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Autore: Yuki Kiryukan    25/10/2012    9 recensioni
Seconda serie di Awakening.
Rebecca e Zach sono stati separati per due lunghi mesi. Ognuno preso ad affrontare i problemi della propria realtà.
Ma Rebecca è ottimista, poiché è viva nel suo cuore, la promessa di Zach, sul suo ritorno, di cui lei non ha mai dubiato.
Ma quando arriverà il momento di rincontrarsi, Rebecca, non ha idea quante cose siano cambiate, e si ritroverà ad affrontare da sola, i suoi incubi peggiori.
Dal capitolo 6:
"Non ci pensai nemmeno un secondo in più, che gli buttai le braccia al collo. Gli circondai le spalle, stringendolo forte contro il mio petto.
Inspirai a fondo il suo profumo virile che mi era tanto mancato. Mi venne da piangere quando sentii il suo corpo aderire perfettamente al mio. Come se fossimo stati creati appositamente per incastrarci.
Zach aveva mantenuto la sua promessa, ed era tornato da me. Io l’avevo aspettato, e adesso, non vi era cosa più giusta di me tra le sue braccia.
L’unica cosa che stonava, o meglio, che mancava, era il fatto che non fossi...ricambiata.
Quando finalmente, sentii le sue mani poggiarsi sulle mie spalle, non mi sarei mai aspettata...un rifiuto".
Genere: Mistero, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yuri
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: Contenuti forti, Triangolo
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Cursed Blood - Sangue Maledetto'
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Ciao a tutti!! :D
Perdonatemi il leggero ritardo, ma eccovi servito il 18 capitolo di Rebirth! *---*
Proprio qualche giorno fa, parlando con la mia amica Summer (<3) notavamo che Rebirth ha raggiunto 113 recensioni con ben 17 capitoli, stracciando di brutto Awakening, che ne ha 110 con 31 capitoli! o.O
La seconda serie  piace più della prima, deduco! xD
GRAZIE, GRAZIE GRAZIE A TUTTI!!! 
Dico davvero, senza il vostro supporto non sarei nulla! <3 E ovviamente, un grazie infinto alla mia editor, il mio angelo custode! xD 
C'è un solo motivo per cui non sopporto la mia editor però, a volte: Tifa per Kyle!
è inaudito! Dico io, come può preferire Kyle al posto di Zach?! xD Anche se l'ho creato io, Kyle mi sta proprio sulle palle, volendo essere volgare! xD ( Sono una pessima autrice, lo so, non dovrei avere preferenze tra i miei personaggi... ç.ç perdonatemi! )
Beh, questo mio penoso monologo è finito, e vi lascio alla lettura! ^^ Spero che il capitolo vi piaccia! ;)
Ci sentiamo presto!!
Un bacione!!! <3
Yuki! 


 

                                                                        Promessa 




I passi frettolosi di Zach rimbombavano negli oscuri corridoi della loro residenza. Si stava dirigendo nel laboratorio di Stain.... cioè, del padre. Ne aveva sempre uno, in qualunque base si trasferissero. 

Anche se non riusciva a capire l'urgenza con il quale li aveva convocati, lui e Ryan. 

Il biondo era qualche passo dietro di lui:  << Cazzo, Zach, vuoi rallentare? Che fretta hai? >>

  << Io nessuna >> rispose, guardando davanti a sè  << Ma Stain è fin troppo sospetto >>

L'altro sembrò rifletterci su:  << Non ci ha mai permesso di entrare nei suoi laboratori fino ad ora, ma... >>

 << Appunto >> lo stoppò lui  << C'è qualcosa che non va, Ryan >>

Arrivati al massiccio portellone di acciaio, esso si aprì da solo, e si ritrovarono davanti a quella che Zach avrebbe tranquillamente paragonato ad un laboratorio di biologia, o chimica.

Jean era li, chino su un microscopio, ad analizzare un vetrino con un'attenzione quasi morbosa. 

Nel vederlo, Zach ebbe un tuffo al cuore. Gli aveva ricordato in maniera fin troppo vivida, Rebecca: Aveva la sua stessa espressione, quando era concentrata su qualcosa. 

Perchè si, lui l'aveva sempre osservata a lungo, anche quando lei non se ne rendeva minimamente conto. 

Ma quello era il passato. Ormai non aveva più importanza. Anzi, quella considerazione, lo fece solo irritare di più.

