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Autore: dreamlikeview    07/11/2012    8 recensioni
Dal prologo:
In una terra in cui spadroneggiavano l’arroganza e la violenza.
In un’epoca in cui la supremazia del più forte era la parola d’ordine.
In un tempo in cui nessun uomo era libero.
Solo un uomo, era in grado di contrastare tutta quell’ingiustizia.
Un uomo, un bandito, un arciere, un ex nobile che dir si voglia.
Louis Tomlinson, Il Tommo, la leggenda era l'uomo.
[It's Larry.]
Genere: Commedia, Drammatico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Harry Styles, Louis Tomlinson, Un po' tutti
Note: AU, Lime, OOC | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'All about them.'
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Capitolo 5.
 
-Louis-
Ci ero riuscito, finalmente era di nuovo al mio fianco.
Mi sentivo distrutto fisicamente, per quello che avevo subito nel tentativo di fuga, ma mi sentivo talmente bene dentro che il dolore fisico sembrava come se non lo sentissi, era tutto a posto, ora, o almeno era quello che speravo per il momento.
Il riccio dormiva ancora. Era steso accanto a me con la testa appoggiata sul mio petto, e i suoi ricci mi solleticavano il naso, mentre il suo viso era rilassato, dolce, felice. Magari era davvero questo che gli occorreva, ciò che voleva davvero, e per mia fortuna coincideva con quello che volevo anch’io.
Gli baciai leggermente i capelli, inebriandomi del suo profumo, e mentre lo facevo il riccio sorrideva contro il mio petto.
Avrei mai trovato uno come lui, in tutta la mia vita? Qualcuno che mi facesse sentire così completo solo con un sorriso? La risposta era no. Perché avevo cercato per anni qualcuno che lo sostituisse. Zayn, Liam, persone conosciute in tutti questi anni, persone che mi erano venute in soccorso, che avevo aiutato, nessuna – e sottolineo nessuna – persona mi aveva fatto provare quello che in questo momento sentivo verso di lui. Il ricordo del riccio nella mia mente era sempre stato così chiaro, così netto, come se non fossi andato via, come se lui fosse stato sempre qui accanto a me, che non potevo dimenticarlo facilmente. Anzi non potevo dimenticarlo affatto.
I verdissimi occhi del ragazzo si aprirono ed incontrarono i miei. E fu un attimo, mi investì quel suo meraviglioso sorriso. Quella sua espressione da bambino – nonostante i suoi diciannove anni –mi incantava e mi ipnotizzava.
“Louis, non era un sogno allora.. sei qui..” – sussurrò con la testa affondata nell’incavo del mio collo, sorridendo – potevo sentirlo contro la mia pelle – e iniziando a baciarlo. Fui scosso subito da un brivido, che Harry sentì di sicuro, perché lo sentii ridere sommessamente contro il mio collo.
“Harry..” – mugugnai contrariato. Non potevo lasciarmi sottomettere così da lui.
“Mmh..?”
Strofinò il naso contro la pelle del collo lasciandoci una scia di umidi baci.
“Sei bello, Boo” – sussurrò risalendo. Potevo vedere le sue palpebre abbassate, e sentire i suoi baci salire fino alla guancia. Con un dito accarezzò la ferita sul viso.
“E questo taglio ti fa sembrare un duro..” – sussurrò ancora, torturandomi di baci, mentre una sua mano iniziava ad accarezzarmi la pancia con movimenti lenti e circolari, che mi facevano rabbrividire.
Ecco, il grande Louis il Tommo sottomesso da un principino.
Mi morsi le labbra, socchiudendo gli occhi.
“Oh.. questa cosa non ti serve..” – sussurrò ancora, sfilandomi via la casacca.
“Uhm.. molto meglio.”
“Harry.. dai..”- sussurrai con un filo di voce, sì, perché le sue labbra erano tornate a lambirmi la pelle con quei baci lenti ed eccitanti che mi stava regalando il riccio.
Allungai una mano verso di lui, e gli tastai i ricci. Erano morbidi. Gli massaggiai la testa, sentendolo sorridere contro il mio petto. Ridacchiò, tornando alle mie labbra.
Mi baciò lentamente, ma allo stesso tempo con passione.
Ecco, il mio stomaco era in subbuglio.
Poteva una persona distruggere così una persona con dei baci?
Harry Styles era questo, era capace di mandare in fibrillazione ogni cellula del mio corpo.
La mia mano volò dietro il suo collo e lo feci più vicino a me, contro le mie labbra.
