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Autore: thedarkside_    27/10/2012    10 recensioni
"Perchè sorridi, bimba mia? Perchè la tua bocca si curva, imperterrita di ciò che succederà?
'Sta notte non puoi volare con la fantasia, perchè domani potresti perdere le ali. Speri nessuno leggerà il tuo nome, ma papà sa che potrebbe essere possibile. Papà è realista e non vuole illuderti. Papà respira piano perchè vuole lasciarti dormire. Potrebbe essere l'ultima notte in cui dormi qui, tranquilla e beata sotto le coperte calde. Con accanto qualcuno che ti ama.
Papà non vuole che te ne vada, non vuole che la brezza marina smetta di accarezzarti. Vuole passare ancora tanto con te, nonostante tutto ciò che succederà. Vuole sapere che la tua vita sarà bella, che tutto andrà bene e non dovrai lottare.
Vuole volerti bene, e non solo fino a domani.
La mietitura è vicina, e domani potrebbe perderti.
Dormi, amore, mentre l'attesa uccide papà.
Che i ventunesimi Hunger Games abbiano inizio,
quanto sono disposto a perdere?"

(Storia cancelllata e ripubblicata)
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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 Il capitolo potrebbe essere pieno di OOC.
 Chiedo agli autori di dirmi se ho esagerato un po'
esasperando certe scene con i loro personaggi.
 Provvederò all'istante a modificare il capitolo.


Chapter seven;
Fin che morte non ci separi.



 

 Il cielo si illumina, ed è l'unica cosa che può far capire ai tributi che ore sono. Il buio attiva prima perchè tutti senza luce hanno più paura. In effetti non è falso, perchè chiunque teme chi non può vedere. La cosa chiarissima, sono i visi proietati tra le nuvole chiare del ciel sereno.
 Carlotta, Distretto 1, è la prima a comparire subito dopo l'inno. Beaumont trattiene le lacrime ma non nasconde il nodo in gola.
 Duncan Tyson, Distretto 4. Aredhel riguardandolo si stringe ad Abel, mentre Illary ha giurato vendetta. Se lei non può stare con colui che ama, non potranno farlo neppure loro.
 Entrambi i tributi del Distretto 5. Al vedere Hazel, Ewan nota i suoi occhi accusatori. Avrebbe dovuto provare a salvarla.
 Finn Anderson viene accompagnato dall'attenzione di Blake Perry. E' stato lui ad ucciderlo. Vero o falso? Lo ha fatto smettere di soffrire. Vero o falso? Ormai non lo capisce più, cosa è vero e cosa no.
 Hannah Malloy, Distretto 6, accompagnata dal sospiro di sollievo di Nadine. Sarebbe stata un'avversaria forte, davvero temibile. Se solo Distretto 5 non la avesse fatta fuori.
 Eric Scott, Distretto 7. E' morto da eroe, vendicando Ethel senza essere riuscito ad arrivare in tempo. Echo piange il suo alleato silenziosa. Ancora non ha finito le sue lacrime.
 Ethel Moonrowing, Distretto 10. La ragazza dei cereali continua a piangere la piccola ribelle che le era alleata. Beaumont la guarda, sprezzante: se Carl non avesse provato ad ucciderla, ora sarebbe qui.
 Zephira Black, Distretto 11. Harold guarda la piccola Zephir comparire nel cielo. Ha sacrificato la sua vita per lui, s'è fatta ammazzare quando avrebbero dovuto ammazzare lui.
 Destiny Puniceum, Distretto 12, pone fine al corteo. A casa, qualcuno la sta piangendo.
 Ferks Manden osserva dall'alto il tutto. La sua arena ha già iniziato a riscuotere popolarità nella Capitale. Non nega la sua rabbia: aveva scommesso tutto sul ragazzo del 4.
 - Te l'avevo detto, che non ne valeva la pena... - sussurra sensuale Angelique Kurtyk al suo orecchio, e sa come andrà a finire. Lei gli morde il lobo, e lui fa uno sforzo sovrumano per mantenere il tono saldo.
 - Ionas, ti affido l'arena per sta notte. Mi raccomando: ravviva un po' le cose se il tutto diventa troppo tranquillo... Se sai che intendo... -
 Il ragazzo deglutisce e si limita a far cenno di sì con la testa. Ha solo quindici anni, e potrebbe diventare il carnefice, anche se indirettamente, di tanti suoi coetanei. Solo per il divertimento dei suoi concittadini e, probabilmente, per contribuire a concepirne un altro.
 La sua vita gli fa sempre più schifo.

