Ted Lupin guardava, commosso, le pareti di camera sua. Hermione aveva fatto un ottimo lavoro, e lui non avrebbe saputo sperare di meglio. Un tempo la carte da parati era immobile, marrone e poco decorata. Ora,invece, era stata Trasfigurata in una ridente raccolta di fotografie dei suoi defunti genitori, regalatogli da nonna Andromeda. 

La maggior parte li ritraeva il giorno delle nozze. La madre vestita di bianco rifletteva la luce del sole, mentre il padre, per la prima volta, aveva dimenticato di mettersi la maschera triste e depressa, sorridendo alla neo-moglie. 

Altre immagini rappresentavano Ninfadora da bambina, Remus da adolescente, la madre imbraccio ad Andromeda e i quattro Malandrini. 

Quella tappezzeria era la migliore. 

Ted trovava fantastico fissare l'impacciata madre pestare i piedi a suo padre, mentre i due si esibivano in un ballo abbastanza movimentato. Trovava ancor più fantastico poterli guardare ogni mattina per il buongiorno, e ogni sera per la buonanotte. Tutte le sere quando andava a letto sentiva un brivido alla fronte ed era certo che si trattasse dei suoi genitori. Però non gli bastava. Non gli bastava avere solamente immagini e fotografie, non gli bastavano i ricordi che zio Harry gli raccontava. Lui voleva di più, li avrebbe voluti in quella stanza, per ricevere una semplice ma calda carezza o per farsi spettinare i capelli. Ma tutto ciò non era possibile. Doveva accontentarsi delle vaghe memorie di zio Harry,e in silenzio soffriva. Soffriva nel vedere James e Albus abbracciare il padre e sedersi sulle ginocchia della loro madre. 

Ted si alzò dal letto, dal quale era seduto, e guardò l'album che Hagrid gli aveva costruito. L'album era pieno di fotografie dei suoi genitori,e in alcune, c'era anche lui nella culla...mentre cambiava il colore dei suoi capelli.

-Mamma...Papà- sussurrò singhiozzando, mentre l'indice destro sfiorava, scivolando, i due volti. 

Lacrime copiose scendevano lente sul suo viso, e gli occhi arrossati chiedevano di essere strofinati. 

Ted passò la manica della sua felpa sotto gli occhi, asciugandoli. Tirò su col naso, sfilò delicatamente una foto dall'album, l'abbracciò per alcuni secondi e si avvicinò allo specchio. 

Cambiò il suo volto cercando di riprodurre nel modo più reale quello di Ninfadora Tonks. Di seguito trasformò anche le mani,il busto e le gambe. Fece una piroetta attorno al oggetto, dopo essersi convinto di avere un corpo simile a quello della madre, tornò a sedersi sulla sedia di fronte allo specchio. 

Calmo, riportò il suo viso alla normalità, mentre il resto era ancora  della madre. Disperato, si accarezzò la guancia. 

-Teddy?- zia Ginny entrò nella camera, e comprensiva, guardava il suo pargolo acquisito. 

-Non è la stessa cosa.- rispose il ragazzo, crollando tra le braccia della donna.

                                                                    ANGOLINO DI SEVERUS.
Mi sembra palese informarvi che questo testo non è uscito come doveva uscire. Sinceramente non ne sono molto convinto, tutte le volte che lo leggo mi piace sempre meno. 
E' la prima volta che tocco questo argomento, e sinceramente spero di avrelo fatto col dovuto tatto.
Spero nelle vostre recensioni
Vostro
        Severus