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Autore: AthenaSkorpion    24/10/2012    2 recensioni
E se Teti fosse riuscita a salvare nella sua integrità il corpo del futuro eroe che sarebbe stato Achille?
Se il tallone che lo portò alla morte fosse stato immortale esattamente come tutto il resto?
Gli Dei avrebbero tremato.
P.S. Questa storia è in collegamento fuori trama con "La mela di Eris".
Genere: Avventura, Guerra, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Achille si guardò intorno. Nessuno emetteva un suono e perfino Zeus, che si era tenuto fino ad allora in disparte, era vicino per ammirare il nuovo dio. Ade guardava l'eroe soddisfatto e quasi orgoglioso, Poseidone lo fissava senza parole, conscio che c'era un legame di parentela con l'estraneo che ora gli brillava davanti. Atena si fece avanti nella folla e disse:- Accidenti, ragazzo mio!
La sua aura d'argento lo avvolse in un abbraccio e coprì la sua anima di oro fuso, luminoso come solo il Sole poteva essere nell'apice del mezzogiorno. Le stelle si erano fermate e Achille illuminava l'Olimpo irradiando energia pura. Eppure, a differenza di tutti gli altri, quei fiori neri come la pece ornavano come un'aureola la testa del giovane guerriero. Quei rampicanti segnavano la differenza tra lui e loro.
Zeus si alzò in tutta la sua imponente statura e Achille vide nei suoi occhi indignati l'aura di un oro sbiadito fremere minacciosa.
 
Atena e Teti lo portarono in disparte mentre Ade e Poseidone tornavano ai loro regni, concluso il benvenuto di Achille.
Le due dee si fermarono e Teti disse:- Figlio mio, devo tornare dalle mie sorelle Oceanine. Tornerò presto. Nel frattempo, sappi che Atena è un'amica.
Senza attender risposta, svanì.
Atena gli sorrise complice e disse:- Ero certa che mi avresti capita, la tua condotta è stata eccellente, non mi sarei mai aspettata di vederti raggiungere la vetta più alta e il tuo volo è stato emozionante!
Achille scoppiò a ridere all'entusiasmo della bellissima Dea che lo guardava ammirata.
Atena se ne vergognò e si ricompose, soffocando un sorrisetto.
- Tornando ad argomenti seri, sappi che la tua presenza qui non è benvista da tutti. Sei un'invasione, un pericolo.
- Una novità-replicò Achille. Atena lo guardò cupa e annuì.
- Perché si sono spaventati tutti?
Atena spalancò gli occhi e gli mostrò la sua figura.
- Achille, ma ti sei visto? Zeus stesso non eguaglia il tuo splendore e tu sei un semidio di nascita! E non so se l'hai notato, ma nessuno ha un'anima bicolore! Quei fiori neri sono poi qualcosa di completamente nuovo! Cosa indicano? Non lo sapremo ancora per un bel po', secondo me. E che potere hai? E il tuo animale?
Achille la guardò confuso.
- Sono sempre io, solo che sono immortale.
- Achille, tu sei un dio ora. Ogni dio ha un compito e una reincarnazione animale e umana. Nel tuo caso puoi reincarnarti in te stesso, ma ti manca un animale. E cosa mai potresti fare di utile per l’umanità che noi già non facciamo?
- Già, ottima domanda sorella-disse una voce apparsa all’improvviso. Achille si girò e vide un’ombra di un nero quasi livido avvicinarsi brandendo una lancia. Atena lo squadrò con odio e disse:- Ares, vattene, non ho intenzione di litigare con te oggi.
Achille affrontò lo sguardo del dio e disse:- Ares, finalmente ti conosco. Posso chiederti il perché di quella tua affermazione? Non mi ritieni all’altezza?
Ares rise cupo e disse:- Be’, almeno qualcosa di buono c’è: Zeus avrà qualcun altro da odiare oltre a me. Devi sapere che è un nemico davvero elettrizzante. Ma se preferisci posso fare il suo lavoro in anticipo.
Strinse la presa sulla lancia. Atena fece per frapporsi ma Achille la tenne da parte e in quell’istante i fiori neri che lo circondavano sbocciarono, emanando polline dorato.
In un balzo, dalla sua figura spuntò un ghepardo flessuoso e dalle canne bianche e appuntite. Gli occhi d’ambra rimasero fissi in quelli del dio della guerra, sorridente. All’improvviso davanti al felino, che ringhiava facendo tremare le acque vicine, volteggiò un avvoltoio dalle ali scarne e amplissime, quasi a ricoprire l’intera volta celeste. Si posò accanto a lui e Atena trattenne il fiato.
Senza attendere un istante di più, Achille si scagliò in attacco con un ruggito tempestoso. Gli umani forse avrebbero creduto in un temporale in arrivo se quel rumore non fosse stato tanto sovrannaturale da scuotere le colonne dell’Olimpo.
Con un fendente fulmineo, il ghepardo tentò di agguantare il collo pelato e porroso dell’avvoltoio, che sterzò di lato e con un verso acuto beccò la zampa morbida del felino. Achille non si fece intimidire e con l’altra zampa, mentre Ares era impegnato ad attaccare, ferì l’ala scoperta con un morso potente.
Entrambi feriti, si allontanarono e rimasero a fissarsi, colmi di adrenalina e sicuri di volere la vittoria.
- È la prima volta che un dio osa attaccarne un altro, insolente. Cosa accadrà, novellino?
Achille ignorò le parole dell’avvoltoio e Ares alzò il tiro:- Tu e quei tuoi fiorellini… Puah, dove saresti senza le tue origini, senza continui aiuti da parte di Atena? Eh?
Senza il minimo preavviso, una civetta bianca volò sul volto dell’avvoltoio e gli strappò gli occhi a morsi, di netto. L’uccellaccio gridò la sua rabbia e scosse via la civetta, che dopo un giro per tornare di quota, si abbatté nuovamente sull’avvoltoio. Emise un richiamo e Achille, senza attendere oltre, saltò addosso al dio della guerra. I due animali assaltarono l’uccello malmesso e nel momento in cui Achille ebbe sfiorato l’arteria principale con gli artigli, gli occhi di cristallo della civetta sfrecciarono al cigno che si era alzato in volo in quel preciso momento.
- Basta!-gridò un’affascinante e suadente voce femminile, adirata.
Il cigno atterrò ai piedi del ghepardo e si trasformò in una dea dall’anima rosa come le nuvole dell’alba.
La sua bellezza per un istante ipnotizzò Achille e Atena, ritrasformatasi in dea, sbuffò, annoiata, mentre Afrodite si avvicinava per raccogliere l’agonizzante Ares.
- Umano, tu sei tuttora un umano, disgraziato e privo di umiltà!-sputò tra i denti Afrodite. Guardò inviperita Atena, che la liquidò con uno sguardo divertito.
Ares, di nuovo attorniato dalla sua aura nera, lo fissava torvo mentre stralci del suo essere di disperdevano allo Zefiro complice.
- Umano, mi hai battuto con disonore. Farti aiutare da una donna è davvero molto eroico.
Achille lo guardò con un sorrisetto e si rivolse ad Afrodite:- Afrodite, spiega a quest’eroe quanto sia eroico farsi aiutare da una donna.
Detto ciò, girò i tacchi e, accompagnato da Atena, si allontanò senza temere attacchi alle spalle.
 