 
 - Sette morti. Non male come primo giorno. - dice Illary, apparentemente calma e fredda. La morte del suo ragazzo le ha rovinato la vita, ma non può arrendersi: non glielo perdonerebbe mai. - Peccato non ci siano anche i vostri compagni. - guarda Marchosias e Nadine che stanno per sgozzarsi per un pezzo di carne. Loro lasciano perdere per un attimo la disputa. Nadine la fulmina con lo sguardo: non vuole dirlo, ma stima Abel per l'essersi offerto al posto del fratellino.
 - Bèh, non preoccuparti. Domani toccherà a loro. - sussurra il ragazzo del 2 a denti stretti. Lascia alla tributa dell'8 il cibo che divora in un boccone e va ad abbracciare la favorita. Il corpo è caldo a contatto con la tuta, mentre la luna si alza nel cielo che, fino ad un attimo fa, era buio.
 - Domani andremo a caccia di piccioncini. - sussurra Illary, di nuovo. - Distretto 8, tu verrai con me. - così anche lei morirà. E' grossa, ed è stata proprio lei a farla unire a loro, ma il suo finto perbenismo l'ha seccata.
La luce che sprigiona è intensa e lugubre: si rifrange sugli alberi creando ombre da film horror. Ma nessuno dei ragazzi intorno alla Cornucopia sa che quello è davvero un film dell'orrore.

 
 Elettra sta ferma immobile, seduta sull'erba mentre gli altri mangiano qualcosa. Ha un nodo allo stomaco e non riesce ad ingoiare nulla. L'arena concretizza i terrori di ogni tributo, anche i suoi. I temporali. Come la notte in cui la casa crollò e i lampi erano l'unica cosa che vedeva. Lampi e acqua fredda. Quella notte in cui tutto intorno a lei divenne buio e le mura che contenevano i ricordi di una vita caddero a pezzi. Quella notte di pioggia che la distrusse, togliendole tutte le persone a cui teneva. Quella notte quando il sindaco si avvicinò a lei, le mise una mano sulla spalla e le disse che non c'era stato nulla da fare. Quella notte, la portarono in orfanotrofio e, per i mesi successivi prima d'essere adottata, rimase sola.  Ma qui non è permesso ripensarci: deve assolutamente tenere per sè le sue esperienze. Spera di esserne in grado.
 - Che hai, Ele? - chiede Nathan.
 - Oh, diamine! Non fare l'offesa: ho ucciso il ragazzo del 5. Dovresti essere felice! - tuona Blake. La ragazza lo fulmina con lo sguardo. - Avanti: se non è questo che hai? -
 - Vuoi davvero sapere che ho, Blake Perry?! -
 dice scrutandolo negli occhi. - Se davvero ti interessa, l'arena avvererà tutti i tuoi terrori peggiori. E non solo i tuoi, ma tutti i nostri! Il ragazzo del 5 aveva paura dell'elettricità, infatti prima di morire è stato fulminato! Non è chiaro? -
 I ragazzi la guardano attoniti. Non sanno che dire. Blake non parla, troppo impegnato ad assimilare le parole della compagna. Nathan, invece, trema. Loro sanno cosa teme. E' stato lui stesso a dirglielo. Quando Elettra provava a fare caldo, e l'ha obbligata a spegnere il fuoco. Come quell'incendio, quando per la prima volta sentì il calore abbracciargli il corpo. Ne è uscito illeso per miravolo. Il silenzio cala nella radura. Blake non lo ha detto, ma potrebbe aspettarsi la stessa sorte del ragazzo del 5. Un fulmine in testa e qualcuno gentile che lo finisca. Oppure aspettare ore, forse giorni, che il suo cuore smetta di battere da solo. Il pensiero lo terrorizza, e Ionas se ne accorge. Non ci sono morti da troppo. Non vorrebbe, ma deve farlo. Prega che nessuno si faccia male, mentre fa andare una folata di vento caldo verso i tre ragazzi. Non dovrebbe, ma è scritto tra gli appunti che gli hanno lasciato: Nathan, fuoco. E' lì che appunta le paure di ognuno, partendo dal ragazzo del 2 - i cani?! Come si può aver paura dei cani?! - e arrivando ad Abel.
 Rattigan mordicchia la mano del ragazzo che prima lo accarezzava fino a fargli uscire il sangue, mentre nell'aria si alza un insopportabile odore. Nathan Staif lo allontana, ma, notando la sua insistenza si costringe a dargli retta. Bagna il dito con della saliva, che subito si asciuga. Un attimo e tutto diventa chiaro. Spaventosamente chiaro.
 - Cos'è? - chiede Blake.
 - E' puzza di bruciato... - sussurra.


