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Autore: Ellie_x3    27/04/2007    1 recensioni
Kagome è partita da ormai un'anno, per New York. Inuyasha, rimasto a tokyo con la sua ragazza, Kikyo, non riesce a dimenticarla. la sua migliore amica dalle medie che è partita lasciandogli sono un ricordo: una canzone che racconta di loro.
Genere: Romantico, Triste, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inuyasha, Kagome
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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corro veloce
Insieme. Niente di più.
Ehilaaa!!! Alla fine l’ho fatta la continuazione!!! ^^ spero vi piaccia! Comunque questo è il lieto fine! (alleluia! Era ora! Nd tutti)

Corro veloce, senza fermarmi nemmeno al semaforo.
Do gas al motorino, la mia stupenda Honda nera, sperando di
trovarti lì, all’aeroporto.
“dimenticami…anzi, fa finta che tra noi non ci sia stato nessun sentimento più dell’amicizia”.
Così mi avevi detto, quella serata di un mese fa.
Ti avevo lasciata andare, senza fermarti.
Ero quasi sicuro di poter dimenticare, poter ricominciare.
Al 99% delle possibilità avrei dimenticato.
Ma a volte quell’un per cento fa lo stronzo, e gioca con la tua vita.
Così, quando Miro mi ha detto che Kagome sarebbe partita oggi col volo delle cinque, ho preso un battito.
Poi c’è anche stato quel messaggio, corto, coinciso, freddo

Ciao Inu, io riparto.
Punto. Stop. Finto.
Ammazza che poema, non trovate?
Eppure lei è sempre stata una grande scrittrice.
Mah, il mondo sembra girare al contrario.
Da quando sei tornata.
Da quando mi hai lasciati di nuovo, con nulla in mano a consolarmi.
Da quando ho mollato Kikyo.
Già perché, non contento dei casini che avevo già, ho sì chiamato la mia ragazza a New York, ma le ho detto chiaramente quello che pensavo!

Flashback
Kagome se n’era appena andata, lasciandomi il vuoto più totale.
Ero scollegato del tutto.
Partito, andato, fumato.
Poi, ho fatto l’unica cosa che il mio cervello mi diceva di fare: ho preso in mano il cordless e ho composto il numero del cellulare di Kikyo.
Mi ha risposto quasi subito, felice
-ciao Inu-chan!
Ha trillato, ma l’ho subito bloccata
-    Kikyo, tra noi non può funzionare.
-    Coooome?
Ha chiesto, basita
-vedi, è tornata Kagome…
-wow! Davvero? Bello!! Come sta la mia amica miliardaria?
Ridacchiò, euforica: si volevano molto bene
- benone, mi è parso. Abbiamo avuto una discussione e…mi sono accorto di amarla.
-come?aspetta…fammi capire…Voi parlavate e poi…puf! Ti si è accesa la lucetta e hai scoperto di amare Kagome?
Ha domandato, sarcastica
-non è proprio così, sai…ci pensavo su da quando sei partita per New York…mi hai ricordato tutto quello che avevo archiviato nel mio cuore e poi…è venuta lei, per salutarti, ma non ti ha trovato…e ci siamo messi a parlare, o meglio, a discutere e…lei mi ha detto di provare qualcosa per me ma di non poter starmi accanto perché stavo con te, ed era convintissima! Ma non trovo giusto che…siccome amo lei…dover far soffrire anche te e lei, oltre a me, capito?
Ha riso, tesa, poi ha commentato
-il tuo discorso è un po’ contorto…ma se la ami và pure da lei, non ti preoccupare! Voglio vederti Felice, e voglio vedere felice anche Kagome…ora basta, però…fa qualcosa, ma non essere troppo affrettato, dà tempo al tempo, ok?
- sì…grazie Kikyo! Non posso dire di amarti, perché mentirei ma tu sai ti voglio bene, vero?
-sì, e anche io te ne voglio, Inu-chan…baci!
-ciao Kikyo, Ci sentiamo!
Poi ha riattaccato, veloce.
È stata comprensiva al massimo.
Fine flashback

È grazie a lei se ora sono qui, correndo verso l’aeroporto sicuro di ciò che sto facendo.