 
 
- Achille, sei stato strabiliante. Nessuno ha mai affrontato quell’ignobile omicida.
- Senza il tuo aiuto non ci sarei mai riuscito!
I due Dei ridevano e Atena per la prima volta si scopriva felice e compresa da qualcuno sull’Olimpo. Essere una donna guerriera effigie della saggezza non giovava alla Dea quando voleva avere qualcuno con cui parlare. Agli Dei non andava giù che lei fosse saggia, agguerrita e perfino bella e, mentre tra i maschi c’era una chiusura mentale inaffrontabile, tra le donne c’erano screzi superficiali e davvero insopportabili. L’unica con cui poteva sentirsi se stessa era Artemide, ma la dea della caccia di rado si apriva agli altri Dei, preferendo la compagnia del fratello a tutte le altre.
Achille gradiva molto la compagnia di Atena. Era bellissima, di spirito e di un’intelligenza incredibile. E gli ricordava terribilmente Pentesilea.
- Atena, dimmi una cosa.
Atena lo guardò e attese la domanda.
- Perché hai permesso che tutti quegli uomini morissero per un semplice motivo di vanità? Conoscendoti non me lo sarei mai aspettato.
Atena abbassò lo sguardo e disse:- A essere onesta non mi è mai veramente importato. All’inizio era un gioco, sfidare le Dee più belle dell’Olimpo. Poi hanno chiamato Paride e ho compreso che la cosa stava andando per il verso sbagliato. Ho tentato di fermarlo, gli ho chiesto se voleva la saggezza ma era troppo sciocco per desiderare la saggezza. Non è paradossale? In quel momento ho saputo che i dissidi non si sarebbero risolti tanto alla leggera, così mi sono schierata contro quello stolto, tentando di salvare la vita a tutti gli Argivi che potevo preservare. Non nascondo di aver aiutato anche qualche Troiano-aggiunse arrossendo.
Achille la guardò sbalordito e lei si giustificò:- Be’, avevano comunque un tempio in mio onore e mi hanno invocata spesso, mi hanno sacrificato i loro migliori animali.
A proposito, è ora che tu decida il potere che vuoi avere, altrimenti morirai di fame prima del tempo!
Achille la fissò confuso e lei spiegò:- Gli umani devono sacrificarti ciò che mangerai e, a meno che tu non sia riconosciuto come dio anche tra loro, be’…
Achille si fermò di colpo.
- Atena, ti prego, dimmi cosa posso fare. Cosa posso fare? Cosa?
Atena lo prese per le spalle e disse:- Calmati. Hai affrontato Ares, puoi affrontare qualunque cosa.
Atena spalancò gli occhi.
- Tu sei Ares!
Achille comprese e disse:- No, non è possibile, non posso sostituirlo. E poi andiamo, sono sicuro che la mia intraprendenza presto mi maledirà, qui dove ognuno è abituato ai propri schemi.
- Suppongo, ancora una volta, che scopriremo presto cosa sei in grado di fare.
- Dovrò interrogare un indovino. Ma…
Achille fu interrotto dall’arrivo di una donna imponente, color del bronzo, che si avvicinò ai due Dei in silenzio.
- Mio marito richiede la tua presenza, Achille. Fatti valere, Zeus ha voce grossa, ma i suoi poteri finiscono lì.
Detto ciò, Hera sparì. L’aura argentea di Atena vibrò di disappunto.
- Odio quell’ignava. E suo marito di più. Vai, ti attenderò.
Achille annuì e, sfoderando le ali che già aveva utilizzato una volta, volò verso l’Onnipotente Zeus.
 
 
Chiedo scusa per il ritardo!!! Ho deciso di darvi piccole pillole della vita di Achille sull’Olimpo, in modo che per taaanto tempo cerchiate di capire cosa ne uscirà… *sono proprio crudele*
Detto questo, da novembre in poi avrò ancora meno tempo ma prometto che mi ci metterò d’impegno!


Voglio sapere le vostre impressioni e voglio che mi diciate espressamente quale sarà il potere di Achille! Sono proprio curiosa…
 
Qui sotto, Achille tra il mare e l’Oltretomba. 

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