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Autore: scythemeister_MakaAlbarn    18/10/2012    20 recensioni
C'è odore di sangue intorno a te? Sei stata di nuovo tu, no?
Non ti dovresti stupire.
Apri gli occhi. Nero nel bianco. Non hai freddo, piccola strega. Non sai cosa sia il gelo. Eppure ce l'hai dentro. E fuori. Aspetti.
Che qualcuno ti salvi.
Aspetti.
Piccola principessa, la tua guardia basterà a proteggerti?
La Fata blu forse ti porterà via, con il suo amico dai capelli di neve. Le loro mani non si sono ancora separate.
Non ti resta che sperare, piccola strega. E aspettare...ancora.
Genere: Azione, Demenziale, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Un po' tutti | Coppie: Soul/Maka
Note: Lime | Avvertimenti: Violenza
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capitolo 9
 

 

   I TREMENDI, TERRIFICANTI PUPAZZI DI NEEEVE!!
Uuuuuuh...

   

 
 
Ancora una volta...
Impassibile dinnanzi al dolore, vuota.
I piedini nudi fremettero, sprofondati nella spessa coltre nevosa, le guance pallide accolsero i gelidi raggi di luna.
Nel vento impietoso, un soffice spiraleggiare di ciuffi amaranto. Le lunghissime ciocche vivide parevano essere animate da una luce divampante.
Un lume acceso e ardente in quella gelida tempesta silenziosa. La notte della disperazione...
E le catene della sua anima tintinnavano maligne, straziandone la sottile eppur mastodontica aura cangiante.
Akemi sospirò, affranta...
Strizzando gli occhioni scuri, affondò il nasino nel tessuto roseo e sdrucito dell'amato pupazzo, l'altra mano ancora levata.
Ancora una volta...
Molti passi dinnanzi a lei, la fanciulla urlava, accasciata sul corpo inerme del compagno.
Le cinque aggraziate e letali appendici brillanti emisero un ultimo balenio, per poi esplodere con uno schianto assordante e frantumarsi in rifulgenti schegge simili al vetro.
Gli ultimi cocci dell'incantesimo si librarono per qualche istante nella luce funerea, mescolandosi ai cristalli di ghiaccio.
Se solo contesto e situazione fossero stati diversi, quella sarebbe potuta apparire come una visione meravigliosamente dolce.
Quelle scintille...
Quegli aggraziati bagliori fluttuanti...
E invece...
“Pup Puppet Puppet...”
Dalla pezza consunta rispuntarono i due pozzi corvini, assottigliati da una consapevolezza amara.
E tutto si fermò.
I fiocchi immacolati, i granelli di polvere, il respirare ormai spasmodico, il sudore e le lacrime da poco stillate da languidi occhi verde prato, rimasero sospese a mezz'aria, come ibernate.
Il tempo e lo spazio si immobilizzarono, persino il vento sembrò voler dare un secondo di tregua alla terra dilaniata di quella landa.
Per un istante, il silenzio calò, mettendo a tacere il flebile suono dell'universo.
La luna trattenne il fiato, eccitata...
Un densa goccia di sangue scuro le scivolò dalle labbra, squarciando quell'attimo eterno.
Il candore si ruppe quando questa esplose al suolo, inondandolo di porpora.
Poi, nello scoppiettare dell'aria ormai elettrica, dei corpi grotteschi e tumescenti si svilupparono dagli schizzi. Tre forme lente e scomposte, prive di un volto, forgiate nel sangue...
Sussultarono, crescendo e stropicciandosi su se stesse come grossi vermi biancastri, gli arti appena accennati, protesi mollemente in ogni direzione.
Ognuna di esse, animata da un recondito frammento di quell'anima afflitta.
Ed Hime-chan ringhiò...
Il suo tenero musetto si lacerò in uno strappo secco, aprendosi per tutta la lunghezza della testa. Da orecchio a orecchio, si poté distinguere il cinico sfavillare di affilatissimi denti coriacei, mentre la sua espressione dolce si deformava in una maschera di scherno mefistofelico.
Presto avrebbe dovuto raccogliere altre anime ed assicurarsi di disperderne le energie.
Liberarle, per non far gravare sulla padroncina anche quell'infausto e crudele compito.
Seppur fosse doloroso...
Seppur bruciasse dal profondo...
L'avrebbe fatto per lei.
Akemi lo strinse forte al petto magro.
“Hime-chan...”- esalò terrea.
Ancora una volta, lei avrebbe riscosso il sangue dei caduti come di diritto...
Avrebbe ucciso...
“Pup Puppet Pun Pun..”
Ancora una volta, l'ennesima...

