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Autore: Yuki Kiryukan    28/10/2012    6 recensioni
Seconda serie di Awakening.
Rebecca e Zach sono stati separati per due lunghi mesi. Ognuno preso ad affrontare i problemi della propria realtà.
Ma Rebecca è ottimista, poiché è viva nel suo cuore, la promessa di Zach, sul suo ritorno, di cui lei non ha mai dubiato.
Ma quando arriverà il momento di rincontrarsi, Rebecca, non ha idea quante cose siano cambiate, e si ritroverà ad affrontare da sola, i suoi incubi peggiori.
Dal capitolo 6:
"Non ci pensai nemmeno un secondo in più, che gli buttai le braccia al collo. Gli circondai le spalle, stringendolo forte contro il mio petto.
Inspirai a fondo il suo profumo virile che mi era tanto mancato. Mi venne da piangere quando sentii il suo corpo aderire perfettamente al mio. Come se fossimo stati creati appositamente per incastrarci.
Zach aveva mantenuto la sua promessa, ed era tornato da me. Io l’avevo aspettato, e adesso, non vi era cosa più giusta di me tra le sue braccia.
L’unica cosa che stonava, o meglio, che mancava, era il fatto che non fossi...ricambiata.
Quando finalmente, sentii le sue mani poggiarsi sulle mie spalle, non mi sarei mai aspettata...un rifiuto".
Genere: Mistero, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yuri
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: Contenuti forti, Triangolo
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Cursed Blood - Sangue Maledetto'
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Salve Salve! Eccomi tornata con un nuovo capitolo! :D
Finalmente si torna all'azione! Combattimenti, sangue! Muahahaha! ( Oddio il mio sadismo sta peggiorando! O.o )
Dunque...questo capitolo l'ho scritto facilmente, anche perchè adoro scrivere scende di combattimenti! Spero che vi piaccia! Ce l'ho messa tutta per farlo sembrare realistico!  ;)
Il finale è particolarmente triste...ma non temete perchè il prossimo capitolo arriverà prestissimo, dato che l'ho quasi finito! xD
Buona lettura!
Grazie per tutte le recension! *---* Vi adoro! <3
A presto!
Yuki!


 

                                                                        Sangue Versato






Prima che me ne rendessi conto, la battaglia era già cominciata.

Tutti si erano spartiti i propri avversari.

Kyle era occupato a mantenere a bada Ray, e le loro spade sembravano sul punto di spezzarsi da un momento all'altro, tanto erano forti i loro colpi. 

Non c'era bisogno di dire che Dean si era immediatamente precipitato su Kim. Nonostante continuasse a mirarla con la pistola, non smetteva di rivolgerle uno sguardo di malizia mista a lussuria.

Richard, che immediatamente era accorso in aiuto della rossa, era stato intercettato dalla Chimera che mi pareva di aver intuito di chiamasse Dana.

David invece, che fin dall'inizio puntava a Elizabeth, era stato preso di mira dall'ultimo Chimero maschio del gruppo, un certo Ian.

Ed io, in men che non si dica, mi ero ritrovata contrapposta ad Elizabeth, che con la spada sguainata, aspettava solo una mia mossa.

Deglutii. Del gruppo, lei era la peggiore.

Rafforzai la presa sulla spada e inchiodai i miei occhi ai suoi.

Ero pronta.

Lei partì immediatamente all'attacco, e in meno di un secondo, mi fu davanti. 

Alzai il braccio per pararmi, e l'attrito delle nostre armi fu così forte che non potei evitare di indietreggiare. Sentivo le ginocchia molli, e sul punto di piegarsi da un momento all'altro, ma strinsi i denti, cercando di riguadagnare terreno.

Che illusa. La sua forza era straordinaria. 

Prima che riuscissi ad anticiparla, mi assestò un colpo secco in pieno stomaco, che fece definitivamente crollare ogni mia resistenza. 

Mi accasciai al suolo, mentre era forte dentro di me l'istinto di rimettere. 

Elizabeth non perse tempo: mi colpì alla tempia con l'elsa della spada talmente forte che rotolai per qualche metro, mentre il sangue caldo mi scendeva sulla guancia.

