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Autore: themissingpiece    14/10/2012    5 recensioni
Li abbiamo lasciati così: Alex che se ne va, lasciando Joseph e tutta la sua nuova vita dietro di sé. Un nuovo inizio, nuovi sorrisi, lacrime, parole mai dette che usciranno come sorprese. Siete pronti per farli tornare tutti nella vostra vita? Se la risposta è positiva mettetevi comodi e iniziate a leggere.
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Joe Jonas, Kevin Jonas, Nick Jonas, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 Dopo tanto (troppo) tempo sono tornata
con un nuovo schifoso  capitolo.
Come al solito aspetterò le 5 recensioni prima di postare il nuovo capitolo.
Buona lettura c:
xx


G.


 Bday party
capitolo 10





 

«Adam, mi fai scendere da questo letto?» «Mmh, non ancora» disse lui sorridendo sulla mia pelle nuda. Mi lasciò una scia di baci su tutto il collo e per finire un dolce bacio sulle labbra. «Se non ci sbrighiamo arriveremo in ritardo e tua mamma ci ucciderà» fece una smorfia probabilmente pensando alla scena e mi lasciò (finalmente) alzare dal letto. Gli rivolsi un sorriso e poi con il corpo avvolto dal lenzuolo m'infilai in bagno a fare una doccia calda. Quella sera c'era il compleanno di Frankie e i genitori Jonas gli avevano organizzato la festa in un parco di divertimenti nei dintorni. Ci sarebbero stati tutti i suoi amici e qualche amico anche dei fratelli che lo conosceva, insomma era una cosa in grande.
Sinceramente la mia voglia di uscire era proprio dieci metri sotto terra, ma non potevamo assolutamente mancare.



Mi feci una doccia veloce e poi andai a scegliere cosa mettermi. Purtroppo nella serata era anche compreso il tappeto rosso e quindi avrei dovuto indossare tacchi e un vestito, quando io sarei volentieri andata in jeans, felpa e converse per muovermi meglio. «Amore ci sei? Dai che sono già le otto e mezza» urlò Joe dal piano di sotto mentre io quasi mi uccidevo scendendo le scale con i tacchi vertiginosi. 

«Sono pronta, possiamo andare» afferrai le chiavi della macchina e uscii di casa, ma solo quando stavo per entrare in macchina mi accorsi che Joseph non si era mosso di un solo passo.
«Che ti prende?» chiesi con il fiatone quasi «Sei bellissima» lo guardai arrossendo di colpo mentre lui si avvicinava lasciandomi un bacio veloce e entrando in macchina.

Io amavo davvero troppo quel ragazzo.



 

Quando arrivammo nel luogo della festa eravamo praticamente gli ultimi. Il parco era già pieno e Frankie era già sudato per aver corso su metà delle giostre. «Buon compleanno mostro» «Grazie fratellone» mi avvicinai anch'io lasciandogli un bacio sulla guancia «Buon compleanno ometto» «Grazie Alex, ma adesso sono abbastanza grande per te?» gli sorrisi mentre Joe da dietro faceva una faccia di disapprovazione «Ancora qualche anno e poi scapperemo via insieme» gli feci l'occhiolino e poi lui tornò soddisfatto a giocare con i suoi amici.

Il parco era tutto musica, luci, fotografi e tante, tante, tante, tante persone.

«I tuoi hanno deciso di fare le cose in piccolo eh» dissi guardandomi in giro stupefatta «Non credo di aver mai avuto una festa di compleanno così bella» commentò lui mettendomi un braccio intorno alle spalle «Quella di due anni fa ti era piaciuta, no?»
«Quale?»
chiese confuso, mi voltai verso di lui avvicinandomi al suo orecchio «Io e te, alla casa al mare e il mio regalo di compleanno al cioccolato» sentii la sua mano stringere il mio fianco e lui sospirare«Siamo a una festa di minori tesoro, eviterei di parlare di certe cose» gli baciai il collo ridendo «Giusto, andiamo a mangiare una fetta di torta che almeno pensiamo ad altro».

 

Tra i tacchi che mi facevano male e i signori Jonas che mi presentavano a tutti quanti come la futura nuora mentre io continuavo ad arrossire sempre di più, la serata sembrava davvero infinita.

Il flash dei fotografi m'innervosiva e il loro continuo urlare, il fatto che non ci si riusciva a muovere mi faceva venir voglia di passare in mezzo alla folla con il lancia fiamme e neanche la torta gigante panna e frutta mi aveva addolcito un po'.
 

 

«Cavolo non ce la facevo più» dissi sfilandomi i tacchi e lasciandoli sulla panchina lì vicino «Sei tanto stanca amore?» «Più che altro questi tacchi mi stavano uccidendo» dissi facendo una smorfia.
Lui mi si avvicinò mettendo le mani contro il muro e facendoci aderire la mia schiena «Però eri molto sexy» «Joe non ti far venire strane idee, potrebbe arrivare qualcuno da un momento all'altro» ma ormai era troppo tardi: le sue mani erano già sotto il mio vestito e le sue labbra già sul mio collo. Intrecciai le mie gambe alla sua vita e feci coincidere la mia bocca con la sua.
«Cazzo Joseph, fai piano o qui urliamo e ci sentono tutti» ansimai anche se a lui non sembrava importare dato che continuava a muoversi sempre più velocemente, a toccarmi sempre di più e a baciarmi sempre con più foga e io, io rischiavo di impazzire totalmente ogni volta che lui sussurrava il mio nome nel mio orecchio
. La sua lingua sfiorava le mie labbra mentre le mie mani stringevano i suoi capelli per non farlo allontanare da me. Mi baciò un ultima volta e poi venimmo tutti e due insieme, felici. «Dovremmo smettere di far sesso per un po', non sappiamo controllarci!» esordii mentre mi sistemavo il vestito.
 «Non dirlo neanche per scherzo, se vado in astinenza è anche peggio» scoppiammo a ridere e mano nella mano tornammo nel pieno della festa, dove ci restammo per quello che a me sembrò un tempo infinito. 

  
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