L'uomo distolse l'attenzione dal microscopio, per guardarli  << Eccovi >> disse, sorridendo appena  << Avanti, venite >>

Zach parlò subito:  << Perchè ci hai chiamato, Jean? >> chiese, facendo un passo avanti. 

Si rese conto troppo tardi di come lo aveva chiamato.

L'uomo si irritò, e gli tirò un violento schiaffo in pieno viso.  Ryan sussultò, imprecando a bassa voce, e Zach per poco non perse l'equilibrio. 
  << Vi ho già detto come voglio che mi chiamiate >> disse secco lo scienziato, guardandolo dall'alto al basso.

Zach teneva la testa china, e si morse un labbro per ignorare il dolore pulsante alla guancia arrossata   << Scusami...padre. è stata una svista >>

Non riusciva davvero a capire come mai insistesse tanto sul fatto che lo chiamassero "padre". Al perchè desse così tanta importanza ad una cosa del genere.

Era da un pò di tempo che non riusciva più a pensare a lui in quei termini. Come padre. 

E dire che prima, quasi lo venerava. 

Ma da due mesi a quella parte...era cambiato qualcosa. 

Lui era cambiato.

Stain non sembrò soddisfatto di quella risposta, ma lasciò cadere lì l'argomento, tornando a concentrarsi sul microscopio:  << Voglio che vediate la mia ultima ricerca >> annunciò poi  << Poichè sarete i primi su cui ho intenzione di sperimentarla >>

Zach impallidì, e Ryan affilò lo sguardo. La cosa allarmava entrambi.

  << Di che si tratta? >> ebbe il coraggio di chiedere Ryan, dopo un pò, senza che la sua voce tremasse. 

Stain sorrise:  << Di qualcosa che vi renderà ancora più forti di adesso. Vi renderà imbattibili >> 

Li guardò con una strana luce negli occhi  << Nemmeno il sangue di quella ragazza potrà più nuocervi >>

Zach fece un passo avanti:   << Cosa intendi...? >> chiese, con la gola secca.

Stain li invitò a guardare nel microscopio. Il primo a muoversi fu Ryan. Gli diede un'occhiata veloce dai tubi di osservazione, poi si ritirò.  << Non che ci abbia capito qualcosa >> ammise, sbuffando.

Fu il turno di Zach di osservare, e regolando la ghiera dello zoom, e la regolazione diottica, mise a fuoco ciò che conteneva il vetrino. 

Quello che vide, inizialmente fu solo il rosso. Poi prese la forma di un retinato irregolare, sulle sfumature del rosa e magenta. Vibrava, seppur leggermente.  Come se fosse viva.

Ryan aveva ragione: non si capiva un cazzo.

Fece un passo indietro, stropicciandosi gli occhi  << Continuo a non capire >> ammise.

Stain fece una pacata risata a bassa voce  << Quello che avete appena visto, è il vaccino che io inietterò nella vostra Chimera >>

  << Vaccino di che? >> chiese Ryan scettico, alzando un sopracciglio biondo.

  << Asportando le cellule cancrogene da Adam e Alyssa... >> cominciò Stain  << Ho avuto modo di analizzare piccoli campioni di sangue di quella ragazza, ancora presenti nei loro corpi... >> guardò con aria palesemente soddisfatta i vetrini  << E sono riuscito a creare una sostanza che annienti il veleno usando il suo stesso sangue... >> 

Rise, questa volta più forte  << Quella ragazza si è distrutta da sola >> si sistemò gli occhiali sul naso  << Ci sono voluti più di due mesi, ma ne è valsa decisamente la pena . è solo in fase sperimentale, ma funzionerà senza ombra di dubbio. Iniettandovi questa tossina, la vostra Chimera svilupperà gli anticorpi contro il suo sangue. In questo modo sarete imbattibili >>

I due erano sconvolti. 

Che aveva detto?  Sarebbe diventato immune dal sangue di Rebecca...?

"Noi dovremmo ucciderci"

"E questo chi lo dice?"

"Il nostro sangue"

Ricordava ancora fin troppo chiaramente la loro discussione...di molto tempo prima. 

"Non puoi rinnegare quello che sei, Zach...E nemmeno io…"

Ormai, non ce n'era più bisogno. Non doveva rinnegare proprio nulla, e presto nemmeno il suo sangue gli sarebbe più stato un'ostacolo. Sarebbe diventato imbattibile.