Il dolore era micidiale: lo stomaco si contorceva, e la testa pulsava, come preda di mille aghi. 

Nonostante ben presto la mia tempia smise di sanguinare, il dolore rimase intatto.

  << Non sei poi tutto questo granché >> mi schernì la voce odiosa della Chimero  << Parlano tutti così tanto di te e del tuo veleno...ma alla fine dei innocua. Che pena >>

Ebbi un de ja vù. Quella scena era molto simile a quella che avevo avuto con Ryan, molto tempo prima. 

Anche lui mi aveva schernito allo stesso modo per la mia impotenza contro di loro. 

Adesso basta.

Richiamando tutte le mie energie, scattai in piedi, e senza preavviso, mi avventai contro di lei. Feci scorrere il mio sangue sulla lama, intenzionata a colpirla.

Lei lo schivò, e scivolò al mio fianco destro. Quella volta riuscii a prevedere i suoi movimenti, e mi allontanai prima di ricevere l'ennesimo attacco. 

La mia goffaggine prese il sopravvento, ed inciampai sull'erba. Mi ressi con le mani in avanti, e riuscii a scansarmi appena in tempo per evitare la lama della Chimero in piena spalla, che invece, andò a conficcarsi nel terreno.

  << Scappare come un leprotto impaurito non è dignitoso >> disse lei, raccogliendo l'arma, e guardandomi con disprezzo  << Ma forse è il massimo che sai fare >>

Ne avevo fin sopra i capelli del suo sarcasmo. 

  << Eppure, non sei ancora riuscita a battermi >> la sfidai, pentendomi subito dopo del mio azzardo.

Non avevo perso il vizio di sfidare i miei avversari. Era successo con Zach, e anche con Ryan. Adesso con lei. Il mio istinto da kamikaze mi immischiava sempre in situazioni pericolose.

La Chimero infatti, si irritò, ed indispettita, puntò l'arma in prossimità del mio collo:  << Ti steccherò la testa e brinderò col tuo sangue! >>

La sua minaccia mi fece trasalire, perchè sapevo fin troppo bene che aveva tutta l'intenzione di farlo sul serio.

Rafforzai la presa sulla  mia spada, e mi protessi dal suo attacco, addirittura più forte dei precedenti. Mi sentii il braccio vibrare dallo sforzo, e temetti che la lama si sarebbe spezzata.

Non ricordo nemmeno quanto tempo restammo a testare la nostra reciproca resistenza, per poi tornare ad attaccarci.  Fatto sta, che cominciai ben presto ad avvertire la stanchezza e l'affanno. Cosa che invece non sembrava scalfire nemmeno di striscio il mio avversario, sempre al massimo della forma.

Maledetti Chimeri, maledetta la loro forza e maledetta la loro fottuta resistenza!

"Perché restare umani, quando possiamo essere molto di più? Più veloci, più forti, più intelligenti..."

La voce di Jean Stain mi rimbombò in testa, e rabbrividii.  No, non avrei mai e poi mai pensato che avesse ragione! 

Mai.

Continuavo a sferrare un attacco dopo l'altro, con l'inutile speranza di riuscire a ferirla, ma le mie aspettative sfumavano colpo dopo colpo.

Ad un certo punto, Elizabeth rise. Rise, mentre guardava un punto dietro di me.  << Sei finita >>

Mi voltai quel tanto che bastava, ed ebbi un tuffo al cuore, accorgendomi, troppo tardi, della presenza di Dana troppo vicina a me.

Aveva estratto dalla giacca un pugnale, e si preparava a conficcarmelo nella schiena. 

Cazzo. Avevano un piano fin dall'inizio.

Lasciai perdere Elizabeth, e mi concentrai su Dana, ma era troppo vicina. Non ce l'avrei fatta ad allontanarmi.

Poi all'improvviso, ormai distante un soffio da me, vidi la Chimero spalancare gli occhi nocciola, senza un apparente motivo.

Una sottile linea rossa circondò il suo collo, e la testa si piegò di lato in un innaturale movimento, fin quando non si staccò del tutto dal corpo, rotolando a terra.

