“quindi
fammi capire quello che cosa dovrebbe
essere?”chiese Camilla perplessa abbandonando per un attimo
la lettura della
sua rivista di gossip.
“è
il costume di carnevale di Sophie”disse Carla
“si,
ma che cosa dovrebbe essere?”chiese Camilla
“le
facciamo un vestitino da fatina”disse Carla
entusiasta.
“scusa e perché glielo cuci tu? Dico non sarebbe
un lavoro più adatto a
Claire?”chiese Camilla
“si,
lo sarebbe ma è una cosa che fanno le mamme e poi
è
praticamente il suo primo Halloween, lo scorso anno era ancora troppo
piccola”disse Carla riprendendo a cucire i pezzi di tulle
alla stoffa celeste.
“beh
anche adesso, potresti risparmiarti un
Halloween”disse Camilla
“no,
credo che quest’anno non posso risparmiarmi proprio
niente, e poi è già un periodo difficile, almeno
Halloween glielo devo”disse
Carla
“beh
invece di stare qui a cucire potresti riprendere suo
padre a vivere con voi, sono sicura che quello
basterebbe”disse Camilla
“Cam”disse
Carla lanciandole un’occhiataccia.
“non
mi hai raccontato più nulla, ora che il fratello di
Ivan è tornato a casa sarà più
tranquillo suppongo”disse Camilla.
“non
ha mai avuto motivo di non esserlo, a differenza mia
che avrei dovuto evitare di esserlo”disse Carla incupendosi
subito dopo.
Nessuno
sapeva che le cose tra loro due di recente erano
migliorate parecchio, anche se non c’erano stati molti
sviluppi, o meglio nulla
di definibile e chiaro, l’unica cosa chiara era la natura dei
loro sentimenti e
la forte attrazione che insieme ai sentimenti che provavano erano
decisamente
un mix esplosivo, ma erano decisamente molto lontani dal trovare la
strada che
riportasse tutto a quello che avevano prima.
“scusa
Carla”disse Camilla pentendosi di aver detto la
sua.
“no,
figurati”disse Carla sentendosi in colpa per la reazione
esagerata
“comunque
vieni bene in foto sembri proprio una vip”disse
Camilla
“certo
Cam”disse Carla scuotendo la testa e tornando a
cucire il costume per la sua piccola.
Non
aveva mai fatto dolcetto o scherzetto in realtà,
insomma era una cosa per bambini e in Italia c’era il
carnevale non certo
Halloween, o meglio certo era arrivata anche in Italia ma i suoi
genitori non
le avevamo mai permesso di festeggiarla quand’era piccola, e
infine quand’era
cresciuta era finito il tempo di
dolcetto o scherzetto.
“finito”disse
Carla orgogliosa mostrando a Camilla il suo
lavoro, ci lavorava da giorni.
“molto
carino”disse Camilla
“visto
che cucio benissimo”disse Carla
“certo
peccato che sembra che tu abbia dato dei punti sul
muscolo”disse Camilla
“dettagli”disse
Carla alzando le spalle.
“ma
tu da cosa ti vestirai comunque?”chiese Camilla
“sono
l’adulto io, non mi vestirò da
niente”disse Carla
“vuoi
portare la bambina a fare dolcetto o scherzetto con
te vestita da te?”chiese Camilla
“si,
mia madre non si travestiva certo a carnevale”disse
Carla
“non
prendere come esempio quegli snob dei tuoi
genitori”disse Camilla scettica.
“dovrei
vestirmi?”chiese Carla perplessa
“certo
che devi vestirti”disse Camilla
“si,
sto decisamente cambiando idea su Halloween decisamente”disse
Carla
“puoi
vestirti da Carla sei famosa in fondo”disse Camilla
come se fosse scontato.
“certo
come cornuta sono famosissima”disse Carla
sbuffando
“ma
quale cornuta non dire cazzate”disse Camilla.
“Non
dice forse questo il tuo giornale?”chiese Carla
“no,
veramente dice Pattinson continua a dormire nella
cuccia in giardino”disse Camilla ridacchiando.
“ironia
british niente da dire”disse Carla
“povero
Robert, che cosa dovrà mai fare per riconquistarti
”disse Camilla fissandola e scuotendo la testa.
“Oh
guarda mi suona un campanello”disse Carla alzandosi
dalla poltrona ed
uscendo a vedere la
signora Brown di cosa avesse bisogno, al suo ritorno per fortuna
Camilla aveva
perso ogni interesse per il suo solito interrogatorio e
riuscì ad arrivare alla
fine del turno notte senza che qualcuno le desse ancora modo di pensare
a
Robert, come se non lo facesse già sufficientemente da sola.