Perfetto.

Le cose non cambiavano. Il piano rimaneva quello. Anzi, erano addirittura avvantaggiati, grazie a quella trovata a dir poco geniale.

Non c'era altra parole per definirla. Per definirlo.

Quell'uomo era un genio. Sicuramente. 

  << Inizierò con voi >> continuò Stain, facendolo riscuotere dai pensieri  << E poi lo applicherò anche agli altri >>

  << Cos'è, siamo cavie? >> chiese Ryan, con ostilità che non aveva mai avuto nei suoi confronti prima di allora.

Anche lui era molto cambiato.

Stain lo guardò malamente  << Affatto. Sarete i primi a godere di questo privilegio. Rallegrati di questo >>

Il biondo digrignò i denti, ma tacque, mentre Zach si limitava a rimanere perfettamente immobile. Stava per parlare, ma venne preceduto.

Lilith batteva violenti pugni alla porta del laboratorio.   << Padre! >> continuava ad urlare.

Stain di malavoglia pigiò un pulsante, e le porte scorrevoli rivelarono la figura ansimante ma indubbiamente bellissima della ragazza bruna.
  << Che succede? >> chiese l'uomo, scocciato.        

Lei deglutì  << Elizabeth....e anche Dean, Ray, Ian e Dana... >> riprese fiato  << Sono scomparsi >>

Stain alzò un sopracciglio  << Come sarebbe? >> chiese semplicemente, senza scomporsi più di tanto.

  << Scomparsi >> ripetè Lilith  << Non so... >>

  << Non possono mica essere spariti e basta! >> sbottò Ryan.

Lei lo guardò malamente  << Si invece. E non solo loro. Anche le armi dell'attico non sono più al loro posto >>

Zach trasalì. Significava solo una cosa: Erano andati a cercare vendetta.   << Bisogna raggiungerli >> si affrettò a dire, mobilitandosi. 

  << Andate pure >> disse Stain  << Ma non intervenite >>

Zach si voltò verso di lui  << Come? >>

  << Chissà che non riescano a portarmi qui quella ragazza per davvero >> spiegò l'uomo, con un sadico sorriso dipinto sul volto  << Meglio non sprecare questa loro...audace iniziativa >>

Lilith si limitò ad annuire decisa, mentre Zach e Ryan lasciarono di fretta il laboratorio con la testa bassa.

  << E adesso? >> chiese Ryan, a bassa voce.

Zach strinse i denti.

Maledetti, quegli idioti. Di quel passo, gli avrebbero mandato a monte tutto il piano:  << Non ne ho proprio idea >>
 
                                  
                                               
                                                                                   *********************************************                                                                           
 
 

Mi guardavo intorno, preparata a veder comparire qualcosa da un momento all'altro.

E quel qualcosa non tardò ad arrivare.

Cinque figure uscirono dalla vegetazione. Si erano completamente minimizzate nella boscaglia, che solo in quel momento, le vidi con gli occhi.

Erano figure che conoscevo...purtroppo.

In testa al gruppo, c'era quell'odiosa Elizabeth. Lo sguardo color cioccolato più cattivo dell'ultima volta che l'avevo incontrata. L'atteggiamento più determinato e famelico. 

Appena dietro di lei, l'irritante Dean. Sorrideva divertito anche in quel momento.  Al suo fianco, Ray. Lui invece, era fin troppo serio. 

A chiudere la schiera, altri due Chimeri di cui non conoscevo l'identità.

Non c'era traccia di Zach, ne di Ryan, o di Adam, Lilith e Alyssa.  Il loro gruppo non era presente.

La prima cosa che notai di diverso, era che quella volta erano armati.

Dean giocherellava con due piccole, ma pericolose pistole, così come il resto del gruppo, fatta eccezione per Elizabeth e Ray. Loro avevano una spada dalla lama affilata, proprio come la mia.

Un brivido di puro terrore mi attraversò la colonna vertebrale.  Erano tornati, e più determinati di prima.

  << Ma che gentile >> disse poi Elizabeth, fissando i suoi occhi castani sui miei  << Ci hai risparmiato la fatica di venirti a cercare >>

  << Ma come, tutto qui? Niente divertimento? >> si imbronciò immediatamente Dean, guardando con disappunto la compagna.

