Capitolo 3:
Terra, Fuoco, Acqua e
Aria
BEN
DRIIIIIIIIIN,DRIIIIIIIIIIIN!
Con la mano cerco "l'attrezzo di tortura",anche comunemente chiamato
sveglia.
Sono stanchissimo e francamente andare a scuola non alimenta la mia
vivacità...
L'unico motivo per andare a scuola è Angelica. Non fraintendetemi! Devo chiarire con lei il
fatto del
"mancato bacio",io sono fidanzato e non so cosa mi sia preso la
scorsa notte. Poi voglio scoprire la natura dei suoi
poteri,è davvero forte e
una come lei in squadra non farebbe male.
Arrivo a scuola in puntuale ritardo (?),corro tra i corridoi per
trovare la mia
classe. Arrivato.
-Buongiorno,scusi il ritardo-dico con il fiatone.
-Tennyson siediti subito,sto spiegando.-risponde la mia insegnante
seccata.
Vado verso il mio banco in ultima fila,vicino a quello di Angelica che
è
intenta ad ascoltare la prof.
Prima di sedermi mi avvicino a lei -Mi devi delle spiegazioni-.
Lei si gira e mi trafigge con i suoi occhi di ghiaccio.
La lezione è una barba la prof sta blaterando qualcosa sugli
dei latini e greci,noia.
-Angie! Non trovi che questa lezione sia una barba?!-chiedo a lei per ingannare il tempo.
Lei si gira,mi regala un'altra delle sue occhiate -Non mi chiamo Angie!
E stai
zitto...-non riesce a finire la frase perchè l'insegnate ci
vede parlare.
-Tennyson e Cruz!-urla.
Sussultiamo entrambi.
-Visto che vi piace così tanto parlare... Ora dialogherete
con me. In piedi!-
urla ancora.
-Tennyson! Dimmi quali dei facevano parte della Triade Capitolina.-mi
chiede.
-La Triade che?-
Angelica sbuffa -La Triade Capitolina,che è formata da
Giove,Giunone e Minerva.
Che corrispondono ai greci Zeus,Era e Atena,cioè il Re degli
Dei e Signore del
cielo,sua moglie la Dea del Matrimonio e infine sua figlia Dea della
Saggezza e
della Strategia militare.- risponde sorridendo.
-Brava Cruz. Tennyson,prenderai ripetizioni da lei almeno 2 pomeriggi
alla
settimana.-
-Ma come prof,non è giusto!-strilliamo in coro.
-Ho detto così e si farà così-replica
la professoressa che ritorna a spiegare.
Io e Angelica ci lasciamo cadere sulle sedie abbattuti.
Il resto della lezione non lo seguo per niente. Angelica lo segue con
tantissimo interesse e a ogni affermazione della "strega" lei
annuisce come se sapesse già tutto. Come faceva a sapere
tutte quelle cose? La
lezione,prima non la aveva sentita...
DRIIIIIIIIIIIIIIIIIIN!
Grazie al cielo la noia è terminata,ora c'è la
mia materia preferita:educazione
fisica. E nessuno può rovinarmi questa lezione nemmeno i
professori e Angie.
Ci cambiamo e andiamo in palestra. Angelica era pronta prima di me,non
so come
abbia fatto. Indossa dei pantaloni neri della tuta, una maglietta nera
che le
lasciava scoperto l'addome e senza i tacchi,ora,è
leggermente più bassa di me.
I suoi capelli sono raccolti in una coda di cavallo alta che le lascia
qualche
ciocca di capelli sul viso,incorniciandolo.
-Allora fra
poco ci saranno le gare di atletica,quindi mi servirebbero due o tre
atleti per
la corsa dei 100 metri. C'è qualcuno?-chiede il prof di
educazione fisica.
I 100 metri? Per me sarebbero una passeggiata,corro ogni giorno per
salvarmi la
vita (e anche quella dell'intero universo).
Alzo la mano.
-Nessun altro?-chiede l'insegnante.
Un'altra mano pallida fa capolino,quella di Angelica.
-Benissimo la nuova arrivata! Come ti chiami tesoro?-chiede il
professore.
-Angelica Cruz- risponde sorridendomi:un sorriso di sfida. Sai che ti
dico
cara? Accetto la sfida.
-Allora Cruz
e Tennyson proveranno il percorso mentre la classe farà una
partita di
pallavolo-spiega l'insegnante.
100 metri separano me dalla meta,di fianco a me sulla linea di partenza
ho
Angelica. Quanto saprà correre?
Partenza. Inizio a correre come se avessi un nemico alle calcagna
arrivo al
traguardo facendo un tempo eccellente,mi giro per vedere a che punto
è
Angelica,non la vedo.
-Era ora che arrivassi-la sua voce era alle mia spalle,ma come aveva
fatto?
Sembrava più riposata di prima,per quanto riguarda me
è meglio lasciare stare.
