Una lettera.
Una lettera interessante, interessantemente noiosa a dir la verità, ma era pur sempre una lettera.
La lesse tutta e, solo quando la rimise dentro, notò una piccola foto, la prese e sorrise.
Era la foto più bella che avesse mai visto, un sorriso a 32 denti che rendeva quell'immagine ancora più bella, ai suoi occhi.
La guardò per almeno 10 minuti.
Si soffermò sul seno, non si era mai accorto che la ragazza avesse delle forme, la divisa di Hogwarts non permetteva all'immaginazione di volare e farsi dei viaggi, ma quell'immagine, sì che la faceva volare.

*

Si chiuse in camera.
A quell'ora tutti dormivano, anche lui.
Un incubo lo fece svegliare di soprassalto.
"Non dovrei dormire con questa sotto al cuscino" disse prendendo la foto della ragazza, che teneva ben custodita sotto alla testa.
Guardò la foto, la fissò e si fissò anche questa volta sul seno.
Iniziò a pensare alla ragazza in un modo in cui non aveva mai pensato.
"Anche Hermione è una ragazza vera" affermò, ridendo tra sé e sé.
Passò la mano sulla foto e, non appena le sue dita toccarono la parte del corpo che fissava ormai da minuti, sentì un brivido scorrergli lungo la schiena.
Era una sensazione che non aveva mai provato, o meglio, che aveva provato, ma che aveva sempre ignorato.
Non smetteva di guardare quello scatto.
Si mise una mano sui pantaloni, chiuse le gambe e le strinse attorno alla mano.
Al tocco della mano sentì il pene ingrossato.
Solo ora si accorse che sentiva pulsazioni, non ci aveva mai fatto caso prima.
D'istinto si sdraiò sul letto e, con la foto davanti gli occhi, iniziò a toccarsi con un movimento lento e senza senso, isomma, come capitava.
La mano scorreva veloce sul pene mentre il respiro diventava affannoso, il battito accelerava e Ron sentiva l'eccitazione aumentare sempre di più.
Si sentiva come se fosse il ragazzo più potente del mondo, non si era mai sentito così.
Non smetteva di guardare l'immagine.
Il sorriso, lo sguardo, il seno. Insomma lei.
I suoi movimenti iniziarono a farsi più veloce, qualche sospiro iniziava a riempire la camera vuota.
Si sentiva sempre più potente.

"RONALD BILIUS WEASLEY" una voce lo fece smettere, lo fece alzare di scatto.
Era nudo, con la mano sull'asta ancora in erezione, appena sporca del liquido seminale, che stava iniziando ad uscire.
"Mi-mi-miseriaccia!" balbettava.
Questa prima volta non se la sarebbe mai scordata.