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Autore: AngyEFP    06/11/2012    5 recensioni
(...) Chiacchieravamo come due buoni amici, ma non conoscevo quel ragazzo
“Comunque io mi chiamo Harry, Harry Styles!” aveva un tono da dire 'ma tanto tu lo sai già'
“Io sono Angy, molto piacere!” risposi perplessa
Mi sorrise, rincuorato e allo stesso tempo deluso che non lo avessi riconosciuto, ma come avrei potuto conoscere già il suo nome?! (...)
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 39

CAPITOLO 39

It was just a nightmare

Afferrai il mio cellulare il più velocemente possibile, i miei occhi appannati dalle lacrime non mettevano a fuoco il display, ma sapevo esattamente il numero a memoria.. 393-5... Chiama.
Pronto?”
Ho sbagliato. Sei tu ciò che voglio!”
Angy ma cos...”
Vieni qui, sbrigati!”
Sentii il suono delle porte dell'ascensore che si aprivano e gli corsi tra le braccia.

Hai cambiato idea?”
Stai zitto e baciami...”
Un bacio. Un altro. Un feroce incrocio di lingue. Indietreggio. Lo spingo verso il divano. Gli sfilo la camicia. Mi toglie la maglietta. Mi prende in braccio. Mi sbatte al muro, mi bacia il collo, poi il petto. Mi lascia sul divano. Mi sfila i pantaloni. Mi bacia ancora sul collo. Gli slaccio la cintura. Ed è sopra di me.

Sei sicura Angy? ...E Harry?”
Harry non esiste più. Io amo te Fra...”

Spalancai gli occhi di colpo. Sudavo freddo.
Ma cosa mi è preso? Perchè questo sogno?
Mi girai a guardare l'ora. 7:58

Mi voltai a guardare Harry, dormiva tranquillamente ancora nudo dalla notte.
Perchè dopo aver fatto l'amore con Harry avevo sognato di farlo con Francisco?
Ero spaventata da cosa mi stesse passando per la testa. Non ne capivo il significato e questo mi preoccupava.
Rimasi sdraiata cercando di riaddormentarmi ma niente; e dopo 10 minuti passati a guardarmi in giro mi misi sul lato, rivolta verso Harry; guardarlo dormire mi dava un senso di tranquillità e di pace tanto che di notte quando mi svegliavo, guardarlo mi conciliava il sonno. Ma stavolta non riuscivo a guardarlo per più di tre secondi. Le immagini di quel sogno mi galleggiavano davanti, cercavo di non pensarci ma erano troppo impresse, e invece che tranquillizzarmi, guardare Harry mi rendeva ancora più irrequieta.
Quando suonò il mio cellulare erano le 8:05.

Era Ellie, corsi in bagno e sussurrando risposi
Pronto?”
Bigiata del lunedì?”
Si, è che stasera Harry riparte e preferivo passare la giornata con lui!”
Fra mi ha detto di ieri.. non ho mai visto il mio migliore amico così giù per una ragazza, non che questo cambi qualcosa certo, era solo per fartelo sapere...”
S-si.. Domani devo raccontarti il sogno che ho fatto!”
Ma che tono scioccato che hai.. Guarda che i sogni sono solo sogni non devi...”
Sono preoccupata Ellie!”
Ne parliamo domani. Vado che è arrivata l'arpia che di lunedì mattina pretende di interrogare. Buona giornata!”
Salutami Dah!”
Se se. Ciao!”

Tornai in camera ma Harry non era a letto.
Scesi di sotto, e mentre facevo le scale mi stavo inventando delle scuse, nel caso avesse sentito la telefonata. Mi avrebbe chiesto del sogno, perchè mi preoccupava, ma cosa dovevo rispondergli?

Arrivai in cucina e Harry era seduto su uno sgabello con una tazza di caffè in mano e il portatile davanti.
Buongiorno!”
Buongiorno. Da quanto sei qui?”
Il tuo cellulare mi ha svegliato. Avevo fame e sono sceso subito. Dormito bene?”
Si amore b-benissimo” dissi tirando un respiro di sollievo senza farmi notare.
Ti va se stamattina andiamo a fare la spesa?”
Certo Harry, tutto quello che vuoi. Dammi una mezz'oretta minimo e usciamo!” sgttaiolai fuori dalla cucina di fretta
... Ti senti bene? Sei tutta rigida..”
Si sto bene, o fatto un incubo, tutto qui. Vado a prepararmi!”
Ehi ehi.. Vieni qui subito e dammi un bacio.. Muoviti!”
Corsi subito da lui e gli saltai in braccio, e dopo essermi persa nei suoi bellissimi occhi sempre più verdi lo baciai.
Uscimmo intorno alle 9, Milano è bellissima la mattina ma quella mattina mi sentivo un'estranea.