Quando
aprì la porta di casa il giorno era già iniziato
da un pezzo e stranamente era iniziato anche per Robert, anche se
guardandolo
meglio sembrava che il precedente non fosse mai finito.
Non
si era nemmeno accorto della sua presenza teneva
Sophie in braccio mentre cercava di mettere dei biscotti dentro il
biberon.
“buongiorno”disse
Carla
quando lui si accorse della sua presenza.
“non
abbiamo nemmeno sentito
mamma che apriva la porta, facciamo progressi”disse Robert
“che
cosa è successo?“chiese
Carla
“si
è svegliata alle 3 e da
allora non dorme, quanto ha dormito ieri pomeriggio?”chiese
Robert sbadigliando
mentre la aiutava a bere il suo biberon di latte e biscotti.
“giusto
ieri ha dormito con
me dopo pranzo, di solito la tiene Ivan mentre dormo”disse
Carla sbadigliando.
“nottata
pesante?”chiese
Robert
“no,
è che dovevo finire di
cucire il vestito di Sophie”disse Carla
“giusto
Halloween e questo
mi ricorda che a devo andare visto che tu stai crollando dal sonno e b
devo
cercare un costume per stasera”disse Robert
dopo che Sophie finì con il suo biberon.
“credi
che sia obbligatoria
come cosa?”chiese Carla
“che
cosa?”chiese Robert
perplesso
“vestirsi
per
Halloween?”chiese Carla
“mia
madre si vestiva quando
ci portava a fare il giro delle case del circondario”disse
Robert
“dovrei
andare da Tim Burton
a fare dolcetto o scherzetto?”chiese Carla
“mia
madre pensava che
sarebbe stato carino fare una festa da loro e mi sembra più
carino fare
dolcetto o scherzetto a Barnes”disse Robert.
“tua
madre ha sempre delle
ottime idee”disse Carla sbadigliando di nuovo.
“glielo
riferirò, ora sarà
meglio che tu vada a dormire, mi sembri esausta”disse Robert
“anche
tu”disse Carla
“e
anche lei tra poco, le ho
messo anche la principessa e il ranocchio, ma non
c’è stato verso che si
riaddormentasse”disse Robert accarezzando i capelli della
loro bambina.
“immagino”disse
Carla
“beh
Sophie ci vediamo
stasera allora”disse Robert dandole un bacio sulla guancia e
passandola a
Carla.
“grazie
come sempre
Robert”disse Carla quando lo accompagnarono alla porta.
“grazie
di cosa? Mi sono
preso cura di mia figlia”disse Robert sorridendole.
“si,
ma lo fai bene, stai
preparando un ruolo nuovo e sei riuscito a stare sveglio tutta la
notte”disse
Carla
“non
riesco a dormire molto
bene di notte, sono mesi che non riesco a dormire per più di
qualche ora”disse
Robert
“si,
capisco”disse Carla
abbassando lo sguardo
“lo
so, lo so non devo dire
nulla, ci vediamo stasera”disse Robert sospirando ed uscendo
di casa.
“non
hai fatto dormire papà
cucciola?”chiese Carla alla sua piccola che in tutta risposta
sbadigliò, si
quella mattina quella teoria sugli sbadigli contagiosi era stata
provata in
pieno.
Carla
si addormentò accanto
alla sua bambina, pensando agli stessi occhi che vedeva ogni volta
prima di
addormentarsi, anche a lei mancava addormentarsi accanto a lui, eppure
dimenticare tutto le sembrava ancora una cosa lontana, anche se in
realtà non
erano così distaccati come tutti pensavano, ed
effettivamente era rimasta un
po’ delusa dal suo comportamento.
Non
l’aveva baciata e né si
era proposto di restare a dormire con lei, eppure ultimamente di tempo
insieme
ne passavano e non solo per la bambina e non certo per parlare, che
avesse
sbagliato qualcosa? No, forse era soltanto stanco, o magari no, con
quelle
domande finalmente Carla riuscì ad addormen tarsi e smettere
di pensare.
“Robert
come mai sei già
qui?”chiese sua madre quando lo vide rientrare esausto.
“ho
bisogno di dormire,
Sophie non ha chiuso occhio stanotte”disse Robert
“si,
ma dico pensavo saresti
passato stasera per la festa”disse Claire
“mamma
vivo qui
ricordi?”chiese Robert perplesso.
“beh
mi è parso che negli
ultimi giorni tu fossi tornato a vivere a casa tua”disse
Claire
“no
mamma, non so se tornerò
mai a vivere a casa
mia”disse Robert
“ma
come? Tua sorella dice
che le cose stanno andando piuttosto bene”disse Claire
“Vic
parla troppo”disse
Robert
“credevo
che almeno dormissi
sul divano”disse Claire.