“Puppet Dance.”

 
 
 
“No, no, no,no, NO!! Avanti Soul, non scherziamo!!”
I palmi doloranti premevano contro il suo petto magro mentre le molteplici contusioni sulle gambe andavano velocemente infiammandosi. Una nuova fitta alla schiena la fece lievemente sussultare ma Maka non ci fece troppo caso.
Era impegnata in quel momento...
Impegnata a lottare contro le stilettate lancinanti che le sue ossa incrinate le trasmettevano ad ogni movimento.
Impegnata a mantenere un minimo di controllo.
Già, perché stavano per essere schiacciati dalla superiorità della strega bambina e sembrava che Soul non volesse saperne di riaprire gli occhi.
Picchiò forte contro le sue spalle ampie pregando con tutta se stessa che almeno il dolore riuscisse a ridestarlo, le lacrime che le squarciavano le guance sporche di terra.
I capelli morbidi della falce erano ormai fradici di sudore e acqua gelata.
Vicino alla tempia, il sangue sgorgava da un profondo taglio imbrattando i bei ciuffi di un nero viscoso. Un contrasto indecente.
“S-Soul! Ti prego...”- pianse disperatamente la ragazza portandogli entrambe le mani al volto.
Nessuna risposta.
I guanti vellutati si macchiarono di quel fluido corrotto mentre le dita tremanti percorrevano il contorno scavato delle sue guance.
Si sdraiò debolmente su di lui, strisciando sul suo torace.
Le braccia irrigidite del compagno ancora la stringevano, tenendosela incollata addosso.
E le stupide gocce salate che le inondavano le iridi cominciarono a bruciare, scivolando sopra i dolorosi arabeschi disegnati sulle sue gote.
Alcune caddero, precipitando sfrontate sul viso del ragazzo, mescolandosi al suo sudore e raccogliendosi alle estremità dei suoi occhi irrimediabilmente serrati, quasi fossero state sue.
L'artigiana urlò tutta la sua rabbia senza nemmeno tentare di darsi un contegno.
Desiderava più di ogni altra cosa poter sprofondare in quello sguardo cremisi, così triste ed intenso.
Lo sguardo che la faceva sentire a casa.
Lo sguardo che amava più di ogni altra cosa.
Cavolo!
Arrossì, sforzandosi invano di comprendere la natura di quest'ultima riflessione
Affondò il mento nell'incavo del suo collo, abbandonandosi ai singhiozzi, la vista completamente appannata.
Durante lo schianto, l'elastico di una delle code si era strappato.
Liberi dalla mancata costrizione, gli scarmigliati ciuffi biondo cenere ora ricadevano scompostamente sullo sterno dell'amico descrivendo ampie volute dorate.
La fronte e la punta del nasino arrossato sfiorarono il suolo innevato quando, dopo l'ennesimo grido, lo stritolò in un abbraccio furioso.
“N-non...”- mugolò -“Non t-ti permettere... Non provarci n-nemmeno, stupida arm...”
*TU-TUM*
Maka sgranò gli occhi, sgomenta.
Soul... L'ANIMA DI SOUL!
Un paio di mani tremanti si riallacciarono fiaccamente dietro la sua schiena, facendola ulteriormente sobbalzare.
Si raggomitolò nelle spalle ritirando le braccia con uno scatto invidiabile e prese ad agitare le gambe come volesse liberarsi da quella presa.
Riuscì ad allentarla quel tanto che bastava per sollevare di un poco la testa.
A cinque centimetri scarsi dalle sue labbra, un ragazzo albino tossicchiava ridacchiando ad occhi strizzati.
La meister rimase paralizzata, le guance imporporate.
Soul provò a scandire qualche parola ma dalla bocca insanguinata sfuggì solo un flebile rantolo interrotto dallo stridere dei denti digrignati...per il dolore, probabilmente.
Lei trattenne il fiato, non sapendo bene cosa fare.
“Sei una scema...senza-tette...”- boccheggiò la buki, dischiudendo lentamente un occhio, continuando a sorridere.  
E Maka poté finalmente immergersi in quel rosso così puro e vivo.
Nuove lacrime cominciarono a spingere ai bordi del viso, pungenti e sfrontate. Ancora una volta caddero sugli zigomi e le labbra del ragazzo, calde.