Entrammo al supermercato e iniziammo a fare la spesa, prendendo quello che ci piaceva, non avendo scritto una lista delle cose importanti, mettevamo nel carrello quello che ci veniva in mente potesse servire. Ogni volta che incrociavo lo sguardo di Harry, tra uno scaffale ed un altro, lui mi sorrideva e io venivo pervasa da mille brividi alla schiena. Non riuscivo a levarmi quel sogno dalla testa, era piu forte di me e non facevo che pensarci.

Mentre Harry non si decideva su che biscotti prendere mi appoggiai agli scaffali e mi soffermai a guardarlo, e non smettevo di farlo.

Perche mi guarda signorina?”
Sei bellissimo Harry. Sei bellissimo in tutto quello che fai. E mi chiedo, con tutte le ragazze e le donne che ti muoiono dietro al mondo, come fai a stare con me?”
Beh sa signorina, tutte le ragazze che lei insinua, non sono minimamente ne lontanamente come la ragazza che amo.. Non sarà certo miss universo, ma per me lo è; non abiterà di certo a due passi da casa mia, ma andrei da lei tutti i giorni; non sarà certo facile stare con lei perchè la lontananza e il mondo del gossip sono un mix fatale, ma è un rischio che voglio correre.. Per tutta la vita!”

I miei occhi si gonfiarono di lacrime. Mi tornò alla mente il sogno, e il bacio di Francisco nella sgabuzzino; e una voce nella mia testa gridava 'Non lo meriti. Tu non meriti Harry!'
Harry andiamo che si sta affollando qui!” tagliai corto e spinsi il carrello verso la cassa piu vicina.
Pagammo, infilammo tutto nei sacchetti e poi i sacchetti nella macchina. E la mattinata era volata.

Dove mangiamo?” chiese mentre si dirigeva verso casa
Qualche idea?”
...”
Mangiamo a casa, io e te, ti preparo un bel pranzetto?”
Che mogliettina premurosa!”
Mi prendi in giro Harry?!”
Non oserei mai amore mio!” disse sorridendo.
Harry parcheggiò la macchina e io salii in casa.

Non facevo che pensare che dovevo smetterla di preoccuparmi per il sogno e non pensare al bacio di venerdi, non significavano niente.
Entrai in cucina e poggia i primi sacchetti sull'isola, mi misi a disfarli e a sistemare tutto al proprio posto.
Stavo spostando il portatile che Harry aveva lasciato, in mezzo alle scatole, sull'isola. Mi accorsi che era ancora acceso e feci per spegnerlo quando una mail di louis mi colpì:

Harry mi raccomando, so che ti ho gia mandato mille sms ma ti prego, diglielo prima che puoi, so che è difficile ma devi farlo, è per il suo bene. La prenderà male e all'inizio sarà dura ma le passerà vedrai, con il tempo le cose si aggiusteranno. Non aspettare l'ultimo momento per dirglielo! Fallo.. Subito, o glielo dirò io!”


Chiusi il pc così com'era e lo appoggiai sul tavolo in sala da pranzo. Harry in quel momento entro in casa con le altre buste della spesa e si mise a sistemare tranquillamente le ultime cose
Cosa c'era di cosi importante che Harry non mi aveva ancora detto? E perchè Lou insisteva così tanto?!

Cercai di resistere, se era così importante, Harry me ne avrebbe parlato da un momento all'altro. 
Ma non disse una parola che mi allarmò. Ci sedemmo a mangiare e ancora Harry non apriva bocca..

