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Autore: rosewhite    09/11/2012    3 recensioni
Lo capisco dai tuoi occhi.. Quanti orrori hai visto?
Tra colleghi ci si capisce. Ma probabilmente pensi che io sia troppo piccola per comprenderti. Prima di giudicare, guarda cosa riesco a fare.
[I primi due capitoli sono d'introduzione. Godetevi la storia]
Genere: Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jasper Hale, Nuovo personaggio, Sorpresa, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: PWP, Tematiche delicate | Contesto: Successivo alla saga
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Allora fanciulle, sono stata di parola, è venerdì 9 e sto per pubblicare.
Ci rivediamo a fine capitolo!

13° CAPITOLO



Jasper non riusciva a farsela uscire dalla mente. 
La prima cosa che gli compariva davanti ogni volta che chiudeva gli occhi erano quelle due isole viola, poi passava alle labbra naturalmente rosse e dalle curve sensuali per poi arrivare ai capelli lunghi fin sotto al seno. Non aveva mai visto capelli con così tante sfumature di castano.

Lo ipnotizzava. Quella donna lo ipnotizzava.
Dopo il viso Jasper passava al corpo. Il corpetto aderente che metteva in risalto la pancia piatta ed il seno ne troppo grande ne troppo piccolo, il pantalone di pelle, aderente anch’esso,  bloccato negli alti stivali, neri come tutto il resto.  E quel mantello bianco che l’avvolgeva fino a toccare terra come una nuvola.
Quella maschera che metteva curiosità.
Si alzò improvvisamente dal divano sentendosi esplodere. Doveva uscire ed anche velocemente.

Mentre camminava lentamente nel bosco ricordò lo scontro. Così elegante ed aggraziata ma anche così brutale e letale. Due facce della stessa medaglia. Anche il suo modo di combattere lo attraeva.
“Non è possibile!” pensò esasperato.
Quella ragazza era l’esatto contrario di Alice. La sua compagna era così piccola e delicata, dai corti capelli neri, dal fisico quasi piatto e con un viso dolce.
Quegli occhi. Maledizione a quegli occhi!
Anche le loro voci erano completamente differenti.
Quella di Alice, cristallina come il vento d’inverno e quella della ragazza, così calda e provocante da essere la promessa di un calore che si può solo sognare.
Poi le sue mani, il calore della sua pelle, il contatto delle sue labbra con il dorso della sua mano. Stava impazzendo. Corse così veloce da creare vento. Doveva sfogare e cacciare era la miglior cosa da fare.

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<< J. Dopo cosa ne pensi di un bell’allenamento? >> Bea mangiava cioccolata comodamente seduta sul suo divano.

<< Allenamento virtuale? >>

<< Sì, giusto per non mettere troppo casino in mezzo >>

<< Come se pulissi tu >> J. Rise e Bea si unì a lei.

<< Dai che qualche volta ti do una mano. Ora però – disse alzandosi – vado a farmi una bella passeggiata >> Si aprì un piccolo buco al centro del tavolino dove la ragazza buttò la carta.

<< Grazie J. >>

<< E’ sempre un piacere. Però penso che dovresti nascondere la tua identità>>

<< Per una passeggiata nel bosco? >>

<< Non si sa mai – Aprì la parete delle armi – giusto per prevenzione >>

Così Bea seguì il consiglio della casa e si preparò ad uscire.
Camminò lentamente sfiorando tutti gli alberi che trovava sul suo cammino e sorridendo, dandosi della stupida, per tutto quell’energia che le scorreva sotto le dita.
Arrivò in una piccola radura e si fermò a contemplare quella meraviglia. Il sole, quasi pronto per andare a dormire dietro le cime delle montagne, dorava metà radura. I suoi raggi accarezzavano i trochi degli alberi ed i piccoli fiori che crescevano alle loro basi. Si avvicinò a quei puntini colorati e si accovacciò per accarezzare i petali di uno di esso. Il mantello le si allargò vicino come se fosse la coda di un abito da sposa. Sorrise.

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Jasper aveva i sensi al massimo e cedette il suo autocontrollo all’istinto da predatore.

