Harry aveva appena lasciato il dormitorio con Ron ed Hermione. Tutti e tre erano ancora molto assonnati, si erano svegliati da poco.
Era una fredda mattinata di ottobre e fuori diluviava. La giornata non si prospettava granché interessante: la solita sfilza di lezioni.
Solo quando iniziarono a scendere le scale si ricordarono che non era un giorno come gli altri, infatti la scuola era piena di zucche.
- Miseriaccia, oggi è Halloween! - esclamò Ron.
- Da cosa l'hai capito, Ronald? - commentò Hermione, con un tono un tantino sarcastico.
- No ma pensate cosa avranno preparato gli elfi giù in cucina! Ahh, ho già l'acquolina in bocca! - disse Harry.
Le decorazioni per la festa erano sempre state grandiose in Sala Grande, visto che Halloween è una vesta molto sentita tra streghe e maghi, ma quest'anno Hagrid e gli altri organizzatori avevano superato sè stessi.
Appena entrati in Sala Grande Harry, Ron ed Hermione rimasero senza parole. La stanza era piena di zucche di tutte le dimensioni, alcune erano davvero gigantesche, le candele sul soffitto producevano una luce soffusa, che dava un'aria lugubre alla Sala e...
- R-Ragni?! -
E la cosa che segnò Ron per il resto della settimana. La Sala Grande era piena di ragni giganti che salivano sulle sedie e scorrazzavano felici sul pavimento e sui muri.
Si sedettero al tavolo dei Grifondoro e Hagrid andò a salutarli.
- Ciao Hagrid! Avete fatto un lavoro davvero fantastico! - esclamò Hermione.
- Oh, grazie. Le zucche vengono tutte dal mio orto e - aggiunse vedendo la faccia di Ron - i ragni sono solo frutto di un incantesimo, non sono veri -
- Fanno schifo comunque, chiaro?! - ribatté Ron.
Hagrid li salutò e tornò al tavolo dei professori. Intenti a parlare con lui, non si erano accorti della meraviglia che gli stava davanti. Sul tavolo erano poggiate prelibatezze su prelibatezze di ogni genere. 
Tutto era così invitante che non sapevano da dove cominciare. Tutti e tre iniziarono riempiendosi il piatto di soffici biscotti alla zucca, dal color arancione così forte da far quasi venire male agli occhi.
- Sono così caldi... - disse Ron assaporandone tre per volta.
Harry continuò con una torta viola ai mirtilli, fatta di strati di pan di Spagna alternati con la confettura, e ricoperta di glassa lilla cosparsa di tanti succosi mirtilli.
Hermione era alle prese con dei morbidissimi muffin, ognuno al sapore di una frutta diversa, la cui pasta era dolce al punto giusto e quasi quasi si scioglieva sulla lingua. Li mangiava così avidamente che Harry e Ron si fermarono a fissarla. 
- Hermione, ma non pensi ai poveri elfi che giù in cucina hanno dovuto lavorare tutta la notte per poter preparare questa roba? - commentò Ron sarcastico.
- Be'... - cominciò Hermione senza sapere cosa dire - Be' dopo andrò giù nelle cucine a ringraziarli per l'ottimo lavoro. -
- Vedi, anche lei non sa resistere alle cose che preparano laggiù. E come potrebbe, miseriaccia? - sussurrò Ron ad Harry.
Ritornando ai loro piatti, conclusero in bellezza con un piatto che nella colazione di un buon inglese non manca mai: bacon e uova fritte.
Ciascuno ne prese in abbondanza. La pancetta era croccantissima e molto salata, dorata a al punto giusto. Anche le uova sui bordi erano croccanti, e quando si rompeva il tuorlo una cascata arancione colava sul bacon, rendendolo ancora più squisito.
Si alzarono da tavola completamente sazi e soddisfatti. La giornata sembrava meno pesante, a differenza dei loro stomaci, dopo la prima colazione e tutti e tre trascorsero il resto del tempo aspettando con l'acquolina in bocca il pasto successivo.



NdA
Ecco, spero di essere riuscito nel mio intento e avervi fatto brontolare la panica. Altrimenti, cercherò di migliorare con il seguito :D Alla prossima, con il pranzo di non so ancora bene quale giorno! Ciao!