Eccolo, finalmente!
Il grande, enorme, colossale aeroporto di Tokyo!
Per fortuna che ho chiamato Sango, e mi ha detto che Kagome arrivava almeno un’ora prima per fare tutti i controlli con calma!
I suoi fan la aspetteranno impazienti, immagino!
Bah, non la invidio proprio!!
Tutto questo casino…per cosa, poi?
Un viaggio? Una celebrità che passa?
Ma lei è solo Kagome, e rimarrà per sempre la mia piccola Kaggy-chan.
Parcheggio veloce la moto, mi tolgo il casco e lo lego insieme alla Honda ad un palo.
Corro dentro l’aeroporto, guardando l’orologio.
Le sedici in punto, perfetto!
Sono dannatamente perfetto!
Beh, più o meno: dopo una corsa in moto è difficile essere perfetti, ma fa lo stesso.
Corro nell’atrio grande, stracolmo di gente.
Vedo un po’ di gente che aspetta…che siano qui per lei?
Sento qualcuno picchiettarmi sulla spalla, mi giro di scatto
-ehi, ciao Inu-chan! Anche tu qui, alla fine?
- Miroku, Sango! Eravate qui, allora!
Li saluto, sorpreso
-beh, certo! Kagome riparte e noi…la salutiamo, logico, no?
Una voce strafottente alle nostre spalle, ma rispondo a tono, ormai abituato ai nostri stupidi battibecchi
-tsk, certo Koga il tuo discorso non fa una piega! Ora che hai fatto l’entrata spettacolare puoi anche uscire di scena, sai?
-non dirmi quello che devo fare, idiota!
-taci, baka!
-no, taci tu! Che c’è, vuoi rogne?
- e anche se fosse?
-ok ok, ora penso vi siate insultati abbastanza!
Sango lasciami divertire!
La fisso con l’espressione da cucciolo
-uffa! Sango che scatole!
Borbotto contrariato, mentre Koga sbuffa
-ehi, gente, è arrivata Kagome!
Urla Miroku, facendo voltare tutti i presenti, che la fissano come avessero visto un angelo
-beh, grazie Miroku, ora sanno tutti che sono qui!
Sbotta seccata lei, mentre la seguo con lo sguardo
-devi proprio ripartire, Ka-chan?
Chiede Sango con le lacrime agli occhi
-lo sai che devo, Sango-chan…ma ho in programma di tornare entro due mesi…ci rivedremo presto!
- menomale, Divina kagome! Senza la sua luce da stella di Hollywood era tutto tremendamente buio!
Ridacchia sarcastico Miroku, lei gli tira una pacca sulla spalla
-eddai, Miroku, smettila di prendermi in giro!
-e chi ti sta prendendo in giro, scusa?
Chiede lui, guardandosi intorno, sorridendo
Ridono tutti, io compreso.
Eppure ho come un peso sullo stomaco.
Mi fissi e non parli, poi ti sposti su Koga
Lo abbracci, triste
-ciao Koga-kun…ci sentiamo!
Mormori al suo orecchio, lui ti sorride ammiccante
-    contaci Kagome-chan…e torna presto!
-    Lo spero tanto, Koga…lo spero davvero!
In teoria ora dovresti abbracciarmi.
Salutarmi.
Dirmi addio o ciao, questo spetta a te deciderlo.
Ma ancora una volta sbagli: non fai nulla, scappi dal presente.
Ti giri e, salutati tutti con la mano, vai verso il check in, i body guard ti aspettano lì.
Ma oggi è diverso.
Non sto più con Kikyo…non sono più legato a nessuno.
Posso seguire solo quello che il cuore mi dice di fare.
E si da il caso che il mio cervello funzioni a scatti.
Non so se ora è o no in funzione, ma fatto sta che ti raggiungo, ti prendo per il polso e ti faccio girare verso di me.
-    Inuyasha…
-    Sì, io!
Concordo con un sorriso, vedendo i tuoi occhi riempirsi di lacrime ti abbraccio stretta, mentre tu continui a singhiozzare come una adolescente.
-    Inu…sigh…Yasha…non voglio andare! Non voglio lasciarti, uffa!!! Io pensavo di riuscire a dimenticare m..ma non ci sono riuscita! Mi sono fatta male da sola, cazzo!
-    Mi sono lasciato con Kikyo…
Sussurro dolce.
Ammutolisci, irrigidendoti
- perchè?
Chiedi, alzando la testa, curiosa e insicura allo stesso tempo
-perché era la cosa giusta…
rispondo semplice, sorridendoti sicuro
-    ne sei sicuro al centro per cento?
Ammicca, timorosa.
Di che hai paura, Kaggy? Al diavolo tutto, ora non mi importa più di nulla.
-e anche se non fosse così…che importanza avrebbe?
Rispondo beffardo, mentre i tuoi occhi color cioccolato diventano di nuovo lucidi, e una lacrima salata inizia a scendere, seguita da altre.