Si staccò di pochi millimetri guardandomi negli occhi, e sorridendomi maliziosamente.
“L- Louis..” – balbettò.
“Ha- Harry..” – balbettai anch’io.
Mi baciò ancora, più forte di prima.
Cercavo di annaspare aria, ogni attimo di pausa, ma erano talmente brevi gli intervalli, che sembrava non esserci un attimo di pace.
Si staccò per un attimo da me, per guardarmi negli occhi, e ne approfittai ribaltando le posizioni, posizionandomi a cavalcioni su di lui e bloccandogli le mani ai lati della testa.
Si morse le labbra guardandomi.
“Non è giusto.. tu sei allenato..”- si lamentò con voce languida e da bambino capriccioso.
“Sono Louis il Tommo, cosa credi?” – ridacchiai dandogli un bacio sul mento.
“Dai, almeno lasciami le mani, Louis..” – sommersi una risata dandogli un bacio lungo sul collo, mentre lui cercava di dimenarsi per liberarsi i polsi. Dopo un po’ si arrese, guardandomi sconfitto.
Ma potevo vedere quel sorriso ammaliante riempirgli le labbra.
“Ti hanno mai detto, Styles, che sei da riempire di baci?”
“Uhm.. si, un ragazzo. Un bel ragazzo, davvero.”
Alzai un sopracciglio guardandolo.
Vuoi giocare? D’accordo, giochiamo.
“Ah si? E chi sarebbe?” – sorrisi, guardandolo, per poi riprendere il controllo e continuare a torturargli il collo.
Era davvero piacevole tenerlo qui con me, non mi ero mai sentito tanto felice.
“L’ho conosciuto ad una festa.. oh, sapeva baciare divinamente.”
“Oh, rivelazioni? Non sei nemmeno tornato da me, che mi spiattelli in faccia le tue conquiste?” – risi.  Salii appena sul mento, e percorsi tutto il tragitto fino all’orecchio.
“Tu sei mio, Harreh” – sussurrai al suo orecchio lasciandogli un morso su di esso.
Sentii un suo gemito sommesso e una risatina divertita.
“Siamo gelosi, Tommo?”
“Ma smettila..”
Si dimenò ancora un po’, ma era talmente flebile il suo movimento che capii fosse solo scena.
Scossi la testa e gli tappai la bocca con un bacio profondo.
“Louis, dai..”
“Voglio prima sapere il nome del tipo..” – ridacchiai.
“Loueh..”
Sorrisi soddisfatto. Non aveva avuto nessun altro, oltre a me.
Meglio per lui, avrei evitato di fargliela pagare ulteriormente.
“Ti amo, Louis..” – sussurrò poi, facendomi rabbrividire come mai prima d’ora.
“Anch’io Harry..”
Stavo per baciarlo di nuovo, quando la tenda si aprì,rivelando la figura di Liam.
“Louis, Har.. oh scusate! Non volevo interrompere nulla!” – esclamò il frate scappando via, imbarazzato.
Appoggiai la fronte contro quella di Harry e gli diedi un bacio sulla punta del naso.
“Sarà meglio raggiungerli, non vorrei che Zayn si facesse strane idee su noi due.”
“Può farsele tranquillamente.” – ridacchiò dandomi un bacio sulle labbra.
“Ora, sir Louis il Tommo, potete lasciarmi le mani, così raggiungiamo i vostri amici?”
“Nostri amici, sir Harry.”
“Mi piace.”
Gli schioccai un bacio sulla guancia,e mi alzai da lui. Mantenni il contatto visivo mentre gli porgevo la mano e lui l’afferrava per alzarsi in piedi.
Nell’alzarsi, si scontrò contro il mio petto, e mi ritrovai di nuovo negli occhi di Harry. Gli misi una mano sulla guancia e lo avvicinai ancora a me.
“Non smetterei mai di baciarti, Harry..” – sussurrai baciandolo ancora.
“Nemmeno io, Louis..”
Mi era mancato troppo, ecco perché non riuscivo a staccarmi da lui.
Non riuscivo, ma non volevo nemmeno. Chi avrebbe voluto staccarsi da quel ragazzo?
Il riccio allacciò le braccia dietro al mio collo, avvicinandosi di più a me. Fece scontrare i nostri petti ed io strinsi gli occhi, beandomi del contatto tra le nostre labbra.
“Bleah, lo so che non vi vedete da secoli, ma Liam s’è spaccato il culo a prepararvi la colazione, muovetevi!”
