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Autore: Makie Kojima    16/10/2012    1 recensioni
Una notte insonne per Theodore Nott, in cui i pensieri la fanno da padrona.
Genere: Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Theodore Nott
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Si svegliò con il cuore in gola, respirava velocemente e stava tremando. Fissò per qualche istante il soffitto in quello stato, quasi in allarme, ma quando si rese conto che non c'era nessun pericolo si tranquillizzò leggermente.
Socchiuse gli occhi e fece qualche respiro profondo, poi si mise seduto controllando meglio la camera. Era nel dormitorio, sentiva il respiro calmo e pacato di Blaise, quello leggermente agitato di Draco e il russare quasi infantile di Tiger e Goyle. Sembrava tutto dannatamente calmo e tranquillo, che cosa mai poteva averlo svegliato nel pieno della notte?!
Si portò una mano sul viso, scendendo dal letto e cercando le ciabatte nella completa oscurità. Avrebbe voluto svegliare Blaise e cercare un po' di.. Conforto da lui, la sua freddezza gli sarebbe stata utile in quel momento. Non poteva però svegliarlo così o di sicuro si sarebbe arrabbiato e si sarebbe trovato con un pugno in faccia o peggio.
Scese nella sala comune, ormai il camino era spento, non c'era nessuno sveglio, era l'unico in piedi probabilmente in quasi tutto il castello.
Si lasciò cadere sulla poltrona, fissando le braci spente, senza sapere cosa pensare. Forse aveva avuto un incubo? Probabile, ultimamente ne aveva molti, era strano però che non lo ricordasse. Scacciò i pensieri scrollando la testa con un movimento secco. Aveva bisogno di dormire almeno una notte tranquillo, ma era impossibile in quelle condizioni. Sorrise, prendendo la bacchetta e disilludendosi; avrebbe raggiunto il bagno dei prefetti, avrebbe nuotato un po' e poi.. sarebbe tornato a letto o a prendere i libri, a seconda dell'orario! Fece per uscire quando si bloccò e fece dietro front. Prese la borsa coi libri e vi infilò anche la divisa, meglio essere previdenti.
Corse il più silenziosamente possibile, facendosi luce con la bacchetta e stando attento a non venir sorpreso dalla ronda. Sussurrò la parola d'ordine 'drago di fuoco' ed entrò, controllando che nessuno lo vedesse. Adorava nuotare, era una delle poche cose che amasse davvero fare. Suo padre diceva sempre che prima o poi lo avrebbe annegato... In effetti una volta ci aveva tentato davvero! Scrollò di nuovo la testa mentre si spogliava rapidamente, aprendo l'acqua con un colpo di bacchetta.Attese che la vasca fosse bella piena, poi si tuffò con una breve rincorsa. Sentiva l'acqua scorrergli addosso, rinfrescandolo e facendolo leggermente tremare dal freddo. 
Si diresse verso il fondo ad occhi chiusi, assaporando la completa solitudine, per poi darsi una spinta e tornare a galla, tornando a respirare. Ora poteva dire di essersi calmato e tranquillizzato. Si mise sulla schiena, lasciandosi galleggiare e guardando le vetrate colorate. 
A volte aveva la sensazione che la sua vita fosse uno sbaglio, un enorme sbaglio che suo padre aveva cercato di cancellare più volte, senza successo; lui continuava a vivere, resistendo alle sue torture fisiche e psicologiche, ma senza poter scampare a lungo al suo destino. Lo sapeva, sapeva perfettamente che cosa suo padre volesse da lui e non poteva opporsi, non davanti a lui, davanti ai suoi compari Mangiamorte e davanti al Signore Oscuro. Era destinato ad entrare nelle file dei seguaci, ad indossare una stupida maschera e torturare persone... Innocenti. Lui non era come loro. Loro, i figli dei Mangiamorte e dei seguaci, non volevano fare la stessa fine, ma sembrava che quegli stupidi Grifondoro capeggiati da quel quattrocchi sfregiato non volessero capirla.
Sbuffò irritato, perché stava facendo vagare così tanto i suoi pensieri? Avrebbe dovuto rilassarsi e invece pensava a Potter e compari, pensava a quello che lo attendeva a casa.
Si issò sul bordo, tuffandosi di nuovo e perdendosi nel nuoto, bracciata dopo bracciata, respiro dopo respiro.
Voleva far scivolare via i pensieri come l'acqua scivolava via dalle sue braccia, dal suo corpo. Piano piano la sua mente si svuotò, ad ogni bracciata un pensiero se ne andava, scivolava dalla sua mente fino a quando fu davvero tranquillo e un piccolo sorriso increspò le sue labbra. Avrebbe voluto rimanere lì per altre ore, ma il leggero chiarore proveniente dalle vetrate lo distrasse. Era ora di tornare in dormitorio, prima che si accorgessero della sua sparizione.
Uscì dall'acqua e scrollò i capelli, asciugandosi e mettendosi la divisa che si era portato dietro. Guardò l'ora e sospirò, aspettando la fine del coprifuoco per uscire. Era inutile tornare a letto a dormire, mancava poco alla sveglia!
Allo scoccare delle sei tornò di volata al dormitorio, sicuro di trovare i suoi compagni svegli. Sorrideva, mentre entrando in sala comune la stanza risplendeva di un verde smeraldino, colore dato dal lago.
Era certo, qualsiasi cosa suo padre volesse da lui, avrebbe resistito e non si sarebbe piegato.
Non più del necessario, almeno.


*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*

Una breve oneshot venuta così, senza alcun senso... In teoria é Theodore Nott, ma.. é più come lo immagino io che come probabilmente sarà realmente!
In ogni caso, spero che vi piaccia^^ é solo una.. notte insonne di Theodore, probabilmente scriverò altro su di lui! E sul silver trio [Draco, Blaise, Theo]
   
 
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