 - Quindi vuoi farlo o no? Sai le conseguenze che potrebbe avere, vero? - chiede lui, serio e truce.
 - Certo. Tanto prima o poi devo morire. Meglio farlo per qualcosa che conta. - cazzata. Non vuole morire. Ne ha davvero paura. Le piacerebbe vincere, ma non può certo dirlo ai suoi alleati così apertamente. Ormai oserebbe anche dire che gli vuole bene. Ma non può. Non se vuole tornare a casa. Teme il momento in cui dovrà piantargli la scure tra le scapole. Magari qualcuno arriverà prima e le toglierà questo peso. In fondo, su sedici tributi rimasti, quante probabilità ci sono che li uccida propio lei?
 - Zihna, sei sicura? Da qui non si torna più indietro... - sussurra di nuovo.
 - Se è per questo, non si va neanche più avanti. - risponde sarcastica.
 Cameron osserva mentre l'idea di scappare si fa strada in lui. Vogliono mettere a segno una missiona kamikaze, e lui potrebbe finire di mezzo. In realtà, è già in mezzo. C'è dentro fino al collo. E potrebbe costargli caro. Tipo la vita. Fortunatamente si sono degnati di lasciargli fare la sentinella. E' solo un quattordicenne, come potrebbe uccidere? In più, Sahdy, Kim, Luk e Mich non gliel'avrebbero mai perdonato. Lui è loro fratello, non un assassino! Come potrebbe riabbracciarli, con le mani sporche di sangue? Cameron non ucciderà, se lo è ripromesso. Non può andare contro sè stesso. Più che per sè, per la sua famiglia che lo vedrebbe diventare un assassino in Tv.
 - Cameron, pronto? -
 Il ragazzino annuisce, non trovando niente da dire. Piano piano l'allegra - per modo di dire - comitiva si avvia nel folto del bosco verso la pianura, dove troveranno o la morte o la salvezza.


