L’indomani mattina, i due fratelli si svegliarono a causa del troppo rumore che c’era in strada, guardandosi in torno si sentirono persi, a casa non non ci sarebbero tornati mai più, non potevano mettere in pericolo anche la loro famiglia, ma qualcosa dovevano farla
-Nick, dobbiamo trovare lavoro, un qualcosa dobbiamo assolutamente farla, abbiamo bisogno anche di una casa dove stare, così non possiamo andare avanti!- disse il mezzano scocciato della sua nuova vita
-lo so, ci sarà un modo!- rispose il minore pensieroso
Poco dopo cadde il silenzio ma fu Nicholas a parlare
-mi devi ancora spiegare perché hai deciso di venire qui!-
-perché pensavo che tu senza di me saresti stato meglio, dovevi goderti mamma, papà e Kevin senza problemi, e invece sei qui.-
-ovvio, non potevo mica restare senza di te!-
-ma tu hai avuto un imprinting con me?- sbuffò ridendo
-cos’è?- chiese sorpreso
-lascia perdere, comunque oltre tutto questo speravo di trovare un lavoro e farmi una nuova vita!-
-ce la faremo insieme una nuova vita!- rispose Nicholas sorridendo e convinto di ciò che aveva detto.
I due andarono in giro per la città trascinandosi le valigie, si sentivano un pò in imbarazzo, però non potevano fare altro almeno fino a quel momento
-senti Joe, prendiamo un sacchetto e ci mettiamo solo i vestiti necessari!-
-no, propongo di alloggiare in un altro hotel!-
-ci troveranno!-
-beh, forse meglio la galera ma no fare i poveracci per strada!-
La discussione finì lì e senza parlare continuarono a camminare, mentre scocciati avanzavano senza una meta videro fermarsi davanti a loro una limousine
-cazzo Joe, guarda!- esultò Nicholas alla vista dell’auto
-oh merda!-
Una ragazza scese da lì, stava entrando in un centro commerciale
-Joe, dobbiamo seguirla!-
-cosa è perché?-
-fidati, avrà i milioni!-
 I due si precipitarono entrando dentro il negozio in cui c’era anche lei, aveva una specie di guardia del corpo che le teneva la borsa e i vestiti che voleva comprare, quando uscirono lei si recò in un bar, i due riuscirono a vederla meglio, era bassa, magrissima, il viso spropozionato rispetto al corpo, senza capelli, piena di brufoli e un occhio gonfio
-Nick, cosa ci dobbiamo fare con quella?- chiese il mezzano ancora senza comprendere cosa passasse per la testa del fratello
-sta tranquillo!-
Il ricciolino le si avvicinò e Joe fu costretto a seguirlo
-ciao!- disse Nicholas alla ragazza
La guardia del corpo si alzò da dov’era seduto
-Eddy, calmo, sta seduto, ci penso io a loro. Ciao, cosa volete?- disse la ragazza
-ehm, piacere io sono Nate e lui è mio fratello Shane!- rispose Nicholas sorridendo, Joseph sbarrò gli occhi sconvolto, e prima che potesse aprir bocca il minore gli diede una leggere gomitata nello stomaco
-piacere io sono Valery, cosa volete?- chiese sforzando un sorriso
-beh, volevo offrirti qualcosa, ma vedo che tu hai già consumato!- rispose Nicholas facendo una faccia triste, lasciando sempre più sconvolto il fratello
-e come mai?- chiese lei
-mi hai colpito appena ti ho vista!- a quella risposta Joe sbarrò nuovamente gli occhi
-davvero?-
-sì Valery!-
La ragazza con un schiocco di dita fece capire alla guardia del corpo di lasciarla sola, l’uomo si dileguò all’istante
-bene Nate, quanti anni hai?-
-ehm..sedici!-
-io, quindici!- sorrise
-bene, siamo coetanei, vedo!-
-eh sì-
I tre iniziarono ad incamminarsi verso l’uscita del centro commerciale, Nicholas avvicinandosi a Joseph gli sussurrò qualcosa all’orecchio
-prendi anche la mia valigia e vai dove abbiamo dormito questa notte e aspettami la!-
-cosa?-
-fidati di me!-
Il mezzano un pò perplesso, andò via lasciandoli soli, non riusciva a capire cosa avesse nella testa suo fratello, la cosa lo spaventava un pò e obbedendò andò dove gli fu ordinato.