcosa del genere.

Se si fosse tolta la vita lui l’avrebbe lasciata in pace, non avrebbe potuto seguirla anche nell’altro mondo, era l’unico modo per far cessare quella sofferenza.

Tento` di trapassarsi la gola ma poco prima che il coltello le sfiorasse la pelle si trasformo` in polvere, fissava la polvere nelle sue mani senza capire cosa potesse essere successo quando senti` la porta aprirsi e due persone camminarle incontro.

Due voci distinte, una ragazza forse.

-sei uno stupido Hunter, sapevi che dovevamo intervenire prima- sembrava molto arrabbiata,

- tanto non sarebbe cambiato nulla Aily, lo sai benissimo-

- le verranno dei dubbi, loro vogliono escludere questa eventualita`, vuoi forse mettere in dubbio il loro volere? Vuoi cambiare le regole non e` vero?-

-sai che non ho detto questo, ma ora non e` ne` il momento ne` il luogo per parlarne- con queste parole il ragazzo indico` Hannie con il mento

-tanto cosa vuoi che ne capisca, guardala, se non e` impazzita le manca poco, anzi, probabilmente stara` pensando che siamo frutto della sua fantasia-

Dopo aver detto queste parole le si avvicino`.

-volevi ucciderti vero? Pero` non lo puoi fare in questo modo, lui non te lo permettera`, lo sai vero, lo hai capito? Se vuoi possiamo aiutarti noi- cosi` dicendo indico` il ragazzo alle sue spalle, le parlava velocemente e con tono di sufficienza.

 Hannie li senti` chiaramente, c’erano anche degli esseri simili a quello che la tormentava insieme a loro, erano loro che lo avevano allarmato,  in qualche modo erano legati a quelle persone.

-Allora? Vieni con noi si o no?- probabilmente Aily pensava che non avesse capito.

Fece cenno di si con la testa, voleva liberarsi di lui il prima possibile, non voleva restargli un altro secondo accanto e quelle persone l’avrebbero aiutata a compiere il suo scopo.

 

Hannie si trovava in un furgoncino, era seduta per terra, il piu` lontano possibile da quelle persone. La ragazza  sul sedile vicino al finestrino non faceva altro che far ticchettare le dita contro il bracciolo dell’auto, Hannie sentiva tutta la follia che risiedeva in quel piccolo gesto, perche` non poteva smetterla? La sta facendo impazzire, ma piu` di tutto sentiva le reazioni della creatura, se fosse stato libero si sarebbe alimentato di quel singolo gesto, si sarebbe scavato a forza una strada attraverso l’anima di quella ragazza fino a spaccarla in migliaia di pezzi, ma quella stupida non ci pensava nemmeno.

Hannie le si fiondo` addosso, voleva squartarle la gola, le avrebbe fatto un favore, si, almeno lei non avrebbe mai conosciuto la  pazzia. La stava aiutando infondo.

Le aveva appena tirato un’unghiata sul viso che gia`  l’altro ragazzo, Hunter, l’aveva bloccata.

Tento` di divincolarsi, non riusciva piu` a sopportare il contatto con le persone, appena lui la lascio` andare ritorno` nel punto dove si era seduta in precedenza.

Aily sembrava furiosa

-Hunter, perche` lui non mi ha protetta?!? Ha violato il patto-

-Probabilmente non voleva trovarsi in pericolo, se Juxis avesse attaccato la ragazza l’altra creatura avebbe sicuramente controattaccato a sua voltase, finiscila di fare la bambina-

Aily stava per rispondere quando Hannie la interruppe

 -Juxis? quella cosa ha un nome?-

 -e` un nome che gli ho dato io, cosi` e` piu` facile quando dobbiamo parlarne. -

Stava usando di nuovo quel tono di sufficienza, insopportabile, ma non sembrava intenzionata a finire il discorso con il ragazzo, probabilmente avrebbe aspettato la fine del viaggio.

 

 

 

-----ANGOLO DELL’AUTRICE----------------

 

scusate tantissimo il ritardo nell’aggiornamento!!! Imperdonabile!!!!!!! Non ci sono scuse!!!Non so se incolpare la mancanza di ispirazione (una scusa neanche troppo realistica, devo ammetterlo) oppure l’inizio della scuola (ok, sono davvero scarsa ad inventare scuse, devo ammetterlo)!! Passiamo subito in rassegna dei ringraziamenti: grazie mille a VittoriaBlueMoon per aver  messo la storia nelle ricordate, spero di aver seguito il tuo consiglio, mi sono impegnata al massimo! Tanti ringraziamenti anche a Ludovique che l’ha messa nelle seguite, grazie mille per la recensione dolcissima, ero in un brodo di guiggiole dopo averla letta!!! Ed infine grazie anche alla mia Lerine, ti voglio tantissimo bene <3!!!

  
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