Lui le leccò, assaporandone il tocco salmastro, mentre si ritrovava a dover reprimere l'ennesimo gemito.
“P-por...sigh...porco...”
La giovane si rituffò sul suo collo con l'intento di celare l'espressione felicemente imbarazzata che le trionfava sul volto, totalmente incurante delle lamentele ricevute per il suo gesto.
Lui, con espressione vagamente distesa, se la trascinò ancora più addosso, passandole poi le dita affusolate tra i capelli.
Le loro anime erano tanto vicine che entrambi potevano avvertirne distintamente le pulsazioni sincronizzate.
I seni acerbi di lei premevano dolcemente contro il suo torace.
Ma in quell'istante, a Soul importava soltanto di potersi crogiolare nel profumo acre e leggero della sua pelle.
Lo trovava in qualche modo voluttuoso...
Inspirò, abbassando le palpebre.
“Scusami...”
La voce spezzata e vibrante della fanciulla gli giunse tristemente alle orecchie.
Grugnì, leggermente infastidito.
“Se...se io non fossi sempre tanto...tanto...”
Maka sussurrava piano, scandendo le parole a scatti. Il suo fiato tiepido gli solleticava l'orecchio.
“Se io non fossi così, tu non soffriresti sempre a causa mia...”
Baka! Se tu non fossi così, non mi piaceresti a tal punto!
Ma dico... E' colpa tua se ogni fottutissima notte mi faccio le seghe mentali...cacchio!
Fu mentre gli balenava per la testa un pensiero del genere e si dava del poco cool, che dalla bocca dell'albino uscì un verso impacciato tipo “mmmh”.
Sbuffò, circondandole le spalle sottili con le dita e fece forza. Il busto della giovane si sollevò di qualche spanna, permettendogli finalmente di scorgere un paio di lucidissimi e arrossati occhi verdi.
Erano belli, seppur celati dai numerosi ciuffi appiccicati alle linee salate che rigavano la sua pelle. Le labbra le tremavano.
La osservò solamente con la coda dell'occhio, troppo imbarazzato per riuscire a fissarla.
“Scusami...”- sussurrò ancora lei abbassando lo sguardo mentre, istintivamente, ambo le mani si chiudevano a pugno.
“Ascolta, tonta!”
Soul irruppe con voce rombante. Si era stufato di tutto quel rimuginare.
Si puntellò sui gomiti, incurante del dolore, portandosi all'altezza dell'artigiana.
Lei strabuzzò gli occhi, sorpresa, la mascella improvvisamente calata.
“Punto uno...”- cominciò lui saccente levando l'indice. In un'altra situazione, Maka lo avrebbe indubbiamente preso a sprangate, data l'espressione da “mister cool guy” che aveva messo su...
Certo, in un'altra situazione.
“Non mi sono fatto niente. Fidati, tu pesti molto più forte...”
Ridacchiò divertito, mentre la ragazza sporgeva offesa il labbro inferiore e gonfiava le guanciotte.
“Punto due...”- secondo dito -“Botta più, botta meno non fa una gran differenza. Sai che mi cambia una nuova cicatrice sulla schiena! Ce ne sono già tante... E poi così sarò ancora più fico.”
Maka lo squadrò ancor più truce e scettica, incrociando le braccia. Sotto il suo ginocchio, la neve si era lentamente tinta di rosso.
“Punto tre... Nessuno può permettersi di toccare la mia meister.”
Soul abbassò il tono, reclinando il capo lateralmente per non guardarla in faccia, il naso sprofondato nel tessuto caldo della sciarpa.
Le sinistre marionette di brina si stavano pericolosamente avvicinando.
“Io ho bisogno di proteggerti.”
L'ultima lacrima solitaria si staccò dal volto della fanciulla, galleggiando nella brezza gelata.
Esplose sulle dita irrigidite della buki, scivolando poi su di esse e seccandosi dopo poco per il freddo.
Lui tornò vergognosamente a guardarla, schioccando la lingua nel tentativo di mantenere almeno un briciolo del suo smisurato ego. Le sfiorò la punta del naso esfoliato, timidamente, quasi avesse paura di romperla.
Eppure, nel suo sguardo nuovamente puntato in quello della compagna, trasparivano convinzione e una fermezza assoluta.
“Voglio proteggerti...”
Maka fremette.
“Sempre.”
 
