Josh, Josh Hutcherson
 

Andare a scuola tutti i giorni con la bicicletta ricevuto da poco per il compleanno. Cosa vuoi di più dalla vita?
Beh ci sono parecchie cose che vorrei dalla vita, un motorino, una casa enorme, che il pesco nel mio giardino sia d'oro e che dalle foglie escano soldi, un ragazzo, e.. oh si un Lucano!
Ma ovviamente non si può avere tutto dalla vita, e già è tanto che mio padre abbia trovato questa bicicletta.. che poi gli è stata regalata da un amico.
E pensare che mio padre non aveva molti amici, almeno dopo il girono dell’incidente. Prima ne aveva tanti, adesso di è chiuso in se stesso e parla solo con noi familiari.
Prima di uscire di casa e salire sul mio ‘bolide’ saluto la mia famiglia. Che si trova riunita in cucina. Aspettando che passi il pulmino o qualche amico a prenderli e portarli a scuola.
Saluto tutti con un bacio veloce sulla guancia e uscendo da quella caotica casa.
Salgo sulla Bicicletta e inizio a pedalare, e ovviamente la mia mente inizia a navigare, ripensando a tutto quello che è successo negli ultimi anni, iniziano dalla tragedia, che li ha fatti cambiare di casa centinaia di volte fino a trasferirsi qui. A Plymouth un paesino vicino a Boston. Molto grazioso e soprattutto vicino a quella bellissima massa di acqua fredda che i comuni mortali chiamano Acqua. Ma che io chiamo Vita.
Amo fare Surf sulle onde dell’oceano! Ti da una sensazione di pace e libertà che nient’altro al mondo è mai riuscito a darmi. È la mia vita e non saprei come vivere senza si essa.


Mi fermo davanti al cancello della scuola ancora assorta  nei miei pensieri da Oscar di prima mattina quando sento chiamarmi.
-Emma! Emmaaa!- Urla l’inconfondibile voce di Sarah, la mia migliore amica, bionda, alta magra e bella. Scendo dalla bici e chiudo le catene e il lucchetto nell’apposito punto. Sento tirarmi una delle mie lunghe ciocche di capelli, così mi giro e mi trovo davanti gli enormi occhioni verdi di Sarah. –Hey, bella mia hai fatto spaventare- -scusa ma ho provato a chiamarti ma non ti voltavi- Dice lei in modo un po’ arrabbiato. – scusa non ti avevo proprio sentito- mento. Meglio non iniziare una litigata con lei. Oggi non è giornata, me lo sento.
Insieme ci avviciniamo all’entrata della scuola. Dove troviamo il solito gruppo di ragazzi .. vogliamo definirli popolari per non essere volgari? Eh vada per ‘popolari’. Sono tre femmine e due maschi. Ovviamente per la mia (S)fortuna la capo gruppo mi odia. Dal primo momento che ho messo piede in questa scuola mi umilia ogni volta che ne ha la possibilità. Il suo nome è Chastity, che di casto ha solo il nome. Bionda occhi chiari , la più voluta e desiderata della scuola, fisico slanciato e un carattere schifoso. Ovviamente è sempre seguita dalle sue cagnoline Amanda e Halley. E dai due bellocci della scuola, Mails e Nate.
Per mia fortuna oggi non mi hanno visto così entro nella scuola con la più assoluta tranquillità. E dicevo che oggi era una brutto gior..
-Ma dove cavolo guardi?- inizio ad urlare incazzata nera. Un ragazzo mi è letteralmente venuto addosso facendomi cadere i libri che tenevo in mano. – Scusami non volevo… Tutto bene?- chiede preoccupato il ragazzo mentre mi aiuta a prendere i libri e che nemmeno ho visto in faccia per la rabbia. – Si certo mi hai solo..- alzo lo sguardo per guardarlo in faccia ma resto completamente a bocca aperta per quello che mi trovo davanti. Un ragazzo abbastanza alto, robusto, magro,capelli marroni e corti, degli occhi meravigliosi che vanno a sfumare dal marrone al verde, ma questo non è niente finchè non inizia a sorridere. Quel sorriso è uno dei più belli che abbia mai visto, vero, sincero, di un ragazzo che non ha mai sofferto nella sua vita. E non so ne come ne perché, o forse per l’ultimo pensiero che ho fatto, mi risveglio da quello stato di trans scuotendo la testa e ricominciando a parlare – Emh… Si certo tranquillo va tutto bene.- gli rispondo con quanta più calma è in mio possesso anche se sento le gambe tremare. Ma cosa mi succede?
-Oh bene, comunque io sono Josh, Josh Hutcherson- -Emmalye Stwart ma per gli amici Emma- gli rispondo io. – Bene posso considerarti una mia amica e chiamarti Emma?- Chiede. Wow mi piace il ragazzo, diretto, deciso, non ha paura di niente. – Oh si certo, solo se mi offri il pranzo- dico ritrovando finalmente tutto il controllo di me stessa e riprendendo in mano la situazione. – Certamente signorina.- in quel momento suona la campanella. – Ti va bene oggi dopo scuola?- mi chiede lui.  Ricordandomi che non posso pranzare fuori perché devo badare hai miei fratelli ritiro tutto quello che gli avevo proposto – Oh sai che c’è non fa niente, lascia perdere il pranzo chiamami come vuoi ma davvero non posso. E.. ora devo andare. Ciao Josh.- dico scappando in classe senza farlo finire di parlare.
Bene mi avrà preso per una pazza psicopatica … Perché non imparo a chiudere la mia boccaccia?
Le ore di lezione passano lente e noiose, finalmente quella benedetta campanella di decide a suonare. Prendo le mie cose saluto Sarah, che si doveva vedere con il suo ragazzo, ed esco dalla scuola. Appoggiato al muro cè lui. Mi sta fissando ma faccio finta di niente e continuo a camminare. Mi dirigo verso la bicicletta e mentre mi piego per slacciare la catena vedo un paio di scarpe davanti a me, alzo lo sguardo e i miei occhi si ritrovano ad incrociarsi nuovamente con i suoi. – Non posso portarti a pranzo fuori mi permetti almeno di accompagnarti a casa?-

Look at meee *-*
Allora? cosa ne pensate? ve gusta? fa cagà?
Fatemi sapere che mi sto divertendo molto a scrivere qusta storia :')
Much Love xx Emma_