Film > Iron Man
Segui la storia  |       
Autore: Jay W    19/10/2012    4 recensioni
Ciao a tutti!^^
Questa è una storia nata dalla mia improvvisa passione per Iron Man (o dovrei dire Tony Stark?) e una lunga chiacchierata con mio padre sulla condizione di vita delle donne libiche, paese in cui ha lavorato per diverso tempo da giovane.
Premetto che non sono araba, non so molto della cultura araba e non ne capisco niente di arabo, ma qualche espressione in questa splendida lingua non volevo perdere l'occasione di mettercela, a partire dal titolo stesso, il cui significato vi verrà svelato più in là nella storia... Sempre che decidiate di continuare a leggere!XD
Enjoy^^
Genere: Avventura, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

La luce si fece man mano più intensa e accecante... Fino a ferirmi fastidiosamente gli occhi, quando li riaprii.
 
Paura, eh?
 
D’accordo, mettiamo subito le cose in chiaro: non sono morto!

Se lo temevate, eccomi qui: un po' acciaccato e dolorante, ma vivo e vegeto.

Se lo speravate... Vaffanculo!

 
-Tony... Tony, può sentirmi?-

-Mamma...- mormorai in un fil di voce.

Un sottile riso femminile seguì il suo delicato bisbiglío.

-Si è svegliato, ma mi sembra un po' confuso! Grazie, dottore: resterò io con lui…- sentii la sua voce divertita. Era sollevata, lo si percepiva dal tono. Una voce familiare che non si rivolgeva direttamente a me.

-Pepper?- esclamai, cercando di mettere a fuoco.
 
-Bentornato, Tony! Ci ha fatto stare molto in pena, in queste settimane, sa?-
 
Ero disteso su un letto, attaccato ad una flebo, con un braccio immobilizzato da una fascia attaccata al collo, la testa bendata e un collare ortopedico che a stento mi consentiva di girare la testa.

-Dove sono...? Che è successo? Stanno tutti bene?-

Pepper sospirò profondamente.

-L'auto blindata su cui viaggiava lei... I soldati che l'accompagnavano... Loro... Pensavo sapesse che...-

-Quale... Auto blindata? La piccola sta bene? Dov'è? Voglio vederla! Non l'hanno portata via, vero? Non possono averla portata via dopo quello che è successo...-

-La... "la piccola"?- mi domandó smarrita Pepper, seduta al mio capezzale -Tony... Lei sta cercando di dirmi che c'era una bambina, lì dov'era prigioniero...?-

-Prigioniero? No… Quando sono tornato, io… Jarvis... È stato disattivato, vero? Avete già fatto una stima dei danni? Ma la piccola... Come sta? Dov'è?-

Tentai di alzarmi, agitato, ma Pepper mi bloccó prontamente.

-Dove crede di andare? Non deve muoversi dal letto: è in ospedale, non c'è nessuna "piccola", Jarvis è a casa, efficiente come al solito e non c'è nessun danno... Al di fuori della precipitazione in borsa delle azioni delle Stark Industries: il suo rapimento è stato un vero smacco, sono calate del venti percento in meno di una settimana, ma sono certa che il suo ritorno ristabilirà le cose... E stia giù, la prego...- mi rimboccó le lenzuola, con occhi lucidi -È appena tornato da un'esperienza orrenda, ha diritto di riposare e non pensare a queste stupidaggini...-

-Appena tornato...?-

-Sí... L'hanno rapita tre settimane fa... In Afghanistan... Un gruppo di terroristi... Quando è riuscito a scappare e Rhodes l'ha ritrovata, lei non era in sé, ha trascorso tre giorni qui, in questo letto, in coma: non si ricorda niente, di quello che è accaduto?-

Impallidii.

No! No, non poteva essere!

Ero davvero appena tornato...

Non c'era stato nessun deserto. Nessuna Sarah Stark.

Un fottutissimo sogno... Un'allucinazione vivida...

Mi ridistesi, pensieroso e con un incolmabile senso di vuoto nel petto. Mi portai una mano al cuore: il reattore non mi era mai parso così freddo, prima di allora...