 - Abel, ho freddo. - sussurra timida Aredhel.
 Lui, la abbraccia per tenerla calda.
 - Abel, non è vero che ho freddo. Ho solo paura. Di perdermi, di perderti. - le guance rosse.
 Non sa che rispondere. Cosa potrebbe dire? Dovrebbe tenere conto che Arielle sente tutto. Ogni singola sillaba che la sua bocca pronuncia. La bionda Arielle che starà piangendo il ragazzo che ama, e che vede con un'altra per la prima volta in una vita. Lei era sua, lui era suo. Il resto era impensabile. Come a tredici anni, prima della prima mietitura della ragazza, quando s'erano nascosti dietro la fabbrica. Quando lei piangeva e tutto pareva andare male. Quando il sole faceva capolino tra le nuvole del cielo, un po' di luce entrava anche nei loro cuori. Quando il vestito bianco la rendeva un po' un angelo di quelli che stanno in chiesa, quando vai a pregare. E' stata la prima volta che lo ha fatto: è entrato in quell'edificio riservato alle famiglie benestanti, e ha detto due parole per lei. Perchè non finisse ai giochi. E così ogni anno. Fin che il cielo non decise che era il momento di distruggerlo nel modo peggiore: chiamando Arthur.
 - Non preoccuparti. Tutto andrà bene. - dice.
 - Lo so, fratellone. Sei forte. Puoi farcela! - risponde il dodicenne ancora scosso, che fa di tutto per non darlo a vedere.
 - Ecco. Quindi fai il bravo e non far impazzire mamma. - dice di nuovo. 
 - Sì... E tu non pomiciare troppo con Arielle quando verrà a salutarti! - ridono.
 Cosa dirà a lei? Non potrà più proteggerla. E lei non proteggerà lui. Il patto è distrutto, ed è stato lui ad infrangerlo. Ma non avrebbe mai lasciato il suo fratellino andarsene così. E lei capirà. Spera. Siede sulla lussuosissima sedia, quando una ragazza con indosso un abito celeste abbastanza informe gli corre incontro. Il ragazzo si alza e lei gli si nasconde tra le braccia. Che dirà?
 - Mi mancherai. Intendo, nelle tre settimane che non ci sarai. - singhiozza. - Non vedo l'ora di riabbracciarti! Perchè... ci riabbracceremo, vero? -
 - Certo. -
 risponde. - Il più presto possibile. - ma sa che non sarà così.
 Un pacificatore la viene a prendere, prima che possa darle l'utlimo bacio. Quello di addio.

 - Aredhel... - dice, tornando alla realtà e ignorando la sua domanda. - Se dovessi morire, proveresti almeno a proteggere mio fratello? -
 - Tu non mor... -
 - Nel caso accadesse, lo faresti? 
-
 Lei annuisce, ed è ora che succede di nuovo. Un bacio lento, che fa venir voglia di averne un altro. Un bacio che fa dimenticare ogni dubbio, anche il più oscuro.


 - Aia! - dice Ewan Bushnell stizzito e quasi riluttante. Non solo s'è preso la frustata, ma è anche obbligato a farsi curare da quella ragazzina del Distretto 9 che, a parer suo, è una gran incompetente. Poi si sono anche alleati... Tanto prima o poi - più prima che poi - la ucciderà. 
 - Se non avessi provato ad uccidermi, a quest'ora saresti tutto intero... - dice Echo a denti stretti. Lui non le piace, ma, per non finire strangolata dalla sua stessa frusta, ha dovuto chiedergli di allearsi a lei. Pff. Spera finirà presto.
 - Sai almeno che piante stai usando? - chiede lui cinico.
 - Certo. Non sono mica scema. Ho passato gran parte degli allenamenti alla postazione delle piante medicinali... - Diciamo che non è la figura migliore che abbia mai fatto. Ma ce ne sono state di peggiori.
 La tributa poggia delle foglie sulla sua schiena facendole aderire bene con la saliva e passa al viso. Questo porta il ragazzo a bestemmiare più del previsto. - Fanculo la finezza. - pensa. - Agli sponsor piacciono i ragazzi virili! -
 Dopo un quarto d'ora buono di torture, le ferite bruciano meno di prima e sembrano anche più cicatrizzate. Ma, se tutto continua così, il rischio è quello di un'infezione. Servirebbe proprio un regalino dagli sponsor!
 - Ehi, Delillah, non è che potresti mandarmi qualcosina? - chiede al cielo, speranzoso. Echo lo guarda ridendo.
 - Pensi che ti manderà qualcosa solo perchè glielo chiedi? - lo canzona. - Se non piaci a nessuno, non avrai certo regali! -
 La mentore del ragazzo guarda tutto dall'edificio di Capitol in cui si riuniscono gli sponsor e in cui si può comprare ogni cosa da mandare ai tributi. Perchè dare ragione all'alleata del suo protetto? Si avvicina allo sportello invii con i 4000CM fornitale dagli sponsor, e ordina cosa mandare. Staremo a vedere, ragazza dei cereali.
 Ewan fa la linguaccia alla compagna mentre un paracadute argentato scende dal cielo e si impiglia in un albero. Non gli ci vuole molto per arrampicarsi e prenderlo. Aprendolo vi trova dentro una cerbottana, e trenta dardi.
 - Oh, bèh, un arma davvero letale... - lo prende in giro Echo. 
 - Vedrai che lo diventerà... - dice il ragazzo con un tono di malizia nella voce.
 Guarda un cespuglio e gli manca il fiato. Setaccia la zona e nota che ogni arbusto ha lo stesso identico frutto. Le stesse identiche bacche. Rabbrividisce al pensiero, ma quelle potrebbero uccidere il  90% dei tributi. Chi sa se sono solo lì o in tutto il bosco. La cosa certa è che alla cornucopia non c'era cibo proprio per indurli a mangiarle. Così, dopo averne presa e schiacciata con un sasso una, intinge il dardo nella sua polpa. Lo infila nella cannuccia e soffia in direzione di un coniglio che passava di lì. La ragazza osserva sorpresa l'animaluccio che in meno di un secondo si immobilizza smettendo di respirare. Lui lo prende per le gambe, strillando: - Ecco la cena! -
 - Come diamine hai fatto? - chiede lei.
 - Oh bèh, sono Morsi della Notte. Basta un morso, e sei morto. In effetti, anche l'infuso deve fare questo effetto, altrimenti... - fa una pausa. - Temo sia l'unico tipo di frutto presente in tutta l'arena. - dice.
 - Allora mangeremo carne! - gli fa l'occhiolino prima di prendere in mano la preda e accarezzarne il morbido pelo.