“Zayn, sei un guastafeste, fattelo dire.”
Mi staccai di malavoglia da Harry e prendendogli la mano uscimmo dalla tenda.
“Sei indecente, Tommo, vestiti!” – rise Zayn appena fummo fuori.
Storsi il naso e mi guardai. Ero rimasto senza maglietta.
“Ma stai zitto che tu giri nudo.”
Liam rideva intenerito, guardando tutta la scena.
Era strana questa pace che si era venuta a creare, con quel caos che dilaniava fuori dalle mura di quella chiesetta.
Ma, se mi prendevo un giorno di pausa per ricordarmi i bei momenti passati con Harry, non avrei fatto del male a nessuno, in fondo.
Appoggiai la testa sulla spalla di Harry, e i suoi ricci mi solleticarono ancora il viso, mentre la sua mano volò sul mio fianco, stringendomi a sé. In fondo se per un giorno ero io quello debole, non importava a nessuno.
 
-Harry-
Non avevo mai avuto un risvegliò più bello di quello.
Ero appoggiato a Louis, e lui mi baciava i capelli, e mi ero deciso a stuzzicarlo un po’, e all’inizio l’avevo visto così deboluccio che mi aveva fatto tantissima tenerezza.
Poi, ovviamente, s’era ripreso.
Eravamo da stamattina a farci coccole. Dopo la colazione, Liam era tornato alle sue mansioni nella chiesa, mentre Zayn era uscito a fare una passeggiata; mentre io e Louis eravamo rimasti nella tenda di Louis a coccolarci.
Ora era appoggiato sul mio petto, e mi accarezzava delicatamente un braccio.
Stavo bene, stavo davvero benissimo. Niente più voce stridula di Josh, niente più urla di mio zio, niente più obblighi, niente più vecchia da sposare. L’unica preoccupazione che avevo era nel fatto che tutto questo potesse finire. Era nel fatto che mio zio potesse cercarmi, e di conseguenza fare del male a Louis. Lui era tutto per me, non potevo correre il rischio di far succedere qualcosa a lui.
“Louis.. “
“Dimmi, Harry”
“Ma se mio zio mi cerca.. e.. tu.. tu vieni arrestato..io..”
“Harry, andiamo. Non mi hanno preso per anni. Non lo faranno ora.” – asserì lui, smettendo di accarezzarmi.
Sentii la freddezza da parte sua.
“Louis, io..”
“Oh Harry, ti prego. Non voglio pensarci ora. Voglio solo essere il tuo Boo Bear, come una volta.”
“Non puoi, non sei più solo il mio Boo, ora hai sulle spalle l’Inghilterra.”
“L’Inghilterra per un giorno può aspettare. Sono anni che mi faccio in quattro contro tuo zio, non è mai cambiato nulla, per un giorno non accadrà nulla!” – sbottò scattando in piedi.
Si stava innervosendo. Avevo dei ricordi di lui incavolato, mai con me, ma con altri.
Ma lo ricordavo. Non si controllava se si arrabbiava ed io avevo fatto un casino, maledetta la mia boccaccia.
“Calmo, Louis, ti prego..”
“Smettila di dirmi quello che devo fare, Harold!
Arretrai di poco. Stava alzando la voce.
“Louis, te la stai prendendo per una stupidaggine!”
Mi raddrizzai, mettendomi seduto. Mi tirai le ginocchia al petto, cercando di non pensare a Louis che si stava innervosendo. Dovevo pensare ad un modo per tranquillizzarlo.
“Non ne posso più! Sono anni che sono solo, senza uno straccio di nessuno!  Sono anni che cerco di passare un giorno in tranquillità con la persona che amo, e il giorno che siamo qui tu che fai? Mi dici che mi perderai? Non mi perderai, Harry! Non chiedo tanto se chiedo una sola giornata per me!”
Deglutii forte. Non sopportavo quando qualcuno urlava così forte. Strinsi di più la testa tra le ginocchia.
“Harold, guardami! E rispondimi!”
Scossi la testa. Mi stava anche chiamando Harold. Era impazzito o cosa? Gli avevo solo detto una banalissima cosa.
E urlava. Perché tutti mi urlavano contro? Perché tutte le persone che avevano a che fare con me dovevano urlarmi addosso come se fossi io lo scarto umano? Una lacrima sfuggì dai miei occhi.
“Ti.. ti prego, L- Louis. Non urlare..”
“Non dirmi cosa devo fare!” – la sua voce era ancora più alta. Stavo sbagliando ancora.