-    non lo so…
commenti triste, mentre ti asciugo le lacrime col dorso della mano
- fidati di me, Kagome…è meglio per tutti se ti dico quello che avrei già dovuto dirti…
-    e...cosa?
chiede, curiosa e un po’ imbarazzata
-aishiteru, Kaggy-chan e mi dispiace per tutto…ti giuro, se tornassi indietro non rifarei nulla a parte il dirti che ti amo!
Ti mordicchi il labbro inferiore, probabilmente chiedendoti se è la cosa più giusta per te.
Per me anche. Ma soprattutto per noi.
 Sei sempre stata così: previdente e un po’ insicura…la miglior cura è la prevenzione, secondo te.
Ma in noi non c’è logica, non c’è teorema, ci siamo noi e basta.
-    ti amo anche io, sapessi quanto!
Ti decidi ad ammettere, a bassa voce, mentre diventi rossa in viso.
Non ti lascio dire altro, ti allontano un poco da me, le mie mani posate sui tuoi fianchi.
Mi fissi stupita, mentre ti accarezzo la guancia con la mano destra, avvicinandoti al mio viso.
Vorresti chiedermi tutto ma ti blocco le labbra con le mie come avrei dovuto fare anni fa.
Codardo, sono un dannato codardo…ma almeno questo casino si è messo a posto.
Rispondi al bacio, che approfondisco presto, facendoti dischiudere le labbra.
Sento tutto: tristezza, amore, nostalgia, passione, amarezza, voglia di libertà.
Il giusto e lo sbagliato.
Il bene e il male.
Il girono e la notte.
Il sole e la luna.
La vita e la morte.
Il bianco e il nero.
Il dolce e l’amaro.
Io e te.
Non c’è nulla di più diverso e nulla di più uguale.
Descrivere come mi sento?
Impossibile…ma se proprio volete che ci provi…
Diciamo che sono al settimo cielo…no, anche più su!
Ti stacchi, per dirmi quello che speravo di sentire sin dal principio…o forse no?
-aspetta solo un secondo…- prende dalla tasca un cellulare ultimo modello…wow, si tratta bene la ragazza!
Compone sicura un numero, mentre io mi volto e sorrido a Sango e Miroku, che sono entusiasti, mentre Koga mi sembra ci sia rimasto un po’ male…povero baka!
-    sì, sì, ciao Bill! Senti, io non posso partire,…che ne dici di continuare a girare qui a Tokyo…? Davvero? FANTASTICO! Ok, ci sentiamo, ciao!
La sento esultare al cellulare, è di certo una cosa positiva…
Chiude la comunicazione e mi sorride
-non parto più…rimango qui per almeno due anni prima, forse, di ripartire per la fine del film!- mi rattristo un attimo: quindi è solo calma apparente, prima o poi sparirai di nuovo…peccato, io ci speravo.
-è ovvio che vieni anche tu alla prima! ti va di darmi la forza per continuare?- aggiunge, mentre la fisso incredulo.
Sorride sicura, mentre l’abbraccio, felice.
Mi bacia con passione e dolcezza insieme, come per assicurarmi che lei ci sarà, e io le credo.
Mi sembra di nuovo allegra, come sempre. Come l’avevo lasciata. Bella nel suo sorriso, della vita che ha,dei sogni che rincorre,dei limiti che non conosce.
Libera. Libera da tutto quello che non le interessa e anche di più. E sono felice, come non lo ero da tanto…colpevole solo di quella scritta, immensa. Splendida, diretta, vera. E ora non ho più dubbi. Non ho rimorsi, non ho più ombre, non ho peccato, non ho più passato. Ho solo una gran voglia di ricominciare. E di essere felice. Con te, Kaggy. Sono sicuro. Sì, è proprio così. Vedi, l’ho anche scritto. Ho voglia di te.*

Allooooora!! ^^ ecco qui il seguito di quella one-shot strappalacrime e altamente deprimente! Vi è piaciuta? ^^
Le parole in corsivo sono le ultime righe di “Ho voglia di te”, però ho dovuto cambiare nome, da Gin a Kaggy…comunque ero indecisa se mettere l’inizio di “scusa se ti chiamo amore”, l’ultimo libro di Federico Moccia, ma se il primo è su “ti scatterò una foto” questo deve essere su “ho voglia di te”! U.U
Sto già programmando qualcosina su “Tre metri sopra il cielo”, ma non vi dico niente di più! Allora recensite! Bacioni!! ^x^
   
 
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