 Illary si alza in piena notte, urlando. Gli incubi hanno ancora la meglio su di lei. Marchosias, stizzito, accende un fuoco.
 - Che hai, Il? - chiede.
 - Mi manca Duncan. Lo rivedo in ogni sogno. - risponde triste. 
 - E allora non dormire, ma lascia riposare noi! Miseriaccia! - strilla Nadine evidentemente incazzata.
 - E allora rendiamo utile il fatto che ti sei svegliata, Distretto 8! - le risponde la favorita a tono. - Andiamo a caccia! -
 La ragazza la guarda stizzita, cercando  di afferrare appieno il senso delle sue parole. - Stai prendendo per il culo, spero! - le dice.
 - No, certo che no! E' molto più semplice trovare i tributi quando dormono. - sentenzia convinta. - E tu, verrai con me! - l'occasione giusta per ucciderla. La scruta per un attimo negli occhi per capire le sue intenzioni. Cosa vuole fare?
 - Okay. Chi resterà di guardia? - chiede Nadine.
 - Rimango io. - dice Marchos. - Beau deve sfogarsi, quindi meglio che uccida qualcuno. -
 - Perfetto, allora andiamo! -
dice la ragazza del 4 equipaggiandosi. Tra non molto la sua compagna morirà. Era abbastanza prevedibile, che si sarebbero scannate a vicenda. Ma non solo dopo il primo giorno.
 Cameron dall'albero vede le due ragazze andare a est e il favorito dell'1 verso ovest, mentre il ragazzo rimasto si corica ai piedi del corno d'oro, quasi nell'intenzione di mettersi a dormire di nuovo. - Qui tutto tranquillo. Ne è rimasto solo uno, e si sta riposando. Penso potreste andare. - dice.
 James e Zihna si scambiano sguardi complici mentre lei si mette l'ascia in spalla e si prepara a correre. Dovrà farlo, e molto veloce. Fanno il giro della cornucopia in mezzo ai pini, fin che uno non esce a destra e uno a sinistra.
 E' adesso che, incuriosito dai rumori, si guarda intorno.