  << Meglio così >> disse la seconda Chimero dai capelli scuri, di cui non conoscevo il nome   << Risparmieremo tempo >>

L'irritazione prese il posto sulla paura:  << Non parlate come se aveste già vinto, bastardi! >>

Ray mi guardò annoiato, come se per rispondermi fosse uno sforzo  << E che vorresti fare, sentiamo? Sei disarmata, e sola >>

In un lampo partì verso di me, alzando la spada, pronto a trafiggermi.

Cazzo. 

Aveva ragione lui. Ero disarmata, non potevo fare nulla. 

Ed ero sola. La cosa che mi faceva più male in assoluto.

Con gli occhi seguii i suoi movimenti fulminei, e mi abbassai col busto appena in tempo per sfuggire all'attacco. Rotolai a terra, e l'erba mi graffiò il corpo. Gattonai lontano da Ray, perdendo dignità ad ogni passo, ma ben presto, Dean mi si parò davanti. 

Mi puntò le due pistole contro, ridendo di gusto:  << Vediamo adesso come te la cavi >>

E poi, dei colpi partirono. 

Ma non arrivarono a me, e non avvertii dolore. Solo una grande folata di vento.

Le braccia di Kyle mi strinsero forte e protettivo, mentre la sua spada deviava i proiettili.  Rimasi letteralmente senza fiato. Guardai il volto serio e teso di Kyle, e inaspettatamente, lo trovai bellissimo. 

Più del solito, almeno.

Nello stesso momento, avvertii ulteriori colpi di pistola, e veloci passi farsi sempre più vicini. Mi voltai e Richard, Kim e persino David, ci avevano raggiunto.  

Ilo mio cuore tremò nel vedere quest'ultimo, ed impazzì del tutto quando i suoi occhi azzurri e freddi si posarono per qualche veloce istante su di me:  << Cazzo >> imprecò, subito dopo.

Richard fece un  passo avanti, non meno agguerrito dei Chimeri  << Ma guarda... >> esordì, con un sorriso di scherno sul viso  << Avevo proprio voglia di rivedervi per spaccarvi il culo >>

  << Fossi in te, penserei al tuo, di culo >> gli rispose allegro Dean, ma i suoi occhi grigi andarono subito in direzione di Kim   << Ciao bellezza! >>

Lei trasalì, e gli rivolse un'occhiataccia, caricando il suo inseparabile mitra << Stai attento, perchè questa volta non ti andrà tanto bene, Hippie del cazzo >> lo minacciò, secca.

Per Kim ormai, Dean, era stato bollato come un Hippie.

Lui rise:  << Ti sbagli, non ho mai appoggiato tutto quel "Peace & Love" >>  divenne malizioso   << Ma per te, tesoro, sono disposto a fare un'eccezione >>

Kyle mi lasciò lentamente andare, senza però smetterla di pararmi col suo corpo:  << Siete solo voi? >>  chiese  << E la combriccola di Hudson dove l'avete lasciata? >>

Trasalii a quel nome, ma cercai di non darlo a vedere. 

  << Noi bastiamo e avanziamo, per voi >> disse Ray, guardandolo in modo truce.

  << Siamo cinque contro cinque >> aggiunse Elizabeth, con le labbra rosse piegate in un sorriso sghembo  << Vediamo chi la spunta, o avete troppa paura per non chiamare rinforzi? >>

David si irritò:  << Presto non ti ritroverai la testa attaccata al collo >> la minacciò, con una serietà che mi fece gelare il sangue nelle vene.

La Chimero non perse il sorriso:  << O forse sarò io a servire a mio padre la tua testa su un piatto d'argento >>

  << "Padre"? >> chiese David  << Ti  torturerò fino alla morte per farti parlare >> cacciò la pistola  << Preparati >>

Kyle mi passò la mia spada. La afferrai con la mano tremante, mentre raggiungevamo i "nostri".

David mi guardò di nuovo. Quando fui al suo fianco, mi bisbigliò, in modo quasi impercettibile:  << Quando ci saremo liberati di loro, ti prometto che parleremo >>

Il mio cuore ebbe un sobbalzo, e stentai a credere alle mie orecchie. 

David voleva davvero parlare con me? 

Voleva chiarire?

Con me?

Sarebbe stata la prima volta che avremmo parlato...per davvero. Che ci saremmo confrontati.

Armata di una nuova determinazione, sguainai la spada, pronta a combattere con quella promessa nel cuore. 
  
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