18/10/2012
2 recensioniL’essere asociale non è una disgrazia, almeno per Zeito (Zeito Shion/Zatsune Miku)
Zeito non era ben visto dagli altri Vocaloid. Neanche dai suoi stessi fratelli.
Taito era l’unico che gli teneva compagnia sia quando il fratello veniva a casa sua – sapendo perfettamente che Kiku non poteva torcere neanche un capello al Dark – sia fuori, quando registravano le canzoni.
Tempo fa, al Gothloid chiesero se poteva cantare la canzone “Love is War” , ma lui aveva respinto la proposta con un “ci penserò”.
Abbandonò lo studio discografico e si mise seduto su un muretto di un parco.
I bambini giocavano tra di loro e urlavano e i fidanzati si baciavano fra loro e si scambiavano varie smancerie.
Gli ultimi citati erano la persecuzione di Zeito: il corvino era sempre stato solo e suo fratello era l’unico che gli teneva compagnia.
Non aveva mai avuto una ragazza con cui parlare.
Si ripeteva mentalmente che non ne aveva bisogno, che era meglio stare soli per sopportare meglio il dolore che il mondo gli infliggeva.
Ma più ripeteva ciò, più il ventiseienne si rendeva conto che gli mancava qualcosa che lo potesse almeno rendere felice per poco tempo.
“Non ho bisogno di nessuno, io!” pensò il ragazzo, con infinita tristezza nei suoi occhi e cominciò a giocare con il suo yo-yo.
Quanti Vocaloid provavano a farlo inserire nel gruppo!
E quante volte molti finti amici gli facevano scherzi, facendolo allontanare ancora di più!
Si sentiva terribilmente solo. Anche la presenza più insignificante del pianeta gli sarebbe bastato.
Perché tutti erano felici e lui no?
Perché non faceva altro che stare solo?
Perché gli veniva così difficile far parte di un gruppo?
“Non ne ho bisogno: sono sempre stato solo… non capisco il perché di quei miei pensieri…” continuò a deprimersi il Gothloid, alzando gli occhi al cielo.
Quando lo fece, notò due occhi rossi – più dei suoi – fissarlo.
Sobbalzò spaventato e si allontanò: una ragazza con due lunghe code nere lo stava fissando.
Aveva un abbigliamento simile a quello di Miku, ma più provocante e con colori differenti.
-Perché sei così spaventato?- domandò quella ragazza, che sembrava particolarmente attratta da Zeito.
-Se mi dicessi chi sei…
-Oh, certo: Zatsune Miku, chiamata però per cognome per evitare di confondersi con l’omonima Idol.- si presentò la Dark, tendendo una mano al ragazzo che, sebbene fosse un po’ intimorito da quella giovane, la afferrò.
-Zeito Shion, piacere.-
I due rimasero a parlare per ore e ore, poi Zatsune dovette andarsene perché si ricordò di dover andare allo studio discografico per sapere quali canzoni doveva cantare.
-Ok…ciao…Miku…- salutò, con il viso in fiamme per l’imbarazzo, il Gothloid, sorprendendo la ragazza.
Lei gli sorrise e andò via.
Per la prima volta, Zeito sperimentò quello che Taito chiamava “cotta”.
Spazio di un'Autrice sopresa dalla banalità di questo capitolo.
Lo ammetto... mi è venuta molto banale...
Questo doveva essere il sesto capitolo, ma siccome non ero sicura nel mettere la Gakupo/Luka, ho deciso di mettere questi due.
Qui vengono considerati poco! T_T
Vi saluto e grazie a chi ha recensito e inserito la storia tra le seguite o ha solo letto!
(So che è una stupidata... ma ho mangiato il gelato al puffo... ma ha un sapore strano! Com'è che a Kaito piace?O_O)
(Si, scrivo col colore rosso come glii occhi di Zeito e Zatsune!xD)