 Illary e Nadine arrivano dopo pochi minuti di camminata a ritmo medio/rapido in mezzo al folto.
 Non si guardano neppure in volto per paura di scoppiare e far scattare l'istinto omicida. Sarebbe troppo presto, prima devono far fuori qualche tributo. Ed ecco che il ragazzo storpio dell'11 le si para davanti. Ha un lanciafiamme in mano ma le guarda come la preda guarda il cacciatore. Ha l'arma più forte di tutta l'arena, ma la sua corporatura esile lo porta a temere chiunque.
 Illary lo guarda attenta, prima che lui prenda a scappare. Ma la ragazza è più veloce e, in un solo balzo, lo raggiunge e lo inchioda a terra, premendogli la lama del coltello contro la trachea: solo un taglietto e morirà. Nadine guarda il tutto, abbastanza impotente. Che le sta lasciando fare? E' solo un altro tributo, anche lei ne ha uccisa una, in fondo. Ma è così indifeso. I suoi occhi scuri fanno trapelare la paura di chi vede la morte in faccia. Come Hazel. Perchè ha ucciso Hazel? Ricorda il suo sguardo prima che le fracassasse il cranio. Perchè? Non lo sa. Niche la starà maledicendo per ciò che la ha vista fare in televisione. Ma ora ha una seconda possibilità: deve salvare quel ragazzo. Costi quel che costi.
 - Allora, Matchboy, intenzione di lottare? - chiede la ragazza del 4 vedendolo divincolarsi sotto la sua stretta.
 Matchboy. Come Zephir. Come tutti quelli che, nel Distretto, lo disprezzano. Non doveva farlo. Inizia a scalciare fin che non riesce a scostarla abbastanza da darle un pugno. E' adesso che la tributa dell'8 capisce cosa fare: prende la compagna di peso ed inizia a strangolarla. Illary si muove convulsivamente sentendo l'aria mancare. Non può morire. Non così. Perchè non una lancia nello stomaco? Perchè non una coltellata in pieno petto? Perchè proprio delle mani al collo? Sentendola muoversi troppo, Nadine decide di mettere fine a tutto, facendo girare rapida la sua testa.
 Boom!
 Trac. Le sue vertebre cervicali si spaccano prima che cada a terra, esanime.
 - Perchè lo hai fatto, favorita? - chiede Harold col suo tono da bimbo al gigante che ha davanti.
 - Perchè mi ricordi i bambini che aiuto a casa. Non ti potrei mai uccidere. - sussurra a denti stretti.
 - Quindi non mi ucciderai? - dice piano.
 - Certo che no. - risponde.
 - Allora resta con me! Ti prego! Zephir è morta e io... - piange. - Io sono solo con questo lanciafiamme. Pensavo che il fuoco mi bastasse, ma ho bisgono di altro. -
 Nadine Goldsmith ha ancora un cuore, e sono questi momenti che glielo ricordano. Un ragazzino che le piange davanti sapendo della sua morte imminente. Un bambino che ha sacrificato chiunque per il fuoco e solo ora si rende conto che è stato tutto inutile, che il calore delle fiamme non ha la stessa forza del calore umano. Così gli si avvicina e lo abbraccia forte, come farebbe con i bimbi dell'orfanotrofio.
 - Quindi resterai? - chiede, speranzoso.
 - Fin che morte non ci separi. -