La piccola non era stata altro che un parto della mia immaginazione, un personaggio dei miei sogni, qualcosa che la mia mente aveva  creato mentre ero in coma, a lottare tra la vita e la morte.

Sahar era tutto ciò di cui avevo paura e bramavo allo stesso tempo. Era anche molto altro...

Non poteva essere stata solo un'allucinazione: era stato tutto così reale...

Sorrisi fra me, guardando distrattamente Pepper: non l'avevo mai vista in quello stato di tale agitazione e sollievo, nel vedermi, non avevo mai visto il suo volto stanco ma felice... E ad un tratto mi parve di vederla per la prima volta.

-Sí, mi ricordo perfettamente...- le risposi, rassicurandola -Ho fatto un sogno...- mormorai.

-Che sogno?- mi domandó curiosa, sorridendo del fatto che evidentemente stessi lentamente tornando in me.

-Un giorno glielo racconterò!- promisi in un sospiro -Credo di dover fare delle cose, appena andremo a casa... Fuoco e oro... Mallak annaru war hab...- mormorai fra me, ripassando in rassegna tutto quello che avevo vissuto... Ovvero creduto di vivere...

-Ha intenzione di avere figli?- le domandai di punto in bianco, dopo un attimo di ponderato silenzio.

Dopo un istante di sorpreso imbarazzo, la ragazza annuí.

-Non sono la mia priorità, ma... Immagino di sì, mi piacerebbe, signor Stark- ammise candidamente -Sì!-

-Sarah?-

-...Come?-

-Le piace? Come nome, intendo...-

-Mia...Mia madre si chiama Sarah e... Sì, mi piace molto, ma perché me lo...-

-Bene!- la interruppi, mentre il mio sguardo si fermò sul suo polso sottile, che sfoggiava un orologio piuttosto misero, ai miei occhi.

-Devo regalarle un orologio... Uno dei miei...- le sorrisi -Immagino dovrò regalarne anche uno a suo padre... E portarla fuori a cena!- conclusi.


Pepper mi guardava del tutto smarrita, ma non osò contraddirmi.

-Se è questo ciò che vuole...- rispose timidamente lei, in un sorriso: credo mi stesse assecondando.

Mi ero appena risvegliato da un incubo durato diverse settimane e non giurerei che badasse seriamente a quelli che dovevano sembrarle i vaneggiamenti di una mente appena ripresasi da un coma.

Ai suoi occhi ero solo confuso.

Ma credo di avere avuto poche volte, nella mia vita, momenti lucidi come quello... E mi ritrovai a fissarla a lungo, con tenerezza.

-Sí,lo voglio!- mormorai in un sorriso consapevole.

Pepper mi guardò interrogativa, ma mi sorrise, come si sorride a un bambino, prima di lasciare la stanza perché potessi riposare tranquillo.

Ma come potevo riposare?

Non potevo smettere di pensare che avessi un mucchio di cose da fare, di cose da sistemare dentro e fuori la mia vita.

Non potevo smettere di pensare alla piccola.

Non potevo smettere di pensare a Pepper.

Non potevo smettere di pensare al dono, alla possibilità che mi era stata offerta... E non potevo smettere di pensare che lo dovevo a mia madre.

Mi aveva mandato un angelo in sogno, a guidarmi, perchè tutta la vita non avevo avuto idea di cosa fare: ora, per la prima volta, mi trovavo ad avere le idee molto chiare.
 



 
Adesso sí che la storia è davvero finita!
 
Anzi, no... Adesso sí che la storia comincia davvero!
 
                          
 
 


 

                                                                            FINE



 











Note: In questo grigio venerdì d'influenza, sono orgogliosa di annunciarvi che ora è davvero finita e che potrebbe essere considerata una sorta di fantaprequel del primo film di Ironman!XD
Grazie davvero di cuore a tutti per essere arrivati fin qui con la lettura! =)
Sono contenta anche se vi ho solo fatto trascorrere un paio di minuti di svago o sorridere un po', in bene o in male non importa!^^
Grazie!^^

  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Iron Man / Vai alla pagina dell'autore: Jay W