 
“Hime-chan! Vola!”
La piccina parve sorridere, mentre lanciava in alto il pupazzo.
Questi compì un paio di giravolte per poi cominciare la sua fase discendente. Sul petto rattoppato, l'anima aveva assunto una tonalità corvina.
Akemi lo afferrò impacciatamente per una zampetta, la quale crepitò nel distinguibile schiocco dell'ennesimo strappo. I fili che la univano all'ormai logoro corpicino peloso si allentarono, lasciandola dondolare sgradevolmente.
Allo stesso modo, le tre macabre essenze ghiacciate si mossero.
Spiccarono celeri e rozze nel cielo scuro, stagliandosi a schermare la già flebile luce delle modiche stelle per poi precipitare come macigni a pochi passi dai due partner, sollevando un nuvolo bianchiccio.
Avevano escrescenze contorte che ondeggiavano sibilanti e, sul fondo, si espandevano in un rigonfiamento livido molto simile ad una grassa zecca.
Al centro del petto, semitrasparente, un bagliore pulsante
 Maka saltò, indietreggiando un poco. Ruotò su se stessa abbassando il capo mentre, la falce stretta nella destra, si apprestava a schivare il colpo. Si trascinò di peso l’arma dietro, colpendo alla cieca e ritrovandosi poi completamente accerchiata.
“Ma porca...”- ringhiò.
La strega portò il peluche in avanti, abbassandogli dolcemente il muso.
Di riflesso, le marionette reagirono, imitando il suo movimento.
Troppo vicine...
La fanciulla non ebbe il tempo di scostarsi.
Strinse le labbra, reprimendo un urlo lancinante.
Avvertì la pelle slabbrarsi, perforata da lunghi denti affilati.
Entrambe le calze andarono a farsi benedire, il polpaccio imbrattato di porpora.
Si morse la lingua fin quasi a farsi male mentre avvertiva il defluire incessante del sangue.
Vide di sfuggita la bimba trafficare ancora sull'orsetto di pezza e i suoi lunghissimi capelli sobbalzare a destra e a manca.
La grande testa attaccata alla sua gamba compì un movimento secco e poi un altro, martoriandole la carne viva come un cane rabbioso.
Maka annaspò senza realmente riuscite a respirare.
Era certa che quel “coso” le avesse raggiunto l'osso...
Levò il braccio armato, menando fendenti a casaccio nella speranza di staccarselo di dosso.
Soul ribollì di rabbia, l'adrenalina che cominciava a montare.
Esplose in un clangore veemente mentre la sua forma mutava.
Forse era solo un'impressione, ma il “Caccia allo Stregone” pareva più potente del consueto.
La lama affondò per tre quarti nel corpo raggelante del demone nevoso.
Aveva una consistenza spugnosa ma, allo stesso tempo, viscida e molliccia.
Soltanto la dura scorza che lo proteggeva diede loro qualche difficoltà, offrendo una resistenza non indifferente.
L'artigiana spinse, gemendo ad occhi strizzati.
L'albino se lo sentì strisciare addosso soffocando un moto di disgusto. Contrasse la mascella, affondando sempre di più, fino ad arrivare al cuore pulsante dello strano essere.
Lo trapassò.
Solo allora, la giovane avvertì la presa sulle ossa allentarsi.
Il mostro sussultò, arretrando mollemente mentre un bagliore gelido e abbacinante si accendeva nel suo centro esatto. Gli ascessi agli estremi dei suoi arti implosero, cominciando a trasudare una sostanza scura e appiccicosa, simile al catrame.
Questa gocciò densa, allargandosi e nascondendo il biancore della terra.
Uno schizzo raggiunse la lama cangiante della Death Scythe che, in un istante, perse tutto il suo lucore riacquisendo l'elegante e consueta forma.
“Soul...”- arrancò la ragazza puntandosi sul suo manico e facendo leva per rialzarsi.
Si sollevò a stento, le ginocchia semiflesse.
Davanti a loro, la bestia tumescente si accartocciò su se stessa e, con uno scoppio, si dissolse in una fitta bruma dalla tinta indefinita e malsana che presto occupò l'intero campo visivo.
Akemi schiacciò la destra al petto, fin a far affondare le unghie nella carne, attraversando il tessuto sottile della sua casacca, occhi e bocca spalancati.
“Tutto okay?”- tossì ancora la maestra d'armi.
Soul si ritrasformò in umano circondandole le spalle con un braccio per permetterle di appoggiarsi.
Dopotutto, le gambe della compagnia erano ridotte in uno stato decisamente peggiore rispetto alle sue...
“Mmmh...”- mugugnò per tutta risposta.
Maka reclinò lievemente il capo per poterlo guardare in faccia.
“Che accidenti è quella roba?”
“Acido, credo...”- bisbigliò lui con sguardo perso.
Calò il silenzio, tanto denso da schiacciare il fischiare del vento imperioso.
La ragazzina lo inquadrò, le pupille dilatate e il broncio in bella vista.
“Ma non è possibile! Non è giustooo!”
Lo disse con un tono così poco consono e inappropriato alla situazione, così infantile, che Soul non poté che mettersi a ridere premendole una mano sulla testa.
Lei sollevò un sopracciglio, indispettita.  Si sfilò la sciarpa dal collo sottile per poi legarla saldamente intorno al polpaccio.
Pochi istanti e tornò a stringere l'arma magica tra le dita, i guanti ormai completamente lerci.
La lama rombò, ingigantendosi mentre la risonanza si riattivava più forte e dirompente.
C'erano ancora due marionette d'abbattere da qualche parte, al di là della spessa foschia.
Chiuse gli occhi, acuendo al massimo la sua capacità di percezione.
Gli ultimi mesi trascorsi tra allenamenti ed esercitazioni alla DWMA, dovevano pur essere serviti a qualcosa!
Era ora di cogliere i frutti della fatica di entrambi.
E poi, in qualche libro, era certa di aver letto che sentimenti quali affetto e amore fossero in grado d'incrementare e approfondire l'eco delle anime...
 
