Fanfic su artisti musicali > Jonas Brothers
Segui la storia  |       
Autore: primimesi    05/11/2012    3 recensioni
Tutto può capitare nella vita, anche di sbagliare inconsapevolmente, per poi rendersi conto di aver fatto un grossissimo errore, rischiando di perdere persone alla quale si tiene parecchio. Se volete sapere di più basta soltanto entrare e leggere ;)
Genere: Drammatico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Joe Jonas, Kevin Jonas, Nick Jonas
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Ecco il nono capitolo, sta per arrivare alla fine, un pò mi dispiace, quando scrivo qualcosa poi mi affeziono xD cmq ringrazio sempre chi mi ha seguita fino a qua, un grazie in particolare per "inguaribile romantica" e "justme97" grazie ragazze! <3

Il racconto si fermò per qualche minuto, i due fratelli avevano passato dei secondi molti lunghi a fissarsi negli occhi, Joe si chiedeva quanto avesse sofferto a causa sua, non se la sarebbe mai perdonata, pensava che avrebbe potuto farlo, ma non fu così
-Nick, continua!- lo incitò
-sì, la vuoi tu la mia cioccolata calda?-
-ok, dammi!-
-tieni!- passandogli la tazza, rimase fermò a pensare
-Nicholas! vuoi andare avanti o dobbiamo fare notte?-
-scusa..

Una mattina si svegliò in un letto, quando aprì gli occhi non capiva dove si trovasse, appena sentì un rumore si girò subito dalla parte della porta
-mamma?-
-no, non sono tua madre tesoro!- una donna gli si avvicinò, gli si sedette accanto
-chi..chi sei?- chiese con le lacrime agli occhi
-mi chiamo Ellen, ti hanno ritrovato per terra, immagino che non mangi da giorni-
-voglio tornare a casa!-
-lo so, vorrei aiutarti, ma noi non possiamo muoverci da qua!-
-e perché?- chiese con la voce spezzata
-perché io e mio marito Robert lavoriamo per George e perciò dobbiamo tenerti con noi!-
-George?- quel nome lo fece rabbrividire,erano riusciti a prenderlo
-sì, tu devi restare con noi.-
Da quel giorno, Nicholas rimase a casa dei suoi nuovi genitori, rubava, imbrogliava per George, aiutando quella povera coppia che sembrava così tanto in difficoltà, la sua vita fino ai tredici anni fu così, tra sberle, cazzotti e rubare. Una sera però erano riusciti a fuggire, ritornando nella città dov’era nato.

-è stato tutto uno schifo!- disse Joe
-sì, lo è stato!-
-però perché quando sei ritornato qui, non ci hai cercato?- chiese il mezzano
-perché non volevo vedervi mai più.-
-e ora tu vuoi ritornare con quelli?-
-quelli hanno un nome Joseph!-
-ma non sono i tuoi genitori!-
-ma mi hanno protetto e non posso negare questo!-
-ok, no. Però, devi restare con noi, e poi quel George potrebbe ritrovarti e farti seriamente del male!-
-non mi troverà e se dovesse accadere avrò loro al mio fianco!-
-no, non potranno aiutarti per sempre!-
-me l’hanno promesso!-
-non tutte le promesse possono essere mantenute!-
-e tu questo lo sai bene, vero Joe?- detto quello si alzò in piedi, stringendo i pugni
-che cazzata!-
-fanculo!-
Andò via lasciando il mezzano ancora seduto, mentre cercava di finire di bere la cioccolata, quando terminò pagò il conto e ritornò a casa. Nicholas, aveva raggiunto i suoi falsi genitori, d’altronde non li aveva mai chiamati mamma e papà ma solo per nome, però non voleva voltargli le spalle, la sua testa scoppiava, aveva tante cose che gli balenavano dentro, se solo suo fratello non l’avesse lasciato lì, se solo lui non si fosse mosso per andarlo a cercare, sarebbe tutto a posto (e non esisterebbe nemmeno la storia xD) buttandosi sul suo letto iniziò a riflettere. Joseph era rincasato più nervoso di prima, i suoi genitori e anche Kevin gli si precipitarono contro
-allora? L’hai ritrovato?- chiese Paul disperato
-sì, mi ha raccontato un pò di cose, lui ha altri genitori che l’hanno protetto, mettiamoci l’anima in pace!- rispose
-cosa? Joe, non dire cavolate, dov’è ora Nicholas?- chiese Denise
-non lo so. Abbiamo litigato e se n’è andato!-
I due sospirando si allontanarono cercando di capire dove stesse il problema, erano loro i genitori, non comprendevano perché il figlio minore li stesse ripudiando
-ora che si fa?- chiese Kevin al mezzano
-niente. Sai cosa c’è? Non soffrirò più a causa sua, è da quando è nato che sto male per lui, basta!- urlando quelle parole raggiunse la sua camera.

  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Jonas Brothers / Vai alla pagina dell'autore: primimesi