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Autore: primimesi    07/11/2012    3 recensioni
quei momenti gli mancavano, asciugandosi le lacrime che gli scendevano dagli occhi, si alzò per andare a lavoro, la cosa che desiderava più al mondo era quella di stare con i suoi fratelli, non chiedeva altro solo quello, non era tanto, era una cosa normale che avevano tutti, ma a lui mancava molto spesso.
Genere: Drammatico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Joe Jonas, Kevin Jonas, Nick Jonas
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ecco qui il primo capitolo della continuazione della mia storia "guiltiness" è il primo capitolo, se vi piace fatemi sapere, se non va bene ditemelo con tranquillità non mi offendo mica, così evito di scrivere, grazie ancora! u.u

Sotto minacce di Paul e Denise, Kevin fu costretto a rivelargli dove stessero i due fratelli, raggiunto l’hotel non li trovarono, era già trascorso un mese, e i due avevano lasciato il posto da ben due settimane, potevano essere ovunque, Los Angeles era gigante
-se tu ci avessi detto subito dove stavano non avremo avuto problemi!- urlò Denise al maggiore
-non posso farci nulla se quei due sono così..-
-zitto, per favore!- urlò nuovamente la donna
Non pensandoci troppo, si diressero dai carabinieri per esporre denuncia
-buonasera signori!- un commissario fece accomodare i due
-buonasera!- risposero in coro
-dite, cos’è successo?-
-i nostri figli Joseph e Nicholas di diciotto e quindici anni sono spariti e non li troviamo più!- spiegò Paul
-per esporre denuncia dovete aspettare le 24 ore!-
-è già passato un mese!- disse Denise esausta
-cosa?-
Dopo aver spiegato la situazione, le forze dell’ordine si misero alla ricerca dei due ragazzi, il resto della famiglia ritornò in New Jersey più stanchi di prima. L’indomani mattina Kevin si alzò presto facendo colazione da solo, ricordava i giorni di quando erano bambini e c’era anche Nicholas, e anche di quando era adolescente e stava lì seduto in cucina a parlare ore e ore con Joseph, quei momenti gli mancavano, asciugandosi le lacrime che gli scendevano dagli occhi, si alzò per andare a lavoro, la cosa che desiderava più al mondo era quella di stare con i suoi fratelli, non chiedeva altro solo quello, non era tanto, era una cosa normale che avevano tutti, ma a lui mancava molto spesso. Nel frattempo i due fratelli, avevano cambiato hotel, stavano in uno a due stelle e non avevano intenzione di pagare, il minore era esperto di queste cose, stavano seduti sul letto e la stanza puzzava, ma cercavano di accontentarsi, poco dopo decisero di uscire e magari trovare un lavoro, i risparmi erano finiti, però forse erano quasi intenzionati di ritornare a casa. Il pomeriggio mentre cercavano su i giornali degli articoli che parlassero di lavoro, Joe si soffermò su in uno in particolare
-Nick, ma noi per caso ci chiamiamo Joseph Adam Jonas e Nicholas Jerry Jonas e abbiamo diciotto e quindici anni?-
-eh? che cosa dici?-
-leggi qua!-
Il ricciolino prese il giornale nelle mani e lesse “ricercati”
-oddio sì, siamo noi!-
-non credi che sia qualcuno che abbia i nostri stessi nomi ed età?- chiese il mezzano sconvolto
-no. Joe, ci sono anche le nostre foto!- lanciando il giornale all’aria prese il fratello per mano e corse via fino a un vicolo cieco
-Nick, che ti prende?- chiese il fratello infastidito
-siamo ricercati, ricercati!-
-l’ho capito.-
-ci arresteranno!-
-ma cosa dici?-
-sì Joe, forse ci hanno visti con George e ora ci cercheranno ovunque, finiremo in gallera!-
-Nick, ti prego!-
Ritornarono in hotel, il minore sistemò le valigie, non aveva ancora voglia di rimanere lì per paura di essere trovati
-dobbiamo scappare!- suggerì al mezzano che era ancora poco convinto
I due di notte senza farsene accorgere tagliarono la corda
-Nicholas, ci arresterranno per i troppi debiti che lasciamo ovunque!- disse ridacchiando e ansimando mentre correvano
Il ragazzino tutto ad un tratto si fermò, il mezzano gli cadde addosso preso alla sprovvista
-ma sei scemo o cosa?- gli urlò mentre tentava di rialzarsi
-Joe! Passeremo il resto della nostra vita in carcere!-
-ancora? Basta, ti prego!-
-voglio il mio telefono!-
-Nick, ti ricordo che li abbiamo buttati!-
-siamo dei coglioni.-
-lo so.-
Il mezzano trascinò il fratellino in una strada deserta e buia, si sedettero stringendosi per il freddo, avevano le valigie a loro fianco, ma mancava poco che le lasciassero per strada
-sono felice di stare qua, sai!- disse Nicholas appoggiando la testa sulla spalla del fratello
-felice?- chiese guardandolo male
-sì, perché sono con te.-

Fatemi sapere, per me è molto importante! u_u


  
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