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Autore: Laxity    06/11/2012    2 recensioni
- "Il tuo viso è caldo.."
"Non sono poi tanto un ghiacciolo, allora" disse ironicamente riferendosi alle mie continue prese in giro, sorridendo.
Iniziammo a ridacchiare, consapevoli che quel giorno tutto sarebbe cambiato.. -
A Fairy Tail una nuova persona si aggiunge ai nakama di Gray Fullbuster, Natsu, Lucy, Erza e tanti altri... Ma cosa accadrà davvero? Leila, la nuova ragazza, sarà una semplice compagna per Gray? O magari di più? No.. non parlo di amicizia... ma di qualcosa di più spiccato, difficile da trovare realmente: amore e gioia...
Genere: Comico, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Erza Scarlet, Gray Fullbuster, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Buongiorno,  mondo!" urlai stiracchiandomi mentre mi affacciavo alla finestra con un sorriso in volto. Sì, soffrivo lo stesso, ma dovevo andare avanti, no? E nessun modo migliore che cercare di essere allegri! Il che, poi, mi veniva naturale! Ed ora eccomi qui, davanti la finestra, quando qualcuno bussa. Nessuno sapeva della mia identità: l'avevo mascherata bene, nel tempo. Ma non avevo nemmeno amici, ancora. Chi poteva essere? Aprii la porta, tutta sorridente, nascondendo la mia sofferenza.