Sbagliavo sempre. La mia vita era uno sbaglio. Io ero uno sbaglio.
Forse era meglio che tornavo alla mia vita normale. Le urla di mio zio erano più sopportabili di quelle di Louis.
Andava tutto così bene, prima di quella mia frase. Avevo sbagliato, non dovevo esternare i miei timori.
La lacrima di prima fu seguita da un’altra, e un’altra ancora. Fino a che non ebbi il volto inondato di lacrime.
A fatica mi alzai, ed uscii di corsa dalla tenda.
Dovevo andare via, dovevo..
Mi sentii afferrato per i fianchi. Due mani forti, sicure. Due mani che ora mi terrorizzavano, quando prima mi avevano fatto sentire protetto. Quella stretta non era decisamente rassicurante.
“Non scappare come una femminuccia, Styles!”
“Louis, basta ti prego.. basta..” – presi a singhiozzare, cercando di sottrarmi a lui, alla sua presa ferrea.
Le gocce salate scendevano dai miei occhi, posandosi dove capitava. Per terra, sulle mani di Louis, su di me..
Mi voltò di scatto verso di sé.
“Stai piangendo?”
Annuii terrorizzato. Avevo paura in quel momento, paura di Louis, paura delle sue mani, delle sue urla.
Alzò una mano, fino al mio viso. Strinsi gli occhi, temendo potesse colpirmi. Me lo meritavo in fondo. Mi meritavo di soffrire. Adesso forse sposare Caroline era il male minore..
La sua mano si posò delicatamente sulla mia guancia, asciugando tutte le lacrime. L’accarezzò piano, senza farmi male.
Avevo iniziato a tremare.
Louis mi guardò e poi mi attirò al suo petto, stringendomi possessivamente.
“Perdonami, perdonami piccolo mio..” – sussurrò baciandomi i capelli.
Rimasi immobile. La testa era appoggiata sul suo petto, ma l’unica cosa di me che si muoveva era il petto, scosso da forti singhiozzi. Le braccia di Louis mi cingevano completamente stringendomi in un abbraccio sicuro e confortante. Come poteva passare da “ragazzo che mi terrorizza” a “ragazzo che mi fa sentire protetto” in mezzo secondo?
“Scusa, scusa Harry.. mi sono innervosito con te, non te lo meritavi, mi dispiace..” – continuò a sussurrare mortificato riempiendomi di baci.
“N- no.. io- io lo m-merito.. de-devo andare v-via..”
“Non ho rischiato tutto per te, per farti andare via.” – la sua presa attorno a me si intensificò.
“Ti amo, non ti lascerò andare via.”
“Ripetilo..” – sussurrai, bisognoso di sentirmi dire quelle due paroline magiche.
“Ti amo, ti amo, ti amo..” – sussurrò a ripetizione.
Annuii, e mi lasciai andare. Mi strinsi di più a lui e mi lasciai cullare.
Mi calmai dopo un po’, e alzai lo sguardo su di lui. Mi asciugò gli occhi guardandomi dentro.
Scavò nel mio sguardo, quasi volesse leggermi l’anima.
“Scusa, davvero.. non dovevo perdere la pazienza con te. Perché non ti fai portare in un bel posto?”
“Dove..?” – sussurrai con la voce ancora incrinata.
“Fidati.” – sorrise –“non te ne pentirai.”
Annuii e mi staccai da lui, per andare alla tinozza con l’acqua per sciacquarmi il viso. Louis mi guardava ancora mortificato, ma sapevo che avrebbe fatto di tutto per non farmi più sentire così male.
Lo vidi armeggiare con alcune cose, ma non riuscivo a distinguere cosa fossero. Mi raggiunse con un sacchetto contenente non so che cosa, e mi afferrò la mano.
Mi sorrise colpevole e mi trascinò fuori dalla chiesetta. Era immersa nella foresta, come avevo notato il giorno prima, e iniziai a correre tirato da Louis, che non vedeva l’ora di giungere in un luogo che lui conosceva. Sinceramente non sapevo cosa aspettarmi.
Improvvisamente stoppò la corsa e temetti il peggio. Cosa poteva essere? Guardie? Mio zio? Qualsiasi cosa di negativo?
“Chiudi gli occhi..” – sussurrò, coprendomi gli occhi con un pezzo di stoffa.
“Louis, ho paura..” – mi strinse la mano.
“Ci sono io, non temere.”
Sorrise, trascinandomi. Stringevo forte la sua mano, non sapevo cosa aspettarmi. Cosa aveva in mente quel ragazzo?