“no
Claire figurati non
dorme sul divano, questi due li conosco figurati se dorme sul
divano”disse Tom
“che
diavolo ci fai qui
Sturridge?”chiese Robert
“sono
venuto a dare una mano
ai miei fantastici suoceri”disse Tom
“ecco
allora continua a
tagliare zucche”disse Robert lanciandogli un occhiataccia.
“è
vero quello che dice
Tom?”chiese Claire
“mamma,
non mi sembra carino
che io parli di queste cose con te”disse Robert
“che
equivale ad è vero, non
mi sembra carino che tu ti approfitti così della situazione,
non ti ho
cresciuto in questo modo”disse Claire
“non
mi approfitto di nulla
mamma”disse Robert sospirando
“Il
sesso non risolve i
problemi Robert”disse Claire e dopo aver sentito sua madre
pronunciare quella
parola avrebbe avuto bisogno di lavarsi il cervello con la candeggina,
odiava
Tom, decisamente lo odiava.
“mamma
ti prego, vado a
dormire”disse Robert
“io
e tuo padre”disse Claire
ma subito Robert la fermò”ti prego no, non farmi
questo ok?”disse Robert
sbiancando decisamente racconti sulla vita sessuale dei suoi genitori
non era
quello che voleva sentire.
“si,
ma prometti che la
smetterai, prometti che non accadrà più
finchè le cose non si
ristabiliranno”disse Claire.
“si
mamma lo prometto”disse
Robert alzando gli occhi al cielo, in realtà aveva ben poco
da promettere
quella stessa notte mentre non poteva chiudere occhio perché
sua figlia era
sveglia aveva anche realizzato che non riusciva a chiudere occhio
perché quella
situazione iniziava ad essere troppo assurda anche per uno come lui,
ormai dal
compleanno della loro bambina erano passati due mesi, e in quei due
mesi ne
erano successe di cose, cose che una coppia che non sta più
insieme non
farebbe.
Certo
sapevano di amarsi, e
quando erano solo loro due se lo dimostravano diverse volte fino a
quando
entrambi erano senza fiato e i muscoli iniziavano a fare male, ma da
che parte
stessero andando con tutto quello rimaneva ancora un enorme punto di
domanda.
Eppure
lui lo sapeva
benissimo in che direzione voleva andare, quanto ci avrebbe messo a
capirlo
anche lei era il vero dubbio, anche se in fondo forse anche lei lo
sapeva già,
forse molto semplicemente non riusciva ancora a dimenticare,
dimenticare
qualcosa che non era mai avvenuto, se solo gli avesse creduto davvero,
se solo
ci fosse stato un modo perché lei decidesse di credergli.
“siamo
in ritardo?”chiese
Carla entrando in casa con la piccola Sophie, alla fine aveva cercato
un abito
simile a quello che aveva creato per la sua piccola.
“Sophie
ha un vestito
carinissimo, sei stata bravissima Carla”disse Victoria
“grazie,
ma Robert?”chiese
Carla, ecco perfetto adesso non
era
nemmeno in grado di far finta di nulla, chiedeva addirittura di lui in
maniera
così sfrontata.
“ha
dormito tutto il giorno,
si starà cambiando”disse Claire
“giusto,
colpa mia”disse
Carla
“è
sempre colpa tua quando
Rob non dorme”disse Tom maliziosamente.
“intendevo
dire che Sophie
ha dormito nel pomeriggio con me, e quindi stanotte è
restata sveglia”disse
Carla.
“certo
Carla avevamo capito
non preoccuparti”disse Claire sorridendole comprensiva eppure
quella sera la
famiglia Pattinson le sembrava un po’ strana.
“pronto
per dolcetto o
scherzetto, Carla è arrivata?”chiese Robert
scendendo di sotto e quando alzò
gli occhi e la vide ne rimase totalmente abbagliato, ma si trattenne da
qualsiasi commento.
“dio
Sophie ma sei
bellissima, la mamma ti ha fatto un vestito da fatina”disse
Robert
“ti
piace?”chiese Carla
sorridendo
“ottimo
lavoro, beh noi
usciamo a fare dolcetto o scherzetto, voi avete intenzione di restare
qui?”chiese Robert al resto della sua famiglia.
“Iniziate
ad andare voi, noi
usciremo tra poco”disse Victoria
“bene
Sophie vorrà dire che
noi prenderemo più dolci di loro”disse Robert
prendendola in braccio.
“a
dopo allora”disse Carla
seguendo Robert.
“anche
tu sei bellissima
comunque,volevo dirtelo subito, ma ho promesso a mia madre che non
farò più
sesso con te”disse Robert
“che?”chiese
Carla scioccata
“è
la cosa più difficile del
mondo resisterti, ma che cosa stiamo facendo?”chiese Robert
“in
che senso?”chiese Carla
“tu
hai bisogno di tempo, ed
io non cambierò certo le cose venendo a letto con te,
insomma mi piacerebbe, ma
non posso credere di avere chissà quali
poteri”disse Robert e Carla scoppiò a
ridergli in faccia mentre Sophie rideva con lei.
