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Autore: AxXx    23/10/2012    5 recensioni
Cosa succederebbe se Nomura cancellasse la pubblicazione di Final Fantasy Versus XIII e Kingdom Hearts 3?
E se il suo fosse un piano di conquista?
E se coinvolgesse personaggi creduti immaginari?
E se tre ragazzi si opponessero a lui?
Preparatevi alla lotta finale!
Genere: Avventura, Azione, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun gioco
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Era in uno stato pietoso e la sua salute mentale stava per andarsene completamente.
La sua prima play station (uno scassatissimo primo modello di seconda mano) si era rotta, e lei, ancora non era riuscita a finire il suo amatissimo Final Fantasy VII.
Si sentiva male e alternava momenti di delirio schizofrenico per poi passare ad un pianto sconsolato.
Sua madre l'avrebbe ammazzata, con tanto di RPG a ricerca di calore.
R. aprì il lettore per controllare che non stesse per esplodere e un leggero fumo si sparse nell'aria-"Santa cacca..."-Sospirò seccata-"Di questo passo, se porto la console ad aggiustare, i risparmi non mi basteranno per la due, per giocare a Devil May Cry 3..."-Si guardò attorno, per controllare che la casa fosse deserta, poi, prese il cadavere della povera play station uno e lo portò in camera sua.
Non aveva la minima idea di come avesse fatto a romperla e non se lo sarebbe mai perdonato: salì i gradini a due a due e voltato l'angolo entrò nella sua camera ordinata in modo maniacale e piena di qualsiasi marchingegno manga e non.
Fece spazio sulla scrivania, si legò i capelli ricci in una coda alta e si legò in fronte una fascia rossa(?), convinta della follia che stava per fare-"Sono sicura che non è difficile aggiustare una play station"-Prese il cacciavite che teneva sempre fra i mille lapis da disegno e aprì il retro dell'oggetto.
Lo osservò per diversi minuti.
Toccò leggermente i cavi, la batteria ed i fili.
-"...Sono sicura che il libretto delle istruzioni saprà darmi man forte"-Batté il pugno destro sul palmo della mano sinistra e scese nuovamente al piano terreno, andando alla ricerca delle istruzioni perdute.
Perdute in tutti i sensi, anche perché, R. era solita spezzare sul nascere qualsiasi istruzione riguardante qualsiasi cosa.
Odiava ricevere istruzioni, su qualsiasi argomento, perché era una testa calda che più calda non si può.
-"Accidenti a me e alla mie manie"-Imprecò mentalmente mentre il coperchio dell'antico cassettone in legno le cadde sulla testa, facendole anche un po' male e alterando la sua ira.
-"Vai a quel paese! Te e chi ti ha fatto!"-Gridò dopo aver recuperato l'ambita "Salvezza" per la sua console e voltandosi, qualcosa attirò la sua attenzione.
Il forno era acceso e lei non sapeva come accendere il forno.
Se lei non sapeva come accendere quel complesso marchingegno sforna-torte-buonissime, allora significava che l'aveva acceso sua madre.
Quando se era partita da casa circa tre ore prima? Chi aveva acceso quel forno?
R. si grattò la testa perplessa: per una volta avrebbe messo da parte Final Fantasy ed il suo amato Reno e si sarebbe data al giallo.
E tutti i grandi investigatori cominciano con dei piccoli misteri.
Giusto?
...Giusto?

Nomura e i suoi malvagi compari, stavano girando allegramente su sedie girevoli, nel mentre che parlavano della grande disfatta di Final Fantasy versus XIII.
Ridevano di gusto nel mentre che dai loro monitor controllavano i nerd e gli otaku disperare sempre di più delle malelingue sull'improvvisa decisione (Alla cazzo, se succede davvero io lo ammazzo Nomura Nd.R) riguardante anche Kingdom Hearts 3.
-"Tutti questi plebei che si sono dovuti subire miliardi di spin-off, e adesso annullo la pubblicazione dell'ultima episodio della mia bellissima saga...Sono malvagio"-Pensò il Genio della Square Enix, picchiettando con le dita sul bracciale della poltrona.
I tre malvagi personaggi, invece, sembravano parlare per conto loro ignorando bellamente il giapponese, la quale sua mente elaborava altre malvagie azioni per torturare ancora di più i poveri plebei che là fuori piangevano lacrime amare.
-"Che ne dite se..."-Ad un certo punto il brusio venne interrotto dalla voce argentina di Nomura che catturò d'improvviso l'attenzione dei malvagi-"...Se uniamo le nostri menti per creare un qualcosa di più cattivo?"
-"Non distogliere lo sguardo dal nostro obiettivo primordiale: dobbiamo controllare le menti degli uomini!"-Xehanort -sputacchi e dentiere a parte- batté un pugno contro un muro d'aria.
Il Direttore lo guardò male-"Appunto, ma senza un gioco che allievi l'attenzione e la volontà degli umani, sarà un'impresa complicata, dominarli"
-"...Ha ragione"-Sephiroth annuì solenne-"Dovremmo prima creare un gioco che distolga almeno la mente delle fangirls da possibili attacchi kamikaze"
-"...Dovremmo creare..."-Le loro voci si unirono per pronunziare quell'impronunciabile nome.