 
 


ANGOLO A ME:

Okaaaaaay...
Sono tornata, seeeeeeeee!!! E soltanto per farmi uccidere da voi!! *fa sì sì con la testa*
Tra l'altro...
Ho una gran voglia di panini alla cotoletta... *slurp*
No, perchè allo spaccio della mia scuola i panini alla cotoletta sono dannatamente buoni!!
Oggi ho mangiato un panino alla cotoletta. Anche ieri ho mangiato un panino alla cotoletta... E pure l'altro ieri ho mangiato...
*si guarda intorno improvvisamente consapevole della situazione*

E-ehm, scusate...
"Maka, per quale oscuro motivo continui a disegnare cotolette...?"
"Queli cotolette?" *nasconde il foglio*
"Maka... PERCHE' HAI COMINCIATO A SBAVARE??"
"Eheh... Dettagli!"
"O.o"

Grazie infinite a chi ha avuto il coraggio di recensire lo scorso capitolo: Buki_Puntina atomica Vill , Excalibuuur_ (l'hai poi cercato il significato di "coibentazione"? Eheh!!) , IllyElric , sostar , Violet Star (gran, GRAN bel nome!!) , angel_94_ , Mitzune_chan  e kasumi_89...
Un panino alla cotoletta anche a:
Buki_Puntina atomica Vill , darkthunder , Hiyoki , Excalibuuur_ , Juliet_Capulet , Kiara Albarn , luna moontzutzu , Maoko , Michy_66 , Mitzune_chan Odoru Hi Kaze no , robin goodfellow , shoppingismylife , sostar , Tamashi_Chan , Tiashe , Violet Star e Willow Gorgon per aver ficcato la long tra le preferite...
me_ e __maka__ per averla infilata nelle ricordate...
angel_94_ , BakaMakaInu , briciola82 , darkthunder , hacca , Hiyoki , IllyElric , ItalianBaka , luna moontzutzu , Mitzune_chan , RedPaperMoon , robin goodfellow , sostar , StarVulpix95 , Violet Star , _Akemi_ (OHMMIOSHINIGAMI... Sul serio?? Cioè, COME LA MIA PICCINA??! O.O WoW!) , _Soul97_ e __maka__ per averla salvata tra le seguite...
Devo ricordarmi di offrirvi la merenda...
Fino a quel momento accontentatevi di questo (che probabilmente non verrà mai completato...eheh!!). Non picchiatemi, please please! Nemmeno si vedesse bene...
Acc!! E' tutto sgranato, uffa!!
Perdooono!!

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Ancora una cosetta...
Qualcuno di voi serebbe così gentile da dirmi colore e dolce preferito? Se vi va, ovviamente...
"Perchè? A che ti serve??!" vi chederete...
Eh, non lo so nemmeno io... *risata satanica*
Vedrete...muahahahah!! (?)
SONO SEMPLICEMENTE STUPIDA!!
APPRESTOOOOOOOOOOO!!!

scythemeister_MakaAlbarn



 
  
  
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