“anche
tua figlia ride di te”disse
Carla
“Sophie
ride sempre quando
ride qualcun altro, comunque felice di farti ridere, stavo facendo un
discorso
serio”disse Robert
“un
discorso serio? Sbaglio o
stavi parlando del potere del tuo”disse Carla lanciando un
occhiata alle sue
parti basse e solo allora riuscì finalmente a mettere a
fuoco il suo costume
per intero, prima era rimasta abbagliata dai suoi occhi e dalla barba
che
nemmeno quel giorno si era fatto.
“ma
ti sei messo soltanto un
mantello?”chiese Carla perplessa
“ho
anche una maschera,
comunque stavo facendo un discorso serio e tu mi hai riso in
faccia”disse
Robert indossando la maschera nera che gli copriva gli occhi, e in quel
momento
Carla pensò che effettivamente di potere lui su di lei ne
aveva parecchio con
quella maschera i suoi occhi vuoti risaltavano ancora di
più, aveva soltanto
voglia di baciare le sue labbra sentendo la sua barba pizzicargli il
viso, ma
non poteva, non poteva lasciar prendere il sopravvento agli ormoni.
“vorrei
vedere parli dei
tuoi poteri”disse Carla trattenendosi dal ridere e Robert
scosse la testa,intraprendere
quell’argomento era del tutto impossibile, girarono per le
viette di Barnes
bussando ad ogni casa e Sophie tornò a casa con un ricco
bottino, ma in realtà
nessuno di loro due aveva già voglia di tornare in mezzo
agli altri a fingere
che tra di loro non ci fosse più niente se non una
convivenza pacifica per il
bene della bambina.
“comunque
questo posto è
proprio bello, è meglio di Londra, devi aver trascorso una
bella infanzia qui” disse
Carla sedendosi su una panchina tenendo Sophie in braccio intenta a
mangiare
uno dei lecca lecca a forma di zucca che aveva conquistato.
“è
praticamente Londra, solo
un po’ più fuori, comunque si, il verde
è qualcosa che non dovrebbe mancare ad
un bambino, oltre a due genitori che si amano, e i miei sono sempre
stati una
bella coppai”disse Robert
“si,
lo sono”disse Carla un po’
triste
“avrei
voluto lo stesso per
lei”disse Robert guardando Sophie.
“io
invece non avrei voluto
per lei un infanzia come la mia”disse Carla
“le
cose potrebbero cambiare,
non eravamo partiti male”disse Robert
“beh
in realtà siamo partiti
malissimo, poi abbiamo recuperato e poi abbiamo perso
tutto”disse Carla
“Non
abbiamo perso tutto”disse
Robert
“Robert”disse
Carla
sospirando
“Ok,
ok tanto è un discorso
inutile giusto?”chiese Robert
“no
che non lo è, e hai ragione,
se ti disturba la cosa fai bene a prendere le distanze”disse
Carla
“distanze?
Io non ho nessuna
intenzione di prendere le distanze, è che sono due mesi che
continuiamo così, e
non lo so pensi che continuerà così per
sempre?”disse Robert
“In
che senso?”chiese Carla
“noi
due che facciamo finta
di passare del tempo insieme soltanto per la quiete della bambina,
quando
invece non aspettiamo altro per stare insieme”disse Robert
“io
non ce la faccio, non ce
la faccio ancora”disse Carla
“che
cosa devo fare perché tutto
torni come prima, che cosa devo fare perché tu torni ad essere
mia?”chiese Robert
“niente,
perché quello non è
mai cambiato”disse Carla abbassando lo sguardo
“e
quindi continuiamo così? Continuiamo
ad essere amici agli occhi di tutti finchè tu non mi
perdonerai?”chiese Robert
“no,
credo che sia meglio
smettere di stare troppo da soli, tanto sappiamo come va a finire di
solito, e
io non so se riuscirò mai a perdonarti”disse Carla
“tu
non vuoi perdonarmi”disse
Robert scuotendo la testa
“no,
infatti vorrei soltanto
riuscire a crederti, perché ancora non riesco a credere che
tu abbia potuto
farmi una cosa simile, ma non posso negare l’evidenza e
quindi spero prima o
poi di riuscire a credere alle tue parole”disse Carla ,
Robert rimase in
silenzio al suo fianco condividendo quella speranza a concedendosi
almeno di tenere
la sua mano delicata nella sua più grande e forte.
Ecco il missing moment che in realtà volevo fosse diverso ma poi è diventato un pò triste vabbeh figuriamoci cosa non riesco a rendere triste io XD