 Zihna non può palare con James. Ora una di quelle sue parole di conforto le farebbe proprio comodo. Ha paura, inutile negarlo. Immagina che direbbe - Jam, ho paura. - e lui sarebbe tipo - Pff, Distretto 7. Tu non puoi avere paura: sei troppo figa per avere paura! - sorride. Chi sa se avranno di nuovo occasione di parlare dopo questo colpo gobbo. Lo vede tra gli alberi farle cenno e, quando Cameron inizia a fare il verso del cuculo, sa che è il segnale.
 Parte rapida verso il ragazzo del 2. Lui nota il tributo del 9 disarmato e anche lei con l'ascia alzata. Non c'è da chiedere chi sia meglio attaccare per prima. Si alza con la spada in mano e le corre incontro, pronto al duello. Passano un paio di secondi buoni a girare intorno, come una danza, fin che Marchos non si trova a dare le spalle al bosco. E' ora che il combattimento inizia: l'ascia e la spada si scontrano creando scintille rosse e arancio. James guarda impotente la ragazza mentre cerca nel corno d'oro qualcosa per intervenire. Una corda per farne un nodo e lanciargliela addosso, un sasso da lanciargli, un coltello per fare prima... Ma è ora che il favorito si stanca e riesce a mandare il colpo a segno, proprio in mezzo alla pancia di Zihna. La ragazza inizia a sanguinare mentre cade a terra, in attesa del colpo finale. Ma dietro Marchosias si alza un abbaiare che lo fa diventare pallido in viso prima che scappi. Il gruppo dei favoriti non esiste più. Ma la tributa del 7 sì, e sembra che gli strateghi - o meglio, Ionas  - con questo gesto abbia voluto prolungare la sua agonia. Infatti, accanto al nome di Zihna Pregly, nel foglio delle paure, c'è scritto proprio Morte, in bella calligrafia. Non sa come i suoi superiori lo abbiano capito, ma l'istinto gli ha detto di mandare quegli ibridi. Probabilmente troveranno la loro preda e la uccideranno, ma ora esistono solo i tre ragazzi incontro alla Cornucopia.
 - Nooo! - urla James. Il dolore nella sua voce è inconfondibile.
 A quel suono, Cameron si volta verso i due ragazzi che, fino a prima, non aveva avuto il coraggio di guardare. Come in uno di quei film di azione, si lancia dal ramo ai piedi del pino ed inizia a correre verso la figura inginocchiata.
 - No! - continua James. - Zihna, avanti, rispondimi! Non addormentarti, Okay? -
 - Non ho sonno, Jam. - risponde lei. - Ma... Tu pensi che morirò? - chiede.
 - No, tesoro. Sei forte. Puoi farcela. - mente lui.
 - Pirla, so che sta per finire. Avevo solo bisogno di sapere la tua risposta. Perchè hai mentito? - è abbastanza stupita.
 - Perchè ci tengo a te. Non puoi andartene, Zihna! Tu puoi, devi vincere! - dice in mezzo alle lacrime. E' strano vederlo così debole, lui che cerca sempre di mettere allegria agli altri. E' distrutto, per Zihna Pregly, tributo del Distretto 7, che lo ha disprezzato e che avrebbe avuto un miliardo di occasioni per ucciderlo. Invece, quando quel pomeriggio s'era concesso un paio d'ore di sonno, lei s'era messa a fare la guardia, finendo per addormentarsi sul suo petto. Non può morire. Soprattutto non ora. Inizia a chiudere gli occhi mentre le parole di James diventano sempre meno chiare: - Non chiudere gli occhi, Zihna! So che sei forte! Puoi farlo! - Ma tutte le sue forze non basterebbero per un gesto così semplice. Le stampa un bacio sulle labbra quasi gelide mentre una lacrima solca anche gli occhi di lei.
 Cameron gli è accanto, una mano sulla spalla e l'altra che asciuga la guancia.
 Boom!



 My (little) spacee:
 Ammetto che non è un buon modo per finire un capitolo D:
 In realtà, non potevo trovarne uno peggiore D:
 Chiedo perdono in ginocchio per il ritardo e per i due morti. AMAVO Zihna e Illary, entravano nella top 7 dei miei tributi preferiti. Purtroppo la fortuna non è stata a loro favore. So quanto fa male perdere un tributo, quindi sono vicina ai loro mentori.
 Poiii parliamo di sponsor ;) Ripubblico l'elenco dei soldini :3

 Aredhel, Distretto 2: 7000 CM
 Elettra, Distretto 3: 5000 CM
 Abel, Distretto 8: 4100 CM
 Echo, Distretto 9: 2000 CM
 James, Distretto 9: 6000 CM

 Harold, Distretto 11: 3000 CM
 Ewan, Distretto 12: 500 CM
 Ma attenti, mentori e sponsor, perchè da questo capitolo ogni dono costerà 1000 CM in più ;) Vi ricordo che basta un MESSAGGIO PRIVATO per capitolo per 1000 CM ;) 
 Chiedo scusa alla mentore di Abel, Potta, per non aver mandato al suo pargolo l'acqua e il cibo, ma ho pensato che mandare due doni per due tributi diversi in un unico capitolo non andasse bene. Non avrai costi aggiuntivi e manderò tutto nel prossimo capitolo ;)
 Bascioooo a tutti!♥
 Enjoy!
 Ariii, Jared, Shannon, Tomo e Marshall♥

  
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