-"Mio dio che strazio"-R. aveva circumnavigato la casa per ore e ore alla ricerca di un possibile ladruncolo, di un malintenzionato a cui staccare la testa, di un animale dotato di super poteri, di un alieno scese sulla terra per portarla a fare la visita guidata del suo amato cielo, ma niente.
Nessuno era passato di lì.
Entrò nuovamente in casa chiudendosi la porta alle spalle e un odore di pizza al formaggio senza olive le invase le narici-"Be', almeno si mangia"-Sospirò fra sé e sé, per poi dirigersi verso il forno.
Prese quattro asciugamani diversi per aprirlo e con un coraggio da leone estrasse la teglia con dentro l'amata pasta ricoperta di pomodoro, mozzarella filante e formaggio fuso.
La annusò posandola sul tavolino in legno di ciliegio e senza pensarci due volte prese tutto l'occorrente per ciò che si chiama "Pranzo".
Si sedette comodamente, ma non fece in tempo a posare il coltello sulla pizza che un freddo metallo le si appoggiò sulla fronte-"Prova ad incidere sulla mia pizza e la tua testa rotolerà sul pavimento senza troppi ripensamenti"-R. si voltò impaurita e sbiancò all'improvviso.
Un albino dagli occhi assurdamente azzurri e il sorriso sadico le aveva puntato contro Ebony.
Il figlio di Sparda.
Dante.
Colui che nella sua mente malata considerava suo padre.
R. strabuzzò gli occhi e prese a tremare convulsamente: no, non poteva essere vero, non ci voleva credere.
-"D-Dante..."-Sussurrò, la parola che si spezzava sul nascere.
-"Proprio io"-L'uomo dette una veloce occhiata alla pizza e notò che il coltello era caduto a terra, pochi secondi dopo si ritrovò un peso sopra il suo stomaco e capì di essere sdraiato sul pavimento.
-"PADREEEE!"-La ragazza abbracciava l'albino come si fa con un pupazzo e lacrime di gioia scendevano dagli angoli dei suoi occhi marroni-"I miei sogni si sono avverati!"
-"Ho una figlia?"-La domanda retorica venne soddisfatta dalla voce di un altro ragazzo, di cui R. riconobbe subito la voce
-"Evidentemente, zo-to"
Divisa nera sbottonata, sgualcita e due segni rossi a mezzelune sugli zigomi.
Occhi di ghiaccio, labbra sottili, capelli vermigli sparati verso l'alto ed una lunga coda di cavallo che scendeva sino ai fianchi.
Il taser a mezz'aria, quasi fosse una bambola di pezza e non un'arma mortale.
-"Non sono in vena di iron..."-R. svenne e non dette più segni di vita.
Fino alle 10.02 di quella mattina.
***
-"Ax...Ax, ci sei?"-Cavolo rispondimi! Ho bisogno di parlarti...
Dopo una buona mezz'ora, A. rispose-"Sì, ci sono e devo dirti una cosa importante"
Anche lui?
Anche a lui era successo quel che era successo a R? Insomma, era così inusuale trovarsi due personaggi così...così...
Arrapanti, in camera sua.
-"Ehi, ha risposto il tuo amico, zo-to!"-Le fece notare Reno, annoiato.
Dante, semplicemente si era appropriato del letto della donzella e stava schiacciando un pisolino.
Lei, squadrò entrambi, imbarazzata e al contempo stesso incavolata, poi si decise a rispondere ad A
-"Anche la mia è importante, ma non posso parlarne su Facebook."-Certo che non poteva parlarne su Facebook!
Era qualcosa di...catastrofico!
-"Senti, anche io non posso parlare qui, possiamo incontrarci a Lucca Comics domani alle 16.30? Come stabilito?"-Fu la risposta di Ax.
Domani però, ci sarebbe stata un sacco di gente e lei sarebbe stata in cosplay.
Poco male, avrebbe trovato una scusa per scostarsi dalla sua banda di cosplayer.
-"Va bene, ti stavo per proporre la stessa cosa ;) Ma non credo che ci crederai."-Rispose, ma poco convinta.
Aveva paura che il mondo stesse per finire, l'antico presagio dei Maya attanagliava la sua anima
Reno le si avvicinò, sedendole accanto e guardando lo schermo del computer, provocando in R. un rossore a dir poco visibile.
-"Credo che crederei anche agli elefanti volanti credimi."- Rispose Ax con ironia.

"Speriamo invece che tu non mi prenda per pazza"-Pensò R. andandosi a fare una camomilla e chiudendo a chiave i due uomini nella sua stanza
.



Zalve people :'D
Be', il secondo capitolo toccava scriverlo a me, quindi ve lo sorbite così.
Contenti?
No?
Pace C:
Il prossimo lo scrive quel genio di Kalea **
Reno Dedé Turks
  
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