"Leila Henderson?" chiese un ragazzo dai capelli neri e dal fisico scolpito. Appunto, non indossava una maglietta!
"Che indecenza! Mettiti qualcosa addosso!" urlai, poi mi calmai.
"Sì, come lo sai? E cosa c'è?!"
"Bene." assunse uno sguardo determinato. "Sei la ladra dominatrice del dolore, dunque"
Rimasi spiazzata. Come poteva averlo capito?! Notai che sul suo petto c'era il marchio della gilda Fairy Tail, che io conoscevo benissimo. Da bambina sognavo di unirmi a loro, ma di certo da ladra non potevo... In realtà, non l'avevo sognato solamente da bambina. A volte leggevo la rivista. Di colpo, ricordai chi fosse quel ragazzo.
"Sì... Tu, invece, sei Gray Fullbuster, di Fairy Tail."
"Già. Bene, vogliamo combattere o no?!"
"Uhm... No?"
"E finiscila!" disse, per poi attaccare creando una sorta di lancia di ghiaccio che provò a scagliarmi contro per infilzarmi. Io schivai abilmente.
"Non ho mai usato la mia magia per far soffrire, non intendo farlo ora!" annunciai. Sarebbe mancato poco per sfogarmi. Lui fermò il secondo attacco che stava per attuare e il suo sguardo divenne confuso.
"E come hai fatto a rubare tanto da guadagnarti questa casa?! Non puoi fregarmi fino a questo punto!"
"Calci e pugni! Mica è tanto difficile!"
"Se sei così brava, fallo anche con me! Anche io non userò alcuna magia. Così saremo pari!"
Io avevo detto di no.
"Normalmente non rifiuterei." dissi, per poi continuare: "Ma non mi sono mai sfogata con nessuno. Posso farlo? Poi puoi anche uccidermi. Mi va bene, è tanto per morire leggermente più serenza".
Lui parve seccato, ma non rifiutò.
"Avanti."
"Grazie..." dissi.
"La mia mamma era morta di parto, due dei miei nonni erano morti per vecchiaia e gli altri due per via di una malattia che avevano in comune. Era spettato lo stesso destino ai miei zii, che avevano ereditato da loro la malattia. Mio padre era stato molto fortunato a non averla ereditata. Insomma, la mia famiglia fu appunto sterminata, ma io non avevo mai conosciuto nessun parente tranne mio padre, quindi non avevo sofferto. Non avevo degli amici. Sebbene io fossi molto espansiva, non mi fidavo facilmente delle persone, così mi limitavo a ridere e parlare un po' e basta, quelle rare volte che incontravo qualcuno di mia conoscenza. La persona più importante per me era papà!
Lo guardai meglio, era pallido e sudato, ma stava forzando un sorriso.
"Papà! Cos'hai?!" dissi preoccupata, andandogli incontro per farlo poggiare sullo schienale della sedia su cui era messo.
"Mi.. mi dispiace di non avertelo mai detto... Anche io ho ereditato quella malattia.. Ma.. ma non te ne avevo mai parlato p..perché sapevo q-quanto avresti sofferto..."
"Potevo prepararmi meglio! Prima o poi ciò sarebbe avvenuto!" urlai, per poi iniziare a piangere.
"Perdonami, Leila.." disse. Forse voleva dire un'altra cosa, perché aveva preso un po' d'aria come si fa di solito prima di parlare, ma chiuse gli occhi.
"Papà!!!!!" urlai, piangendo.
Ora, da chi potevo andare? Ero sola, e piccola. Ma non volevo essere adottata da nessuno: colpa della mia solita scarsa fiducia. Così decisi di fuggire. Negli anni divenni completamente scarna, piena di lividi e povera. Avendo lasciato tutto a 10 anni, non sapevo come dover andare avanti. Quelle poche volte che mi era concesso un pranzo - e per pranzo si intende qualcosa di orribile - lo cucinavo sempre tutto bruciacchiato. Acqua? Poche, pochissime volte. Ormai ero terribilmente disperata.
Finché, per sopravvivere, non fui costretta a divenire una ladra all'età di soli 13 anni. Dato che ero una bambina molti si fidavano di me. Io ero coscente che li avrei traditi. Pensavo sempre che se la gente l'avrebbe fatto con me sarei rimasta delusa, triste.. era per questo che non mi fidavo di nessuno. Dover comportarmi così mi uccideva. La mia vita, per sette anni, era stata una lunga recita. Ero abile nel combattimento: pugni e calci erano diventati il mio forte e avevo una mia tecnica personale, ma sempre a quell'età scoprii di poter utilizzare una magia potente: ero una dominatrice del dolore. Mi era possibile far due cose con questa magia: scegliere un livello di dolore da 0 a 10, sia fisico che morale. A 0, l'avversario era sereno. Tuttavia, quando io sceglievo quel livello di dolore per far sì che la gente fosse serena o che non provasse dolore, ero io a soffrire. Il loro dolore moltiplicato per mille volte veniva trasferito a me. Così io continuo con i calci - usare quel mio potere da maga per far soffrire lo trovo meschino, troppo crudele - e dopo aver rubato, per essere sicura che la vittima fosse tranquilla e serena scelgo il "livello 0". Io soffro, ma non m'importa. All'età di 16 anni e mezzo riuscii a rubare tanto che comprai quest'abitazione:forse sono una delle più abili ladre di Fiore! Ma ciò non mi piace affatto.. Perché per farlo, l'unico mezzo che conoscevo erano le maniere forti, nient'altro. Spesso, per quello piango ancora. Ma cerco di non abbattermi. Come vedi, non ci riesco proprio benissimo..."
Lui mi aveva ascoltato attentamente mentre a me quasi cadevano delle lacrime che riuscii a trattenere, ma era zitto, come sorpreso da tutto quello che avevo raccontato.
"Avanti, colpiscimi di nuovo con quella lancia di prima. Mi sento un po' meglio."
"Peccato che.. non potresti usare la tua magia su te stessa al livello 0.. dato che si tratterebbe di trasferire la sofferenza.. Be'..."
Con la stessa tecnica di prima, creò la lancia. Io chiusi gli occhi, un po' impaurita. In realtà, non vedevo l'ora di pagare per tutto quello che avevo combinato.
Sentii un tonfo e aprii gli occhi. La lancia era di fianco a me.
"Perché..?" avevo chiesto.
"Perché tu non sei questa persona. Puoi guadagnare qualcosa in altri modi. Ad esempio, entrare in Fairy Tail. Perché non ci avevi provato?"
"Avevo 10 anni... come caspita dovevo farcela, cretino?!"
"Ehi! Io cerco di essere gentile, scema!"
"Ah, certo!"
"Comunque... Adesso potresti! Hai anche le carte in regola, secondo me!" disse sorridendo.
"Ma io non lo merito. Sarei la vergogna per tutti voi."
"Te l'ho detto.. non sei questa persona! Sarai anche stupida come ti ho detto prima, ma..."
"AAAAH! Sai che ti dico? Sei tu lo stupido! Comunque, io ho sempre sognato di far parte della vostra gilda, anche da bambina!"
"E allora è deciso! Senti qui.. però, la tua magia la useresti contro qualcuno di cattivo, giusto?"
"Be', suppongo di sì. Solo che a me non è mai capitato di incontrare qualcuno peggiore di me!" dissi, mentre lui mi dava una pacca amichevole.
"Ma smettila! Andiamo!" disse, e tirandomi per il braccio mi portò al luogo dove risiedeva la Gilda.

"Non tirarmi così, idiota! Mi staccherai il braccio!"
"Sei esagerata, deficiente!"
"KYAAAAAH! E ti avevo detto di coprirti!!!!!!!"

Era questa la mia prima fine... e il mio nuovo inizio.
E avevo iniziato con Gray. Grazie a lui, tutto era cambiato! Ma chissà se gli gli altri futuri nakama l'avrebbero presa bene...
Anche se ci arrabbiavamo l'una con l'altra già al primo incontro.. magari poteva essere il mio primo amico!

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So che probabilmente ci sono errori di battitura e ripetizioni, ma devo andare e non ho tempo di correggere TwT Excuse me, je suis desolée! Devo decidermi se parlare inglese, francese o italiano! Addio! °w°
  
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