Ecco il nono capitolo, sta per arrivare alla fine, un pò mi dispiace, quando scrivo qualcosa poi mi affeziono xD cmq ringrazio sempre chi mi ha seguita fino a qua, un grazie in particolare per "inguaribile romantica" e "justme97" grazie ragazze! <3
Il racconto si fermò per qualche minuto, i due fratelli avevano passato dei secondi molti lunghi a fissarsi negli occhi, Joe si chiedeva quanto avesse sofferto a causa sua, non se la sarebbe mai perdonata, pensava che avrebbe potuto farlo, ma non fu così
-Nick, continua!- lo incitò
-sì, la vuoi tu la mia cioccolata calda?-
-ok, dammi!-
-tieni!- passandogli la tazza, rimase fermò a pensare
-Nicholas! vuoi andare avanti o dobbiamo fare notte?-
-scusa..
Una mattina si svegliò in un letto, quando aprì gli occhi non capiva dove si trovasse, appena sentì un rumore si girò subito dalla parte della porta
-mamma?-
-no, non sono tua madre tesoro!- una donna gli si avvicinò, gli si sedette accanto
-chi..chi sei?- chiese con le lacrime agli occhi
-mi chiamo Ellen, ti hanno ritrovato per terra, immagino che non mangi da giorni-
-voglio tornare a casa!-
-lo so, vorrei aiutarti, ma noi non possiamo muoverci da qua!-
-e perché?- chiese con la voce spezzata
-perché io e mio marito Robert lavoriamo per George e perciò dobbiamo tenerti con noi!-
-George?- quel nome lo fece rabbrividire,erano riusciti a prenderlo
-sì, tu devi restare con noi.-
Da quel giorno, Nicholas rimase a casa dei suoi nuovi genitori, rubava, imbrogliava per George, aiutando quella povera coppia che sembrava così tanto in difficoltà, la sua vita fino ai tredici anni fu così, tra sberle, cazzotti e rubare. Una sera però erano riusciti a fuggire, ritornando nella città dov’era nato.