-Ma come diavolo hai fatto?-chiedo con il fiatone.
Mi da le spalle -Ma come diavolo hai fatto tu a metterci
così tanto- e se nè
va.
Quella ragazza mi lascia sempre spiazzato.
ANGELICA
Un altro giorno infernale di scuola è finito,grazie al cielo!
Mi avvio verso la mia cosiddetta casa ma un'auto verde mi blocca la
strada,il
finestrino del conducente si abbassa è Tennyson.
Sbuffo seccata -Che vuoi? Non ti è bastata la lezione che ti
ho dato oggi?-
-Sono quasi sicuro che tu hai barato. Comunque io,Gwen e Kevin ci
troviamo a
casa mia per discutere del robot di ieri sera,vieni?- chiede.
-E perchè dovrei venire?-chiedo alzando un sopraciglio.
-Perchè te lo ordino-risponde sorridendo.
-Che paura-replico.
-Va bene,allora sarò costretto a dire alla prof che non mi
stai aiutando in
mitologia classica...-
Lo fulmino con lo sguardo e poi salgo in macchina. Non parliamo per
tutto il
tragitto,ci scambiamo solo degli sguardi fugaci.
L'auto si ferma davanti a casa sua,Ben parcheggia e poi rimane
immobile,picchiettando sul volante.
-Vogliamo scendere?-chiedo un po' seccata dal suo picchiettare.
-Ehm...Prima volevo dirti una cosa-
-Cosa?-chiedo sbuffando.
-Per la questione del quasi-bacio di ieri...-risponde abbassando lo
sguardo.
Dannazione! Se lo ricorda ancora;se il mio cuore avesse il battito
cardiaco ora
sarebbe accelerato di brutto.
-Non so di cosa tu stia parlando-rispondo fredda.
-Davvero? Cioè tu...-
-Ben,ieri sera non è successo niente tra noi due. Non so
cosa hai visto tu,ma
io non ho notato niente di strano fra noi due. Ok?-
-Mi hai tolto un peso,sai sono fidanzato e...-gli chiudo la portiera in
faccia.
Non so perchè l'ho fatto ma sinceramente di sentirlo parlare
della sua
fidanzata e di quanto fosse felice
la
sua vita perfetta;sono stufa di sentire gente parlare della loro
felicità
insieme ad altri,perchè?
Perchè io non potrò mai essere felice come
loro,ecco perchè.
Ci sediamo in salotto dove subito dopo arrivano Gwen e Kevin.
Silenzio,nessuno parla.
-Allora
Angelica,tu che cosa saresti?-chiede Kevin senza giri di parole.
Sapevo che mi avrebbero domandato questo. Indico Gwen -Io sono
più o meno come
lei. Non sono un'anodite ma è grazie alla mia parentela che
ho queste
capacità-rispondo.
-Quindi anche tu hai una discendenza...-
-Aliena? Si Ben. Mia madre non era terrestre.-rispondo.
-Era?-chiede Ben.
-è morta-rispondo.
-Oh,mi dispiace-
-A me no. Posso proseguire?-chiedo.
Annuiscono.
-Io sono mezza aliena. Mia madre veniva da un pianeta lontano di nome
Dianaee,i
suoi abitanti hanno la capacità di controllare 2 dei 4
elementi naturali. Io
controllo:Acqua e Aria. Contenti?-
-Non lo
abbiamo mai sentito quel pianeta e non abbiamo mai avuto testimonianze
di
alieni con simili capacità-osserva Gwen.
-Il pianeta è molto lontano-ricordo.
-Si,ma noi risolutori non lo abbiamo mai sentito-replica.
-Non siamo importanti:la mia gente e il mio pianeta non è
mai importato a voi
risolutori-
-Perchè dici questo -chiede Ben.
-Se a voi risolutori
fosse importato del
mio pianeta e della mia gente,oggi non saremo quasi estinti- dico in
tono fermo
e piatto.
-Come?- chiedono.
-Il mio popolo è sempre stato in guerra con sè
stesso: quelli che controllavano
Terra e Fuoco erano in guerra con quelli come me. Ci stavamo portando
all'autodistruzione. Poi ,quando tutto sembrava andare per il verso
giusto,sono
arrivati altri alieni che ci hanno sterminati o rapiti
perchè eravamo e siamo
una razza superiore e molto potente. Siamo rimasti in pochi: 10 o al
massimo
20,ma i risolutori non si sono mai fatti vivi. Sono rimasti a guardare
finchè
noi stavamo morendo- e così dicendo esco dalla casa.
CONTINUA
Perdonatemi il ritardo! Ma una forza maggiore,chiamata anche scuola mi ha tenuta in ostaggio.
Il capitolo è molto corto,lo so. Ma il prossimo sarà molto più lungo e interessante.
Svelate le origini aliene di Angelica,vi piacciono?
Un bacio,
ASTRID