Fumetti/Cartoni americani > Spider Man
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Autore: Joe McFly    09/05/2007    1 recensioni
In onore al film “Spider-man 3”, in uscita in questi giorni, vi presento una storia che narra dell’ultimo scontro fra Spider-man e il suo più acerrimo nemico: Venom è tornato ancora più forte, intento ad annientare il nostro eroe.
Inizia, così, l’ultima battaglia, che non dovrà essere necessariamente vinta, come è di consuetudine, dal Bene...
P.S.: Nel leggere questa FF, usate un po’ di fantasia: ho dovuto trasportare a parole ciò che è normalmente visto nei fumetti.
Genere: Avventura, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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2. La vicenda

 Spider-man era rimasto di sasso, di fronte a quell’enorme figura scura. Lui rideva, mostrando i suoi lunghi denti. Lo temeva, pur se non lo avrebbe mai ammesso. Lui era più forte, più agile e, inoltre, conosceva la sua identità.
Il Lui vi era un doppio odio: quello di
Eddie Brock, il giornalista finito in miseria a causa di Peter Parker, e quello del costume alieno, che si sentiva tradito dal “rifiuto” di Spider-man. Insieme, formavano un potentissimo essere, chiamato Venom!
Tante volte aveva tentato di sconfiggerlo, ma Lui era sempre tornato. Fino a quando era sparito, definitivamente. Ma ora era lì, pronto a combattere come le altre volte. Spider-man attendeva un suo attacco.
“Così siamo di nuovo qui, io e te!”, disse Venom, non privando, al suo nemico, quel sorriso di denti minacciosi.
“Pensavo che non saresti più tornato. Credevo fossi morto”.
“È difficile liberarsi di me. Io ricordo ancora quando mi abbandonasti. Ricordo il dolore che mi hai fatto. Io sono qui per vendicarmi, Spider-man!”.
Così disse, e, di scatto, si scaraventò su nemico. Lo colpì al petto con un urto violentissimo, spingendolo oltre il bordo della terrazza. Ma Spider-man riuscì a lanciare una ragnatela su questo, e vi rimase appiccicato.
“Dimentico che il mio senso di ragno non ha effetto con Venom. Sarà difficile evitare i suoi colpi”.
Mentre pensava questo, Venom si affacciò dalla terrazza e vide Spider-man un po’ più giù. Unì i pugni e tentò di colpirlo. Questi schivò, lanciandosi in una capriola all’indietro e risalendo la parete del palazzo opposto. Il colpo di Venom fu così forte da creare un enorme buco nel muro.
Ora erano distanti, uno su un palazzo e uno su l’altro. Ma Venom, con un balzo, raggiunse il suo nemico e, con un altro pugno, lo scaraventò alla fine di quest’altra terrazza.
Si alzò lentamente, portandosi una mano alla testa. Gli doleva, ma non aveva tempo per risposarsi. Presto Venom avrebbe attaccato di nuovo. Doveva guadagnar tempo…
“Ti ricordavo meno forte… Cosa hai fatto? Hai allenato il tuo corpo ospite?”.
“Stai mentendo – rispose l’altro – Io sono sempre stato superiore a te. Sono l’invincibile e tu non sei mai riuscito a sconfiggermi realmente”.
Non furono le sue parole da spavaldo, ma fu qualcos’altro a colpire Spider-man. Qualcosa che anche un suo più grande fan avrebbe notato subito.
“Strano. Di solito parli al plurale, poiché in te coesistono due entità. In questa nostra battaglia, Eddie Brock non ha voce in capitolo?”.
“Chi ti dice che ho un corpo ospite, in questo momento?”, rispose ridendo.
Spider-man ebbe un sussulto…

   
 
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