In meno di un secondo, mi ritrovai davanti il corpo decapitato di Dana, mentre il sangue rosso scarlatto mi occupò la visuale. 

Dietro di lei, Kyle, col volto sporco di sangue, aveva il fiatone e la spada alzata.

Era stato lui. Mi aveva salvata, per l'ennesima volta, decapitando la Chimero.

Tutti si fermarono, distogliendo attenzione dal combattere.

I miei occhi tremanti, rotearono sulla testa mozzata che giaceva abbandonata ai miei piedi. Incontrai i suoi occhi nocciola ormai spenti e opachi, e venni assalita dalla nausea.

Ebbi un violento capogiro, e mi inginocchiai al suolo, lottando disperatamente contro l'istinto di vomitare. Fino a quel momento, ne avevo visto di sangue, arti in cancrena e roba simile...ma una testa mozzata mai. 

E pregai di non vederne mai più per tutta la vita. 

Sentivo le urla dei Chimeri, sopratutto quelle di Elizabeth, la più vicina a me.  Aprii gli occhi, vedendo opaco quel qualche secondo, e la vidi guardarmi con furore. 

Kyle era stato accerchiato da Ian e Ray, mentre la Chimero si diresse verso di me:  << Ti ucciderò così lentamente che rimpiangerai di essere nata, puttana! >>

Non l'avevo mai vista così arrabbiata, e tremai di paura. Ero così scombussolata che mi limitai a fissarla con aria assente.

Ero vuota. Senza forza.

Mi avrebbe uccisa. Su quello non c'era dubbio. Sarei morta, proprio come Amy. 

Soltanto che almeno lei, aveva avuto Ryan davanti fino alla fine. Io sarei morta sola, in modo atroce e orribile, da una persona che mi odiava con tutta se stessa.

Non avrei più potuto guardalo negli occhi.

Gli occhi che tanto amo....

" Di chi stai parlando?"  udii la voce  "Chi vuoi vedere?"

Guardai nella direzione di Kyle. Era lui...forse?

Incontrai i suoi occhi ambrati, dove vi lessi pura paura, ma non provai niente, se non una fitta di dolore al petto di cui non riuscii a decifrarne la natura. 

Erano altri, gli occhi che avrei voluto avere davanti, in quel momento. Ma non importava.

Il buio in cui sarei precipitata di li a poco, non era molto diverso da quegli occhi di tenebra, quindi andava bene così.

Tornai a guardare Elizabeth, sempre più vicina e minacciosa, e dietro di lei, tra la fitta vegetazione, mi parve di vedere...proprio lui.

Sembrava davvero...Zach.

Ne ero così sicura, che per un momento, pensai che la persona che mi aveva improvvisamente abbracciata fosse lui.

Perchè si, qualcuno mi stava abbracciando.

Solo dopo, capii chi. 

La persona che si contrappose tra me ed Elizabeth, assorbendo pienamente il suo attacco al mio posto, era niente meno che David.

David.

Riconobbi la sua chioma bionda, il suo corpo robusto, e le sue braccia che sembravano sul punto di stritolarmi.  Riconobbi persino il suo sangue, che schizzava da tutte le parti, fuoriuscendo dalla sua schiena squartata.

Era successo tutto così velocemente, che quasi stentai a crederci.

Sentii la voce dell'uomo urlare di dolore contro il mio orecchio, e poi si accasciò su di me. 

Lo guardai allibita.

Non poteva essere vero.

  << David! >> mi ritrovai ad urlare:  << Oddio, David! >> Lo scossi, ma il suo corpo era immobile, mentre continuava a sanguinare.  << No...D-David... >>

Perchè? Perchè doveva sempre andare a finire così? Non volevo che tutti si sacrificassero per me. Non era giusto. 

Perchè?!

E David? Lui aveva protetto me? Proprio lui?!

  << David!! >> urlai di nuovo, mentre cominciavo a piangere.

Non poteva morire. Aveva detto che avremmo parlato. Io volevo solo chiarire con lui! 

Non poteva andarsene!

Ti prego. Ti prego non morire:  << Zio!! >>
  
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