Perché nonostante qualche minuto fa avessi avuto paura di lui, ora stavo.. bene?
Sospirai e mi feci trascinare da lui, fino a che non si fermò. C’era un leggero venticello, un profumo di fiori e lo scroscio di un fiume.
“Aspettami qui. Non togliere la benda.”
“Louis..?” – non lo sentii più.
Si era dileguato?
Dovevo fidarmi di lui, l’avevo sempre fatto. Dovevo continuare a farlo.
Dopo diverso tempo, sentii due braccia sulla mia pancia, e un naso solleticarmi il collo.
“Cosa senti?” – sussurrò lui al mio orecchio.
“Brividi, vento.. te.”
“Risposta esatta.”
Mi girò rapidamente verso di lui, e mi baciò sulle labbra, facendo salire le mani sulla mia testa, slacciando così la benda.
Baciandomi la fece cadere a terra, e quando si staccò dalle mie labbra, mantenne il contatto visivo, fissandomi negli occhi, lasciando che i nostri nasi si sfiorassero.
“Voltati..” – sussurrò.
Mi girai lentamente e vidi.. il paradiso.
Una distesa di fiori davanti a me, un fiumiciattolo poco lontano da noi e un lenzuolo con quella specie di cesto che aveva preparato prima di andar via.
“L- Louis..” – ero senza parole, e mi guardavo attorno estasiato.
Il sole picchiava forte, ma lui aveva sistemato tutto sotto un albero, dal quale cadevano piccoli fiorellini rosa.
Una scena dolcissima, ed anche romantica.
“Vuoi farmi l’onore di restare qui con me?”
Annuii e prendendogli la mano mi feci condurre sotto l’albero. Mi piacevano queste sue attenzioni.
Si stava impegnando per farsi perdonare la sbottata di poco prima.
Restammo lì, insieme per un tempo indeterminato.
Eravamo stesi lì, sotto l’albero.
Mi girai su un fianco, appoggiandoci il viso sopra.
“Perché hai sbottato così prima?” – chiesi a bruciapelo.
“Mi dispiace, non so cosa mi sia preso..”
“Non importa. Solo.. non urlare..”
Si avvicinò, stampandomi un bacio sulle labbra.
“Non urlerò, non mi arrabbierò,e ti amerò.”
Sorrisi contro le sue labbra e mi puntellai sulle mani, iniziando a baciarlo.
Lui mi mise le mani sui fianchi. E continuai a baciarlo. Lui ricambiava a pieno.
Ora, ora si che stavo bene.
Tenevo gli occhi chiusi continuando a baciarlo, dolcemente.
“Louis, abbiamo un problema.” – la voce di Zayn ci riscosse. Ancora?
Ma poi, come era arrivato?
Forse sapeva dove saremmo andati io e Louis?
“E’ da stamattina che mi interrompi, Zayn. Cosa succede?”
“Liam, è sparito.”






NO, JIMMY PROTESTED!

Sono meravigliosamente cattiva.
Ma tanto cattiva.
Me ne sono resa conto solo decidendo di finire il capitolo così.
Non sono meravigliosamente fluff in questo capitolo Harry e Louis? *w*
Mi sono impegnata a scrivere questo capitoletto, do you know? 
Buh, spero vi sia piaciuto. A me piace ogni volta che scrivo qualcosa di fluff su loro due insieme. LOL
Spero non ci siano orrori di battitura, non riesco a rileggerlo, mi si stanno intrecciando gli occhi LOL 
Se ci sono, fatemelo sapere, sarò lieta di toglierli di mezzo.
Torniamo al capitolo.. Poverini, Zayn li interrompe sempre. Ahah
Tornando a voi, muovete quelle manine a recensire pf.
E passate per l'altra Larry! (ovviamente chi è già passato non deve LOL)
Anyway.
Torniamo ai sondaggini che in SL avevano spopolato!

Cosa sarà successo a Liam?
A. E io cosa ne so?
B. Sceriffo Paul
C. Niall Horan.

LOL sbizzarritevi!
E voi, se non avete dimenticato SL, presto arriverà qualcosa di molto.. wow. Ci sto lavorando, non l'ho dimenticata, SL sarà sempre nel mio cuoricino <3 
Adesso vi lascio, che i miei occhi non reggono più, sto scrivendo da troppo tempo D:
Al prossimo capitolo :3
Shaaaaaaaaaaaaaaaaaaaao bele!



   
 
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