Harry non devi dirmi niente?”
...N-no amore.. perchè?”
No, così.. sei silenzioso...”
... ecco, in effetti c'è una cosa che devo dirti... Avrei dovuto parlartene prima ma non ho mai trovato il coraggio di farlo...”
Ero agitata a dir poco, non sapevo cosa pensare, ne cosa fare o dire... padroneggiata dall'ansia lo aggredii

Harry, ALLORA?!”
Noi partiamo per l'america”
... … Che cosa Harry? 'Noi' chi?”
Io e i ragazzi”

Mi alzai da tavola sbattendo ogni cosa, rovesciai persino il piatto di pasta buttando penne al ragù ovunque e il bicchiere d'acqua che non fece la doccia a Harry per un pelo. Andai di sopra, aprii nervosamente la porta della camera da letto. E mi fermai in mezzo alla stanza. E ora cosa faccio? Mi chiesi. Tremavo dalla rabbia, non sapevo neanche cosa pensare, cosa dire, che sentimenti provare. Sentii Harry che sistemava i piatti nella lavastoviglie. Non avevo voglia di vederlo, ne di parlargli. Ero fuori di me, se avessi avuto in mano in coltello l'avrei aperto in due e poi in quattro e in otto fino a ridurlo a piccoli quadratini. Guardai il letto ancora disfatto e mi vennero in mente le immagini della sera prima, mentre io e Harry facevamo l'amore. Afferrai furiosamente la mia borsa dalla sedia e tornai di sotto. Harry stava per salire le scale. Non lo guardai neanche in faccia. Lo spinsi via con le spalle e mi diressi verso l'ascensore.

Dove vai?” mi chiese
Lontano da te!” gli gridai dandogli le spalle
Fermati” mi implorò afferrandomi per il braccio
Mi fermai e di scatto mi voltai per guardarlo negli occhi e fulminarlo.

Quando avevi intenzione di dirmelo Harry? Stasera forse mentre facevi la valigia per tornare in Inghilterra? O forse domani mentre scendevi da quel fottuto aereo? O addirittura avresti aspettato il giorno prima di partire per gli stati uniti per dirmelo?” strattonai via la sua mano dal mio polso e feci due passi verso l'ascensore ma poi Harry mi si barricò davanti
Te l'avrei detto con calma più tardi, giuro!”
Harry ti rendi conto di quanto sia lontana l'America da qui?!”
Il tour è l'anno prossimo Angy. Partiamo a febbraio! Starò via un mese come da contratto, ma è l'anno prossimo!”
Questo non cambia di molto le cose, o sbaglio?”
In realtà cambiava di molto

Devi dirmi altro Harry, no?”
Abbiamo anche tour in Inghilterra.. Il mese prima”
Quindi i mesi che starai via diventano due giusto?!”
... Sì”
Alzai gli occhi al cielo piu arrabbiata di prima e lo superai con l'evidente intento di andarmene

Due mesi sono tanti lo so...”
Meno male che lo sai Harry, mi pare che tu non abbia la cognizione del tempo”
Non andartene ti prego” usò il suo tono da cucciolo impaurito. E onestamente, non resistevo a quel tono di voce.
Due mesi non sono tanti Harry, due mesi sono TROPPI. Io non ce la faccio Harry, non posso farcela, e lo sai!”
Potresti venire con me sul divano a parlarne per favore?” disse prendendomi dolcemente per mano.
Lasciai che mi portasse in soggiorno. Mi fece sedere e si mise accanto a me tenendomi entrambe le mani.

Tu credi che per me sia facile stare lontano da te?”
Devi dirmelo tu Harry...”
Quando i ragazzi mi hanno detto del tour in Inghilterra mi sono preoccupato, ma quando mi hanno detto che subito dopo saremmo dovuti partire per l'America mi sono sentito male. Credimi tesoro. Mi dispiace tanto.. Io non sapevo come dirtelo, è stato difficile per me accettarlo, figurati..”

Rimasi a guardare le nostre mani intrecciate per lunghi secondi, aspettando che qualche parola uscisse dalla mia bocca, ma niente..
Sei arrabbiata vero?!”
No Harry, stranamente mi è passato. Non so cosa dire..”
Dimmi che mi ami e che appena inizieranno la vacanze di Natale verrai da me in Inghilterra, e passerai il Natale insieme a me.. e alla mia famiglia”
Harry ma.. La tua famiglia? Non è pericoloso che io venga in Inghilterra?”
Promettimelo!”
Io... Harry io... TI AMO!”
E fu così che per l'ennesima volta ci riappacificammo con quelle due semplici parole.
La mia rabbia c'era ancora per quello che era successo, ma non volevo pensarci, quando sarebbe arrivato il momento l'avrei fatto...

   
 
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