Era fermo in mezzo alla foresta quando sentì un cuore battere forte ed ispirò un dolce profumo. Troppo dolce per resistere.
Le gambe incominciarono a muoversi, si nutrì del lieve rumore che i suoi piedi producevano calpestando le foglie ed i rametti mentre correva pregustando il sapore di quel sangue dall’odore così appetitoso. Il battito di quel cuore che gli pulsava infondo alla gola.

I suoi istinti lo portarono in una radura piccola e quasi nella tenebra dove vide una sagoma bianca.
Bianco, il colore della purezza. La sua bestia la voleva e la prese. Le saltò addosso facendoli cadere entrambi a terra.

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Bea aveva  cacciato istintivamente la pistola e gliela teneva puntata al cuore mentre fissava quegli occhi neri.

<< Provaci e ti uccido >> Fissò il viso trasformato dalla brama. Jasper iniziò a ritornare in se.
<< Non ci posso credere, ancora tu. Stai provando a farmi impazzire? >>
<< Ti sei già innamorato di me? >> sorrise e quel sorriso rapì il vampiro.
Steso sopra la ragazza che tormentava i suoi pensieri,  fece l’unica cosa che gli sembrava fattibile in quel momento, si abbassò su di lei e posò le labbra sulle sue. Ancora quel calore. Jasper sarebbe impazzito se non l’avesse potuto riassaggiare.
Beatrice lo spostò facendo pressione con la pistola.

<< Questo è sbagliato >>

<< Perché? >> Chiese il vampiro sussurrandoglielo sulle labbra. Ah, quelle labbra. Lei rise nervosamente.

<< Non sai nemmeno il mio nome >>

<< Mi bastano i tuoi occhi. >> Stava per ribaciarla quando lei lo spostò con forza.

<< Mi farai venire il diabete. Torna dalla tua ragazza, Jasper. >> si alzò e si rassettò il mantello. Lui rimase lì in ginocchio a fissarla.

<< E’ solo che… non riesco a farti uscire dalla mia testa, maledizione. Quando chiudo gli occhi mi compaiono i tuoi davanti e mi sento impazzire. Sento come se stessi per esplodere >> Ammise abbassando lo sguardo.

Lei sorrise teneramente pur non volendo.  << E’ l’effetto che fanno le stronze come me >>

<< Anche ora che mi dici questo i tuoi occhi dicono altro >>

<< Devo andare >> chiuse brusca lei.

<< Dimmi come trovarti, ti prego >> la guardò negli occhi con una disperazione che la spiazzò.

<< Non devi trovarmi. >> Si voltò e se ne andò lasciandolo solo con se stesso e con i suoi pensieri. Lì, inginocchiato nel centro di una radura mentre anche l’ultimo raggio di sole lasciava il posto alla tenebra.

Angolo della così detta Autrice:

Allora cosa ne pensate? Voi avete mai avuto esperienze simili?
Sto tormentando il povero Jazz.. Lo so, lo so. Come so che per questo molte di voi vorranno uccidermi ma... Non lo fate ok? Se no poi come fate a leggere la fine?
 Il 14° capitolo è ancora in scrittura ( diciamo che ho scritto le prime rigucce... ma secondo me sono totalmente da cambiare) e spero di pubblicarlo per venerdì.. Diciamo che sarò il vostro appuntamento del Venerdì, non siete contente?
Purtroppo non sto molto bene e la voglia di scrivere svolazza nel vento freddo di queste notti.
Per Alba97: *______________________________________________________* Grazie da morire *-* Ieri l'ho letta ( alle 3 del mattino perchè efp me l'ha fatta comparire solo a quell'ora ) e mi è spuntato un sorriso assurdo. Sì, sono una cretina che alle 3 del mattino sorride al computer, ma non è importante!
Ovviamente ringrazio tutte le persone che hanno letto ( e non so perchè è sempre la 50esima persona a fare la recensione e sempre il giorno prima che posto ahahah) e le persone che hanno messo la mia storia tra le preferite, le seguite e "da ricordare" .
Spero solo di non fare un caos cosmico con il prossimo capitolo :(
Un bacio grande grande grande dalla vostra Rose!
E recensite, mi raccomando!

   
 
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